Ponte alle Grazie: Romanzi
Qualcosa di scritto
Emanuele Trevi
Libro: Libro rilegato
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2012
pagine: 231
Roma, primi anni Novanta. Mentre i sogni del Novecento volgono a una fine inesorabile e Berlusconi si avvia a prendere il potere, uno scrittore trentenne cinico e ingenuo, sbadato e profondo assieme trova lavoro in un archivio, il Fondo Pier Paolo Pasolini. Su quel dedalo di carte racchiuso in un palazzone del quartiere Prati, regna una bisbetica Laura Betti sul viale del tramonto: ma l'incontro con la folle eroina di questo libro, sedicente eppure autentica erede spirituale del poeta friulano, equivale per il giovane a un incontro con Pasolini stesso, come se l'attrice di Teorema fosse plasmata, posseduta dalla sua presenza viva, dal suo itinerario privato di indefesso sperimentatore sessuale e dalla sua vicenda pubblica d'arte, eresia e provocazione. "Qualcosa di scritto" racconta la linea d'ombra di questo contagio e l'inevitabile congedo da esso, un congedo dall'adolescenza e da un'intera epoca; ma racconta anche un'altra vicenda, quella di un'iniziazione ai misteri, di un accesso ai più riposti ed eterni segreti della vita. Una storia nascosta in "Petrolio", il romanzo incompiuto di Pasolini che vide la luce nel 1992 e che rivive qui in un'interpretazione radicale e illuminante. Una storia che condurrà il lettore per due volte in Grecia, alla sacra Eleusi: come guida, prima il grandioso libro postumo di Pier Paolo Pasolini, poi il disincanto della nostra epoca, in cui può tuttavia brillare ancora il paradossale lampo del mistero.
Tutto cospira a tacere di noi
Daniela Ranieri
Libro: Libro rilegato
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2012
pagine: 364
Quando Luigi Trevor, ex promessa della fisica, ora membro del collettivo di "sovversione informatica" Nuclei Digitali Dissidenti, riesce a farsi assumere dalla società di comunicazione Fantasy Mix con l'intento di sabotarne i legami con le multinazionali della repressione, viene assegnato alla postazione di quella che ribattezzerà "Arianna", ex ricercatrice universitaria e impiegata dell'azienda, improvvisamente scomparsa. Frugando fra i documenti - lettere, pagine di diario, riflessioni, persino una bozza di romanzo - che riesce miracolosamente a ripescare dal suo computer, Trevor s'innamora perdutamente di Arianna - figura indimenticabile di intellettuale e amante, ironica e tragica - e si lascia guidare da lei alla scoperta delle connessioni criminali della Fantasy Mix. Attraverso la porta stretta di una complicità rivoluzionaria e di un'adorazione amorosa che mai potranno essere ricambiate, Trevor vincerà la sua battaglia ma arriverà a perdersi - definitivamente? - e Arianna, forse, a ritrovarsi. Storia d'amore, noir politico, riflessione acuminata e irridente sul lavoro precario e sul culto della Rete, "Tutto cospira a tacere di noi" è la rivelazione di una vera scrittrice in grado di restituire alla letteratura la sua capacità pienamente moderna di reinterpretazione del mondo.
Cosa rimane della vita
Sigrid Combüchen
Libro: Libro rilegato
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2011
pagine: 502
Una foto. Tutto ha inizio da una foto descritta all'interno di un romanzo: una signora ormai ottantenne, Hedwig, ritiratasi a vivere in Spagna, riceve in dono il libro e crede di potersi riconoscere in quell'immagine sbiadita, che ritrae un'anonima famiglia svedese, in un'epoca ormai lontana. È il principio di una fitta corrispondenza con l'altra protagonista del romanzo, la scrittrice Sigrid Combüchen che, desiderosa di trovare materiale per il prossimo libro, lascia credere all'anziana donna di abitare nella sua casa d'infanzia, proprio quella della foto. Un inganno ben riuscito, che si protrarrà per un decennio e che, in una raffinata operazione metaletteraria, apre una finestra sulla vita anticonformista della giovane Hedwig, vista attraverso gli occhi della protagonista ormai al tramonto dell'esistenza. Con l'eleganza di una grande narratrice, in "Cosa rimane della vita" Sigrid Combüchen lancia una vera e propria sfida al lettore: sin dalla prima pagina lo tiene in bilicò sul sottile filo che separa la realtà dalla finzione e lo disorienta lasciandolo spiare - talvolta senza riuscire a comprendere fino in fondo - l'intimo ed esclusivo dialogo tra le due protagoniste; ma al tempo stesso, gli apre le porte della propria officina artistica, mostrandogli in presa diretta la potenza manipolatrice della letteratura nei confronti della realtà.
