Rubbettino: Problemi aperti
Perché le fabbriche fanno bene all'Italia
Rachele Sessa
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 132
L'Italia può fare a meno della sua industria? Senza la sua storia industriale e un'esperienza manifatturiera radicata nel territorio e nella società l'Italia avrebbe la stessa posizione che occupa oggi nel mondo? No, sostiene Rachele Sessa nel saggio Perché le fabbriche fanno bene all'Italia. Se ci raccontiamo come il Paese più bello del mondo non è solo per i monumenti, l'arte o il paesaggio, ma anche per la nostra capacità di produrre oggetti e macchinari apprezzati ovunque per efficienza ed eleganza, un valore aggiunto industriale tipicamente italiano. Quanta consapevolezza c'è oggi di questo patrimonio e del valore dell'industria? Per far fronte alle due grandi sfide del futuro prossimo: la transizione digitale e quella ambientale è fondamentale smettere di pensare alla fabbrica con gli stereotipi del '900. Invece le fabbriche, per loro natura e se ben guidate, sono templi di modernizzazione sparsi sul territorio. E dunque è tempo che l'opinione pubblica conosca meglio le opportunità offerte dal mondo dell'industria, non solo in campo tecnologico ma anche sul piano della generazione di innovazioni e di sperimentazioni utili all'intera società. Per questo l'industria deve ritornare al centro delle politiche di una nazione come l'Italia. Schierarsi per "il partito dell'industria" rappresenta una scelta civile, prima che politica in senso stretto.
Senza pastori? La crisi delle vocazioni e il futuro delle parrocchie
Domenico Agasso
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 116
A Sesto, in Val Pusteria, Christine Leiter, mamma e studiosa di teologia, ha celebrato lo scorso ottobre 2019 il primo funerale officiato da una donna in una chiesa cattolica. Nella diocesi di Cefalù, il vescovo ha affidato la parrocchia di San Paolo Apostolo a un gruppo di laici. Non sono come si potrebbe immaginare bizzarrie o mosche bianche. Il Vaticano la scorsa estate ha dato mandato alle parrocchie di ricorrere ai laici per la celebrazione di funerali, matrimoni e battesimi qualora non vi fosse la disponibilità di un sacerdote. L'Italia dei mille campanili, in cui ogni quartiere di ogni città, ogni paesino per quanto sperduto ha goduto della presenza stabile di un parroco, è destinata a diventare un ricordo: la scarsità di vocazioni sacerdotali e l'età media sempre più avanzata dei sacerdoti porterà nei prossimi anni la Chiesa a rivedere la sua organizzazione territoriale, spingendo i fedeli a forme inedite di partecipazione alla vita delle parrocchie. In questo libro Domenico Agasso, vaticanista del quotidiano «La Stampa», ci conduce in un viaggio in questa Italia senza pastori, sulle vie dello Spirito che nella sua "fantasia" apre strade nuove in quello che a tutti appare un deserto.
La pedagogia meridiana. Un progetto culturale per il rilancio dell'Italia
Mario Caligiuri
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 140
Dopo 160 anni dall'Unità, è possibile finalmente inserire il Mezzogiorno in Italia partendo dal miglioramento dell'istruzione? Questa è la sfida della pedagogia meridiana, un progetto educativo che parte da Sud, puntando sulla responsabilità degli educatori del Mezzogiorno, nella consapevolezza che scuole e università democratiche siano basate sul merito, unica possibilità per ridurre le inevitabili distanze sociali di partenza. Infatti vanno chiariti a livello nazionale gli scopi dell'istruzione. Le strutture educative, appunto, non possono trasformarsi in ammortizzatori pubblici che erogano stipendi ai docenti e che diventano un'area di parcheggio per gli studenti. La pedagogia meridiana può essere la premessa di una pedagogia della nazione, per rinnovare profondamente le scienze educative nel nostro Paese, facendole diventare discipline di frontiera nel XXI secolo. È una risposta a quel demone meridiano che assale a metà della giornata, e quindi della vita, sull'inutilità del cammino finora percorso e sulla fatica sprecata che sembra legata all'attività educativa contemporanea. Una sfida culturale decisiva dalla quale può dipendere il futuro del nostro Paese.
