Prospettiva Editrice: Lettere

"Baciami il male" è una richiesta di asilo di sentimenti perturbanti, un grido di dolore che cerca accoglienza e condivisione attraverso la creazione di storie nelle quali ognuno può ritrovare un po' di se stesso e sentirsi più leggero. In una serie di 10 racconti, Antonio Davini, classe 1969, oggi imprenditore agricolo, affida a Elisa, Sandro e Mia, fra gli altri, il compito di portare parte dei propri pesi mediante la fine narrazione di preziosi istanti dell'animo umano. Rovistando tra i ricordi del passato, resuscitando emozioni sopite e abbandonate, l'autore cerca di dare un nuovo significato alla sofferenza e ci offre spaccati di vite di personaggi catartici con ingombranti passati, sullo sfondo di periferie e di piccole cittadine di provincia, oppure incorniciati in polverose fotografie della campagna padana, in cui traspare tutto il suo amore per la terra. Uno sguardo estremamente sensibile e consapevolmente maturo che sente lo scorrere incessante del tempo del mondo e racconta per non smarrirsi e per rinascere. Non sempre è lieta la fine ma batte forte la luce della speranza.

Una tranquilla cittadina del Sud Italia, che vede protagonisti due giovani, tra sogno e realtà. Francesco, docente universitario a contratto, appassionato del suo lavoro e non del tutto sereno. Semplìcita, laureata in filosofia, amante della lettura e commessa in una libreria, dotata di una vivacità non invadente, che non ha ancora trovato la sua vera dimensione. “Le porte del cuore” è un romanzo sul perdersi e sul ritrovarsi e sull’importanza delle emozioni.

La storia affascinante della cortigiana Fillide, bellissima e ambiziosa, che volle diventare immortale attraverso i dipinti del pittore più geniale di tutti i tempi un grande affresco storico della Roma del ‘600 una figura di donna indimenticabile.

"Suite n. 3" raccoglie i racconti scritti negli ultimi anni ed in essi è costante il tema del rimpianto per un'occasione perduta e non percepita come tale quando si è manifestata. Rimpianto e rimorso dunque, poiché la mancata azione ha spesso causato ad altri un dolore irrimediabile. Nei Racconti è sviluppata, quindi, la crudeltà della vita, di ogni vita, mai pienamente vissuta, perché nelle tortuosità del presente, sempre sfugge l'essenza delle cose, la loro verità. I testi, talvolta, assumono una forma saggistica nel tentativo inane di comprendere con la luce della ragione il magma, l'irrisolto del destino tragico dell'uomo e della fatica artistica, che tenta di porre ordine nel casuale, spesso caotico fluire delle cose.

"Questo romanzo prende spunto da un diario tenuto da mio suocero Domenico Duca e per caso ritrovato dopo la sua morte. Due elementi mi hanno quasi obbligato a raccontare: la possibilità di narrare la resistenza di molti soldati italiani durante la Seconda guerra mondiale, tema assai poco frequentato, e la gran massa di informazioni autentiche sulle vicende di quel periodo a me note grazie al diario di mio suocero, maresciallo di marina messinese, di stanza ad Atene nel 1943, che dopo l'8 settembre, preferì la discesa all'inferno nei lager nazisti alla collaborazione col regime di Hitler." (Giovanni Vezzelli)

Mattia vive in un casale tra le pianure, lontano dalla città. Un luogo in cui il tempo è scandito dalla luce del giorno, tra l'aia e il pascolo. Ma la notte, quando chiude gli occhi, gli incubi lo assalgono. Il sonno lo porta in posti lontani, appannati e sconvolgenti. Lontano dal casale incontra sempre un uomo che sa ma non rivela, che sfila la matassa, piano piano, dalla punta del filo. E nelle notti insonni, tra gli incubi e i tormenti del buio, qualcosa cambia nella sua vita e cambia per sempre.

Sei personaggi e i destini che si incrociano tra loro, legati da una lettera, da un'iniziativa. Chi riceve, chi spedisce, tutto si svolge in poche ore, incrociando destini ed emozioni, sogni e speranze, frustrazioni e ambizioni, fughe e riscatti. Un romanzo corale, dove non vi è un solo protagonista, dove il vero protagonista è la lettera, che tanti bramano di ricevere, e tanti vorrebbero scrivere. E le consegne, le parole celate, i gesti nascosti, i sorrisi misteriosi, tutto dietro delle consegne speciali. Cosa succede quando i destini di sette sconosciuti si incrociano per puro caso? Le coincidenze esistono? E in che forma si possono sviluppare? Tutto nasce da un'iniziativa chiamata "Lettera a un Perfetto Sconosciuto", che coinvolge inostri protagonisti e che si svolge da anni, ogni due ottobre. Chiunque, e dunque anche alcuni dei personaggi, sono entusiasti di scrivere una lettera anonima, senza mittente, senza destinatario, per poi uscire fuori e andare a imbucarla, come se i protagonisti fossero i postini del loro destino, consegnando sogni, speranze, ambizioni, frustrazioni o rimpianti a un perfetto sconosciuto. Questa azione, così semplice eppure così intensa, coinvolgerà le azioni di chi spedisce o riceve, di chi è coinvolto, in un intreccio di nuove amicizie, ricerche e appassionanti, inaspettati incroci del destino. Le loro parole e le loro azioni li porteranno oltre tutto ciò che potevano aver immaginato nel momento in cui avevano scritto la lettera.

