Pisa University Press: I libri di archivio penale. Nuova serie
L'abrogazione dell'abuso di ufficio. La tutela penale dall’arbitrio pubblico dopo la c.d. Riforma Nordio
Luca Carraro
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2025
pagine: 318
La recente abrogazione dell'abuso d'ufficio, accompagnata dalla pressoché coeva introduzione di un delitto di nuovo conio (l'art. 314-bis c.p.) e dal rimaneggiamento dell'art. 346-bis c.p., ha dischiuso delicati e complessi interrogativi giuridico-penalistici. Il volume si inserisce dunque nell'acceso dibattito che ha accompagnato le sorti dell'abuso d'ufficio sino all'epilogo dell'agosto 2024, proponendo un accostamento peculiare: assumendo la prospettiva della tutela del cittadino dall'arbitrio del pubblico agente, la ricerca si articola lungo molteplici piani di indagine, per approdare ad alcune possibili soluzioni da inserire sinergicamente in un più ampio e meditato intervento legislativo.
Aporie applicative nel microcosmo punitivo 231/2001 e supplenza del diritto pretorio
Francesco Marzullo
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2024
pagine: 260
La monografia, nel tentativo di offrire elementi di novità alla copiosa ricerca scientifica, alimentata da illustri Maestri che in questi anni hanno diffusamente analizzato le principali categorie dogmatiche del microsistema 231/01, si propone, tramite un approccio pratico ed empirico, di analizzare i principali problemi interpretativi dello “scarno” tessuto normativo del decreto 231/2001, problemi che, anziché dal diritto positivo, vengono costantemente dibattuti e risolti (peraltro sulla base di indirizzi non univoci e convergenti) dal c.d. “diritto vivente” di matrice pretoria. Il diritto pretorio finisce così per esercitare un controllo penalistico sulle scelte strategiche ed imprenditoriali degli enti, in chiave correttiva ed emendativa.
Le «frodi» nelle pubbliche sovvenzioni
Andrea De Lia
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2024
pagine: 317
La monografia analizza il tema delle frodi nelle pubbliche sovvenzioni, offrendo anche un ampio quadro comparatistico. La disamina del "microsistema" delle norme penali a tutela dell'intervento pubblico, specie in riferimento alle agevolazioni in favore delle attività produttive, condurrà ad evidenziare le criticità che sottendono alle norme incriminatrici di riferimento e a formulare un'articolata proposta di riforma.
Lezioni di diritto e procedura penale. Compilate dagli studenti I. Fittaioli, G. Bianchi e G. Olivi, V. Renis negli A.A. 1908-1909 e 1909-1910
Francesco Innamorati
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2024
pagine: 424
Le Lezioni di diritto e procedura penale presentano in forma organica e selezionata i contenuti del corso di Diritto Penale tenuto dal prof. Francesco Innamorati (1853-1923) presso la Facoltà di Giurisprudenza di Perugia negli anni accademici 1908-1909 e 1909-1910. Resa possibile grazie alla trascrizione degli appunti manoscritti dai suoi studenti durante le lezioni del corso, l'opera compendia il pensiero del penalista perugino di cui ricorre quest'anno il centenario dalla morte.
Per i novant'anni del Codice Rocco
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2024
pagine: 352
Nel 2020 il codice Rocco ha compiuto novant'anni di vigenza. Come fu per il cinquantesimo e l'ottantesimo "compleanno", questa nuova ricorrenza è stata occasione per riflettere su un codice sopravvissuto a se stesso e assai verosimilmente destinato a tagliare il traguardo del secolo. Tramontata la stagione dei Progetti di riforma, infatti, il principio della "riserva di codice", introdotto nel 2018 all'art. 3-bis, sembra avergli restituito almeno formalmente una centralità (e forse anche una dignità) perduta dopo anni di legislazione selvaggia e di una dilagante "fuga dal codice".
Il giusto processo penale dopo la riforma Cartabia
Alfredo Gaito
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2023
pagine: 388
Il volume analizza in maniera chiara le novità della riforma cartabia su notificazioni, indagini e udienza preliminare, dibattimento, impugnazioni, riti speciali, giustizia riparativa ed esecuzione penale, con attenzione alle ricadute sulla giurisprudenza e sulle regole del giusto processo. Il taglio è pratico ed evita astrazioni teoriche ma, al contempo, non risulta essere basilare e meramente nozionistico: sintesi e capacità di approfondimento rappresentano i passaggi obbligati in una stagione di cambiamenti significativi, in cui occorre un'opera che sappia cogliere gli elementi essenziali e le ulteriori linee di sviluppo agevolando il lettore con un'esposizione diretta ed essenziale.
