Quodlibet: Quodlibet Studio. Città e paesaggio. Fuori formato
Between the building and the street. A phenomenology of the facade
Antonello Boschi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 496
Prefazione di Charles Burroughs.
Memorie in corso. Un architetto racconta
Edoardo Monaco
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 410
In tandem con il socio Alessandro Martini, Edoardo Monaco ha proseguito l'opera dello studio fondato dal padre Vincenzo e da Amedeo Luccichenti, ma imprimendogli un indirizzo del tutto diverso. Lo Studio Monaco Martini, infatti, non ha quasi mai beneficiato di incarichi privati, partecipando invece, per lo più, a concorsi pubblici, in particolare nel settore aeroportuale e ospedaliero. Questo libro aspira a essere una sorta di autobiografia di gruppo, poiché raccoglie le memorie di un milieu che annoverava artisti (Giuseppe Capogrossi, Pietro Consagra, Nino Franchina, Gino Severini, Corrado Cagli, Mimmo Rotella, Alberto Burri) e critici (Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli, Gualtieri di San Lazzaro), oltre agli architetti (Adalberto Libera, Luigi Moretti, Julio Lafuente, Cesare Ligini), tutti attivi a Roma nel secondo Novecento. Postfazione di Jean-Michel Léger.
Osservazioni su architettura e analogia
Valter Scelsi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 176
«Tutti ci serviamo dell'analogia, ma raramente si avverte il bisogno di formularne il procedimento in maniera esplicita», avvertiva Enzo Melandri in "La linea e il circolo". Il volume affronta dunque l'arduo quanto affascinante rapporto fra analogia e architettura servendosi delle riflessioni in materia dei più grandi filosofi moderni. L'analogia occupa una posizione intermedia tra il pensiero puramente formale e quello contenutistico, dove il primo viene comunemente identificato, in sede teoretica, con la logica e il secondo con l'insieme dei procedimenti di pensiero che possiamo ricondurre alla sfera psicologica. E se da un lato l'analogia richiama una famiglia di concetti, problemi e pratiche che ruotano intorno a un nucleo spesso inafferrabile – come dimostra tutta la poetica di Aldo Rossi dopo "La città analoga" –, dall'altro la componente analogica di un'opera appare la più evidente, quella che si fatica di più a nascondere, a mascherare come nel caso della citazione. Così, tra le altre conseguenze, l'analogia tende a sottrarre le architetture dal loro naturale stato di solitudine, e, fattasi racconto, volendo parlare del già noto finisce per parlare dell'ignoto. Perciò è fondamentale l'opera di Oswald Mathias Ungers, in particolare Morphologie City Metaphors, dove sottolinea la scarsa importanza della funzione nell'architettura del Novecento: da quando Le Corbusier ha paragonato l'architettura a una macchina e Alvar Aalto i propri vasi al paesaggio finlandese, l'accostamento analogico è divenuto un metodo di scoperta. In tal modo, Scelsi rilegge teoricamente progetti celebri di Jacopo Barozzi da Vignola, Gian Lorenzo Bernini, Ludwig Mies van der Rohe, Philip Johnson, Gabetti & Isola e oggetti analoghi come la Tour Eiffel, la calcolatrice Olivetti o l'arbre magique. Prefazione di Nicola Braghieri.
«Climactions». La mitigazione dell'isole di calore urbana tra salute e pratiche di rigenerazione
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 176
I cambiamenti climatici stanno modificando le città e i territori abitati. Con sempre maggior urgenza siamo chiamati ad agire preventivamente sullo spazio per mitigare gli effetti che questi producono sulla salute delle persone e per preservare l'integrità dei sistemi naturali. Il progetto di ricerca CLIMACTIONS (finanziato dal Ministero della Salute) affronta il tema della mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici in ambiente urbano attraverso una convergenza disciplinare operata su diversi livelli; il volume presenta i risultati del lavoro prodotto dall'Unità di Ricerca del Dipartimento di Architettura dell'Università di Roma Tre. Il gruppo, attraverso lo sviluppo di un caso studio applicato all'area di piazza Mancini a Roma, si confronta con i temi dell'urban health con una prospettiva che mira a trasformare le irrimandabili necessità di mitigazione e adattamento climatico in occasioni per rigenerare e valorizzare gli spazi urbani. Il volume restituisce la complessità delle questioni affrontate attraverso le voci e gli specifici sguardi disciplinari di diversi docenti e professionisti che, in una logica di continua negoziazione, convergono nel progetto. Introduzione di Paolo Desideri.
