Quodlibet: Diap print/Teorie
Architettura tra due mari. Radici e trasformazioni architettoniche e urbane in Russia, Caucaso e Asia centrale
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 479
Il volume prende le mosse dal famoso libro reportage Imperium di Ryszard Kapu?ci?ski, in cui l'autore descrive lo stato delle ex Repubbliche sovietiche dopo la caduta del regime e la loro dichiarazione di indipendenza. Il racconto di Kapu?ci?ski è denso di significative suggestioni sull'identità dei luoghi visitati e sulle mutazioni di città e paesaggi in trasformazione, ma manca di un punto di vista e di una sensibilità squisitamente architettonici. Da qui l'idea di un'indagine condotta da architetti e studiosi della storia e della geopolitica delle regioni in questione. I contributi del gruppo di architetti hanno il valore di un'iniziazione degli studi di architettura sulle regioni del Caucaso e dell'Asia Centrale; gli altri contributi, nella seconda parte del volume, inquadrano i primi in alcune figure, aspetti e fatti storici utili a una migliore comprensione dei fenomeni architettonici analizzati. Un ruolo significativo occupa un'antologia di brani, tra gli altri, della letteratura russa e caucasica, che definisce un ulteriore percorso parallelo attraverso la regione.
Progettare la vacanza. Studi sull'architettura balneare del secondo dopoguerra
Pisana Posocco
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 147
L'architettura legata al turismo è una parte rilevante del costruito. Ma gli studi sull'argomento, soprattutto nella seconda metà del XX secolo, non sono stati in numero confrontabile alla sua consistenza. Questa mancanza di letteratura sul tema registra una scarsa conoscenza dei progetti. Eppure, negli anni del boom economico la Sardegna e l'isola d'Elba sono state trasformate in mete turistiche, sono stati edificati Punta Ala e il Circeo, solo per ricordare alcuni noti casi italiani. Nell'indagare il tema si è cercato di individuare il contributo che la ricerca architettonica ha dato a questo settore e di far emergere gli autori e le opere più interessanti. Le città del turismo nascono in fretta, spesso a tavolino. Sono state un banco di prova per l'architettura moderna: hanno permesso di vedere modalità di sviluppo, pregi e difetti di quelle ipotesi che il Movimento Moderno aveva ipotizzato. L'architettura per la vacanza è stata declinata in modi differenti soprattutto per quanto concerne la cifra stilistica. Gli stilemi propri del moderno saranno per lo più impiegati negli sviluppi turistici di massa. Il turismo d'élite invece non vuole lo standard: predilige il caratteristico e vuole creare, o ricreare, ambienti originali e tradizionali. Durante la ricerca sono emersi questi e altri temi che, dopo aver fatto la loro comparsa nel comparto del turismo e del tempo libero, sono stati fatti propri dall'architettura del tempo. Questo libro ne illustra i momenti seminali, così acerbi ma così ricchi di possibilità e sviluppi. Forse l'architettura turistica può ancora anticipare temi su cui riflettere.
Metamorfosi americane. Destruction through neglect. Villa Savoye tra mito e patrimonio. Corbu dopo Corbu (2015-1965)
Carlo Olmo, Susanna Caccia Gherardini
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 160
La ricezione dell'opera e della figura di un architetto è tema scarsamente affrontato dalla letteratura artistica. Se questa si realizza poi al di là dell'Oceano Atlantico, si aggiunge, al problema della trascrizione di un'opera e di una biografia, anche la sua traduzione in un'altra cultura. L'opera, Villa Savoye, è per di più un'icona e l'architetto, Le Corbusier, l'incarnazione dell'autorialità nel Novecento architettonico. Il libro racconta come, tra il Secondo dopoguerra e la metà degli anni Sessanta, Villa Savoye conosca una metamorfosi da icona a rovina, fino alla querelle sul suo restauro. Quando si arrivò alla mostra del MOMA nel 1966, Destruction through Neglect, i nodi di questa straordinaria vicenda si stavano chiarendo. Il restauro delle icone del moderno conosceva ormai le sue retoriche e argomentazioni, e la remise en état della villa stava davvero per iniziare. Il fuoco del libro è quindi su un'esposizione, quella newyorkese, che è punto di svolta nell'indagine sull'opera di Le Corbusier e sulla sua patrimonializzazione, ma anche nell'avvio di un dibattito sul restauro del moderno, e della villa stessa, che arriva sino a oggi.
