Officina: Architetture e arti
Declinazioni della trasparenza in architettura. Una indagine sulla complessità attraverso la differenza-Declinations of trasparency in architecture. A survey about complexity through the difference
Teresa Della Corte
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2020
pagine: 173
L'esigenza della collana Architetture e Arti scaturisce da una attenta riflessione sulle vicende contemporanee dell'architettura e dalla possibilità di descriverne i caratteri, le qualità, le potenzialità in stretta correlazione con le diverse manifestazioni delle arti figurative. Il rapporto che ne deriva muove dalla convinzione di dovere e potere istituire le necessarie interconnessioni con i processi storici consolidati e con quelli in atto. L'obiettivo è quello di provare a tenere unite in un unico solco le complesse tematiche relative alle arti e all'architettura, definendo di volta in volta gli approfondimenti specifici che le argomentazioni trattate richiederanno. Il libro si propone come contributo alla riflessione sui significati della trasparenza, assumendone le' peculiarità del 'vedere attraverso' come atto interpretativo, rappresentativo del gradiente di libertà possibile nell'indagine sullo spessore e l'ordinabilità del reale. Il termine, geneticamente instabile, risulta tanto consonante alla diffusa istanza di transitività di cui è permeata la cultura contemporanea da potersene ritenere una sorta di parola-chiave. La trasparenza, ampliata in una dimensione che non è più nella materia concreta ma piuttosto nello svelamento e nell'accompagnamento di un processo, si ripresenta come luogo della sovrapposizione non rilevabile esclusivamente nell'oggettualità della situazione, ma piuttosto nella nostra esperienza percettiva, quale sistema per l'indagine e il disvelamento dei livelli interconnessi, dispositivo per la costituzione della differenza, strumento di conoscenza-attraverso. Contesto, comparazione, differenza, sono concetti centrali, e determinanti, per la comprensione delle composite fenomenologie della trasparenza, soprattutto quando dalle sue declinazioni più correnti e chiare si passa alle più enigmatiche e le infinite epifanie del reale, manifestandosi secondo connotati di gradualità differenziale, mutevolezza, imprendibilità, bellezza, convergono nel comune riferimento etimologico a quella accezione di ambiguità insita nel prefisso trans- e indicante mutamento, attraversamento. Il presente studio ha inteso percorrere i livelli di significato e di equivocità della trasparenza attinti dal linguaggio architettonico moderno e contemporaneo e, scandagliando l'instabilità dei confini tra quelle stesse espressioni di lucida complessità individuabili tra trasparenza fisica, percettiva, fenomenica, esemplificare, con l'architettura, le possibilità decodificative della natura evasiva del reale per aumentare la conoscibilità dei complessi sistemi di relazioni che caratterizzano la nostra epoca.
Tra classico e moderno. Le centrali termoelettriche di Giuseppe Samonà-Between classical and modern. Giuseppe Samonà power plants
Flavia Zaffora
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2019
pagine: 239
Il presente volume è l'esito della ricerca di dottorato in Progettazione Architettonica, XXVI ciclo, svolta presso il Dipartimento di Architettura di Palermo tra il 2013 e il 2015, e condotta sotto la guida del professore Andrea Sciascia, sul tema delle centrali termoelettriche progettate da Giuseppe Samonà e dal suo studio nell'ambito del programma di sviluppo elettrico che coinvolse la Sicilia tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta. Il testo si dedica, in particolare, alle centrali realizzate a Termini Imerese, vicino Palermo, demolita nel 2012, e a Trapani, quest'ultima anch'essa parzialmente smantellata: attraverso lo studio e la ricostruzione grafica di tali opere, l'obiettivo era aggiungere un tassello alla comprensione della poetica di uno dei protagonisti della scena architettonica italiana del Novecento, indagandone la formazione di matrice classica in continua dialettica con le istanze moderne. In posizione baricentrica rispetto alla totalità dell'opera del progettista palermitano, le centrali elettriche costituiscono un valido punto di partenza per verificare l'appartenenza, definita "imperfetta", di Samonà al Moderno e il suo equilibrio tra "spirito apollineo» e "spirito dionisiaco" che ne fanno, invece, un architetto dell'Ottocento. Nell'inquadrare le centrali di Samonà in una visione generale della sua produzione nonché nell'ambito dell'architettura elettrica del XX secolo, il volume è arricchito da un apparato di ridisegni delle due centrali, fine e, insieme, strumento di ricerca, con lo scopo di comprenderne analogie e differenze e di preservarne la memoria. Il progetto di architettura sulla centrale di Trapani, con cui si conclude il libro, vuole verificare i principi classici alla base della concezione delle centrali con l'ulteriore intento di inserirsi nel dibattito sui monumenti industriali moderni in Italia e sulla possibilità del loro riuso, in risposta alle esigenze della città contemporanea.
