Mursia: Testimonianze fra cronaca e storia
Taccuino di guerra
Cesare De Lollis
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 168
«Si veda anche […] come egli appaia addolorato e risentito per l’uccisione d’uno scoiattolo che aveva con sé, e per la strage che i soldati menavano tra gli uccelli, che potrebbe sembrare un’ingenuità se si pensa che le granate e i cecchini facevan strage di uomini, ma che è per ciò stesso un segno della sua squisita sensibilità.» Cesare de Lollis partecipò alla campagna per la neutralità dell’Italia, ma poi, deciso l’intervento nella Prima guerra mondiale, scelse di arruolarsi, vivendo così, sul fronte del Col di Lana, la vita di trincea, fra l’aprile del 1916 e l’agosto del 1918. Nelle pagine del Taccuino di guerra, accanto alle notazioni più minute, si trovano innumerevoli osservazioni che rivelano l’animo del poeta e la pietà dell’uomo erede di quella civiltà nella quale aveva già, da filologo e critico, ritrovato l’unità dello spirito europeo. Completano il volume alcuni articoli di De Lollis, che chiariscono la sua iniziale posizione neutralista, e alcune testimonianze che inquadrano la figura del maestro e dell’uomo quale protagonista di quel fervido flusso di idee che, negli anni intorno alla guerra, animò la cultura europea. Cesare de Lollis (1863-1928) è stato un filologo e storico della letteratura italiana. Insegnò filologia romanza presso l’Università di Genova e letteratura francese e spagnola a Roma. Dal 1907 al 1913 e dal 1921 fino alla morte diresse la rivista «La Cultura», strumento di rinnovamento di metodi critici e di apertura verso la cultura europea. Convinto neutralista, allo scoppio della Prima guerra mondiale decise di arruolarsi e prestare servizio in prima linea, per il quale ottenne riconoscimenti ed encomi.
La guerra occulta. 1914-1918. Complotti, maghi e spie
Marco Zagni
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 256
«Esiste un’importante Intellighenzia che si muove al di fuori della Società. Possono essere idealisti e desiderare di creare un Mondo Nuovo, o possono essere degli artisti che amano la ricerca della Verità per sé stessa.» John Buchan Nella Prima guerra mondiale ci fu una gestione degli avvenimenti che non sono conosciuti dal grande pubblico, neppure nel nostro Paese. Marco Zagni dimostra che ci fu una precisa «preparazione», ben precedente all’attentato di Sarajevo, in cui erano state stabilite delle direttive specifiche per distruggere gli Imperi centrali e la Germania in particolare, allora in grande ascesa politica ed economica. Si verificarono altri casi poco chiari nel corso della guerra e all’ombra della Rivoluzione Russa, che rivelarono l’esistenza di due gruppi segreti elitari in lotta tra loro, atlantisti contro euro-asiatici, con l’utilizzo per la prima volta dei Servizi segreti dei rispettivi Paesi, che prima del conflitto erano quasi inesistenti. Infine, l’uso di tecniche di propaganda e suggestione che sconfinarono nel soprannaturale, con l’apporto di veri e propri maghi. Marco Zagni (Milano, 1962), laureato in Economia alla Bocconi di Milano, appassionato dei misteri della Storia, compie da tempo esplorazioni archeologiche in Sud America. Ha collaborato per anni con riviste di misteri archeologici come «Nexus», «Fenix» e «Il Giornale dei Misteri». Con Mursia ha pubblicato La svastica e la runa (2011), Il fascio e la runa (2015), I velivoli segreti dell’Asse (2020), Il sole e la runa (2021) e Il Reich segreto (2023).