Per Le Corbusier. Corbu dopo Corbu (1965-2015)
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 464
La seconda vita degli edifici. Riflessioni e progetti
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 256
La locuzione seconda vita allude alla pratica della guarigione; implica un'idea di cura che sottende uno sguardo amorevole verso ciò che esiste ma impone anche, di contro, la presa d'atto che gli spazi urbani e architettonici in cui viviamo sono malati, insani, affetti da disfunzionalità che solo una ben orientata cultura del riuso può sanare. Il volume si occupa, dunque, dell'intervento sull'esistente nell'accezione più ampia possibile: intervento su un esistente qualificato, intervento su un esistente ordinario. Ciò che si intende sostenere è che le due operazioni siano in realtà due declinazioni di uno stesso tema progettuale: il lavoro su ciò che già c'è, su ciò che è materia del nostro paesaggio quotidiano. In questo senso lo sguardo non intende porre "paletti" disciplinari, estendendosi a considerare un'area vasta che riavvicina idealmente patrimonio alto (edilizia storica) e patrimonio basso (edilizia corrente), a favore di una cultura del recupero volta alla valorizzazione di tutte le risorse disponibili sul territorio. In questo quadro, l'obiettivo del volume è di concorrere alla definizione di un "pensiero del riuso" che superi gli steccati disciplinari e ricomponga l'insieme delle conoscenze relative ai due settori disciplinari che tradizionalmente si "contendono" la materia (progettazione e restauro), per consentire il dialogo tra i diversi operatori competenti e garantire la possibilità di un confronto nell'ambito dell'informazione sulle tecniche...
Sette ragionamenti di architettura
Paola V. Dell'Aira
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 103
Razionalità e creatività, cultura architettonica, tradizione, contesto, programma, regole e linguaggio: sono espressioni ricorrenti in architettura e rappresentano le necessità proprie del progetto architettonico, i suoi inseparabili termini di confronto, temi, fra i tanti, sui quali si è ripetutamente posato il dibattito in ogni tempo della storia. Parole affatto nuove, parole 'anziane' del dibattito, termini consolidati e, in certa misura, archetipici, che definiscono questioni che da sempre accompagnano la materia, ancorché surclassate oggi da problematiche apparentemente più urgenti quali paesaggio, ecologia, sostenibilità economica e sociale, durevolezza e resilienza. Il volume intende recuperare questi termini e questioni, per ragionarci su, attualizzare contenuti e interpretazioni, legare i concetti l'uno all'altro, fino a riconoscervi i momenti della costruzione di un personale pensiero progettuale, quello dell'autrice, fatta salva l'intenzione di considerare ancora, ogni ragionamento, un inizio del cercare.
Quote e orizzonti. Carlo Scarpa e i paesaggi veneti
Gianluca Frediani
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 142
A quasi quarant'anni dalla sua morte, Carlo Scarpa è forse l'architetto italiano più conosciuto all'estero. Sulla sua figura esistono approfonditi studi critici, la bibliografia sulle sue opere è vasta; ciò nonostante, la densità del suo lavoro è tale da aprire sempre nuovi spiragli di interesse. Oggi l'integrale accessibilità ai suoi archivi consente di seguire lo sviluppo delle sue idee basandosi sugli schizzi e i disegni originali. Questo è stato il percorso di ricerca compiuto nel saggio, che mette a fuoco una parentesi della sua lunga attività, appoggiandosi a materiali inediti. Da questo paziente lavoro emerge un ampio quadro di riferimenti che, se da un lato avvicinano Scarpa alle opere di Palladio, Giorgione, Longhena e Lotto, dall'altro lo collocano nel cuore del dibattito moderno, fra Le Corbusier, Wright e Mies. Il saggio si concentra su un problema specifico e su un luogo particolare, il rapporto fra architettura e paesaggio nei lavori "asolani": la Gipsoteca canoviana (1955-1957) a Possagno e la Tomba Brion (1969-1978) a San Vito di Altivole. Nella Gipsoteca, la quota +1,37 m segna il livello dei piedi; nella Tomba Brion, la quota +1,62 m fissa il livello degli occhi. Fra questi due estremi Scarpa calibra i suoi paesaggi architettonici quasi come macchine ottiche, per vedere lontano senza essere visti.