Almanacco di filosofia e politica. Volume Vol. 5
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 270
L'Almanacco di Filosofia e Politica è un laboratorio di ricerca sulla prassi istituente, concepita come movimento di strutturazione politica dei conflitti sociali. Da un lato, questa ricerca prende le distanze dalle categorie della teologia politica, confrontandosi con la materialità della storia e con i suoi conflitti. Dall'altro lato, essa registra le difficoltà delle filosofie che hanno sostenuto l'assoluta autonomia e immanenza del sociale, affrontando il problema dell'ordine politico. Il quinto numero è dedicato alla categoria di "fondazione", intesa come figura dell'invenzione e della trasformazione istituzionale. Tale tema emerge da un insieme di tendenze che attraversano il capitalismo contemporaneo, ci invita a tornare sul problema del fondamento delle istituzioni e apre una pista d'indagine sulla forma che le lotte per il cambiamento radicale del presente possono assumere. Con prospettive e risorse teoriche multiformi, i diversi contributi discutono e problematizzano l'antinomia, a un tempo ontologica e politica, tra anarchia e istituzioni. Essi inaugurano così una riflessione sulla spinta anarchica immanente grazie alla quale le istituzioni nascono, cambiano e muoiono. La prima sezione ospita i contributi di Roberto Esposito, Catherine Malabou, Frédéric Lordon, Chiara Bottici e Martin Saar. La seconda è dedicata ai lavori del Seminario Permanente di Filosofia e Politica della Scuola Normale Superiore di Pisa e contiene i saggi di Andrea Di Gesu e Paolo Missiroli, Francesca Monateri, Matteo Pagan, Gabriele Parrino, Valentina Surace, Massimo Villani e Carlo Crosato. Nell'Archivio, trovano infine spazio un testo inedito di Reiner Schürmann e uno di Miguel Abensour.
Laguna Futuri. Esperienze e progetti dal territorio veneziano
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 228
Forse esistono tante lagune di Venezia quanti sono i progetti che l’hanno interessata nel corso dei suoi mille anni di storia. Sia le grandi pianificazioni sia le minute hanno costruito spazi reali e immaginari alla ricerca di un equilibrio tra opposti: la terra e l’acqua, la natura e l’uomo, la necessità di regolazione e gli effetti imprevedibili dei cambiamenti climatici. È sul futuro, o per meglio dire sui molteplici futuri di questo territorio che il volume si interroga, e lo fa raccontando la prima esperienza partecipata di un Contratto di Area Umida per la Laguna Nord di Venezia. Le esperienze, le testimonianze e le riflessioni che ne derivano forniscono prospettive originali per guardare questi luoghi e riconoscerne non solo i mutamenti fisici e spaziali ma anche quelli propri dell’immaginario di chi li vive quotidianamente. Un complesso eterogeneo di informazioni, temi e confronti, descritti e mappati sotto forma di atlante eclettico, compone così un vero e proprio lessico lagunare.
