Officina: Officina. Nuova serie
Sicilia barocca. Architettura e città 1610-1760
Salvatore Boscarino
Libro
editore: Officina
anno edizione: 2008
pagine: 446
Le possibilità di lettura delle vicende architettoniche e urbanistiche nell'età barocca per un'isola così vasta come la Sicilia allo stato attuale degli studi non sono molte, pur essendo notevole, e per alcune produzioni autorevole, la bibliografia sull'argomento. Si è ritenurto utile tentare un'inquadratura generale di tutta la materia compresa tra gli anni 1610-1760 circa, proponendo al lettore, soltanto per una facile consultazione, la suddivisione tra vicende interessanti la città ed il territorio e quelle riguardanti l'architettura, ben sapendo che essa non esiste in generale e non esiste in particolare in quelle siciliane, nelle quali i valori ambientali sono sempre presenti e spesso con dimensione prevalente su quelli puramente architettonici.
L'urbanistica di Haussmann: un modello impossibile?
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 1995
pagine: 192
"La percée è l'apertura di una nuova strada attraverso il tessuto urbano esistente (eventualmente anche da diversi secoli), ma non è la distruzione di un quartiere; è il suo rimodellamento attraverso il tracciamento di una nuova via che lo penetra senza distruggerlo". Questa definizione di Pierre Pinon chiarisce in modo inequivoco come la identificazione compiuta dalla storiografia italiana tra percée e sventramento sia stata operazione concettualmente non del tutto corretta. Pertanto, intento comune dei saggi riuniti in questa raccolta è la revisione critica di alcune convinzioni che hanno pervaso la storiografia urbanistica francese e italiana in merito all'operato del prefetto George-Eugène Haussmann nella Parigi del Secondo Impero. All'urbanistica del prefetto della Senna si è voluto dare un apparato teorico che non ha e, ancora peggio, la si è voluta ingabbiare in un "modello" come tale esportabile ed applicabile in contesti urbani profondamente diversi da quelli parigini. Le aperture di nuove strade in forma rettilinea su tessuti urbani esistenti, l'allargamento di strade, la demolizione e la ricostruzione di interi isolati sono diventati, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, sinonimo di "haussmannizzazione". I contributi raccolti nel presente volume, analizzando le premesse dell'haussmannismo, le sue caratteristiche principali e alcune delle forme con le quali si è concretizzata l'urbanistica tardo-ottocentesca in Francia e in Italia.
Atopia e memoria. La forma dei luoghi urbani
Fabrizio Rossi Prodi
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 1994
pagine: 184
Riscoprire il mito, la tradizione, la memoria, per ritrovare un linguaggio oltre la tecnica e le funzioni, oltre le astrazioni generalizzanti costituisce un po' il compito essenziale del fare architettura e dell'insegnare architettura oggi, a confronto con l'atopia fisica della città e delle periferie e l'atopia mentale della babele dei linguaggi del bombardamento delle immagini. Ma ritrovare un linguaggio, esprimere una densità di significati assumendo come riferimento l'uomo e la sua storia, prefigurano un'insidia di segno opposto: la dissipazione del senso. Allora una misura, una coerenza di "figure", forse un "minimo", lontani dall'ipertrofia espressiva e dal frastuono del supermarket dei segni. La ricerca delle radici, l'equilibrata espressività della "forma", da un lato, l'equivalenza e la disponibilità del segno nel bombardamento iconico, dall'altro, con rimandi alternati si esplicitano e si intersecano embleticamente nel progetto urbano e nello spazio pubblico, sulla cui forma si interroga questo volume individuando tre ambiti di riflessione: la piazza, la facciata nei suoi alterni rapporti con lo spazio urbano e il monumento.
L'identità come processo. Cultura spaziale e progetto di architettura
Paola Coppola Pignatelli
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 1992
pagine: 320
Il problema della identità è oggi centrale tanto nel dibattito architettonico quanto in quello politico-filosofico. L'uso o meglio l'abuso del termine non rivela solamente delle esigenze psicologiche represse, ma indica altresì una serie di problemi irrisolti legati alla cultura tecnologica contemporanea. Dobbiamo quindi cercare di comprendere meglio il significato della identità dei luoghi sia a livello analitico che progettuale, comprendere i fattori che concorrono a definirne la presenza o la distruzione, intendere la modernità del suo perenne farsi in un processo sinergico di trasformazioni. Di fronte alla crescente atopia ed omologazione che caratterizza gli insediamenti umani del nostro secolo cancellando le differenze tutt'ora esistenti sulla faccia della terra, questo libro intende evidenziare l'identità come carattere primario di ogni luogo costruito e come avvio essenziale alla progettazione. Se il progetto infatti altera con la sua stessa presenza l'identità, non deve stravolgerla ignorando la cultura spaziale. L'architetto deve interpretare col progetto l'identità del contesto attraverso la individuazione degli orientamenti culturali e ideologici, lo smontaggio dei codici linguistici e tipologici, la decostruzione delle geometrie dei tessuti, delle frasi, dei vocaboli, ricomponendo poi il tutto in nuova unità. Come gestire allora la contraddizione fra la soggettività del progetto e la oggettività del contesto?