Ugo Cavallero. Il maresciallo suicidato
Carlo Rastrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 248
«Non ho rancori con nessuno perché mi rendo conto che certi provvedimenti sono resi indispensabili dalle circostanze. Ho fatto sempre il mio dovere e ho la coscienza tranquilla.» La notte tra il 13 e il 14 settembre 1943 il maresciallo d’Italia Ugo Cavallero muore in solitudine, nel giardino dell’albergo Belvedere a Frascati, in un anno drammatico per la storia d’Italia. La versione ufficiale parla di suicidio ma è contraddetta da alcune circostanze, come la posizione del capo e delle braccia e il ritrovamento di una pistola sul lato destro del corpo, e da numerose testimonianze che parlano di uno o più colpi alla tempia e alla nuca. Da sempre gli storici si sono tenuti lontano dalla sua figura, eppure Cavallero è stato uno dei più brillanti e preparati ufficiali generali italiani, un vero e moderno manager della guerra. Dopo ottant’anni, è giunto il momento di colmare la lacuna bibliografica, di affrontare il mistero della sua morte e della presunta scomparsa di parte del Diario e, soprattutto, di restituire al maresciallo d’Italia Ugo Cavallero il rilievo umano e storico che merita.
Alpini ribelli. Studi storici sulle Penne Nere nella Resistenza 1943-1945
Rolando Anni, Stefano R. Contini, Alberto Leoni, Filippo Masina
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 360
«Mi pare che gli alpini, nati per difendere le Alpi, meglio che non altri soldati si prestino, per loro natura, a difendere la libertà.» Mario Rigoni Stern Gli alpini sono il corpo militare più conosciuto e amato d’Italia. Eppure, il “mito” che li circonda sin dalla fondazione ha sinora trascurato uno dei momenti più significativi della storia italiana: quello resistenziale. Dopo l’8 settembre 1943 migliaia di militari entrarono nelle file della Resistenza. Molti di loro erano alpini. Alcune tra le più importanti formazioni furono organizzate e composte in misura importante da alpini: le bande di Giustizia e Libertà in Piemonte, le Fiamme Verdi in Lombardia, le divisioni Osoppo in Friuli, le brigate Julia in Emilia, la divisione Garibaldi in Jugoslavia, e altre ancora. Sino a oggi, tuttavia, è mancato uno studio specificamente dedicato al contributo degli alpini nella Resistenza. Alpini ribelli intende dunque colmare un vuoto, concentrandosi sull’apporto delle Penne Nere nelle vicende del 1943-45 nelle diverse regioni e teatri di guerra. Il volume è stato voluto dall’Associazione Nazionale Alpini per celebrare l’80° anniversario della Liberazione.
Storia di una rinascita
Luca Barisonzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 128
«Il mio cuore batte e io sono vivo, e il cuore ora è all’unisono con i pensieri. In qualche modo quella missione che avevo sposato scegliendo di indossare l’uniforme mi accompagna ancora, ispira ancora le mie scelte e le mie azioni.» Sono passati più di quattordici anni dall’attentato di Bala Murghab in Afghanistan. Da allora, Luca Barisonzi ha affrontato sfide che avrebbero messo alla prova chiunque. Dopo La Patria chiamò, in questa sua nuova testimonianza condivide esperienze personali, momenti di fragilità e successi, sottolineando l’importanza della resilienza e di una mentalità positiva. Il messaggio principale è chiaro: spesso sono i limiti che ci imponiamo a ostacolare la nostra crescita e a nascondere il nostro vero potenziale. Oggi Luca è un atleta del Ministero della Difesa, un papà affettuoso e un Alpino fiero. La sua storia, esempio potente di resilienza e speranza, offre ispirazione a chiunque stia affrontando difficoltà nella vita. Luca Barisonzi (Voghera, 1990) si arruola volontario nell’Esercito Italiano nel 2008. Nel 2009 è assegnato in Lombardia, a Milano, nella caserma Santa Barbara, con l’incarico di fuciliere. Assegnato nel marzo del 2010 a Venzone all’8° Reggimento Alpini, Battaglione Tolmezzo, 6a Compagnia, parte per la sua prima missione all’estero, in Afghanistan, nel mese di settembre. Il 18 gennaio 2011 è ferito gravemente in un avamposto di Bala Murghab. Con Mursia ha pubblicato La Patria chiamò (2012).
