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Raffaello Cortina Editore: Culture e società

Oltre natura e cultura

Philippe Descola

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2021

pagine: 576

Solo l’Occidente moderno si è impegnato a costruire una contrapposizione fra natura e cultura. L’antropologia perpetua nella definizione stessa del proprio oggetto – la diversità culturale sullo sfondo dell’universalità della natura – una distinzione che i popoli che studia hanno invece evitato. Philippe Descola, uno dei più importanti antropologi contemporanei, propone qui, a partire da tratti comuni che si corrispondono da un continente all’altro, un approccio nuovo ai modi di ripartire le continuità e le discontinuità esistenti fra l’uomo e il suo ambiente: il totemismo, che sottolinea la continuità fisica e interiore fra umani e non umani; l’analogismo, che postula fra gli elementi del mondo una rete di discontinuità strutturata da relazioni di corrispondenza; l’animismo, che presta ai non umani l’interiorità degli umani, ma li distingue per i loro corpi; il naturalismo, che ci associa ai non umani per continuità fisiche ma ci separa in virtù delle nostre capacità culturali. Ogni modo di identificazione consente configurazioni particolari che ridistribuiscono gli esistenti in collettivi dalle frontiere differenti rispetto a quelle a cui le scienze umane ci hanno abituato. È a una ricomposizione radicale di queste scienze che il libro invita.
34,00 32,30

Arte e agency. Una teoria antropologica

Arte e agency. Una teoria antropologica

Alfred Gell

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2021

pagine: 438

Che cos’è l’arte? Qual è la sua forza? Queste le domande che Alfred Gell solleva in Arte e agency, che il lettore legge qui nella sua prima traduzione italiana e che è lo studio cui l’autore deve la propria duratura fama. Secondo Gell, l’origine del potere che gli oggetti artistici esercitano su di noi dipende dal modo in cui sono stati costruiti. Veniamo incantati dalla tecnica con cui altri uomini trasformano i materiali. L’antropologo inglese abbandona tanto l’idea occidentale e reazionaria di opera d’arte bella quanto quella etnografica di manufatto funzionale, e sostiene che entrambi sono parimenti capaci di incorporare le nostre intenzioni e di agire come persone in carne e ossa. Testo all’avanguardia all’epoca della sua stesura, torna a esserlo oggi tanto per comprendere processi artistici à la Damien Hirst e installazioni che mettono in scena corpi viventi, artefatti d’uso comune e dispositivi tecnologici, quanto per dialogare proficuamente con recenti posizioni filosofiche come la actor-network theory di Bruno Latour, le teorie dell’embodiment e i nuovi materialismi. Postfazione di Carlo Severi.
32,00

Fallimento

Fallimento

Arjun Appadurai, Alexander Neta

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2020

pagine: 140

Wall Street e la Silicon Valley – i due mondi paralleli al centro di questo studio – propagano l’illusione che nell’era di un “flusso” ininterrotto la scarsità possa venire eliminata. Appadurai e Alexander rispondono con una teoria del fallimento abituale e strategico, prendendo in esame temi come il debito, la crisi, i divari digitali e la (dis)connettività. Muovendosi a cavallo tra l’obsolescenza programmata e la precarietà deliberata delle tecnologie digitali da un lato e, dall’altro, la logica di una Grande Recessione nella quale alcuni erano “troppo grandi per fallire”, obiettano che il senso di fallimento è una dimensione reale, e produce sofferenze concrete. Eppure il fallimento non è una qualità autoevidente di progetti, istituzioni, tecnologie o vite, per cui è urgente procedere a un riesame innovativo delle condizioni che ci inducono a dimenticare una successione ininterrotta di crolli e avarie. Interrogando quei momenti di oblio, il libro propone un’originale teoria pluristratificata del fallimento, accompagnata da una teoria generale della mancata presa di coscienza, della memoria e dei nuovi sistemi di controllo in gestazione.
16,00

Il potere dei re. Tra cosmologia e politica

Il potere dei re. Tra cosmologia e politica

David Graeber, Marshall Sahlins

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2019

pagine: XII-629

Due tra i più importanti antropologi affrontano un tema centrale: da dove viene il potere? Perché anche nelle società più semplici alcuni uomini prendono il sopravvento e agiscono come se il potere spettasse loro per qualche ragione sovrannaturale? La filosofia politica ha cercato nelle infrastrutture (il modo di produzione, tipicamente) le ragioni della stratificazione del sociale, proiettando sul piano religioso la messa in scena “simbolica” di quel potere “reale”. Gli dei sarebbero cioè la trasfigurazione del potere dei re. In questo libro rivoluzionario Graeber e Sahlins rovesciano la catena causale e fanno dei re gli imitatori di un potere sovraumano che stabilisce una gerarchia cosmologica universale: i re cercano di riprodurre con i loro mezzi il potere ultra-mondano posseduto dagli dei. Prefazione all'edizione italiana di Piero Vereni.
38,00

Chi è dunque l'altro?

