Rizzoli: BUR Weird
Il re in giallo
Robert William Chambers
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 252
"Il re in Giallo" non è solo un libro. È una crepa nella mente. Un contagio silenzioso. In una New York sospesa tra il presente e qualcosa che ancora non esiste, un dramma proibito comincia a circolare. Chi lo legge sente voci, cade in una vertigine che ha la forma della normalità, deforma le stanze, frantuma l'identità. Tutto inizia in un momento preciso: l'apertura del libro. Da lì nulla si ricompone. All'inizio è una presenza invisibile: un testo maledetto, un'opera dentro l'opera, che non può essere letta senza conseguenze. È la scrittura che devasta chi tenta di penetrarla. Un dio? Un'ombra? Nessuno sa cosa sia il re, ma la sua assenza prende forma. Nei racconti della seconda parte, tutto si sposta su un'altra frequenza: restano visioni, ricordi, crepe nella memoria. La logica cede, la realtà si piega. Pubblicato nel 1895, questo libro è un punto di rottura. Chambers scrive un'opera che precede Lovecraft, anticipa l'orrore cosmico, distrugge la distanza tra ciò che si racconta e ciò che si vive. "Il Re in giallo" - nella nuova traduzione di Massimo Scorsone, che restituisce con esattezza il ritmo e la patina della lingua originaria - ha fatto del weird un filtro per raccontare la scomposizione del reale. È uno di quei testi che non si limitano a influenzare: modificano irrevocabilmente ciò che è possibile scrivere. E percepire.
Fosca
Igino Ugo Tarchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 216
Chi è Fosca? Una malattia, un delirio, un richiamo ipnotico. Un amore impossibile che diventa febbre e rovina. Giorgio, giovane ed elegante ufficiale, ama Clara, donna luminosa, dolce, sana, sposata con un altro uomo eppure capace di offrirgli serenità e rifugio. Ma è Fosca, creatura deformata dalla sofferenza, dalla solitudine e dal desiderio, a irretirlo in una trama sempre più fitta di incubi e seduzione. Brutta, consunta, fragile, viva solo in un modo disturbante. Fosca non chiede amore: lo impone. Lo reclama con una fame che sa essere dolce, disperata e implacabile, fino a diventare un'ossessione che non lascia scampo. E Giorgio, uomo d'onore e di dovere, non sa più fuggire. Né da lei, né da se stesso. Uscito nel 1869, "Fosca" è il romanzo maledetto per eccellenza della Scapigliatura. Igino Ugo Tarchetti lo scrisse negli ultimi mesi della sua breve vita, riversandovi ossessioni personali, febbri psichiche, tensioni erotiche e disperazione. Tra passioni infette, attrazioni mortali e abissi interiori, Fosca incarna il contagio oscuro del desiderio, la fascinazione per la rovina, la bellezza che si annida nell'orrore e nella fragilità. Non è solo una donna: è una possessione. Un'ombra. Una vertigine. Una discesa lenta e inesorabile in un amore che fa male, che cattura, avvelena e soffoca.
Alle porte dell'incubo
Edgar Allan Poe
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 312
Il terrore, qui, non si manifesta: agisce nel silenzio, si insinua nella logica, si mimetizza nei dettagli. Quando lo riconosci, è già tardi. Nelle stanze in cui Edgar Allan Poe chiude i suoi personaggi, la realtà comincia a piegarsi. Le ombre si dilatano, i mobili scricchiolano come se avessero memoria: una donna sepolta respira ancora, una casa si decompone insieme ai suoi abitanti, un animale attraversa il tempo con la ferocia muta di una condanna. Tutto sembra muoversi secondo un ordine esatto, eppure qualcosa non torna mai del tutto. "Alle porte dell'incubo" raccoglie racconti in cui la mente si fa labirinto. Non è il terrore gridato a dominare, ma un'ossessione che si fa architettura, un dettaglio che prende il sopravvento, una logica che porta all'abisso. Il mondo costruito da Poe, che più di ogni altro ha saputo esplorare l'inquietudine e i suoi meccanismi, assomiglia a una casa chiusa da troppo tempo, dove ogni cosa ha assorbito il respiro di chi ha avuto paura. Da "Ligeia" a "Il cuore rivelatore", da "Morella" a "Lo scarabeo d'oro", ogni storia conduce verso un punto preciso in cui la realtà si spezza. A volte basta un odore, una macchia sul muro, un gesto ripetuto. E all'improvviso qualcosa si apre, senza far rumore. E non si richiude più.