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Priuli & Verlucca: Campo quattro

Walter Bonatti. L'uomo, il mito

Roberto Serafin

Libro: Libro rilegato

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2007

pagine: 171

Un ragazzo di Bergamo che in pochissimi anni diventa il più bravo alpinista del mondo. Comincia così la storia, ormai vicina all'epopea, di Walter Bonatti. In questo libro le tappe salienti di una vita, anzi, delle tante vite dell'eroe che se ne è andato a 81 anni il 13 settembre 2011 suscitando ondate di commozione tra gli appassionati di montagna. Con il corredo di immagini inedite e le presentazioni di Alessandro Gogna e Simone Moro, emergono alcuni aspetti della sua personalità complessa. Perché Bonatti è stato anche un caso mediatico, un polemista, un ecologista, un intellettuale autodidatta, un uomo socievole ma spesso inafferrabile. Nel libro, scritto da un giornalista che gli è stato amico e si è legato alla sua corda, l'attenzione ovviamente si focalizza sulle ascensioni che tanto hanno coinvolto l'opinione pubblica e sui viaggi in capo al mondo che ancora continuano a farci sognare. In più, l'appassionato può consultare la cronologia dei suoi giorni grandi e un minuzioso elenco di tutte le sue scalate: quasi un catalogo del suo alpinismo irripetibile.
16,50 15,68

Walter Bonatti. L'uomo, il mito

Walter Bonatti. L'uomo, il mito

Roberto Serafin

Libro: Copertina rigida

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2016

pagine: 173

Un ragazzo di Bergamo che in pochissimi anni diventa il più bravo alpinista del mondo. Comincia così la storia, ormai vicina all'epopea, di Walter Bonatti. In questo libro le tappe salienti di una vita, anzi, delle tante vite dell'eroe che se ne è andato a 81 anni il 13 settembre 2011 suscitando ondate di commozione tra gli appassionati di montagna. Con il corredo di immagini inedite e le presentazioni di Alessandro Gogna e Simone Moro, emergono alcuni aspetti della sua personalità complessa. Perché Bonatti è stato anche un caso mediatico, un polemista, un ecologista, un intellettuale autodidatta, un uomo socievole ma spesso inafferrabile. Nel libro, scritto da un giornalista che gli è stato amico e si è legato alla sua corda, l'attenzione ovviamente si focalizza sulle ascensioni che tanto hanno coinvolto l'opinione pubblica e sui viaggi in capo al mondo che ancora continuano a farci sognare. In più, l'appassionato può consultare la cronologia dei suoi giorni grandi e un minuzioso elenco di tutte le sue scalate: quasi un catalogo del suo alpinismo irripetibile.
9,90

Solitudine bianca. La mia lunga strada al Nanga Parbat

Solitudine bianca. La mia lunga strada al Nanga Parbat

Reinhold Messner

Libro: Copertina rigida

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2016

pagine: 375

Nanga Parbat è una parola sanscrita e significa "montagna nuda". I più grandi alpinisti hanno perso la vita sui poderosi ghiacciai e sugli speroni di roccia di questo Ottomila, il più temuto fra tutti. Nel 1970 per la prima volta Reinhold Messner si è trovato di fronte alla "montagna nuda". Anche se alla fine ne ha realizzato la traversata, da tutti ritenuta impossibile, si è allontanato dal Nanga sconfitto: il fratello Gunther venne infatti travolto da una valanga durante la discesa e solo nella primavera del 2004 l'analisi del DNA di un osso ritrovato sulla montagna ha dimostrato che effettivamente il fratello ha perso la vita alla base della parete Diamir, dopo la traversata compiuta da entrambi, come Messner ha sempre affermato. Per questo nessun'altra montagna come il Nanga Parbat rappresenta per Reinhold Messner l'indissolubile legame fra dolore e destino. Vi ritorna spesso, per cercare il fratello e trovare risposte alle sue domande e nel 1978 realizza l'impresa più ardita di tutta la sua carriera alpinistica: la solitaria alla vetta. "Solitudine bianca" è il racconto personalissimo di Reinhold Messner sul Nanga Parbat, la montagna che lo ha reso ciò che è.
19,50

