La Costituzione della Reggenza italiana del Carnaro è stata scritta da Gabriele D’Annunzio sulla base di una dettagliata e coraggiosa proposta di Alceste De Ambris. Un documento destinato a fare storia e a rappresentare un modello innovativo e rivoluzionario, fondato su princìpi modernissimi: la proprietà era un diritto subordinato alla sua utilità sociale, la parità dei sessi veniva considerata un diritto inderogabile, ogni cittadino era elettore ed eleggibile a partire dai vent’anni, qualsiasi mandato poteva essere revocato, il decentramento amministrativo era garantito così come il rispetto delle minoranze linguistiche, l’istruzione era rigorosamente laica e non confessionale, la tutela e la salvaguardia del territorio una priorità fondamentale. I cittadini erano invitati a coltivare le arti, perché si annunciava il «regno dello spirito umano», e la musica era «un’istituzione religiosa e sociale». Oltre a un prezioso raffronto sinottico con la stesura originale di De Ambris, il libro è arricchito dai documenti preparatori alla scrittura della Carta, da una scelta di altri scritti dannunziani su Fiume e da un’appendice iconografica che ripercorre le tappe salienti dell’impresa.
La Carta del Carnaro e altri scritti su Fiume
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| Titolo | La Carta del Carnaro e altri scritti su Fiume |
| Autore | Gabriele D'Annunzio |
| Curatori | Marco Fressura, Patrick Karlsen |
| Prefazione | Giordano Bruno Guerri |
| Collana | Storie |
| Editore | Castelvecchi |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 155 |
| Pubblicazione | 05/2019 |
| ISBN | 9788832826081 |
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