Marc Augé

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2019

pagine: 256

Antropologo di fama, Marc Augé si è sempre interessato al problema dell'altro: l'altro individuo, l'altro società, l'altro culturale, l'altro geografico. In questo libro porta con sé il lettore dagli stadi delle grandi città alle lagune della Costa d'Avorio; s'interroga sul senso del cannibalismo, sui sogni. degli indiani del Venezuela, sul ruolo dell'eroe nelle serie televisive americane. Dopo più di mezzo secolo di osservazioni, Augé ritorna sulle relazioni fra identità e alterità presso alcune popolazioni africane o amerindiane e nel contesto della mondializzazione contemporanea. L'arte, la città e la sua rapida espansione, ma anche le nuove mobilità e la crescita dei proselitismi religiosi acquistano, sottolo sguardo. dell' antropologo, un senso inedito. Occorre saper praticare l'"arte del décalage" e sapersi tenere all'"incrocio delle incertezze" per potersi sottrarre all'uniformità, a quella fatalità che vorrebbe che fossimo tutti uguali.
24,00 22,80

Making. Antropologia, archeologia, arte e architettura

Making. Antropologia, archeologia, arte e architettura

Tim Ingold

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2019

pagine: 264

Creare produce conoscenza, costruisce ambienti e trasforma vite. L'antropologia, l'archeologia, l'arte e l'architettura sono tutte modalità di creazione che, in questo libro Ingold mette in relazione. Superando la concezione dell'arte e dell'architettura come compendi di opere da analizzare in chiave antropologica o archeologica, Ingold ripensa l'atto di creazione come un processo in cui artefici e materiali sono in corrispondenza reciproca nella generazione della forma. 'Making' presenta una serie di considerazioni sul significato del creare cose, sui materiali e la forma, la natura del design, la percezione del paesaggio, la vita animata, la conoscenza personale e il lavoro manuale. Le riflessioni di Ingold attingono a esempi ed esperimenti che spaziano dall'industria litica preistorica all'architettura delle cattedrali medievali, dai tumuli circolari ai monumenti, dal volo degli aquiloni all'intreccio di corde, dal disegno alla scrittura.
24,00

Cultura materiale. Oggetti, immaginari, desideri in viaggio tra mondi

Cultura materiale. Oggetti, immaginari, desideri in viaggio tra mondi

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2018

pagine: 336

"Cultura materiale" ricostruisce i punti salienti di un dibattito classico all'interno della storia dell'antropologia. Qual è il rapporto tra l'uomo e l'infinito numero di oggetti che compongono la sua vita quotidiana? Cosa trasforma un oggetto in oggetto d'arte, simbolo identitario, strumento di potere, mezzo di distinzione sociale, ricettacolo di memoria, oggetto di valore o oggetto senza valore pronto per essere gettato via? Come la cultura e le relazioni tra uomini prendono forma attraverso il mondo delle cose che ci circonda? Come la materialità si lega con il campo dell'immaginario e dell'azione sociale? Questi e altri interrogativi compongono il campo di studi sulla cultura materiale, che qui ci portano ad analizzare la passione coloniale per il collezionismo dell'esotico, i culti cargo, i processi di mercificazione in Tanzania, la globalizzazione del sushi, l'arte dei nativi australiani o, ancora, la sfrenata passione per la Coca-Cola nella ex Germania dell'Est.
26,00

Isole di storia. Società e mito nei mari del Sud

Isole di storia. Società e mito nei mari del Sud

Marshall Sahlins

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2016

pagine: 213

Nessuna comunità umana, per quanto all'apparenza statica, confinata, isolata, può essere considerata a ragion veduta "fredda" o "fuori della storia". Lo evidenzia qui Marshall Sahlins, presentando i suoi studi su alcuni popoli del Pacifico, in particolare gli Hawaiani, presso i quali, avendo violato lo status rituale attribuitogli dagli indigeni, trovò la morte il famoso navigatore James Cook, meglio noto come capitano Cook. Sahlins sottolinea appunto che quelle "isole" (oltre alle Hawaii, le Figi e la Nuova Zelanda) hanno la loro storia che si intreccia con quella europea e, parallelamente, critica il modo "insulare" di pensare di molti studiosi occidentali, che hanno creato false dicotomie fra passato e presente, fra struttura ed evento, fra individuo e società, e sono stati a lungo indotti a ignorare le storie degli altri.
20,00

