nuovadimensione: Frecce
Non girarti dall'altra parte. Le sfide dell'accoglienza
Pierluigi Di Piazza
Libro: Copertina morbida
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2019
pagine: 107
Oggi la parola accoglienza entra nel dibattito, nelle polemiche, nella propaganda e negli esiti delle elezioni; è una parola divisiva anche fra coloro che si dicono credenti. Pierluigi Di Piazza, prete controcorrente, parla di accoglienza partendo dalla sua esperienza personale di uomo, di prete, di insegnante, dall'esempio positivo dei suoi genitori e della solidale vita di paese, dalla freddezza riscontrata in seminario, dalla sensibilità di un insegnamento scolastico aperto e rispettoso, dalla conduzione di una parrocchia attiva e coinvolta, sempre, nell'attenzione all'altro, accogliente di ogni pensiero e diversità. Lo fa attingendo soprattutto alla sua esperienza di fondatore del Centro di accoglienza Ernesto Balducci, di custode dell'accoglienza che affronta i piccoli grandi ostacoli quotidiani con coraggio e con la fede, mettendo in discussione personali pregiudizi e paure. Il suo è un invito a riflettere, a sentire, a non girarsi dall'altra parte, ma ad accettare la sfida dell'accoglienza, per seminare una nuova umanità.
Radici liquide. Un viaggio-inchiesta lungo gli ultimi torrenti alpini
Elisa Cozzarini
Libro: Copertina morbida
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2018
pagine: 155
«Nelle valli alpine colpite dallo spopolamento, abbandonate, si alzano voci contrarie, gruppi e comitati di cittadini che non ci stanno a farsi portare via l'acqua, anima del paesaggio montano. È stata la loro passione, la caparbietà nel difendere i più piccoli e inaccessibili corsi d'acqua, a trascinarmi in questa lunga avventura sulle Alpi, durata quasi un anno. Ho percorso le rive di più di cinquanta torrenti, dalla Valle d'Aosta al Friuli Venezia Giulia per concludere il viaggio ritornando a Ovest, in Liguria. Ho voluto dare voce a tante piccole grandi battaglie, che quasi mai escono dalla cronaca locale, e raccontare l'affronto a un ambiente aspro e problematico, fragile e meraviglioso allo stesso tempo. Ho cercato nelle moltissime persone che ho incontrato, e in me stessa, la radice di questo folle attaccamento alla montagna e al suo elemento liquido. E ho concluso che, forse, chi è affetto da questa forma di umana "idrofilia" vede, nella semplicità di un torrente, qualcosa che altri non vedono». Sono rari i corsi d'acqua ancora naturali sulle Alpi. Salendo ad alta quota, vicino alle sorgenti, ai nevai, ai ghiacciai superstiti, si scopre che l'acqua non scorre più libera. Viene portata via, immessa nei tubi e utilizzata per fare energia. Questo libro è un'inchiesta sullo sfruttamento idroelettrico degli ultimi torrenti alpini e, allo stesso tempo, è il racconto di un lungo viaggio tra valli sconosciute e affascinanti.
Vivere e morire con dignità
Beppino Englaro, Giulia Facchini Martini, Pierluigi Di Piazza, Vito Di Piazza
Libro: Libro in brossura
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2016
pagine: 110
Gli ultimi giorni di una persona cara sono difficili da affrontare, per il malato, stremato dal dolore, e per i parenti, stretti attorno a lui, che condividono la sua sofferenza. In quei momenti ci poniamo diversi interrogativi, nell'arduo tentativo di dare un senso alla vita e alla morte. Nel mondo occidentale l'innalzamento dell'età media della vita unito alle acquisizioni scientifiche, mediche e tecnologiche, hanno protratto a lungo l'esistenza, trasformandola a volte in una vita solo biologica, in una presenza assente come per le persone in stato vegetativo permanente o in una sopravvivenza dolorosa. In alcuni casi sembra quasi che più che aiutare la vita si cerchi di impedire la morte. Qual è il confine tra cura e accanimento terapeutico? Si può decidere la propria morte? Come trovare, da credente, una dignità nella morte? In questo libro si analizza il tema del fine vita cercando delle risposte a queste domande dal punto di vista religioso, etico, legale e medico, con interventi di Beppino Englaro, padre di Eluana; dell'avvocato Giulia Facchini Martini, nipote del Cardinal Martini; di Don Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza Ernesto Balducci; di Vito Di Piazza, primario di Medicina Interna all'Ospedale di Tolmezzo (Ud) e di Marinella Chirico, unica giornalista ammessa al capezzale di Eluana alla casa di riposo La Quiete di Udine.
