Quodlibet: Quodlibet studio. Scienze della cultura
L'acrobata d'avanguardia. Hugo Ball tra dada e mistica
Gabriele Guerra
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 144
Hugo Ball (1886-1927) è una figura complessa all'interno del primo Novecento tedesco: studioso di Nietzsche, uomo di teatro, creatore dell'universo dadaista, feroce avversario del militarismo tedesco, sognatore cattolico, studioso delle vite dei santi; amico di Kandinskij e di Schmitt, di Hesse e di Ernst Bloch, ha attraversato i primi trent'anni del Novecento lasciando dietro di sé un'impronta duratura ma enigmatica, che la critica si è sempre impegnata a decodificare. Questo libro, interrogando i testi e la vita di Ball secondo un impianto teologico-politico, intende porre gli uni e l'altra lungo l'asse alto/basso, immanenza/ trascendenza che li attraversa, situando così la parabola intellettuale di Ball in un contesto che fa della "dissidenza" spirituale il suo asse centrale. L'itinerario intellettuale di Ball si snoda secondo un percorso che solo l'elaborazione di un'altra teologia politica, mistica e trascendentale, umana e troppo umana al contempo, è in grado di descrivere.
Ricercar per verba. Paul Celan e la musica della materia
Camilla Miglio
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 400
In cerca di una realtà “abitabile” e dei suoi resti cantabili dopo le distruzioni novecentesche, la poesia di Paul Celan continua a parlare all’umanità di oggi esposta all’(auto)distruzione, mostrando come tutto si tenga, in una grande rete di relazioni. Celan risillaba il ritmo e le forme del mondo annotando libri di geologia, astronomia, fisica quantistica, botanica; dizionari, articoli di giornale, opere filosofiche e letterarie. Attraversando i territori della natura più lontana dall’umano – pietre, cristalli, sedimenti e faglie geologiche; spazi siderali e cosmici – egli crea una morfologia nuova, senza origine, in continua trasformazione. Restituisce vita a ciò che è passato, dà nome e voce ai corpi di cui resta solo l’impronta o l’alone per il tempo di una poesia, di una canzone. Le forme musicali, anch’esse frammentate e fossili, diventano forza aggregatrice della materia esplosa. Ricercar è il titolo di questo libro, come quello di una poesia che Celan non volle pubblicare. Riprende una forma musicale contrappuntistica che intreccia voci e note altrui senza ripeterle in modo identico, aprendo così il varco tra passato-presente-futuro. Le strutture della tradizione musicale europea, ebraica e cristiana sono per il poeta impalcature danneggiate ma riconoscibili, e cantano la materia residuale del mondo. La poesia celaniana, che tanto deve al Dante di Mandel’́štam, non persegue il «trasumanar», ma rende possibile il passo, il ritmo di chi – punctus contra punctum – stringe insieme ombra-luce, morte-vita, silenzio-voce, pietra-acqua, cielo-abisso, proprio-estraneo, in partiture che non danno forma ad armonie, ma danno luogo a risonanze tra cose, persone (anche estinte) e tracce nel presente. L’andatura di chi «per verba» ricerca la musica della materia.
Il dialogo della tradizione. Intertestualità, ri-uso, storia
Filippo Grendene
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 263
Cosa accade quando un autore contemporaneo inserisce rimandi o citazioni da un’opera della tradizione? Quali sono i fattori di temperie e di contesto che ne determinano modi e forme? Come convivono, si influenzano, prevaricano i significati e le forme del passato e del presente? Questo è un libro di teoria della letteratura e di critica. Si basa su alcuni presupposti forti: la teoria della letteratura senza verifica testuale è zoppa, la critica senza teoria è monca; la buona teoria è sempre messa in crisi dalla buona critica; si fa teoria solo se si possiede un’idea del mondo. Partendo da qui, vengono affrontati i rapporti di citazione, ripresa, consonanza che continuamente si verificano all’interno della tradizione, senza limitarsi al concetto apparentemente neutro di intertestualità ma contrapponendovi modi diversi, come quello del ri-uso. Se ne individuano i diversi presupposti filosofici, politici, storici. L’elaborazione teorica e filosofica viene quindi verificata e precisata con saggi su Goethe, Grossman, Bolaño, Calvino, Manzoni, con particolare attenzione all’intreccio fra aspetti contenutistici, formali, retorici.