L'eutanasia della democrazia. Il colpo di Mani pulite
Giuseppe Benedetto
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 110
La stagione politica che impropriamente è andata sotto il nome di "Mani pulite" ha profondamente mutato la storia della nostra democrazia, incidendo in modo irreversibile sul rapporto tra poteri dello Stato. Uno dei passaggi cruciali è stata l'abolizione dell'autorizzazione a procedere per i membri del Parlamento. La riforma costituzionale dell'articolo 68 della Costituzione, avvenuta sotto l'incessante spinta delle piazze forcaiole, ha alterato la relazione tra poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, arrecando gravi fratture all'ordine democratico. In quest'opera, oltre alla fedele esposizione del dibattito parlamentare antecedente alla riforma, vi è anche uno scrupoloso lavoro di ricerca sulle guarentigie parlamentari. Quando nacquero? Perché? Cosa prevedono le Costituzioni degli altri Paesi occidentali? Domande essenziali per comprendere l'evoluzione della nostra democrazia. La risposta del libro è che siamo un unicum nel panorama mondiale. Prefazione di Sabino Cassese.
Il gregge smarrito. Chiesa e società nell'anno della pandemia
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 164
L'anno della Pandemia è stato per la Chiesa Italiana, un difficile banco di prova, alcune criticità latenti da anni, come lo scollamento con la società reale, la distanza tra fedeli e pastori, l'irrilevanza nel pensiero socio-politico, sono emerse con decisione e hanno rafforzato un senso di smarrimento che comunque veniva da lontano. È sembrato importante interpretare questo segno dei tempi, utilizzarlo come fosse uno stress test o, per usare un termine tradizionale, un esame di coscienza, un discernimento per ripartire poi con maggior vigore e consapevolezza. Una Chiesa che parla prevalentemente "ai suoi" e si fa portatrice solo di valori "suoi", che non sa fare sintesi delle tante iniziative sociali che nascono nel suo ambito, finisce per essere una Chiesa che parla senza contare e agisce senza parlare. Occorre tornare nel Mondo, riscoprire il destino comune che lega Chiesa e società, rioccupare quell'area di confine tra l'essere nel mondo e l'essere del mondo, nello spirito di aiutarsi tutti, di riscoprire e far riscoprire la reciprocità e l'interdipendenza, cercando di essere lucidi e generosi; tornando a far ardere i cuori più che a insegnare dottrine. Mettere un piede fuori dal suo recinto aiuterà la Chiesa a non cadere e permetterà alla società di riconoscerla e forse di imitarla in quella presa di coscienza per cui nessuno si salva da solo. È compito anche dei laici attivarsi per un'emancipazione della coscienza fraterna che dia coraggio e un maggiore senso di responsabilità nel dare, nel ricevere e nell'illuminarsi vicendevolmente. In questo difficile momento di ricostruzione civile, aiutarsi tutti non è allora sinonimo di aiutare tutti, ma è l'impegno per una ricostruzione basata sull'aiuto vicendevole.
La riparazione del capitalismo democratico. Nuovi modelli nazionali e architettura internazionale
Carlo Pelanda
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 176
Tutte le democrazie, pur a diversi gradi, mostrano segni di crisi dovute alla tendenza regressiva del capitalismo di massa e sua speranza. I dati mostrano una tendenza alla polarizzazione sul piano della ricchezza socialmente diffusa e un aumento delle quantità di impoveriti e poveri. Tale situazione, al netto delle crisi e rimbalzi contingenti dell'economia tecnica, appare causata dall'inadeguatezza dei modelli nazionali. La configurazione con forti garanzie redistributive ha un peso che soffoca la creazione della ricchezza. Quella con insufficienza delle garanzie stesse per far accedere più individui alle opportunità economiche ha un difetto selettivo. L'ipotesi è che serva un'innovazione sul piano dei modelli nazionali di welfare. Inoltre, serve un'innovazione/strutturazione dell'architettura politica del mercato internazionale che permetta ad ogni singola nazione democratica di ottenere un plus di ricchezza dalla sua apertura economica e al complesso delle democrazie un equilibrio stabile. Il libro contiene proposte precise per tali innovazioni, in particolare: la transizione dal welfare redistributivo o da quello con garanzie insufficienti ad un nuovo tipo di "welfare di investimento" adattabile ad ogni nazione democratica e la formazione di un mercato globale ad integrazione crescente tra democrazie. Tale proposta di riforma sia interna sia internazionale delle nazioni del capitalismo democratico si basa su un nuovo principio/standard delle "sovranità convergenti e reciprocamente contributive". L'autore propone che tali innovazioni, calibrate sul piano del realismo (geo)politico, possano contribuire ad una strategia di riparazione del capitalismo democratico che ripristini la sua missione di ricchezza di massa progressiva, anche rafforzando le democrazie sfidate dal capitalismo autoritario.