Una volta l'Argentina
Andrés Neuman
Libro: Libro rilegato
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2011
pagine: 253
Se in ogni vita si celano molti romanzi, quante vite si nascondono in questo! .Una volta l'Argentina. racconta la storia della famiglia di Andrés Neuman, una stirpe incantevole e variopinta, arrivata da ogni parte del mondo in un Paese letteralmente costruito dai milioni di immigrati. Capostipiti, il russo Jacobo, nato sotto gli zar, e René, scultore eretico che lasciò la Francia con la moglie Louise Bianche per un remoto villaggio dell'Argentina del nord. Metà creature di fantasia metà donne e uomini in carne e ossa, al cospetto dei suoi ascendenti la penna di Neuman mantiene assieme tenerezza e lucidità: ne risulta il racconto personale di un Paese che è un mondo intero, con le sue mille tragedie e resurrezioni, e di un secolo lunghissimo, il tremendo Novecento, corso via troppo veloce perché ci accorgessimo di quanto lontano ci stava portando. Con una delicatezza e un'intensità rare, combinando elegia, tragedia e umorismo, Neuman dispiega di fronte ai nostri occhi una genealogia reale e fantastica, in un romanzo storico e di formazione.
Il nome giusto
Sergio Garufi
Libro: Libro rilegato
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2011
pagine: 240
Alla vigilia del suo quarantottesimo compleanno, un milanese giace in fin di vita sull'asfalto della circonvallazione Trionfale, a Roma. Come ci è arrivato? A narrare la storia è lui stesso o meglio il suo fantasma, dalla sede del suo limbo terreno: un negozio di libri usati al cui proprietario è stato venduto l'unico bene che aveva: la sua biblioteca. Ogni volta che le figure più disparate entrano nella bottega e comprano i volumi, il protagonista ne segue i passi: l'incontro fra i testi (di Borges o Kafka, Leopardi o Foster Wallace o Celine) e i nuovi proprietari presenta sempre una coincidenza bizzarra, che gli dà la sponda per raccontare un pezzo della sua vita di spirito solitario e inconcludente, di creatura dolcissima e spacciata, capace di umorismo nella tragedia e di riflessione nella farsa. Un uomo che vagando in morte, come ha vagato in vita, alla ricerca di un senso e un'identità, conserva ancora in sé la febbrile apprensione del naufrago. Un uomo qualunque e al contempo speciale, com'è speciale e qualunque la vita di ogni lettrice e lettore: segnata dall'amore per la letteratura come chiave profonda di comprensione dell'esistenza e del mondo, dalla convinzione riposta che non siamo noi a leggere i libri, ma i libri a leggere noi.
L'evoluzione di Bruno Littlemore
Benjamin Hale
Libro: Copertina rigida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2011
pagine: 544
Bruno Littlemore, detenuto per omicidio, decide di dettare le proprie memorie per ammonire e divertire i posteri. Si capisce subito che è un individuo bizzarro e narciso, un pittore di una certa fama e un attore shakespeariano dilettante, con un'impressionante padronanza linguistica, qualche goffaggine e una buona dose di ironia. E si capisce che la sua vicenda è stata segnata dall'amore per una donna, Lydia, che lo ha accudito in momenti difficili, una donna con cui ha condiviso un raro tragitto, oramai tragicamente concluso. Quel che si capisce più tardi è che Bruno è una scimmia. Proprio così, uno scimpanzé d'intelligenza umana, uno scimpanzé che si è fatto uomo, si è innamorato a prima vista della zoologa che ne aveva scoperto l'eccezionale talento e ne è stato riamato, ha scoperto l'arte e la musica, il teatro e la letteratura, ha viaggiato per l'America con la sua compagna, si è sottoposto a chirurgia per attenuare le sue fattezze, ha vissuto nella sua esistenza unica una forma abbreviata d'evoluzione - e tuttavia gli sarà sempre impossibile essere uomo, come oramai tornare ad esser scimmia. La voce estranea e vicinissima di Bruno ci racconta non semplicemente che cosa significa, ma come ci si sente, che cosa si prova a diventare donne e uomini: la meraviglia, l'ironia e il terrore di essere quel che noi siamo.
