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Rubbettino: Storie

Una vita tranquilla. La Resistenza liberale nelle memorie di Cristina Casana

Rossella Pace

Libro

editore: Rubbettino

anno edizione: 2018

pagine: 99

La Resistenza presenta degli aspetti storiograficamente per molto tempo rimasti nell'ombra. Tra di essi, sicuramente, il ruolo svolto dalle grandi famiglie aristocratiche e quello ancora più importante della partecipazione femminile. Questo libro, tratta proprio di questi aspetti attraverso la figura di Cristina Casana. Una giovane donna dell'alta società dell'Italia del Nord, una cattolica - liberale, che nella sua villa brianzola di Novedrate, raccolse, organizzò e diede ospitalità, complice il fratello Rinaldo, tutte le anime della lotta clandestina sia civile che militare, costituendo il principale punto d'appoggio dell'Organizzazione Franchi.
12,00 11,40

Fai silenzio ca parrasti assai. Il potere delle parole contro la 'ndrangheta

Marisa Manzini

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2018

pagine: 163

La 'ndrangheta è un "elemento costitutivo della società calabrese"; le famiglie di 'ndrangheta sono cellule della società e, come tali, respirano la stessa aria. Sono cellule malate, però, che si nutrono della parte sana della collettività, dissanguandola. La forza della 'ndrangheta sta nell'omertà, nella capacità di impedire che si parli della crudeltà e della prepotenza che la contraddistinguono. Il silenzio, a volte determinato dalla paura, altre volte dalla indifferenza o, ancora, dalla vicinanza, ne ha consentito diffusione e consolidamento anche al di fuori dei confini nazionali. È la forza della parola, il coraggio di denunciare, che potrà distruggerla. Le parole fanno paura, ecco perché un capo, Pantaleone Mancuso, atterrito, perde il controllo, nel corso di una udienza in cui è imputato e urla al suo Pubblico Ministero: «Fai silenzio, fai silenzio, fai silenzio ca parrasti assai, hai capito ca parrasti assai, fai silenzio ca parrasti assai». Espressione dello stato d'animo di un boss che comprende che il muro che ha costruito per la protezione sua e della sua famiglia sta per essere infranto dal coraggio di chi usa la parola. (Prefazione di Otello Lupacchini)
14,00 13,30

Sergio Marchionne. La storia del manager che ha salvato la Fiat e conquistato Chrysler

Luca Ponzi

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2018

pagine: 135

Chi era veramente Sergio Marchionne? Un manager visionario al pari dei più grandi, quali Steve Jobs, Bill Gates e Jeff Bezos, capace di affrontare il presente sognando il futuro oppure il duro che non esitava a scontrarsi con i sindacalisti della Fiom e a sbattere la porta e uscire da Confindustria. Marchionne il giocatore che riuscì a salvare la Fiat quando, sono parole sue, era "tecnicamente fallita", ma anche a giocare d'azzardo (o d'astuzia) con General Motors, passando in una notte di San Valentino da predatore a preda, fino alla conquista, per nessuno immaginabile, di Chrysler. Come per Valletta, il papà della 500, anche Marchionne ha segnato la storia della Fiat e del mondo automobilistico. Ma mentre il primo aveva spinto sulla motorizzazione di massa, facendo di Torino la capitale dell'auto, il manager italo-canadese ha scommesso sulla globalizzazione, convincendo a parlare inglese tutta l'azienda, nel frattempo divenuta FCA. Un manager duro, esigente, ma anche un uomo capace di slanci emotivi improvvisi, come raccontano i tanti episodi riportati in questo libro.
14,00 13,30

Il processo all'agente segreto di Cavour. L'ammiraglio Persano e la disfatta di Lissa