Quando il giovanissimo Larion Romanovic Solomatin accompagnò dall'altra parte del Bajkal suo padre, l'inventore Roman Arsenievic Solomatin, non poteva immaginare che sarebbe cambiata la sua vita per sempre; dall'altra parte del lago, infatti, incontrò l'amore della sua vita, o almeno così credeva il giovane, che non aveva ancora mai sperimentato l'ebbrezza dell'innamoramento. Sistemati gli affari, padre e figlio, ritornano a casa sulla sponda centro occidentale del lago Bajkal; Solomatin padre torna con la promessa di un affare importante, Solomatin figlio con la promessa di un amore eterno. Questo romanzo racconta la scoperta dell'amore, le tribolazioni sentimentali e i tentativi fatti da Larion Romanovic di ritornare dalla sua bella, Elena Zavrovskaja, dall'altra parte del lago Bajkal...

I ricordi generano serenità, la nostalgia riporta alle proprie radici, dà continuità alla vita e spinge ad andare avanti con ottimismo. La memoria di un evento, di un profumo, di una canzone fa da ponte tra il passato e il presente dando la sensazione che la vita abbia realmente un senso... Nascono così questi undici racconti, memorie di attività, cose e persone riferite agli anni 1960/'70 e '80, con qualche flash precedente, collocati tra Genova e la riviera savonese, Finale Ligure in particolare.

La libertà negata, in tutte le sue declinazioni, è il soggetto di ognuno di questi otto racconti, fusi in una fucina in ori e argenti da ostentare. Racconti come anelli, collane da indossare e fare riverberare nelle notti buie dell’umanità dove non sai se incontrerai Caino o Abele a dividere vino rosso con te. Racconti monili forgiati per forgiare il diritto più sacro per cui vale la pena di attraversare una vita degna di essere vissuta, e di essere chiamata tale, la libertà, per sua natura indissolubile, irrinunciabile, inalienabile, incedibile, insostituibile. Non importa il giorno, il mese l’anno in cui si è nati, meno che meno il luogo, l’ora, se all’alba o al tramonto, quel che importa è che si nasce liberi, e la libertà non ha colore, né sapore, sfugge alle leggi della fisica, non conosce geometrie.

"La truffa" è un romanzo dei nostri tempi. Dopo un'esperienza non andata a buon fine, Renato, protagonista della storia, decide di lasciare il proprio paesello. Con il cuore a pezzi saluta la moglie e figli in tenera età e si trasferisce a Roma. Qui trova ospitalità da un un amico e qualche giorno dopo, riesce a trovare lavoro in un ristorante. Una sera fa un incontro casuale con una giornalista. Tra i due, dopo poco nasce una storia d'amore. La giornalista, venuta a conoscenza del passato di Renato, decide di farlo entrare nella setta della Chiesa Luciferiana. A questo punto la vita di Renato cambia totalmente perché in questa setta girano droghe e sesso a volontà anche con minorenni. Antonella stessa, giornalista e sua amante, scrive della sua storia coinvolgendo altri giornali della zona. Nonostante ciò dopo poco Renato decide di mollare. I due continuano però a frequentarsi conducendo una vita all'insegna di locali notturni per scambisti, luoghi trafficati da guardoni e omosessuali e altro. A questo punto.... non continuo per non svelare i tanti colpi di scena e togliere al lettore il piacere delle sorprese.

Mentre Nir sta controllando il suo cavallo, Henry è in ospedale con suo padre, Jackson sta per iniziare la sua giornata di lavoro al ranch, Robert è appena entrato in campo e Alis dorme ma presto aprirà la sua boutique. Le loro vite si intrecceranno e scontreranno, insieme alle loro personalità diverse, i loro progetti, desideri e sogni, che hanno un unico scopo: la libertà. Ma cosa significa davvero essere liberi? Reperti storici, conflitti tra genitori e figli, un omicidio di difficile risoluzione, l'amore vero e quello di convenienza, il SarsCov-2, un cavallo speciale e la storia della famosa battaglia di Franklin, faranno da cornice a questa domanda fino a trovare una risposta.