Paideia: Antichità classica e cristiana
La morale popolare greca all'epoca di Platone e di Aristotele
Kenneth J. Dover
Libro: Libro in brossura
editore: Paideia
anno edizione: 2010
pagine: 560
Lo speciale fascino di questo libro è nel dichiarato proposito di studiare non le concezioni etiche dei filosofi e in generale degli intellettuali (ateniesi e non) del V e IV secolo a.C., bensì le vedute morali allora correnti, quelle comunemente riconosciute da cittadini non particolarmente qualificati sotto il profilo della ricerca di una rigorosa razionalizzazione del comportamento. Va da sé che simili ricerche aprono prospettive di straordinario interesse, dato che ne scaturiscono indicazioni circa il contesto e l'humus in cui hanno operato molti filosofi e intellettuali ben noti (da Tucidide a Socrate, da Euripide a Ippocrate), e così pure uomini di teatro, cultori di arti figurative, retori, leaders politici, ecc. Lo studio di K.J. Dover consente così per la prima volta di stimare la distanza tra l'ethos e le filosofie morali dell'epoca, fornendo "un contributo di fondamentale importanza per la comprensione dell'etica greca"". (Lloyd-Jones)
Anticipare la morte o attenderla. La lettera 70 a Lucilio
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: Paideia
anno edizione: 2007
pagine: 120
In anni in cui la repressione neroniana infieriva e in cui molti si davano il suicidio o per ordine di Nerone o per timore della sua violenza, Seneca affronta il problema della liceità della morte procurata nella prospettiva che gli è propria: quella dello stoico il cui anelito antitirannico è animato dalla convinzione che la vita deve essere vissuta nell'assoluta libertà di cui chiunque deve poter disporre perché questo è il fine della vita umana. Servendosi delle grandi e paradigmatiche figure di Socrate esempio di obbedienza alle leggi e di Catone esempio di forza morale ma ancor più di esempi umilissimi quali quelli forniti da schiavi o gladiatori, Seneca argomenta come possa accadere che l'iter mortis sia anche libertatis via. La traduzione e il commento di Giuseppe Scarpat mirano a mettere in luce il contesto culturale e la temperie in cui la lettera 70 fu scritta, così come le sue peculiarità lessicali e letterarie.
Pindaro ad Alessandria. Le edizioni e gli editori
Monica Negri
Libro: Libro in brossura
editore: Paideia
anno edizione: 2004
pagine: 256
La fonte greca delle Metamorfosi di Apuleio
Gerardo Bianco
Libro
editore: Paideia
anno edizione: 2000
pagine: 192
L'eredità classica nelle letterature neolatine del Rinascimento
August Buck
Libro
editore: Paideia
anno edizione: 2000
pagine: 320
Epicuro e l'epicureismo cristiano
Wolfgang P. Schmid
Libro
editore: Paideia
anno edizione: 2000
pagine: 228
Potere ed etica in Seneca. Clementia e Voluntas amica
Maria Bellincioni
Libro
editore: Paideia
anno edizione: 2000
pagine: 160
Psicologia e semantica di Tacito
Ugo Zuccarelli
Libro
editore: Paideia
anno edizione: 2000
pagine: 272
Per la storia del colonnato romano
Mihail I. Rostovcev
Libro
editore: Paideia
anno edizione: 1994
pagine: 424
L'opera è una analisi delle trasformazioni subite dai rapporti agrari nel mondo ellenistico-romano. Per l'autore l'istituto del colonato rappresenta una sorta di ritorno all'antico, una specie di pseudomorfosi dei rapporti agrari che Roma aveva ereditato dalle monarchie ellenistiche e che corrisponde all'immobilizzazione generale conosciuta dalla società del IV secolo d.C. La miniera di informazioni su Egitto, Asia Minore, Sicilia e Africa, unita a un'ampia e generale visione dei problemi economici animata da grande capacità di sintesi, fa di quest'opera la premessa ai capolavori rostovtzeffiani "La Storia economica e sociale dell'impero romano" e la "Storia economica e sociale del mondo ellenistico".
Leggendo Rosvita. E altri studi di filologia greca e latina, giudaica e cristiana
Giuseppe Scarpat
Libro: Libro in brossura
editore: Paideia
anno edizione: 2010
pagine: 320
Questa raccolta di scritti prende il titolo da un lungo saggio dedicato alla lingua di una celebre monaca sassone, Rosvita di Gandersheim (935-973 ca.), esemplificativo dello stile filologico e della sensibilità linguistica e storica con cui Giuseppe Scarpat affronta i testi dell'antichità classica greca e latina. Gli autori studiati vanno da Ovidio a Seneca, da Virgilio a Orazio; una seconda e cospicua parte è dedicata alla letteratura giudaica e cristiana, dalla Sapienza di Salomone alla prima lettera di Paolo ai Corinti, passando per il latino di Tertulliano, di fondamentale importanza sia per la comprensione del testo greco neotestamentario sia per le traduzioni latine precedenti agli interventi di Girolamo e alla sua Vulgata. È soprattutto qui, nella disamina dei rapporti tra mondo classico e mondo giudaico e cristiano, che Giuseppe Scarpat dà prova dell'ampiezza e della profondità dei suoi interessi culturali. Valgano come esempio le pagine dedicate in parti!