Il toro non sbaglia mai
Matteo Nucci
Libro: Libro rilegato
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2011
pagine: 337
Un italiano non più giovanissimo ha esplorato per anni la Spagna mosso dalla fede che il senso iberico della festa, della morte, della comunità gli trasmetteranno il segreto profondo del suo essere. Non conosce le vie, ma sa che passeranno per "i tori", questo è il modo in cui in spagnolo si chiama la corrida. Nel suo viaggio solitario lo scortano Hemingway, García Lorca e Bataille, ma anche Platone e i miti greci. In un bar di Cadice, l'italiano si imbatte in Rafael Lazaga Julia, un suo coetaneo ex torero che accetta di prepararlo un giorno ad affrontare se non un torello ? cosa già impensabile per un dilettante ? una pur temibile vacca selvaggia. Rafael, animato a sua volta dal sogno di tornare nell'arena, lo introduce con un misto di diffidenza e generosità nel proprio mondo taurino, e lo ospita nella propria famiglia, una famiglia eterna con al centro l'ineffabile Mariana, sorella cieca e veggente di Rafael, e il suo bambino, Paco. Attraverso questi incontri l'italiano potrà approfondire - e rendercene partecipi - la conoscenza di un rito che è un'isola di verità e riflessione nel mare accanito della modernità.
La questione del metodo. Un'indagine di Giordano Bruno
Jacques Bonnet
Libro: Libro rilegato
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2011
pagine: 168
La filosofia - secondo un luogo comune - non ha legami con la vita reale, non riesce ad afferrare la complessità dell'esperienza. È inutile, e spesso non la si capisce. Tutto il contrario ci dice questo romanzo che ci mostra come la logica e la capacità deduttiva di un filosofo possano calarsi nella realtà e risolvere un intricato mistero. Parigi. Quartiere latino. Una notte del glaciale dicembre 1582 il libraio Nicolas Heucqueville è selvaggiamente ucciso con padre, sorella, moglie e figli. Sul luogo della strage un corvo morto e delle iscrizioni in italiano sono i segni misteriosi lasciati dall'assassino. Il commissario Dagron chiede a Giordano Bruno, a Parigi per ragioni di studio, di tradurre le parole tracciate col sangue, e quest'ultimo non si dà pace fin quando non ha risolto l'enigma in concorrenza amicale con il poliziotto e con l'aiuto del fedele Hannequin, che trascrive la cronaca del caso. L'indagine è altrettanto poliziesca che filosofica perché il maestro e l'allievo, uniti da un'esigenza di verità al di fuori degli schemi imposti dall'ortodossa, vi trovano un inaspettato campo di applicazione per le ricerche astratte di Giordano Bruno che, provocato dal giovane su questioni etiche, logiche o metafisiche, cerca i responsabili del delitto. Il maestro usa gli strumenti logici che per tanti anni hanno alimentato le sue ricerche e manda Hannequin a verificare sul terreno le ipotesi nate dalle sue deduzioni.
Il cane nero
Rebecca Hunt
Libro: Libro rilegato
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2011
pagine: 256
Il 22 luglio 1964, nella sua dimora tra le tranquille colline del Kent, Winston Churchill si sveglia di buon'ora e si ritrova in compagnia di una vecchia conoscenza, un ospite tutt'altro che gradito. È un gigantesco cane nero e, dal buio del suo angolo, non gli toglie gli occhi di dosso. Qualche ora più tardi, nella sua casetta a schiera, la giovane Esther si prepara ad accogliere un aspirante inquilino. Le basta però scorgerne la sagoma attraverso il vetro della porta per inorridire: sembra un materasso, tanto è imponente. È il cane nero e ha in mente un solo obiettivo: installarsi a casa sua. Invadente, impertinente, a tratti maligno, all'occorrenza il cane nero sa dar prova di un carisma irresistibile. Fiuta le sue vittime, ne addenta le coscienze, gioca sadicamente con i loro destini, ma può anche essere una presenza seducente che riempie la giornata. In una storia surreale e sorprendente, l'autrice affronta con leggerezza e ironia il tema del lutto e della perdita, e non ha paura di raccontarne gli aspetti più dolorosi. Quello che ci restituisce è un romanzo umano e profondo, che mette a nudo tutte le ambiguità del rapporto tra la depressione e le sue vittime, i silenzi, la vergogna, ma è anche un potente annuncio di speranza, l'invito a resistere eroicamente, a vedere nel male oscuro del nostro tempo una battaglia che si comincia a vincere nel momento stesso in cui si accetta di combatterla.