Né vivi né morti. Guerra e prigionia dell'Armir in Russia (1942-1945)
Fidia Gambetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 246
«Leggevo il libro di Fidia Gambetti sulla campagna di Russia [...]. Vi sono tante scene di una grande potenza plastica: ho sempre in mente quei poveri piedi dei prigionieri italiani accarezzati come bambini dai loro proprietari per difenderli dal congelamento, la difesa del proprio corpo sacrosanto.» Cesare Zavattini, Diario La guerra è terminata da poco più di tre anni quando viene pubblicata la prima edizione di questo libro di Fidia Gambetti sulla tragedia dell’Armir. Lucida testimonianza di un giornalista, di un poeta, di uno scrittore già noto negli anni Trenta, sulla sua personale esperienza sul fronte russo e sulla prigionia nei lager sovietici della Siberia e della Mordovia. Nelle sue pagine la violenza e il calore della denuncia e della polemica non offuscano mai l’obiettività del giudizio e il vigore della narrazione. Ottant’anni dopo il disastro, la dura condanna della guerra e dei suoi orrori, la denuncia contro il fascismo e l’insipienza criminosa dei suoi capi conserva tutta la sua tremenda e attuale validità.
Cefalonia 1943-1944. Una storia controversa
Aurelio Slataper
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 400
Dopo ottant’anni il dramma di Cefalonia è avvolto da una nebbia che non ne ha ancora consentito una rappresentazione convincente. Da un lato troppi sono i tasselli mancanti dovuti alla distruzione delle fonti, dall’altro una memorialistica si è sostituita alle fonti non più reperibili, contribuendo a fornire – perlomeno in Italia – una narrazione del crimine maturatosi a Cefalonia, nell’autunno del 1943, soggetta a interessate manipolazioni e a grossolane falsificazioni. L’apertura degli archivi militari tedeschi e anglo-americani e l’impegno di alcuni storici tedeschi hanno fatto sì che su Cefalonia emergesse una realtà ben diversa dalle versioni accreditate fino alla fine dello scorso secolo e ancora oggi maggiormente diffuse dalla storiografia italiana. Cogliendo l’emergere dei nuovi orientamenti, l’Autore passa in rassegna i principali snodi delle vicende legate all’eccidio, in un serrato confronto tra le passate ricostruzioni e le recenti acquisizioni, nell’intento di fissare alcuni punti fermi su cui costruire una versione pubblica condivisa.
La nostra guerra tra le Tofane 1915-1917
Piero Pieri
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 182
Piero Pieri narra le vicende della Prima guerra mondiale sul fronte dolomitico, in particolare nella zona delle Tofane, a ovest di Cortina d’Ampezzo. Convinto interventista democratico, all’ingresso dell’Italia in guerra nel maggio del 1915 venne mobilitato nel 7° reggimento degli alpini, dove fu inquadrato come ufficiale nel battaglione Belluno al comando di un plotone della 77a compagnia. Nel corso di queste offensive fu insignito di due Medaglie al Valor Militare, una d’argento e una di bronzo. Con la sua esperienza diretta come ufficiale degli alpini, l’Autore offre un resoconto dettagliato e appassionato delle battaglie, delle strategie militari e delle difficoltà affrontate dai soldati italiani. Un libro imprescindibile per gli appassionati di storia militare e delle Dolomiti.
Salvate Milano! La mediazione del cardinale Schuster nel 1945
Emilio Cavaterra
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 112
Negli ultimi giorni della Repubblica Sociale Italiana, quando ormai tutto stava crollando, secondo gli ordini giunti all’Alto Comando germanico in Italia dal Quartier Generale di Hitler, Milano avrebbe dovuto essere trasformata in un immenso campo trincerato e difesa strada per strada dalle truppe tedesche e dalle formazioni armate dell’esercito repubblicano, per contrastare gli Alleati che stavano dilagando nella Pianura Padana. Ma da tempo, il cardinale Ildefonso Schuster stava tessendo la tela per la salvezza della città di cui era Pastore, contattando personalità della Resistenza, alti ufficiali tedeschi ed esponenti della RSI, per indurli a negoziare un «cessate il fuoco». Emilio Cavaterra descrive le fasi dell’estenuante trattativa che l’arcivescovo condusse con i personaggi che in quel torbido periodo «contavano»: Mussolini, Wolff, Cadorna, Graziani e molti altri, in un susseguirsi di episodi poco noti che costituiscono altrettante tessere rivelatrici del drammatico mosaico di una guerra al suo epilogo.