Quello che ho da dirvi. Dialogo tra generazioni lontane un secolo
Boris Pahor
Libro: Libro in brossura
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2015
pagine: 110
La sfida: un gruppo di diciottenni a dialogo con Boris Pahor, un'anima più che centenaria, lucidissima, straordinariamente vitale. Un confronto fra chi si sta affacciando alla vita da cittadino di un'Europa rinnovata, e chi di quell'Europa ha calpestato più volte le ceneri, le contraddizioni, ma anche la sfolgorante storia, la ineguagliabile bellezza. La voce dei giovani ha chiesto, sollecitato, stimolato le risposte del "grande vecchio". Pahor, come un libro prezioso, si è lasciato sfogliare, dando vita a una fitta trama di storie e di nomi, a un interminabile flusso di coscienza senza concedersi silenzi né reticenze. Ha toccato i temi più eterogenei, quali l'identità, la lingua, la scrittura, la vita, la guerra, l'anima, le donne. Ne è uscito un libro dall'alto valore civile, etico e umano. Novant'anni di differenza separano Boris da Sharon, Sofia, Alexa, Mila, Lorenzo e Matteo. Colmati nel lampo di uno sguardo, nell'intensità arguta di un sorriso, nell'ironia di una battuta. Prefazione di Angelo Floramo.
Un eroe in famiglia. Mio fratello Janko-Vojko
Radoslava Premrl
Libro: Libro in brossura
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2013
pagine: 299
"Un eroe in famiglia" è un memoriale scritto da Radoslava "Rada" Premrl, moglie dello scrittore triestino di lingua slovena Boris Pahor. L'eroe è Janko Premrl, fratello maggiore di Rada, comandante delle brigate antifasciste slovene, caduto in battaglia non ancora ventitreenne nel febbraio del 1943. Negli anni in cui le popolazioni slovene, annesse all'Italia dopo la Prima guerra mondiale, furono oggetto sotto il regime fascista di un'odiosa discriminazione civile, il ragazzo Janko si ribella fino a immolare, da partigiano, la propria giovane esistenza per la libertà della sua terra. Ma non meno coraggiosa è Rada, il cui irriducibile senso della libertà non si ferma di fronte ai pregiudizi di genere, né alle prove più crude della guerra. Intorno ai due fratelli si svela un intenso affresco di vita familiare, tra episodi minimi e felici di vita quotidiana e i momenti drammatici dell'umiliazione, del dolore e del lutto. Il memoriale di Radoslava Premrl scritto tra il 1966 e il 1972, quando le ferite della guerra erano ancora sanguinanti, oltre all'eloquente valore testimoniale conserva una felicità narrativa a cui questa traduzione italiana rende finalmente merito. Prefazione di Boris Pahor
Sul fascismo
Ivo Andríc
Libro: Libro in brossura
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2011
pagine: 112
Ivo Andric per circa due anni (1920-1921) assunse l'incarico di diplomatico presso l'ambasciata del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni in Vaticano. Durante il suo periodo romano un fenomeno politico e sociale non sfugge alla penna dello scrittore: la nascita e lo sviluppo del fascismo. Tutti i suoi scritti su questo tema sono stati elaborati dopo la sua permanenza a Roma e quella, brevissima, a Trieste (fine 1922 - inizio 1923) e pubblicati sulle riviste letterarie croate e serbe nel periodo 1923-1926. All'edizione italiana di questi inediti di Andric si aggiungono due ricordi dello scrittore serbo, entrambi del secondo dopoguerra: il primo è del suo amico Kalmi Baruh, ispanologo, ebreo di Sarajevo vittima dello sterminio nazista; il secondo è frutto di una sua dolorosa passeggiata per i sentieri dell'antico cimitero ebraico della capitale della Bosnia-Erzegovina. Questi saggi trasmettono intatta l'originalità dello sguardo di Andric sul fascismo e le sue conseguenze, un fenomeno che al tempo suscitò molte perplessità nelle cancellerie e nei parlamenti delle cosiddette vecchie democrazie e che oggi, travestito a volte da varie forme di populismo, conferma la sua preoccupante vitalità ideologica.