Nico Perrone

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2018

pagine: 172

L'attenzione di Cavour non era rivolta soltanto alle grandi questioni di governo, ma si spingeva fino ai dettagli dell'amministrazione. Ben prima dell'unità, egli si preoccupò di costruire un servizio segreto, del quale molto si servirà nel 1860. Quasi nulla si sapeva di queste cose, perché l'uomo cui Cavour aveva affidato quel compito, Carlo Pellion di Persano, mantenne per tutta la vita il segreto. Persano era un comandante della marina del Regno di Sardegna, che Cavour aveva fatto salire fin quasi al vertice della carriera. Dopo la morte del primo ministro, l'ambizione spinse quell'uomo a ottenere il comando supremo della Marina, abbandonando così i compiti ben più importanti che Cavour gli aveva affidato. Da ammiraglio, Persano comandò la flotta italiana nella terza guerra d'indipendenza (1866). Fu così che, assecondando un disegno del ministro Agostino Depretis, egli si trovò coinvolto nella battaglia di Lissa, e nella relativa sconfitta. Molti sono i personaggi e gli argomenti trattati nel libro: i banchieri segreti di Cavour, la finta presa di Napoli, il dissidio fra il premiere Garibaldi, le false traduzioni adoperate per coprire certi angoli della storia nazionale, la confusione a corte nei momenti cruciali, il ruolo dei giornali. Alcune pagine ricostruiscono il surreale processo che condusse Persano fino a rischiare la condanna a morte. Furono tante le contraddizioni della politica italiana ai suoi primi passi, fino alla clamorosa sconfitta di Lissa del 1866 e al processo che ne seguì: un'iniziativa sciagurata, che ebbe dannose proiezioni internazionali per l'Italia. Quest'ultimo aspetto è ricostruito con la rivelazione degli incartamenti del processo.
13,00 12,35

I demoni del Mezzogiorno. Follia, pregiudizio e marginalità nel manicomio di Girifalco (1881-1921)

Oscar Greco

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2018

pagine: 264

Durante il lento processo di formazione dell'identità nazionale, dall'Unità alla Grande guerra, i manicomi furono considerati luoghi idonei a segregare le persone non presentabili e non in grado di contribuire alla costruzione della nuova società: i folli, i derelitti e i soggetti marginali che non si integravano con i canoni etico-economici della società liberale ottocentesca. Nato in tale contesto politico e sociale, il manicomio di Girifalco, grazie a una psichiatria condizionata dal positivismo lombrosiano, innervato dalle dottrine della degenarazione e dell'atavismo, e all'influenza delle correnti culturali che spiegavano l'arretratezza del Meridione e dei suoi fenomeni criminali in un quadro di «irreversibile inferiorità biologica e morale» delle popolazioni del Sud, inevitabilmente è diventato, per alcuni, il luogo simbolo della costruzione «scientifica» dell'inferiorità psichica e del carattere criminale di un'intera popolazione. La ricerca sugli atti di archivio e sulle cartelle cliniche di quel periodo documenta una realtà più complessa. Quel manicomio di periferia era adeguatamente inserito nella società rurale che lo circondava e riusciva a cogliere le molteplici sfaccettature del disagio mentale di un ambiente economico-sociale povero e premoderno e a introdurre anche pratiche terapeutiche d'avanguardia, seppure in un contesto in cui era possibile riconoscere i segni premonitori della tendenza a fornire quella «rappresentazione caricaturale» delle popolazioni meridionali che tanto avrebbe influito sulle future politiche per il Mezzogiorno. Prefazione di Mary Gibson.
18,00 17,10

Costantino Nigra. L'agente segreto del Risorgimento

Franca Porciani

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2017

pagine: 156

Chi fu veramente Costantino Nigra? Solo il fidato segretario del Conte di Cavour o qualcosa di più? Nato nel 1828 nel Canavese da una famiglia borghese, Nigra, filologo e studioso delle tradizioni popolari oltre che diplomatico, svolse in realtà un ruolo significativo sulla scena risorgimentale: riuscì a stringere un rapporto privilegiato (e segreto) con Napoleone III tanto da favorirne la discesa in campo accanto al Regno di Sardegna nella II Guerra d'Indipendenza. Ruolo che emerge con forza dalle analisi dei carteggi e dai rapporti che il giovane diplomatico da Parigi quotidianamente inviava a Torino al suo maestro. Amato dall'Imperatore, dunque, ma anche da Eugenia, l'Imperatrice "spagnola", così da alimentare per molto tempo i sospetti di una loro clandestina passione. Certo è che fu lui a metterla in salvo su una carrozza nel 1870 alla caduta del Secondo Impero. Costantino, su ispirazione di Cavour, fu anche consigliere e tutor della Contessa di Castiglione, quando lei doveva dare la scalata al cuore di Napoleone III. Ma, stranamente, fu uno dei pochi a non esserne sedotto.
15,00 14,25