Per la città di Roma. Mario Ridolfi urbanista 1944-1954
Piero O. Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2014
pagine: 175
Alla fine della seconda guerra mondiale Mario Ridolfi ritenne necessario occuparsi dei problemi relativi alla dimensione della città e del suo disegno complessivo. In quel momento, l'urgenza delle questioni urbane prevalse sui temi di natura architettonica e l'urbanistica tornò ad essere occasione di elaborazione culturale e di confronto politico. L'annullamento della dialettica democratica nella gestione delle politiche urbane durante i vent'anni del fascismo, le distruzioni provocate dai bombardamenti aerei e dall'essere stato il nostro Paese teatro di battaglie tra eserciti combattenti e di una guerra partigiana avevano infatti generato un groviglio di problemi estremamente complesso per affrontare il quale né i professionisti, né i dipendenti delle amministrazioni pubbliche apparivano adeguatamente attrezzati. Il Ridolfi urbanista richiamato nel titolo è quindi il Ridolfi meno noto, quello che nei dieci anni che vanno dal 1944 al 1954 - dalla fine della guerra al progetto delle torri di viale Etiopia - è impegnato a progettare, prima come architetto-urbanista e poi in sede politica, il futuro assetto della sua città.
La dissertazione in progettazione architettonica. Suggerimenti per una tesi di dottorato
Orazio Carpenzano
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 92
Questo libro è rivolto a coloro che iniziano l’avventura della ricerca nel mondo complesso e affascinante dell’Architettura attraverso un corso di Dottorato. È una sorta di breve indirizzo in termini di questioni e metodi e contiene alcuni avvertimenti per aiutare i giovani ricercatori a trovare un metodo di lavoro il più possibile sicuro e affidabile nel difficile campo della Progettazione architettonica, dove è impossibile pretendere insiemi organici di principi e regole, ma in cui è necessario muoversi per tentativi, entro mappe cognitive provvisorie che spesso indicano traiettorie instabili e soprattutto sempre discutibili.
Il mito del bianco in architettura
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 191
Immagine superstite dell'antico e fantasma moderno, il mito del bianco in architettura è uno di quei temi che si propone quasi naturalmente da quando, dopo il cromatismo naturale nel mondo antico e medioevale, il candore bianco attraverso l'estetica di Winkelmann è diventato esaltazione della forma, declinazione del bello, mito che il soggetto moderno può fare proprio. Se il mito è un linguaggio, l'architettura come l'arte si nutre di esso. In architettura, il mito del bianco ha una dimensione storica che nei secoli assume significati diversi. Dall'equivoco estetico successivo alle scoperte archeologiche del Settecento al neoclassicismo, dall'architettura spontanea del Mediterraneo al razionalismo europeo, fino ad approdare al minimalismo e all'architettura contemporanea, la reinterpretazione del mito del bianco ha dato luogo a significative testimonianze nel campo dell'architettura e dell'urbanistica e a episodi di straordinario valore. Il libro, impostato su un'idea d'interdisciplinarietà, vuole approfondire la conoscenza delle origini di una fascinazione che ha riguardato nel tempo l'uso di questo colore. In questo senso il volume si avvale del contributo di studiosi nel campo della storia dell'architettura, dell'archeologia, dell'arte, della letteratura, della psicoanalisi e della composizione architettonica.
Esplorazioni spaziali
Filippo Lambertucci
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2014
pagine: 95
Con questo libro non si cercano formule o risultati; piuttosto si prova a ricostruire un movente, a cercare un perché e un come, cioè ricostruire i motivi per cui uno spazio ha assunto una specifica configurazione e, al contempo, indagare quali siano gli strumenti con cui quello stesso spazio è riuscito a toccarci. Più che di motivi è più giusto parlare di moventi, cioè di quelle ragioni che animano un'azione; l'azione progettuale dovrà perciò chiedersi: che fare? E poi ancora come? Si tratta cioè di padroneggiare una capacità compositiva, non tecnica, di cui si dovrà divenire padroni per non rimanere solo spettatori stupefatti di fronte all'effetto. Se il che fare corrisponde a una visione dello spazio, il come fare è il processo che piega invece le tecniche alla espressione compiuta della visione. Per conoscere questo processo e per formarsi una visione bisognerà approfondire la conoscenza con lo spazio, scegliersi un punto di vista: ecco il perché di queste esplorazioni. Attraverso passaggi di complessità crescente e una grafica elementare, che privilegia la visualizzazione come strumento critico, si indagano i temi che alimentano la formazione dello spazio progettato e la comprensione di quello che ci circonda.