La centrale termoelettrica di Augusta di Giuseppe Samonà, Un monumento alla tecnica
Laura Sciortino
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2019
pagine: 239
Opera dell'architetto Giuseppe Samonà e premio In/ Arch Sicilia nel 1961, la Centrale termoelettrica Tifeo è simbolo della storia dell'industrializzazione siciliana di fine anni Cinquanta. La recente dismissione, a distanza di quasi sessant'anni dalla sua apertura, ha stimolato la necessità di voler individuare e delineare quegli elementi identitari originari e quei principi fondativi che potessero permettere di definire tale architettura quale documento emblematico di un'epoca. La dignità, la libertà e l'unicità dell'opera ne compongono il suo carattere monumentale, pregno di un certo sapore classico che sembra accentuarne la sua atemporalità ed eterna solennità. La presente pubblicazione è frutto delle ricerche condotte, all'interno della più ampia tematica del "Restauro del Moderno", nell'elaborazione della tesi di Dottorato in Architettura/Progettazione Architettonica di Palermo, XXVI ciclo, dal titolo «La Centrale termoelettrica di Giuseppe Samonà, 1955-56. Progetto di restauro», Tutor Prof. Emanuele Palazzotto, Co-Tutor Prof. Marcello Panzarella, in accordo con la società ENEL. La ricerca ha permesso di precisare le ragioni per il riconoscimento dell'opera come monumento alla tecnica, per approdare, infine, al progetto di riuso della Centrale di Augusta quale strumento da cui innescare nuovi possibili processi di sviluppo territoriale. L'ampiezza e la complessità delle questioni legate al recupero di un'architettura inserita all'interno di un'area industriale in crisi, ma ancora operante, ha motivato la necessità di assumere il metodo progettuale come mezzo per elaborare un'idea di futuro possibile, il cui criterio operativo fosse comprensivo di metodologie valide in generale nel campo del riuso di edifici industriali dismessi, che pur possono contare su di un contesto ricco di potenzialità, come in questo caso, dal punto di vista archeologico, naturale, infrastrutturale e logistico.
Origini, evoluzioni e permanenze della classicità in architettura. Un'esperienza di conoscenza. Disegno e rappresentazione dell'architettura
Riccardo Florio
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2018
pagine: 323
L'esigenza della collana "Architetture e Arti" scaturisce da una attenta riflessione sulle vicende contemporaneee dell'architettura e dalla possibilità di descriverne i caratteri, le qualità, le potenzialità in stretta correlazione con le diverse manifestazioni della arti figurative. Il rapporto che ne deriva muove dalla convinzione di dovere e potere istituire le necessarie interconnessioni con i processi storici consolidati e con quelli in atto. L'obiettivo è quello di provare a tenere unite in un unico solco le complesse tematiche relative alle arti e all'architettura, definendo di volta in volta gli approfondimenti specifici che le argomentazioni trattate richiederanno. Il libro racconta un'esperienza: una vera e piena esperienza di contatto, di analisi, di conoscenza e di appropriazione consapevole dell'architettura, attraverso un percorso ricognitivo e di ri-congiunzione che si addensa e prende corpo nei luoghi del disegno. In virtù di questo cammino disegnato si è delineata pian piano una struttura esplicativa che, con continui e diretti rimandi alla presenza della classicità in architettura, ha affrontato una serie di tematiche affascinanti e allo stesso tempo impegnative. Dalla figura dell'architetto alle problematiche legate ai complessi fenomeni della conoscenza e della rappresentazione; dagli Ordini classici letti fin dalla loro accezione primigenia all'esame della loro continua reinterpretazione lessicale prodottasi fino al secolo scorso; dalle esperienze figurative sul tema dell'architettura antica e della sua indagine critica da parte di alcuni maestri dell'architettura moderna e contemporanea, alla codificazione del progetto di architettura e, quindi, del disegno di architettura scaturita in un ambito rinascimentale; dai procedimenti proporzionali alla possibilità di individuare, nell'esplorazione analitica delle architetture, in particolare moderne e contemporanee, una sorta di rete cinematica fondata sulla interazione dei procedimenti cosidetti statici e dinamici, fino a riscoprire in esse legami diretti e profondi con numerosi fondamenti della classicità.