Il principio di proporzionalità sanzionatoria in materia penale
Eleonora Addante
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2021
pagine: 200
Il principio di proporzionalità rappresenta un limite al potere della sovranità statale, oltre che un canone di controllo sulle pressioni esercitate sui diritti fondamentali. In materia penale esso ha coinvolto il sindacato sull’equilibrio sanzionatorio della fattispecie, trovando conferma in un consolidato orientamento che riteneva censurabili asimmetrie punitive irragionevoli solo in presenza di un adeguato tertium comparationis, in grado di evidenziare la sperequazione punitiva. Negli ultimi anni qualcosa è cambiato: la Corte costituzionale, spinta dal “vento europeo” e dalla “immobilità” del legislatore, ha inaugurato una nuova stagione che, usando il paradigma della ragionevolezza-eguaglianza in combinato disposto con quello della finalità rieducativa della pena, procede a valutazioni di sproporzionalità intrinseca della pena rispetto al disvalore del fatto. Il volume, partendo da un excursus storico, di carattere comparatistico ed europeo, si pone l’obiettivo di analizzare il ruolo sempre più da protagonista della proporzionalità nello scenario passato, presente e futuro.
Indagini preliminari e dibattimento nel rito penale. Principi e deroghe
Carlo Morselli
Libro
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2021
pagine: 240
Lo studio analizza la “grande questione” dei rapporti tra indagini preliminari e dibattimento, in chiave assai critica, affronta il trattamento degli atti non garantiti, principalmente, dal contraddittorio, dall’oralità e dall’immediatezza. Sul filo del principio di pubblicità, ricava la bipartizione: sapere privato appreso nella fase preliminare (seguendo la fonte, quello monologante proveniente dal querelante) e sapere pubblico (quello formato nel pubblico giudizio avanti il giudice e sottoposto all’opera di falsificazione in sede di controesame). Gli atti irripetibili e le letture si svincolano dal rigore di tale differenziazione e così saremmo al cospetto di una “scienza” libera da presupposti ed assiomi, priva di oggettività, antidialogica, senza basi scientifiche ed epistemologiche. In tal caso, non interviene quel ferreo scrutinio che mira a sperimentare la prova maieutica e a scovare, utilmente, l’aposiopesi. Un dibattimento (senza dibattito) spoglio, affossato dalla scrittura dei verbali pregressi non dovrebbe essere accreditato dalla comunità scientifica ed ha carattere evocativo: dell’istruttoria sommaria, quando il giudizio diventa una colonia del P.M. La disamina, che esalta il valore dell’antisapere investigativo, si chiude con una prospettiva nuova, sul modello del processo ateniese dell’agon timetos, che traccia uno schema bifasico: giudizio sulla responsabilità dell’imputato e pena.
Il disegno penale della colpa umana
Daniela Falcinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2021
pagine: 296
La dinamicità delle relazioni sociali nello scorrere inarrestabile dell’innovazione tecnologica e scientifica, e la complessità del reale che ne discende, impongono al diritto penale di affrontare le proprie criticità attraverso un’analisi giuridico-multidisciplinare, che l’istituto della colpa mette in risalto costruendosi attorno all’errore dell’uomo, fattore vitale della società e del suo progresso. La presa d’atto della sua “presenza” come costante degli scenari umani diventa la direttrice lungo la quale costruire il progetto di una nuova cultura penale della colpa umana, come colpa per errore dell’uomo, in cui avvalersi degli apporti delle scienze psicologiche cognitiviste già ampiamente penetrati negli approfondimenti dei sistemi sociologici. Lo studio della colpa mostra così i suoi profili di coordinamento con le direttrici valoriali costituzionali, con i principi strutturali del diritto penale sostanziale, con le esigenze di certezza dell’impianto processuale, con le comuni e generali regole dell’esperienza fatte proprie dalla cultura sociale, andando incontro al bisogno di dare anche alla colpa penale – come è stato per il dolo – un senso comune, che è il senso normale di “colpa punibile”, in cui l’offesa contro l’intenzione si mostra umanamente apprezzabile come decisione sbagliata nell’affrontare un pericolo, per questo decisione rischiosa.