Una testa selvatica
Marie-Sabine Roger
Libro: Copertina rigida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2010
pagine: 189
Qui si racconta la storia di Germain, lo "scemo del villaggio". Centodieci chili di muscoli per sorreggere una testa selvatica, un passato di mancata educazione sentimentale e un presente di conta dei piccioni e pomeriggi spesi al bar. Qui si racconta di un incontro straordinario nel più ordinario dei luoghi, un parco pubblico. Si traccia il delicato resoconto della più improbabile delle complicità, quella tra un gigante semi analfabeta e una vecchina con i capelli viola e la passione per i libri. Si dimostra che l'intelligenza è altra cosa dalla cultura. Quando le vite di Germain e Margueritte si accomodano sulla medesima panchina, ogni cosa, dentro e fuori, comincia a cambiare. E così questa può anche essere una storia che parla di avventure o di amore... o di indiani. Perché no? I sentimenti, come le parole, non sono innati. Bisogna acquisirli, piano piano. E quando sbocciano non conta più il vuoto che c'è ancora da riempire, ma tutto il pieno che invade il cuore e la testa come gramigna che non si può più estirpare. Il mondo in cui pianta le sue radici un'altra selvatichezza, fatta di affetti, fatta di parole. Come quella di Germain e Margueritte, e del vocabolario che ne riscrive i destini.
Vita e morte di un giovane impostore scritta da me, il suo migliore amico
Cristiano De Majo
Libro: Copertina rigida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2010
pagine: 283
D.D., napoletano, borghese, viziato, megalomane, inadatto alla felicità, e per tutto ciò inevitabilmente scrittore, muore di tumore a trentadue anni lasciando dietro di sé opere minori e documenti inaffidabili: cartoline infantili, pagine di diario, monologhi incisi su nastro, comunicazioni amorose, lettere ad avvocati o redazioni di giornali, recensioni impubblicabili di libri sul cancro. Un materiale sfuggente, difficile da interpretare: non per nulla D.D. è figlio dei Novanta, di quella bolla di storia che sta fra la caduta del Muro e l'11 settembre, del decennio in cui la parodia ha sostituito la tragedia, in cui è stato più facile indossare maschere che cercare il proprio destino. A ricostruire il senso di questa breve vita, di quest'opera incerta, di questa carriera promettente e fallita, s'ingegna il suo amico d'infanzia Massimiliano Scotti Scalfato, filologo zelante, frustrato, rancoroso, infondendo nelle pagine biografiche la propria smodata ambizione di rivincita. Sull'onda delle biografie immaginarie di Nabokov, Borges, Bolano, Wallace, ma con una voce inedita, sapiente, divertita, de Majo ci offre assieme una commedia (o una farsa?) sull'amicizia, un'indagine sulle possibilità infinite della letteratura, un'indimenticabile parabola sulla debolezza umana.
Bambini bonsai
Paolo Zanotti
Libro: Libro rilegato
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2010
pagine: 240
In un futuro non così remoto, i bambini sono creature diafane e solitarie, costrette a ripararsi dal sole perenne e feroce, ricche di una fantasia acutissima, a noi sconosciuta. Pepe è cresciuto in una baraccopoli ai margini di Genova, alle prese con una madre soavemente irresponsabile e un padre smarrito nelle droghe musicali. Per anni sue confidenti sono state le antiche figure borghesi del cimitero di Staglieno e una vecchia zia eccentrica, ultima testimone della scomparsa dei gabbiani. Ma Pepe adesso scruta i cieli, sa che il momento è vicino: tra poco non sarà più solo, dopo anni di calura sta per tornare la grande pioggia. Un evento così catastrofico che la vita ordinaria sarà sospesa, gli adulti si rifugeranno in letargo nelle loro stanze, e i bambini potranno invece avventurarsi liberi per le strade del mondo. Assieme a Primavera, compagna precoce e ficcanaso, Pepe è finalmente pronto a partire per il viaggio di tutta una vita. Non sa ancora che nella pioggia troverà l'appuntamento struggente e definitivo con Sofia e Petronella, l'amicizia, il mare, la morte, la ribellione, l'amore. Non sa ancora che in quelle poche settimane si giocherà per intero il senso del suo destino.