Napoli est réussi. Il ritorno in Occidente di Le Corbusier. Ediz. italiana e francese
Orfina Fatigato
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2014
pagine: 212
Il 6 ottobre 1911 un giovane svizzero arriva a Napoli dopo un lungo viaggio. Partito da Berlino, ha visitato Dresda, Praga, Vienna, ha costeggiato il Danubio, ha attraversato i Balcani, ha visto e amato Istanbul, poi Atene, è partito da Brindisi per arrivare in Italia meridionale, a Napoli. Vuole visitare la città, vuole scoprire Pompei e le collezioni del Museo Nazionale. A Napoli trascorre il suo ventiquattresimo compleanno; è Ch.-E. Jeanneret, il giovane futuro Le Corbusier. A Napoli Jeanneret scrive sul suo IV Carnet di viaggio le pagine che diverranno, cinquantacinque anni più tardi, l'ultimo capitolo dell'ultimo libro di Le Corbusier. In questo lavoro si seguono le tracce dei materiali che egli ci ha lasciato in eredità, schizzi fotografie lettere, appunti, cartoline. Come attraversa la città? Cosa vede? Cosa scopre? Cosa rappresenta Napoli nel ricco scenario del suo lungo 'Voyage en Orient?' 'Napoli est reussi?' Il testo elabora alcune possibili risposte, attraverso la ricostruzione degli itinerari di attraversamento e di visita della città e la rilettura critica dei diversi frammenti del "paesaggio napoletano" che Jeanneret / Le Corbusier decide di portare con sé in Occidente.
La Chiesa madre di Gibellina. Quarant'anni dal progetto alla realizzazione
Luciana Macaluso
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: VII-202
I quarant'anni trascorsi tra il progetto della Chiesa Madre di Gibellina e la sua consacrazione ai Santi Diego e Scolastica hanno trasformato l'architettura di Ludovico Quaroni e Luisa Anversa in un osservatorio privilegiato per poter valutare il dibattito contemporaneo sulle città di nuova fondazione e sulle chiese. La Chiesa Madre è un'architettura dal significato urbano esemplare, che, al tempo stesso, ha generato alcune perplessità in merito ai suoi aspetti liturgici. Infatti, sembra che Ludovico Quaroni, noto architetto di chiese, abbia proposto, a Gibellina, una sintesi fra arte, architettura e urbanistica rivolgendosi più a tutti i cittadini universalmente, che non alle specificità della liturgia cattolica. Rifondare una città attraverso un'emergenza architettonica e restituire un'identità agli abitanti reduci dal terremoto erano i termini di una sfida che aveva condotto l'architetto romano a ragionare in modo nuovo su questioni antiche, fondate sulla forma e sul valore simbolico dell'architettura.
Il complesso delle tramvie elettriche parmensi a barriera Bixio. Storia e progetto
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: 153
Il libro coglie l'occasione del progetto di "Piazza delle scuole," realizzato a Parma all'interno del complesso delle Tramvie elettriche di Barriera Bixio, per aprire un dialogo sul rapporto tra storia e progetto d'architettura articolato in due fasi. La prima racconta il confronto attivato sul campo in occasione dell'intervento dello studio di architettura MC2, mentre la seconda svolge un'azione critica a posteriori dai due punti di vista, con interessi scientifici e sensibilità differenti. A partire da un'esperienza specifica, i contributi raccolti, nella loro diversa impostazione e finalità, assumono, così, il significato di una riflessione metodologica a più voci sul ruolo e l'atteggiamento progettuale dell'architettura contemporanea nel rapporto con i centri storici e con la città del Novecento.