Speed. 7 ore che hanno cambiato la mia vita

Speed. 7 ore che hanno cambiato la mia vita

Ueli Steck, Karin Steinback

Libro: Libro rilegato

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2015

pagine: 271

Ueli Steck è considerato un alpinista d'eccezione. A oggi la sua impresa più spettacolare è la trilogia delle pareti nord per eccellenza - Eiger, Grandes, Jorasses e Cervino - salite a tempo di record lungo le vie classiche per l'Eiger e per il Cervino, ma per una via ancora più impegnativa (la Colton-McIntyre) nel caso delle Grandes Jorasses. Che cosa spinge Steck a ricercare la massima perfezione del gesto atletico e della tecnica alpinistica, oltre alla preparazione psico-fisica necessaria a realizzare queste ascensioni? Steck ci schiude le porte del suo mondo affascinante con racconti avvincenti e lunghi confronti personali con le leggende dell'alpinismo, Reinhold Messner, Walter Bonatti e Christophe Profit.
17,50

Solitudine bianca. La mia lunga strada al Nanga Parbat

Solitudine bianca. La mia lunga strada al Nanga Parbat

Reinhold Messner

Libro: Copertina rigida

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2012

pagine: 377

Nel 1970 Reinhold Messner compie un'impresa storica: la salita del Nanga Parbat. Oltre al successo, però, conosce anche la sua più grossa sconfitta e il suo più grande dramma: suo fratello Günther muore tragicamente sotto una slavina (e saranno trent'anni di critiche, dubbi e attacchi, perché solo nella primavera del 2001, grazie al test del DNA, si potrà constatare che l' incidente a Günther è effettivamente avvenuto alla base della parete, dopo la traversata compiuta insieme, come Reinhold ha sempre sostenuto). Da allora Messner è tornato più volte sulla "Montagna nuda", finché nel 1978, proprio lì, riesce nel più audace progetto della sua carriera: il raggiungimento della vetta in solitaria. In nessun altro luogo per lui si intrecciano così strettamente trionfo e tragedia come sul Nanga Parbat.
19,50

Speed. 7 ore che hanno cambiato la mia vita

Speed. 7 ore che hanno cambiato la mia vita

Ueli Steck

Libro

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2011

pagine: 272

18,50

Colpevole d'alpinismo

Colpevole d'alpinismo

Denis Urubko

Libro: Copertina rigida

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2010

pagine: 335

Denis Urubko è oggi un dei più grandi interpreti dell'alpinismo mondiale per la tipologia e la difficoltà delle sue salite realizzate in puro stile alpino. Fuoriclasse di origini russe, dopo una prima forte passione per il teatro e la recitazione, Urubko si forma alpinisticamente sulle montagne del Caucaso, severe, selvagge e difficilmente accessibili, poi nell'isola di Sachalin e infine si trasferisce in Kazakistan nel 1993, inseguendo un sogno. All'arrivo della cartolina militare, disertore in patria ed esule in Kazakistan, Urubko cerca di entrare a fare parte del gruppo sportivo dell'esercito kazako, noto per essere l'unico reparto d'alpinismo di tutta l'ex Unione Sovietica. Vive momenti molto difficili prima di riuscire a ottenere il permesso di residenza, essere infine arruolato e dedicarsi a tempo pieno all'alpinismo. Nel 1999 conosce Simone Moro, con il quale instaura subito un rapporto di grande stima e reciproco rispetto. È con Simone che conosce prima le Alpi e poi muove i primi passi in Himalaya e Karakorum, teatro delle sue più importanti dichiarazioni di stile. Uno stile pulito, alpino, per realizzazioni ideali su linee eleganti, prime assolute, prime invernali, in solitaria e in velocità. In questo libro Urubko ci racconta le sue prime grandi imprese, per lo più salite solitarie e in velocità, nei territori dell'ex Unione Sovietica, in ambienti molto selvaggi, poco frequentati, dove le temperature scendono fino a decine di gradi sotto zero.
18,50

La verità obliqua di Severino Casara

La verità obliqua di Severino Casara

Alessandro Gogna, Italo Zandonella Callegher

Libro: Libro rilegato

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2009

pagine: 336

Severino Gasara dichiarò di aver effettuato da solo, il 3 settembre 1925, la prima ascensione degli Strapiombi Nord del Campanile di Val Montanaia. La vicenda, che tanto ha appassionato l'opinione pubblica alpinistica, ha comportato per il protagonista due "processi" e un'intera vita all'ombra del generale sospetto, se non della precisa condanna. Se si prendono in considerazione solo i fatti storici, non si può arrivare a un verdetto definitivo, neppure nel 2009. Ma con gli occhi dell'interpretazione storica e con un'analisi avvincente e puntuale (e non solo oggettiva) dei fatti si può illuminare ulteriormente quella che si rivela essere sempre di più una "verità obliqua".
17,50

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