Morphema Editrice: Letteraria

Sembrava quasi che la casa in cui era vissuta fosse morta con lei, e l’avesse seguita nella sua dipartita. I ricordi della sua vita passata affluivano senza coerenza, forse la morte l’aveva resa pazza oltre che sola. Nel silenzio, Francesca ripensava alla tremenda lite con il marito, alla paura che aveva provato, si interrogava sul destino della sua anima, si chiedeva per quanto tempo sarebbe dovuta rimanere lì a vagare per quelle stanza così familiari e così estranee in egual misura. Ma per adesso tutto quello che poteva fare era attendere nel buio e nel vuoto di quel limbo alienante...

A lei che il viaggio lo aveva ancora tutto negli occhi. A lei anima luminosa. A lei che non si è mai chiesta “perché a me”. Incredibile amore che guida ogni nostro piccolo passo per fare in modo che le profonde ferite dopo il suo passaggio siano ricordo e mai cordoglio. Non si può tornare indietro a sistemare un immenso rimpianto. Si deve solo cercare sempre il sole.