Meraviglia è il “trauma inquietante” da cui ha origine la filosofia: un mondo si dischiude di fronte a noi. Così sorge la riflessione, e insieme la scissione tra quel mondo che provoca meraviglia e chi ne è meravigliato. Un’intrinseca doppiezza che è, al contempo, come un’intima unità: è il medesimo essere a interrogarsi – a interrogare e ad essere interrogato. Si tratta della nostra essenza sottintesa: un sottofondo così tanto naturale e oscuro da passare inosservato. Rispetto a questo, perché rivolgersi alla “possibilità”? Perché piuttosto non alla “realtà”? Perché la possibilità corrisponde a questo rapporto guardando all’origine del rapporto stesso, laddove invece la realtà si limita ad esserlo. Possibilità, forse, sembra alludere a un principio: all’esigenza – ch’è sempre in dubbio, sempre in questione – d’un fondamento.
Possibilità. Dell'uomo e delle cose
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Titolo | Possibilità. Dell'uomo e delle cose |
Curatore | Antonio Branca |
Collana | Zeugma. Lineamenti di filosofia italiana |
Editore | Inschibboleth |
Formato |
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Pagine | 208 |
Pubblicazione | 09/2017 |
ISBN | 9788898694563 |