Diario dall'Egeo. Rodi-Lero: agosto-novembre 1943
Giuseppe Corrado Teatini
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 224
Abbandonati gli studi d’ingegneria, sottotenente di complemento nell’artiglieria, Giuseppe Corrado Teatini venne a trovarsi impotente spettatore della mancata difesa di Rodi dopo l’8 settembre, poi in missione ad Alessandria d’Egitto per prendere contatto con i comandi britannici e, infine, rimandato da questi a Lero, dove si consumò la tragedia dell’annientamento delle difese italiane della Marina, del sacrificio di irlandesi, britannici, maltesi in una disperata battaglia contro le migliori truppe d’assalto tedesche incaricate di «ripulire» il Dodecaneso. In questa cornice, in cui si inseriscono i documenti dell’Ufficio Storico della Marina Militare, l’Autore privilegia il particolare minuto, la figura intravista un istante, le bizze di un capitano. Si tratta di un composito mosaico in cui ogni cosa, vista attraverso gli occhi di un giovanissimo ufficiale, assume una sua rilevanza e mette a nudo le contraddizioni di un armistizio, il disinteresse di alcuni alti ufficiali, la prodigiosa volontà di resistere dei marinai posti a difesa delle barriere costiere.
«Operazione Piave». Un massacro cercato. Banditi, martiri, soldati e disertori nel rastrellamento del Monte Grappa 1944
Antonio Serena
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 282
Nel settembre del 1944 i tedeschi, in previsione di una loro ritirata, danno il via all’«Operazione Piave», un intervento militare per liberare il Monte Grappa da partigiani e disertori colà rifugiatisi per evitare di aderire ai bandi di arruolamento. Prima del rastrellamento, vista la disparità in uomini e mezzi, i tedeschi, tramite il clero locale, comunicano ai vertici della Resistenza la loro disponibilità a permettere ai partigiani di ritirarsi, per evitare spargimenti di sangue, ma costoro, su pressione dei servizi segreti angloamericani, interessati a tenere fascisti e tedeschi lontano dal fronte di guerra, respingono l’offerta. Le conseguenze dello scontro sul Grappa sono pesanti: 23 partigiani cadono nell’attacco, molti altri verranno fucilati o impiccati dopo essere stati processati dai Tribunali di Guerra o deportati in Germania. Prefazione di Franco Cardini.
La guerra in casa. Settembre 1943-Aprile 1945
Alberto Bongiovanni
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 324
Perché rischiare la vita nelle trincee di questa «guerra in casa», quando l’Italia è spaccata in due e quasi non si distinguono le nazionalità e le lingue delle truppe straniere che la percorrono? Perché se fra lutti e distruzioni raramente si accende la speranza? I dubbi attanagliavano i giovani del gruppo «Cremona», uno dei sei voluti dagli americani per insediarsi tra l’Appennino emiliano e l’Adriatico. L’Autore era fra quei soldati sognatori, ne ha condiviso le sorti e ora ne rievoca le vicende, militari e umane. Da Cassino fino allo sfondamento della Linea Gotica, Bongiovanni ripercorre le tappe di un difficile rapporto tra patrioti e Alleati: il battesimo del fuoco avvenne nel dicembre del 1943, nell’Alto Volturno, e da quell’assalto comune contro le truppe hitleriane gli angloamericani guadagnarono fiducia in quella che all’inizio avevano giudicato come un’armata di straccioni. Il resto è storia, che però cela ancora tanti particolari da rivelarci.