Rosenberg & Sellier: La storia & le storie
Il voto degli altri. Rappresentanza e scelte elettorali degli italiani all'estero
Libro: Copertina morbida
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2013
pagine: 224
Dal 2001, gli "italiani all'estero" hanno diritto di eleggere i loro rappresentanti al Parlamento e di votare per i referendum. A ogni tornata elettorale, si rinnovano le polemiche sulle inadeguatezze della legge che assegna diritti politici attivi e passivi ai cittadini residenti fuori d'Italia. Ma chi sono realmente gli "altri" italiani? Perché votano? Per chi votano? E che soluzioni adottano gli altri paesi? "Il voto degli altri" descrive, per la prima volta in dettaglio, in chiave storica e da prospettive disciplinari diverse, il profilo sociale e politico di elettori ed eletti all'estero, estendendo la trattazione oltre la partecipazione elettorale. L'analisi dell'evoluzione di un sistema di rappresentanza degli "italiani fuori d'Italia" è messa in relazione alle dinamiche migratorie, demografiche e politiche interne alle diverse aree di insediamento. La legge non tiene conto delle grandi differenze nella composizione della popolazione italiana fuori dai confini nazionali. L'obiettivo di questo volume collettaneo è fornire un contributo di informazione al lettore e al legislatore italiano, affinché il dibattito sul voto all'estero possa ripensare in termini nuovi i rapporti di cittadinanza tra stato, da una parte, e protagonisti di nuove e vecchie mobilità, dall'altra.
Governare l'emigrazione. I lavoratori italiani verso la Germania nel secondo dopoguerra
Elia Morandi
Libro: Copertina morbida
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2011
pagine: 249
Negli anni del boom economico l'emigrazione della penisola è ancora così forte che alcuni paesi tendono letteralmente a svuotarsi. Oggi sono in pochi a saperlo, ma negli anni Sessanta esistono in Italia dei centri di emigrazione del ministero del Lavoro. Diversamente dai tempi d'oro tra Otto e Novecento, quando agli emigranti è consentito spostarsi con discreta facilità da un paese all'altro, nel mondo dopo il 1945 non sono più ammessi movimenti migratori incontrollati. I paesi di immigrazione pretendono di scegliersi la manodopera straniera. Accordi bilaterali predeterminano qualità e quantità dei flussi, condizioni di lavoro, modalità e durata dell'impiego. Commissioni inviate dai paesi importatori di forza lavoro e incaricate di selezionare i candidati si installano in centri realizzati dallo stato italiano dove gli emigranti sono presentati ai funzionari stranieri. Milano e Verona gestiscono il "traffico" verso i paesi del continente europeo. Chi supera le selezioni firma già in Italia il contratto di lavoro e viene avviato a destinazione. La cooperazione migratoria bilaterale presenta in realtà diversi limiti e il governo dei flussi raramente riesce nella misura sperata, ma sono comunque tantissimi gli espatri di stato. Il libro si sofferma sull'emigrazione organizzata verso la Repubblica federale tedesca iniziata alla metà degli anni Cinquanta, illuminandone interessi in gioco, attori, modalità ed esiti. È il colpo di coda di una stagione ormai al tramonto.