Open Diplomacy. Diplomazia economica aumentata al tempo del Covid-19
Marco Alberti
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 402
Open Diplomacy racconta una storia di diplomazia economica vissuta all'interno dell'azienda Enel e analizzata da un punto di vista originale e innovativo. Partendo dall'esperienza professionale maturata presso la più grande utility europea, il libro esplora il rapporto pubblico-privato in chiave di open innovation e la sua importanza ai fini della competitività dell'ecosistema nazionale. Ripercorrendo la trasformazione di Enel, articolata nella nuova filosofia strategica Open Power e illustrata con numerosi esempi e storie di successo, il progetto vuole offrire una visione pragmatica, aperta ed interconnessa della diplomazia economica nell'era digitale, nella quale le relazioni internazionali sono ripensate anche in chiave geo-economica. La tesi, posta in filigrana, è che la diplomazia economica abbia un ruolo decisivo nel processo di internazionalizzazione delle imprese e di posizionamento del Paese. Questa tensione alla creazione di valore pubblico, centrato su innovazione e sostenibilità, è tanto più attuale alla luce delle circostanze determinate dal Covid-19 e dell'esigenza di un rilancio economico, in una logica di ridefinizione delle dinamiche competitive e delle relazioni fra i diversi attori del Sistema. Una diplomazia economica "aumentata", per così dire, che superi le antiche tutele dello status e si metta in gioco per cocreare valore, interagendo costantemente con i propri stakeholder, pubblici e privati. Prefazione di Henry Chesbrough.
Decidere. Come le società liberali affrontano la complessità
Roberto Menotti
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 180
Le società liberali dipendono dalla loro capacità di decidere in modo efficiente pur non potendo eliminare gli errori di percorso; e si fondano anche sulla fiducia nel progresso scientifico al servizio degli obiettivi comuni. È per questo che non può esistere un'astratta "autonomia della politica" senza competenze specifiche, perché la capacità di scelta si ridurrebbe allora all'arbitrio o alla superstizione. I tecnici, dal canto loro, possono offrire risposte probabilistiche, quasi mai certezze: in questo spazio di azione, dove le responsabilità sono gravose, si colloca la politica democratica e la sua forza. Le elezioni americane di novembre 2020 ci ricordano il clima che si genera se lo scontro politico degenera in una specie di rissa tra fazioni nemiche (neppure rivali, ma che si considerano reciprocamente illegittime). A soffrirne sono le istituzioni democratiche, con un danno per quasi tutti i membri della società. Ecco perché è essenziale preservare con cura i meccanismi della democrazia rappresentativa: per quanto imperfetti e a volte caotici, sono il meglio che abbiamo.
L'impero dell'algoritmo. L'intelligenza delle macchine e la forma del futuro
Domenico Talia
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 222
Questo saggio esamina e discute i concetti che stanno alla base degli algoritmi e analizza l'impatto sulle persone dei loro tantissimi utilizzi tramite una descrizione accurata ma accessibile a tutti. Vengono affrontati i temi più innovativi del mondo digitale, dall'apprendimento automatico ai sistemi software che governano i social media, dall'intelligenza artificiale alla robotica collaborativa. Gli argomenti discussi sono presentati con l'obiettivo di chiarire i concetti scientifici necessari a comprendere i principi e le manifestazioni dell'universo digitale e anche a ragionare sull'impatto sociale degli algoritmi. Concetti, analisi e ragionamenti utili per essere cittadini informati in un mondo dominato dalle tecnologie informatiche. Per diventare utenti consapevoli dei benefici che l'informatica può offrire a chi vive in questo nuovo millennio e, allo stesso tempo, per comprendere le minacce ai singoli e alle comunità che l'uso delle tecnologie digitali a fini di profitto e di dominio ha generato fino a oggi e che potrà ancora generare in futuro.
