Pàtron: Letteraria
Epica dell'Ottobre. John Reed, la rivoluzione e il mito dei «Dieci giorni che sconvolsero il mondo»
Federico Fastelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2018
pagine: 128
È stato il giornalista americano John Reed (1887-1920) a inventare la Rivoluzione d'ottobre come dramma dei dieci giorni. Il suo celebre Ten Days That Shook the World (1919) non ha soltanto descritto in maniera assai vivida le convulse giornate che portarono alla presa del potere da parte dei bolscevichi, ma pure ha dato spessore narrativo a quegli eventi, rendendo epiche le gesta dei suoi protagonisti. Il presente volume, attraverso una riflessione di ordine teorico e critico-letterario, mette in luce le principali ragioni del successo dell'opera, comparandone forme e contenuti con altre versioni della rivoluzione, e discutendone gli assunti ideologici, anche alla luce di come essa è stata interpretata nel tempo. A partire dall'opera di Reed viene quindi affrontato il complesso rapporto tra ribellione e rivoluzione nella teoria marxista del Novecento e dialetticamente viene descritta la profonda distanza che separa la nostra contemporaneità dall'epoca delle grandi Rivoluzioni.
La sirena in figura. Forme del mito tra arte, filosofia e letteratura
Simona Moretti, Renato Boccali, Silvia Zangrandi
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2017
pagine: 176
Il libro, attraverso rappresentazioni iconografiche, interpretazioni filosofiche e prospettive letterarie, propone un viaggio di incontro con la sirena per mostrare la sua vitale presenza nel nostro immaginario e per comprenderne il significato e la funzione.
Raccontare oggi. Metamodernismo tra narratologia, ermeneutica e intermedialità
Fabio Vittorini
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2017
pagine: 214
La narrativa dell'ultimo trentennio tende a coniugare le strategie mimetiche del moderno con le strategie metaletterarie del postmoderno, compiendo un moto pendolare tra l'idealismo ingenuo e/o fanatico del primo e il pragmatismo scettico e/o apatico del secondo. Si muove cioè in uno spazio metamoderno, in cui l'elaborazione della forma diviene funzionale alla mimesi di una realtà complessa, entropica, sempre meno sceneggiabile in universi coerenti e azioni unitarie, ma piuttosto diagrammabile in strutture narrative reticolari, digressive, frattali. In un corpo a corpo sistematico con romanzi e racconti, questo libro mette a punto una teoria del testo narrativo metamoderno attraverso gli strumenti della narratologica post-classica, entro un'imprescindibile cornice ermeneutica e intermediale.