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Eredità e memoria del Risorgimento nella Tuscia dopo l'Unità

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Eredità e memoria del Risorgimento nella Tuscia dopo l'Unità
Titolo Eredità e memoria del Risorgimento nella Tuscia dopo l'Unità
Curatore
Argomento Scienze umane Storia
Collana Inedita, 18
Editore Annulli
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 184
Pubblicazione 09/2024
ISBN 9791280099396
 
16,00 15,20

 
risparmi: € 0,80
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In questo terzo quaderno di storia del Risorgimento viterbese sono raccolti gli atti del convegno che si è tenuto il 7 ottobre 2023 a Viterbo. I saggi trattano aspetti diversi e hanno valore esemplificativo: le intitolazioni toponomastiche a personaggi risorgimentali nel capoluogo, le iniziative delle prime amministrazioni comunali in particolare nel campo dell'istruzione, alcuni destini individuali di patrioti dell'area mazziniana-garibaldina e il caso di Latera, un luogo di «confine», la cui situazione amministrativa e sociale nel passaggio allo Stato unitario è per molti aspetti emblematica delle difficoltà di relazione tra il contesto rurale della periferica società locale e la nuova realtà «italiana». Un aspetto di particolare rilievo e che costituisce ancora un'eredità significativa nella realtà cittadina del capoluogo è sicuramente quello dell'acquisizione da parte dello Stato del patrimonio di beni proveniente dalle istituzioni religiose e del ruolo nella gestione da parte delle amministrazioni comunali, che cercarono di dare impulso alla crescita civile della città con varie iniziative come la costruzione del palazzo di giustizia o la costituzione del corpo delle guardie urbane e del servizio dei pompieri. Nei primi anni post-unitari si presentarono però anche difficoltà causate dall'instabilità politica che rendeva precaria la percezione del cambiamento e incerto l'andamento dell'azione amministrativa. Difficoltà di coesione politico-amministrativa si ebbero quindi sin dalle prime fasi della Viterbo italiana e fu perciò una necessità quella di riprendere il filo della memoria delle grandi imprese e dei personaggi risorgimentali che avevano ormai un valore «mitologico» e fondativo della nuova patria. La memoria del periodo risorgimentale nella storia cittadina diviene così elemento solidificante della volontà patriottica e la ricostruzione del passato della «piccola patria» avviene anche attraverso l'odonomastica e la riconsiderazione del patrimonio monumentale nella sua funzione civile e culturale, messa in relazione con quella più generale della storia d'Italia. Di Antonio Quattranni, Osvaldo Biribicchi, Giocondo Cherubini, Massimiliano Marzetti, Giorgio Fanti, Fabrizio Mancini, Catia Bonifazi, Giancarlo Breccola, Rocco Panunzi.
 
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