«Vieni! Guarda e senti Dio». Teologia performativa in Herder
Gianluca Paolucci
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 240
Con le sue idee sulla lingua e la nazione, la sua filosofia della storia e la sua estetica, Johann Gottfried Herder ha esercitato un'influenza sotterranea e profonda sulla cultura moderna. Il suo pensiero può essere tuttavia compreso a pieno solo se si considera l'antropologia teologica che ne è alla base. Con attenzione alle dispute religiose esplose nel corso del Settecento in seguito alla diffusione dell'Illuminismo e al processo di secolarizzazione, questo volume si interroga sui presupposti teologici dell'antropologia e della visione estetico-poetologica di Herder a partire da un'analisi dei suoi scritti di ermeneutica biblica, dove il rapporto tra poesia, teologia e storia non soltanto è spesso oggetto dell'indagine esegetica ma ne determina anche la particolare finalità dialogico-performativa. Se la riflessione di Herder si caratterizza per un ripensamento della divinità in una prospettiva naturalistica, quale forza che agisce organicamente nella storia e fisiologicamente nei corpi, si vuole dimostrare che tale paradigma energetico informa anche la sua scrittura. La sua opera teologica viene qui riletta sullo sfondo delle trasformazioni di carattere mediale-letterario che ebbero luogo nella Germania del tardo Settecento, come medium che attraverso la pratica della lettura intende stimolare energia, insieme umana e divina, all'interno dei soggetti.
Il corpo parlante. Contaminazioni e slittamenti tra psicoanalisi, cinema, multimedialità e arti visive
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 369
Il corpo umano è marchiato dagli sconvolgimenti provenienti dall'inconscio, che si presenta all'Io al contempo vicino ed estraneo. Il soggetto dell'inconscio funziona infatti come agente di rottura rispetto ai modelli conosciuti e consolidati nella realtà quotidiana. In questo contesto il corpo, quale corpo parlante, libidico, è traccia di una verità profonda e oscura, che, nel vocabolario lacaniano, prende il nome di «reale». Si tratta allora di rintracciare nell'uso del corpo quelle tracce di «reale» che rompono le pratiche di discorso consuete e consolidate. Il volume raccoglie ventisette saggi di specialisti, universitari e non solo. Diversi ambiti disciplinari convergono sul grande tema del «corpo» dai rispettivi punti di vista, all'insegna del dialogo e del confronto. Ne risulta uno studio corale, ampio e articolato, di grande ricchezza teorica, critica e storica, che esplora con originalità i nuovi regimi di visibilità degli «eventi di corpo» che hanno preso forma nelle odierne rappresentazioni per immagini. Allo scopo sono utilizzati gli strumenti del pensiero psicoanalitico, dell'estetica, degli studi sul cinema e sulla serialità televisiva, dell'arte contemporanea, delle performing arts e della multimedialità digitale.
Storiografie parallele. Cos'è la «non-fiction»?
Lorenzo Marchese
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 289
La non-fiction è oggi la forma scritta che racconta la realtà concreta e immediata della cronaca con gli strumenti della letteratura. Il termine ha assunto nei decenni significati contraddittori, che hanno in parte precluso una lettura centrata delle cosiddette “storie vere”. Attraverso un discorso saggistico che alterna inquadramenti per generi e temi a letture di testi italiani e stranieri degli ultimi trent’anni, in questo libro la non-fiction viene riletta sotto una nuova (doppia) luce. Da un lato, come storiografia autoptica, drammatica, tipica, in un recupero inattuale del paradigma storiografico premoderno. Dall’altro, come forma di concorrenza sleale della letteratura nei confronti di una storiografia percepita ormai come discorso inerte. Riflettere sulla non-fiction diventa così una via per riflettere su alcune caratteristiche salienti della prosa contemporanea: l’impegno etico, l’esigenza di autenticità, la cronaca come laboratorio di miti d’oggi.
La realtà rappresentata. Antologia della critica sulla forma romanzo (2000-2016)
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 389
Il successo planetario di narrazioni a cavallo fra i generi - da "Gomorra" di Roberto Saviano fino a "Preghiera per Cernobyl'" del premio Nobel Svjatlana Aleksievic e molti altri - ha rappresentato negli ultimi anni l'occasione di un ripensamento critico profondo della forma-romanzo, tanto nella sua morfologia quanto nelle sue declinazioni particolari. È vero, come afferma Mario Vargas Llosa, che solo il romanzo può darci una «presa diretta e totalizzante dell'essere umano» o ha forse ragione Berardinelli quando parla, denunciandolo, di un genere ormai «più merceologico che letterario»? E quali sono oggi i rapporti tra la rappresentazione romanzesca e una realtà percepita come sempre più complessa, se non sul punto di dissolversi nell'immateriale della mediatizzazione? Attraverso le pagine di molti fra i contributi critici più interessanti degli ultimi anni, l'antologia permette di comprendere le rappresentazioni romanzesche della realtà, aprendo così anche ad una più articolata comprensione del mondo contemporaneo.