Il metodo e l'antropologia. Il contributo di una scienza inquieta

Il metodo e l'antropologia. Il contributo di una scienza inquieta

Roberto Malighetti, Angela Molinari

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2016

pagine: 320

Il lavoro sul campo è un'esperienza intensa che interroga il ruolo del ricercatore e lo statuto scientifico del sapere. Ciò che altre scienze possono dare per scontato per l'antropologia diviene problematico in ragione del maggior coinvolgimento esistenziale dell'etnografo. L'iniziale utilizzo dei modelli delle scienze naturali, l'impiego dei metodi quantitativi, la pratica dell'osservazione partecipante non sono riusciti a risolvere l'incompatibilità originaria fra metodo e soggettività. Mossa da ciò che Foucault definisce un "perpetuo principio di inquietudine", l'antropologia dell'ultimo quarto del XX secolo ha utilizzato i contributi del pensiero filosofico e scientifico per ripensare i propri fondamenti e trasformare la soggettività in una risorsa. Ricostruendo i paradigmi metodologici attraverso i quali l'antropologia ha modellato il proprio sapere, il testo analizza criticamente la pratica etnografica, dagli esordi evoluzionistici e dalla rivoluzione etnografica di Malinowski fino alla svolta interpretativa e ai modelli dell'esperienza e dell'incorporazione. Gli autori discutono i contributi dell'etnografia al dialogo metodologico interdisciplinare, superando le contrapposizioni tra scienze "dure" e scienze "morbide" e configurando un'inedita unificazione dei saperi.
26,50

Modernità in polvere

Modernità in polvere

Arjun Appadurai

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2011

pagine: XLI-287

Ci sono più modi di nominare la globalizzazione - mondializzazione, interconnessione planetaria, interdipendenza universale - ma il senso è uno: il mondo è divenuto più complesso e se da un lato si sono ridotte le distanze fisiche, dall'altro si sono create fratture profonde, politiche e culturali, tra e dentro gli stati nazionali. Questo squilibrio ha aperto una crisi di legittimità che mina alla base le democrazie nuove e antiche. "Modernità in polvere", che è già un classico delle scienze sociali, risponde alle sfide teoriche e metodologiche della globalizzazione guardando al mondo non più come a un insieme di oggetti culturali statici (nazioni, economie, demografie, istituzioni), ma come a un sistema di flussi in movimento che trasportano attraverso il pianeta persone, denaro, immagini, tecnologie e ideologie. Quando trovano spazi locali in cui assestarsi, questi flussi subiscono un processo di indigenizzazione, ovvero un processo in cui devono necessariamente ricostruire la propria specificità. In tal modo si genera nuova differenza anziché omologazione, ed è nell'osservazione minuziosa di questo progressivo differenziarsi che la ricerca etnografica recupera il proprio senso originario e il proprio valore.
26,00

Schiavi, servi e dipendenti. Antropologia delle forme di dipendenza personale in Africa

Schiavi, servi e dipendenti. Antropologia delle forme di dipendenza personale in Africa

Fabio Viti

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2007

pagine: XVII-298

L'Africa si trova ancora oggi a confrontarsi con forme premoderne di subordinazione personale, che conducono al lavoro gratuito e a insidiose tipologie di asservimento differenti dalla schiavitù vera e propria solo per l'aspetto della proprietà della persona, inaugurando modalità di appropriazione transitoria del tipo "usa e getta" più funzionali alle esigenze del capitalismo globalizzato. Basato su materiali etnografici e storici, frutto di ricerche sul campo e d'archivio, il volume presenta una ricerca sui rapporti di dipendenza personale in Africa, proponendo una messa a punto delle principali categorie teoriche collegate alle cosiddette "nuove schiavitù". A partire dal caso dei Baule della Costa d'Avorio e allargando il campo all'insieme dell'Africa occidentale, l'autore descrive sia le principali forme di dipendenza "normale", essenzialmente di tipo familiare, sia quelle "incrementate", prima fra tutte la schiavitù cosiddetta domestica o interna alle società africane, che dall'epoca precoloniale sopravvive ai provvedimenti abolizionisti per riprodursi fin dentro il dispositivo coloniale.
24,00

Stuart Hall e gli studi culturali

Stuart Hall e gli studi culturali

James Procter

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2006

pagine: XIX-177

Stuart Hall, uno dei fondatori degli studi culturali, ha contribuito alla diffusione di un'idea di cultura intesa come categoria teorica e, al tempo stesso, pratica politica. Non si tratta semplicemente di apprezzare la cultura, o di studiarla, ma di considerarla un ambito fondamentale per l'azione e l'intervento sociali, un luogo in cui le relazioni di potere sono stabilite ma anche potenzialmente destabilizzate. Il testo di James Procter traccia gli sviluppi del pensiero di Hall, collocando i suoi scritti all'interno dei contesti intellettuali, sociali e storici in cui sono stati prodotti. Ne risulta una guida chiara e accessibile alle idee chiave di questo intellettuale, alle molteplici ramificazioni della sua influenza e alla sua eredità intellettuale. Seguendo le diverse fasi della carriera di Hall, il cui lavoro ha destato l'interesse di un pubblico ben più ampio dell'élite accademica, si affrontano argomenti come la cultura popolare e le sottoculture giovanili, i media e la comunicazione, il razzismo, il thatcherismo, il postcolonialismo, l'identità e la questione dell'etnia.
19,80

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