Colpevolezza, conseguenze sanzionatorie e neuroscienze in rapporto al diritto penale
Mattia Di Florio
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2021
pagine: 308
La categoria della colpevolezza comprensiva dell’imputabilità e dell’elemento soggettivo, nonché le conseguenze sanzionatorie, con particolare riguardo alle misure di sicurezza, costituiscono un esempio paradigmatico dell’interazione tra le neuroscienze cognitive ed il diritto penale. È in quest’ambito, infatti, che è possibile apprezzare, rispetto alla neuropsicologia scientifica, le criticità della psicologia del senso comune (c.d. Folk Psychology) che “ispira”, ad esempio, i concetti penalistici della capacità di intendere e di volere su cui si fonda l’imputabilità, della coscienza e volontà alla base delle “forme” del dolo, dell’accezione “normativa” della colpa, oppure della pericolosità sociale, presupposto delle misure di sicurezza. La prospettiva di indagine è di far emergere questa “contraddizione” del diritto penale rispetto alle neuroscienze, anche alla luce del più recente programma ripensativo, al fine di contribuire a fornire ulteriori spunti di riflessione dottrinale.
Il rapporto di tensione tra intervento penale e medicina
Andrea De Lia
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2021
pagine: 464
La monografia affronta il tema dei rapporti tra diritto penale ed attività medica, anche nella prospettiva dell’emergenza pandemica determinata dalla diffusione del nuovo Coronavirus. Il volume mette a fuoco temi centrali quali: i criteri di ricostruzione del nesso eziologico, con particolare riferimento alle fattispecie omissive improprie, ed il correlato problema della fruibilità delle leggi scientifiche a medio-basso valore frequentista; il concorso di cause, anche nella prospettiva dell’infezione iatrogena da SARS-CoV-2 e del delitto di epidemia colposa; la c.d. “colpa medica”, e le proposte di riforma volte alla limitazione della responsabilità del personale sanitario all’ipotesi della “colpa grave”; la responsabilità dell’équipe, e quella derivante da deficit organizzativi; i riflessi penalistici del trattamento sanitario “arbitrario”. Viene inoltre sviluppata un’analisi approfondita delle problematiche penalistiche correlate alla c.d. “medicina difensiva”. L’opera è costantemente orientata alla ricostruzione della responsabilità nel settore sanitario nell’ottica dei principi generali dell’ordinamento, e sviluppa riferimenti di diritto comparato, ed in particolare al sistema giuridico inglese, francese, spagnolo e statunitense.
Domicilio e diritto penale nella società post-industriale
Vito Plantamura
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2017
pagine: 272
Il volume affronta il rapporto tra domicilio e diritto penale, nella società post-industriale: qualificata, sin dalla modernità, dall'affermarsi degli opifici e dalla destinazione delle case a scopi esclusivamente abitativi, e quindi, più di recente, da uno straordinario sviluppo tecnologico che, da un lato, consente nuove modalità di intrusione nel domicilio "tradizionale", e, dall'altro, vede la crescente rilevanza del domicilio informatico. La nozione di domicilio, del resto, non rileva solo ai fini dell'art. 614 c.p., ma, partendo dalla base costituzionale di cui all'art. 14 Cost., assume una rilevanza trasversale nel diritto penale sostanziale e processuale. Il riferimento è, sempre da un punto di vista sostanziale, alla successiva ipotesi di cui all'art. 615 c.p., al delitto di interferenze illecite nella vita privata previsto dall'art. 615-bis c.p., al domicilio informatico di cui all'art. 615-ter c.p., al delitto di furto in abitazione (o con strappo) previsto all'art. 624-bis c.p., all'aggravante di cui all'art. 628, co. 3, n. 3-bis, c.p., al novellato (nel 2006) art. 52 c.p., in relazione alla cd. legittima difesa domiciliare, da ultimo tornata di grande attualità, dato l'iter di ulteriore riforma in corso; nonché, da quello processuale, alle videoriprese investigative domiciliari, alle intercettazioni ambientali domiciliari, sia "classiche" che mediante captatori informatici, e infine, con valenza più specifica, alla necessità – prevista dall'art. 68, co. 2, Cost. – di richiedere l'autorizzazione della Camera alla quale appartiene, per sottoporre un membro del Parlamento a perquisizione domiciliare. L'analisi del dato costituzionale – anche in chiave storica, comparata e sovranazionale, specie con riferimento all'art. 8 CEDU –, di quello penalistico, sia sostanziale (pure in questo caso procedendo al confronto storico e comparato) che processuale, nonché la costante coniugazione di "normatività" e "empiria", consentono all'autore, in sede di conclusioni, di formulare specifiche proposte di riforma caratterizzate da una visione organica e trasversale della tematica.