Nietzsche a Wall Street. Letteratura, teoria e capitalismo
Daniele Balicco
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 176
"Non basta più capire le cose nuove che sono successe e che succedono, non basta più aggiornare le conoscenze, occorre qualcosa di più, occorre un diverso modo di pensare, di rapportare la mente alla realtà". Con queste parole di Vittorio Foa si apre "Nietzsche a Wall Street", uno studio in dieci saggi dedicato alla trasformazione del capitalismo contemporaneo e delle sue forme simboliche (mutazione antropologica, surrealismo di massa, verosimiglianza come imposizione di forza sistemica). Il titolo del volume è un omaggio, e soprattutto un tradimento intenzionale, a un famoso testo di Mario Tronti, "Lenin in Inghilterra". Come questo ormai lontano articolo del 1964, anche Nietzsche a Wall Street chiede di pensare in modo radicalmente nuovo sviluppo e conflitto. E lo fa avendo come alleata una forma di conoscenza apparentemente desueta e, proprio per questo, indispensabile: la letteratura.
Le vertigini della materia. Roger Caillois, la letteratura e il fantastico
Roberta Coglitore
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 238
Il fantastico è la chiave di volta dell'esperienza intellettuale di Roger Caillois. Alla teoria generale del fantastico, alle descrizioni di mirabilia della natura e ai fantasmi delle scritture dell'io sono dedicate le tre sezioni del presente volume. Nella prima parte la famosa definizione cailloisiana del fantastico in arte e in letteratura, «l'irruzione dell'inammissibile all'interno della inalterabile regolarità quotidiana», è interpretata come il nucleo fondativo di un'estetica generale che include il mondo degli animali, alla luce delle contemporanee teorie evoluzioniste, e quello dei minerali, interpretato come l'esempio decisivo per illustrare la legge della dissimmetria che regola l'universo. Nella seconda parte le mirabili pagine di Caillois dedicate alle pietre figurate vengono considerate tra gli esempi più alti dell'ékphrasis novecentesca, dove emerge una vocazione letteraria continuamente negata e dissimulata. Nell'ultima parte le passeggiate parigine alla ricerca dei fantasmi del XV arrondissement, oggetto di un saggio sulla logica dell'immaginario, assumono la forma di un racconto autobiografico e di un film per la televisione.
Rappresentanza-rappresentazione. Una questione degli studi culturali
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2014
pagine: 197
Esiste un nesso che lega la rappresentazione, nella sua accezione estetica, e la rappresentanza come tema della filosofia politica? Con quali modalità e quali forme il tema della rappresentanza politica si connette costantemente nell'esperienza filosofica moderna con la storia dell'arte e della comunicazione artistica e letteraria? In che misura gli strumenti tradizionali della produzione estetica si sono messi al servizio del potere politico? E, per converso, perché il potere politico si serve per autorappresentarsi di strategie comunicative che non trascurano le loro valenze estetiche e s'intrecciano con la storia delle arti e della letteratura? I saggi presenti nel volume costituiscono una risposta a queste domande da parte di studiosi di estetica, filosofi della politica e teorici della letteratura italiani e stranieri.
Critica/crisi. Una questione degli studi culturali
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2014
pagine: 149
Critica/crisi è un'endiadi fondamentale per il pensiero moderno e contemporaneo. Essa ha caratterizzato la nascita del moderno concetto di cultura, intesa come la figura di pensiero che si costruisce attraverso una riflessione su se stessa (critica) e attraverso la continua messa in discussione di se stessa (crisi). L'esistenza di numerosi e fecondi "cultural turns" è la prova più evidente che la modernità si è immaginata a partire dal concetto di cultura e la cultura si è immaginata a partire dai concetti di critica e crisi. Nel volume autori italiani e stranieri si confrontano sui numerosi significati dei due concetti.
Lessico mitologico goethiano. Letteratura, cultura visuale, performance
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2014
pagine: 153
Il volume disegna il lessico di base delle riscritture mitologiche di Goethe. Si tratta di brevi monografie che tengono insieme informazioni analitiche e, nel contempo, interpretazioni originali delle figure mitologiche cui Goethe dedica importanti opere. Gli autori coinvolti, tra i più autorevoli germanisti e comparatisti europei, sono i protagonisti di una rivoluzione della filologia goethiana che muove le mosse da una più consapevole analisi della cultura visuale e teatrale del massimo scrittore tedesco.