La città, macchina desiderante-The city. Desiring machine
Carmine Piscopo
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: 166
Ibridazioni vegetali, deserti che avanzano, nuove nature. Se l'uomo è in movimento, per effetto del suo stesso viaggio, lo è anche la natura, secondo una relazione che include il cambiamento. Se da questo incontro si sono generati nuovi paesaggi, e con essi un'euforia di progetti tesi a interpretarne il campo semantico, dentro questo stesso viaggio abbiamo visto anche l'emergere di dinamiche diasporiche, di flussi globali, di nature profondamente mutate. Città, non-città, anticittà, geocittà: estensioni, trasformazioni, letture e immaginazioni differenti. Al centro del dibattito è ancora la città. Nelle sue proiezioni di significato, nelle sue trasformazioni. E da questa consapevolezza che gli scritti raccolti nel volume muovono i loro passi, come un contributo parziale a una discussione più ampia che oggi trova grande difficoltà a essere stigmatizzata. Giacché, parlare di città, significa, ancora una volta, affrontare la sfida di un dialogo impossibile che dice del nostro stesso viaggio e delle sue forme. Come di tutto ciò che ci unisce al nostro immaginario più profondo, ai suoi desideri, alle sue paure, alle sue proiezioni di fronte all'avanzare del tempo.
Sul disegno. Riflessioni sul disegno di architettura-About drawing. Reflections about architectural drawing
Riccardo Florio
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: 142
Un libro pensato come occasione possibile e urgente di riannodare una serie di riflessioni che nel tempo si sono sedimentate sulle questioni più vivide che riguardano il lavoro di chi si appresta a riconoscere nell'operazione del Disegno, nel suo valore gnoseologico e epistemologico, un'azione volta a guardare e traguardare la realtà con l'intento di poterne cogliere e svelare l'identità profonda e a volte intima. Ne è scaturito un percorso improntato su una sequenza fondamentale di rapporti duali che vedono sempre il Disegno quale irrinunciabile protagonista e ne denunciano la appartenenza, a diversi gradi e livelli, a tutti i fondamentali processi che governano la trasformazione della architettura e ne rimettono in gioco la realtà esistente e persistente. I nessi dicotomici tra il Disegno e la rappresentazione, il progetto, lo stato di fragilità e ri-presentazione, la condizione del suo stato 'libero' e della sua condizione immanente di 'opera grave' vogliono restituire un ampio piano di discussione e di confronto sul quale continuare a misurarsi e misurare le considerazioni inerenti le questioni sulle quali si costruisce la ri-conoscibilità della qualità dell'architettura.
Ferdinando Chiaromonte, disegni opere progetti
Antonella Di Luggo, Alessandro Castagnaro
Libro
editore: Officina
anno edizione: 2008
pagine: 272
Ferdinando Chiaromonte (1902-1985), ingegnere, architetto, docente universitario, professionista impegnato nei diversi settori dell'edilizia napoletana, è uno dei protagonisti della scena architettonica della Napoli del '900 ed è esponente di una nuova modernità che si specifica in un linguaggio particolarmente attento all'aspetto tecnologico e costruttivo. La sua intensa attività professionale ha inizio negli anni Trenta e si sviluppa per oltre mezzo secolo attraversando momenti cruciali nella storia della città di Napoli, dal periodo dell'architettura tra le due guerre, alla ricostruzione e ancora successivamente negli anni della più spregiudicata attività di speculazione edilizia, mantenendo nel tempo una correttezza ed un rigore formale che si manifestano nella chiarezza strutturale e nella razionalità compositiva delle sue architetture. All'attività professionale si affianca una non meno rilevante attività accademica che lo ha visto docente di numerosi corsi presso la neo-nata Facoltà di Architettura al cui sviluppo ha contribuito in modo significativo.