Urban forms of life. Per una critica delle forme di vita urbane
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 344
Che forme assume la vita nei contesti urbani? Da che deriva la loro presunta, attuale “illeggibilità”? Che cosa impedisce il fiorire di forme di vita appaganti, degne, vitali? Quali esperimenti tentare per risvegliare un nuovo senso (comune) di vita urbana? Quali opportunità e quali insidie si prospettano con l’inarrestabile penetrazione delle nuove tecnologie digitali e di intelligenza artificiale nel tessuto cittadino? Di fronte alle sconcertanti trasformazioni dei modi di vivere le città italiane verificatesi sotto i nostri occhi nel corso degli ultimi decenni – Roma, innanzitutto, ma anche le città d’arte o quelle più anonime, e i centri abitati più piccoli –, i contributi appositamente scritti per questo volume da autori di diversa provenienza cercano di rispondere a queste domande. Qualche sondaggio preliminare ha fatto emergere l’impressione di una diffusa resa del pensiero di fronte alla complessità dell’attuale vita urbana, nonostante il considerevole patrimonio di letteratura filosofica sulle città del secolo scorso. Una resa che, salvo eccezioni, si traduce nel subire il divide et impera che caratterizza i nostri tempi, sopravvivendo giorno per giorno, ciascun per sé, come si può e conviene. Questo volume costituisce un meditato tentativo a più voci per reagire a tale situazione, senza cadere nei luoghi comuni della cosiddetta “rigenerazione urbana”, mirando piuttosto a re‐immaginare le nostre forme di vita dall’interno delle realtà urbane in cui ci troviamo ad abitare.
La fabbrica del progetto. Note a margine del disegno
Paolo Desideri, Fabio Di Veroli
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 133
L’architettura non esiste senza la progettazione. Questo libro è dedicato a descrivere tale attività seguendo quello che potremmo definire il suo percorso di produzione: dai primi schizzi sul foglio bianco alla redazione degli elaborati esecutivi. Nel libro, perciò, si parla operativamente di uso della creatività, di conoscenza tecnica, di disegno manuale, dei software di calcolo strutturale, di tecnologie e di ogni altro strumento necessario all’attività del progettare. Questo testo è il risultato di un lungo rapporto fra gli autori, sempre tessuto attorno alla loro pratica quotidiana di progettisti e docenti, nella comune convinzione che professionista e professore condividano un etimo che rimanda all’idea di avere qualcosa da professare. Come docenti e come architetti quotidianamente impegnati a progettare agli inizi del XXI secolo, gli autori, pur mostrando approcci anche molto differenti, restano però sempre strettamente ancorati, nei loro contributi, alle problematiche concernenti lo sviluppo delle attività di progettazione e, nonostante la loro diversa formazione e le loro differenti esperienze professionali, condividono la stessa passione per la progettazione. Paolo Desideri, in particolare, si occupa di temi come la creatività, i contesti, l’ibridazione e la complessità. Fabio Di Veroli, invece, tratta di temi come la genesi del progetto, il disegno e le metodologie operative per l’avvio e lo sviluppo della progettazione.
Muoversi in uno spazio stretto. Verso una nuova mobilità
Federico Parolotto
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 135
La rincorsa all’accelerazione, costantemente evocata da progetti quali i treni Hyperloop lanciati dentro tubi pressurizzati, continua a sedurci ancora oggi. Animazioni 3d ci invitano a immaginare un mondo in cui, grazie a tecnologie futuribili, potremo percorrere in tempi sempre più ridotti distanze sempre più ampie – il tutto coordinato da ambienti digitali. Il nostro continuo consumo di spazio attraverso la compressione del tempo non è più tollerabile, come sostiene il noto professore di sviluppo sostenibile John Whitelegg. I consumi energetici e di materiali necessari a garantire la mobilità di persone e cose hanno contribuito e stanno contribuendo ad aggravare le varie crisi che affliggono il pianeta, dalla perdita di biodiversità alle emissioni di gas nocivi. Muoverci sempre più spesso e sempre più velocemente, cioè, non solo va nella direzione opposta a quella tracciata dalla transizione ecologica, ma negli ultimi decenni ha determinato – soprattutto a causa dell’automobile – un crescente sviluppo dello sprawl, con una conseguente perdita della relazione di prossimità, contribuendo a sviluppare una progressiva atomizzazione sociale. Ecco perché dobbiamo radicalmente cambiare il modo in cui ci spostiamo; ed è in questo senso che il presente volume, fornendo alcuni tangibili esempi di trasformazione (Mosca, Parigi, Milano, Barcellona), cerca di delineare le coordinate utili a orientarci nella grande trasformazione della mobilità contemporanea. Le nuove forme di mobilità devono infatti diventare una struttura centrale delle nostre città densamente popolate, ma anche dei territori urbanizzati a bassa densità. Ed è una sfida che possiamo e dobbiamo vincere – collettivamente.