Lo «squalo» e le leggi razziali. Vita spericolata di Camillo Castiglioni

Gianni Scipione Rossi

Libro

editore: Rubbettino

anno edizione: 2017

pagine: 256

Una vita spericolata, che sembra un romanzo, quella del triestino Camillo Castiglioni (1879-1957), che da Vienna riuscì a edificare un impero industriale e finanziario tra i più rilevanti della sua epoca. Amico di Ferdinand Porsche ed Ernst Heinkel, porta al successo la Austro-Daimler e la Bmw, mentre costruisce aerei e dirigibili. Proprietario di banche, acciaierie, giornali, aziende elettriche, con la Comit di Giuseppe Toeplitz e la Fiat di Giovanni Agnelli partecipa all'espansione economica italiana nell'Europa centrale e balcanica dopo la grande guerra. Collezionista d'arte e mecenate, collabora con la diplomazia italiana e aderisce al fascismo ma, nonostante si appelli al duce, non ottiene la "discriminazione" dalle leggi antiebraiche né riesce a riparare negli Stati Uniti. Tra cadute e rinascite, lo "squalo" - sospettato di aver riciclato in Svizzera fondi neri di Mussolini e Ciano - s'inventa sempre nuove imprese. Fino a ingaggiare un epico duello legale con il maresciallo Tito. Attraverso una vita la complessità del novecento.
14,00 13,30

A onor del vero. Un'autobiografia politica e civile

Francesco Forte

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2017

pagine: 448

Come un gabbiano in volo, tema di un sogno che lo ha accompagnato sin dalla giovinezza, Francesco Forte guarda «da un punto mobile, un po' lontano», i suoi trascorsi e quelli della nazione, dal fascismo ad oggi. Intellettuale libero e irregolare, più volte ministro e sottosegretario, sempre al vertice di posti chiave, giornalista, accademico, economista appassionato, il racconto della sua vita è un'istantanea fedele dell'Italia intera. L'autore racconta la sua verità: senza compromessi. Dall'infanzia - quando con il fratello faceva da scudo umano durante i bombardamenti angloamericani e l'Italia era divisa in opposte fazioni - sino alle vicende più intricate della nostra democrazia. Un'autobiografia vigorosa e ricca, la cui forza maggiore è nella qualità delle informazioni di prima mano raccontate con pathos e affilata ironia. Vicende e uomini che hanno segnato in maniera indelebile la storia degli ultimi decenni: Enrico Mattei e l'ENI, Pier Paolo Pasolini e Petrolio, Roberto Calvi, il caso Moro, Bettino Craxi, Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano. L'Italia di oggi come prodotto delle sue tante contraddizioni, vagliate con la capacità di analisi del grande economista o sviscerate con un'emotività che non conosce filtri. Un racconto genuino che non disdegna di assumere, talvolta, i toni del risentimento e della critica feroce verso sfere di potere e uomini di eterogenea appartenenza, il cui peso specifico si è spesso rivelato decisivo per le sorti del nostro Paese. Sempre chiamato a dare conto di azioni e decisioni, l'autore si sente finalmente «libero e felice», come il gabbiano del sogno, di raccontare il suo vissuto senza reticenze. Anche se avverte «solo alcune cose ed alcuni fatti si vedono in modo nitido, altri sono sfocati, o ci sono solo alcuni dettagli. Del resto questo libro è stato scritto in gran parte a sprazzi, quando mi è accaduto di dover ricordare».
18,00 17,10

I preti e i mafiosi. Storia dei rapporti tra mafia e Chiesa cattolica

Isaia Sales

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2016

pagine: 368

La mafia come problema storico anche della Chiesa cattolica non è del tutto risolto, nonostante la scomunica lanciata da Papa Francesco ai mafiosi, la beatificazione di don Puglisi (prima vittima di mafia cui viene riconosciuto il martirio cristiano) e le ripetute prese di posizione dei vescovi italiani. Ma alcune domande restano ancora senza risposta: le organizzazioni criminali di tipo mafioso avrebbero potuto ricoprire un ruolo plurisecolare nella storia meridionale e dell'intera nazione se, oltre alla connivenza di settori dello Stato e di parte consistente delle classi dirigenti locali, non avessero beneficiato del silenzio, della indifferenza, della sottovalutazione e anche del sostegno concreto di parte della Chiesa cattolica e dei suoi fedeli? Come è possibile che una religione antiviolenta sia stata usata come suggello e giustificazione da parte di bande di assassini? La nuova edizione de "I preti e i mafiosi" vuole essere un contributo alla ricostruzione di una verità storica ancora troppo poco indagata, nella consapevolezza che l'abbraccio delle mafie al mondo cattolico è un abbraccio mortale, per la Chiesa e per la stessa democrazia italiana.
18,00 17,10