Sì, subito, volentieri. Fermo Querin. Scritti, interventi, omelie
Libro: Libro in brossura
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2024
pagine: 160
Don Fermo Querin (1937-2022) è stato per molti, di volta in volta, un confratello esigente e anche spigoloso, un insegnante brillante, un parroco disponibile, un prete poco clericale, un organizzatore preciso, un prezioso compagno di viaggi, di campeggi e di scalate, un infaticabile animatore, una guida spirituale. Per tantissimi è stato un riferimento “fermo”, un amico sicuro. Il volume riporta lettere, riflessioni, omelie, conferenze, interventi relativi a momenti diversi lungo i sessant’anni del suo impegno per la Diocesi di Concordia-Pordenone, dove ha operato con vari incarichi e ruoli a Portogruaro, Annone Veneto, La Salute di Livenza, Palse, Pordenone, Sclavons-Cordenons. I testi proposti lasciano ben intravvedere i tratti distintivi dell’opera e della riflessione di don Fermo: l’attenzione alle persone e ai fragili in particolare, la curiosità a tutto campo, il coraggio delle idee e la disponibilità a pagarne il prezzo, la ricerca della coerenza personale, il profondo rispetto delle scelte degli altri, la consapevolezza dei problemi, la disponibilità all’ironia e all’autoironia, l’intensità della fede tenacemente coltivata, la ricchezza della spiritualità.
Nello specchio dell'Ucraina. Lettera a un amico sulla libertà e la pace, sulla collocazione dell'Italia nel mondo e sugli italiani
Alessandro Maran
Libro: Copertina morbida
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2022
pagine: 160
Tra i paesi europei, l'Italia è quello che attribuisce più responsabilità all'Ucraina per la guerra e la mancata pace. Ma cos'è che ha trasformato l'Italia in un paese che si beve ogni fandonia del Cremlino? La guerra di Putin all'Ucraina e all'ordine mondiale liberale, la collocazione internazionale dell'Italia, la sua politica estera e gli italiani raccontati a un amico. Se la propaganda russa è riuscita a far breccia è anche conseguenza del disinteresse per la politica internazionale dei media, della politica e, in genere, dell'opinione pubblica. Non vogliamo la pace, vogliamo essere lasciati in pace. Perché siamo arrivati a considerare la pace, la sicurezza, la democrazia, il benessere come cose naturali, scontate: la conseguenza, ovvia, dell'evoluzione del genere umano. Abbiamo dimenticato quanto sia costata l'affermazione dell'ordine liberale internazionale, i mali che ci ha risparmiato. Quella di Putin non è una guerra (solo) all'Ucraina che vuole diventare una democrazia europea integrata nelle istituzioni occidentali: è una guerra contro l'ordine mondiale creato nel secondo dopoguerra. L'obiettivo di Mosca (e di Pechino) è ride?nire l'equilibrio tra gli attori. Ma gli esseri umani non sono marionette nelle mani dei potenti. E di fronte all'aggressione di Putin, gli ucraini hanno scoperto di essere pronti a combattere per un principio, per l'idea che tocca a loro scegliere il proprio destino. Spetta a noi ora decidere se vogliamo continuare ad aiutarli e, insieme, se vogliamo difendere quel mondo occidentale di cui facciamo parte.
Nel cuore dell'umanità. Storia di un percorso di vita
Pierluigi Di Piazza
Libro: Libro in brossura
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2022
pagine: 256
“Fino a quando Dio mi presterà la vita cercherò di viverla esprimendo parole e segni di umanità, di accoglienza, di giustizia, di pace. L’accoglierò per viverla con significato di fronte a me stesso, a Lui e agli altri.” Il racconto autobiografico, scritto dalla sua penna profonda, con ricche analisi e riflessioni, della vita di Pierluigi Di Piazza, sacerdote di ampia levatura spirituale e umana che ha sempre anteposto la dignità dell’altro alla propria. Pierluigi è stato un uomo di grande fede, in continua ricerca, umile e sempre disposto a mettersi in gioco, dalla parte dei più deboli. Si è battuto per l’integrazione e l’accoglienza dei profughi, per il rispetto dell’altro anche in ambiti delicati e controversi, come le problematiche del fine vita, il pacifismo e la fluidità di genere. Ha portato avanti un progetto sociale e culturale che faceva riferimento al Centro di accoglienza per stranieri Ernesto Balducci da lui fondato a Zugliano (Ud) e, tra le molteplici iniziative, al convegno che ogni anno vi organizzava, con ospiti illustri da ogni parte del mondo come il Dalai Lama e il Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel e dove erano di casa il filosofo Massimo Cacciari, il teologo Vito Mancuso e don Luigi Ciotti cui lo legava un’amicizia fraterna. Il libro ospita, in appendice, un contributo di Vito Di Piazza, fratello di Pierluigi, e di don Luigi Ciotti.