Un quartiere mondo. Abitare e progettare il satellite di Pioltello
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 259
«Occorre adire un lavoro sperimentale, incrementale e progressivo, in cui diverse azioni orientate alla rigenerazione fisica e sociale possano essere verificate rispetto alla loro reale agibilità, ai loro esiti concreti, alla loro sostenibilità economica e sociale, nonché rispetto alla loro replicabilità in altri ambiti della periferia metropolitana». Il quartiere satellite di Pioltello, nell’area metropolitana milanese, è un caso emblematico di quella «periferia multiculturale di natura privata» che negli anni ha preso forma in molte delle principali città italiane ed europee. In questi luoghi si esprimono molteplici aspetti di fragilità rispetto alle condizioni giuridiche, economiche e culturali dei loro abitanti, si affievoliscono i legami e le relazioni sociali, affiorano i fenomeni di compromissione della condizione giuridica e manifestazioni di degrado ambientale del patrimonio abitativo e dello spazio collettivo. Il Satellite è un «quartiere mondo» che apre alla comprensione più generale delle questioni poste da questi contesti urbani. Entro una prospettiva di ricerca autenticamente inter-disciplinare, basata sul coinvolgimento delle componenti sociali più giovani, il volume raccoglie dati, racconti, saggi teorici e ipotesi di lavoro per la rigenerazione della periferia metropolitana. Presentazione di Arianna Censi. Prefazione di Ivonne Cosciotti. Postfazione di Gabriele Pasqui.
La città adattiva. Il grado zero dell'urban design
Michele Manigrasso
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 395
I cambiamenti climatici pongono una nuova questione ambientale di interesse planetario, con importanti ricadute su contesti locali sempre più incerti: è una condizione che mette sotto accusa i comportamenti e gli stili di vita di una società fragile, una cultura dell’abitare che si è rivelata fallimentare perché ci ha consegnato territori e città incapaci di adeguarsi al cambiamento in atto. Il grado zero che questo libro auspica allude alla costruzione di una nuova visione, di una nuova idea di città. L’adaptive urban design interpreta infatti la geografia del rischio come traccia di progetto per traguardare e realizzare un’inedita idea di paesaggio, che ponga al centro degli interventi l’adattabilità, contro ogni rigidità. È questione «transcalare» e «reticolare» da affrontare nei tessuti, lungo i telai degli spazi aperti e pubblici, sui singoli manufatti, nei margini dove la mutazione è prossima. Ciò che è in discussione è la forma complessiva della città, il sistema dei valori culturali sui quali costruire un’idea condivisa di sviluppo sostenibile. Attraverso un complesso palinsesto di argomentazioni – sul piano teorico, pratico e applicativo – il libro delinea il profilo della città adattiva, destinata alla prima linea nella lotta «contro» il mutamento del clima – una città che non intende esprimere un linguaggio estetico sulla base di un modello predefinito. Il volume – che ospita la prefazione di Flemming Rafn Thomsen, architetto danese co-fondatore dello studio Tredje Natur – invita a un nuovo «rinascimento urbano», lontano da qualsiasi forma di predeterminazione formale e in grado di produrre una flessibilità che abiliti il futuro in tutti i suoi possibili scenari, per costruire città a immagine del mondo. Un imperativo necessario, al quale affidiamo il riscatto delle nostre discipline, la vita e il futuro del pianeta. Postfazione di Valter Fabietti.