Peppino Impastato. Una vita contro la mafia

Salvo Vitale

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2016

pagine: 339

Peppino Impastato nasce a Cinisi, piccolo centro vicino a Palermo; rompe con il padre "...capo di un piccolo clan e membro di un clan più vasto, con connotati ideologici tipici di una civiltà tardo-contadina e preindustriale, aveva concentrato tutti i suoi sforzi, sin dalla mia nascita, nel tentativo di impormi le sue scelte e il suo codice comportamentale. È riuscito soltanto a tagliarmi ogni canale di comunicazione affettiva e compromettere definitivamente ogni possibilità di espansione lineare della mia soggettività... (scrive Peppino)", lo caccia di casa e lui, forte di una formazione comunista, avvia un'attività politico-culturale contro il silenzio e le diffuse connivenze mafiose. Dalla protesta in piazza ai giornali volanti, alle manifestazioni improvvisate, Peppino arriva infine all'uso politico di una radio, Radio Aut, emittente autofinanziata che indirizza i suoi sforzi e la sue scelte nel campo della controinformazione e soprattutto in quello della satira nei confronti della mafia e degli esponenti della politica locale. Dai microfoni della radio fa nomi e cognomi, denuncia interessi che ruotano intorno all'ampliamento dell'aeroporto di Punta Raisi, mettendo con le spalle al muro il boss Tano Badalamenti che, per ritorsione, ne commissiona l'assassinio. Il 9 maggio 1978 a Cinisi viene ritrovato il corpo senza vita di Peppino Impastato dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani.
15,00 14,25

I lupi e gli agnelli. Ombre e misteri della famiglia più potente d'Italia

Gigi Moncalvo

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2016

pagine: 406

Maggio 2007, Margherita Agnelli deposita al tribunale di Torino la clamorosa citazione nei confronti di Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e Siegfried Maron (capo del "Family Office" dell'avvocato a Zurigo) - da lei considerati gestori e custodi dei beni del padre - che provoca un terremoto fra i membri della "royal family" torinese, o di quel che ne resta. La vicenda solleva il sipario sui trascorsi di Gianni, incrina il suo mito e fa venire alla luce verità sul passato di una dinastia protagonista da decenni della storia economica, e non solo, d'Italia. per la prima volta, grazie ai numerosi documenti inediti depositati dalla figlia in Tribunale, un libro porta alla luce, con coraggio e ricchezza di particolari, intrecci pubblici e privati sconosciuti al grande pubblico e spesso nascosti grazie alla complicità dei mass media: immensi patrimoni accumulati all'estero e sottratti al fisco, scatole cinesi e società ombra, drammi, contrasti, sospetti e manovre che hanno segnato la famiglia Agnelli e, senza i quali, non si possono comprendere i fatti più recenti come le vere ragioni dell'operazione che ha portato John Elkann al vertice con la sempre più vasta "presa di potere" da parte di Sergio Marchionne. Questo libro illustra anche il ruolo di Donna Marella (con ampio spazio all'emarginazione di Edoardo, alle vicende di Lapo e alle ragioni vere dell'ascesa del giovane Elkann), la guerra mediatica che ha avuto come protagonista Margherita e i suoi figli.
19,00 18,05

Storia della Sacra Corona Unita. Ascesa e declino di una mafia anomala

Andrea Apollonio

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2016

pagine: 340

Strano il destino della "quarta mafia": sottovalutata negli anni di espansione e radicamento, ampiamente sopravvalutata oggi, che non esiste più in quanto struttura mafiosa. È forse questa una delle ragioni per le quali non è mai stata scritta una "Storia della Sacra corona unita", che necessita di analisi criminologica, ma anche di obiettività storica. Il volume apre uno squarcio sui vent'anni di mafia che la Puglia - ed in particolare il Salento - ha vissuto, dagli anni Ottanta fino agli esordi del Duemila. Riporta e analizza quanto è accaduto, ma anche quello che c'è stato prima e dopo la parentesi mafiosa. Una storia che non è mai stata raccontata; una parabola che, nella sua interezza, non è mai stata tracciata.
16,00 15,20

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