La sindrome del gattopardo. La cultura dell'innovazione nell'era post lockdown
Alessandro Cacciato
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 176
Frutto di 4 anni di viaggi e relazioni con i maggiori esponenti del mondo dell'innovazione del Sud Italia, il volume analizza le grandi opportunità della digitalizzazione, in gran parte ignorate da una classe dirigente ancora ferma a dinamiche superate e clientelari, del tutto indifferente a un mondo di startupper e persone illuminate che riescono a creare innovazione generando reddito. L'isolamento domiciliare causato dal Coronavirus, ha disvelato ai burocrati l'esistenza delle tecnologie che facilitano le attività quotidiane grazie allo smart working. Ma saranno all'altezza della situazione? Scuole e Università riusciranno a innovare avendo un parco docenti tra i più anziani d'Europa? Riusciranno ad agganciare le dinamiche delle professioni del futuro? A queste domande rispondono direttamente e indirettamente Andrea Bartoli, Giovanni Lanzara, Mario Pagliaro, Donato di Trapani. Le loro riflessioni aiutano a comprendere se la celeberrima frase pronunciata dall'aristocratico Tancredi nel Gattopardo: "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi", sia un alibi in mano alla classe dirigente o un'errata interpretazione del popolo del Sud che tende verso una sindrome di inferiorità. Prefazione di Nicola Grassi.
La strage silenziosa. Genova e i morti d'amianto, storia di una battaglia operaia
Marco Grasso, Marcello Zinola
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 122
Il libro racconta la storia di una lunga battaglia operaia per ristabilire giustizia su un'amara realtà: la strage silenziosa dell'amianto a Genova. A partire dal 1994, in Liguria si sono ammalate di mesotelioma oltre 3.200 persone (più della metà nel capoluogo), ogni anno si aggiungono 130 nuovi malati e i decessi provocati dall'asbesto sono quasi 3.000. Nonostante questo, ad essere processati a Genova sono stati gli operai e non i veri responsabili. Tutto inizia nel 2008 quando un ex dipendente di un piccolo patronato autonomo denuncia un sistema di mazzette nel riconoscimento dei benefici previdenziali legati all'esposizione all'amianto. Da qui parte una inchiesta che durerà 10 anni con 1.400 avvisi di garanzia agli ex dipendenti delle principali fabbriche genovesi tra cui Ilva e Ansaldo Energia, la revoca di centinaia di pensioni e di migliaia di certificazioni di esposizione. Dall'inchiesta non emergerà nessuna "grande truffa", ma per invertire questo assunto e per ristabilire i diritti dei lavoratori, ci vorranno anni di manifestazioni e un esposto presentato nel 2014 da Cgil e Fiom alla Procura. Prefazione di Ivano Bosco. Introduzione di Marco Imarisio.
Lui, Dio e lei. Il problema del celibato nella Chiesa
Enzo Romeo
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 254
Nella sua introduzione Gianni Gennari, giornalista ed ex sacerdote, ricorda i tempi in cui chi si dimetteva dal sacro ministero era chiamato volgarmente «spretato». Ora la discussione sul celibato torna a irrompere nella Chiesa, con la possibile apertura del sacerdozio ai viri probati, uomini sposati di provata fede. Se scelto in modo spontaneo e volontario, il celibato è un vasodilatatore dell'anima, consente di allargare il cuore e sentire tutti come il proprio "prossimo". Se però si riduce a mera obbedienza, diviene una menomazione esistenziale e le conseguenze sono nefaste per sé e per l'intera comunità cristiana. Allora, anche per i cattolici di rito latino il celibato dovrebbe tornare a essere una libera scelta e non più un obbligo? Il libro offre una sintesi storica del celibato e riporta le posizioni dei papi dell'ultimo secolo. Parlano gli esperti, dal religioso-psicologo specialista nella cura dei disagi di persone consacrate alla teologa che insegna ai futuri candidati all'episcopato. Soprattutto si dà voce ai protagonisti: presbiteri fedeli al voto di castità e diaconi sposati, preti che hanno lasciato il ministero per amore di una donna e mogli di ex sacerdoti. Storie vere, cariche di dolore ma anche di gioia, raccontate in modo delicato ma con schiettezza. «Il celibato è un'estrema forma di povertà, che mette chi lo pratica in unione con i più soli, i rifiutati» dice un anziano sacerdote ripensando alla propria vita. Tra le varie testimoniane, quella del vescovo presidente della commissione CEI per il clero e la vita consacrata: «Chi si prepara al sacerdozio - afferma - deve educare lo sguardo e abituarsi al confronto con l'altro sesso».