Esercizi di ascolto. Un percorso di parole e voci. Un viaggio verso un luogo nel quale scoprirci tutti più umani
Luisa Pozzar
Libro: Libro in brossura
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2022
pagine: 160
Viviamo tempi in cui non si ascolta più, si parla e basta. Ma recuperando la dimensione dell’ascolto, cosa potrebbe succedere? C’è sempre qualcuno che ha qualcosa da dover dire, qualcuno che ha qualcosa in più da dire, qualcuno che vuole dire più forte degli altri e, possibilmente, prima degli altri. E l’ascolto? Dov’è finito? C’è ancora qualcuno che ascolta ciò che gli altri dicono o non dicono? Lasciandosi guidare da queste domande Luisa Pozzar è andata a cercare persone che dell’ascolto hanno fatto la cifra del proprio vivere: eremiti, musicisti, insegnanti di yoga, pedagoghi, psicologi, sacerdoti, religiose e molti altri. È nata così una raccolta di esperienze e di narrazioni tanto semplici quanto profonde. Un percorso in cui ciascuno può immergersi e lasciarsi accompagnare, con tanto di esercizi pratici. Con contributi di: Mariangela Bagnolini, Axel Bayer, Margherita Bottino, Osvaldo Calliari, Nella Letizia Castrucci, Pablo d’Ors, Veronica Donatello, Wolfgang Fasser, Giambattista Ferro, Italo Fiorin, Michela Grena, James Martin, Camillo Ripamonti, Luigi Verdi, Aldo Vittor.
Si può fare. L'accoglienza diffusa in Europa
Antonio Silvio Calò, Silke Wallenburg
Libro: Copertina morbida
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2021
pagine: 144
Il professor Antonio Silvio Calò ha accolto sei profughi a casa sua. Ragazzi africani che ora parlano un buon italiano, che hanno un lavoro a tempo indeterminato e una casa tutta loro. "Io, mia moglie e i nostri quattro figli siamo gente comune. Se l'abbiamo fatto noi, può ben farlo lo Stato, i comuni." Il Parlamento europeo lo ha eletto Cittadino europeo 2018. Partendo dalla sua esperienza, Calò ha sviluppato un modello di accoglienza diffusa che alcuni comuni di sei paesi europei stanno realizzando con i fondi della Commissione europea. Alla giornalista olandese Silke Wallenburg, con cui ha condiviso la sua storia e le sue idee innovative ha detto: "Lascia che gli altri mi giudichino". E così tante persone entrano in un dialogo costruttivo con lui in questo libro, dal profugo al politico europeo, dall'imprenditore al caporedattore, di destra e di sinistra. Prefazione di David Sassoli. Postfazione di Romano Prodi.
Costruire legami. 50 anni della Cassa Edile a Pordenone
Elisa Cozzarini
Libro: Libro in brossura
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2021
pagine: 144
La casa da sempre è tana, rifugio, punto di riferimento. 12 racconti di edilizia, tra solidarietà, impegno, innovazione, sicurezza, artigianato. Uno spaccato di vita reale a Nordest. Un originale racconto del mondo delle costruzioni nel Friuli Occidentale, attraverso la viva voce dei suoi protagonisti. Dodici tra imprenditori e operai, di età, esperienze e origini diverse, narrano la stessa passione per l’edilizia e ci immergono nella quotidianità tangibile del lavoro, anello di collegamento tra la società e il territorio. Sullo sfondo Pordenone cresce e muta, accompagnando le trasformazioni sociali, economiche e culturali dei luoghi. Prima della nascita della Cassa Edile, nel 1971, la città aveva già cominciato la sua crescita verticale con il famoso grattacielo Santin, che per anni è stato il palazzo più alto. Ma l’edilizia ha avuto e mantiene un ruolo fondamentale anche nella salvaguardia del patrimonio architettonico e artistico del passato: è così che nel 2019 la statua di San Giorgio è tornata, con uno spettacolare volo, in cima al campanile.

