Il libro, attraverso una rivisitazione del mito di Medea, andandola a ritrovare nei luoghi e nel tempo in cui il femminile aveva ancora potenza ed autorità e con un dialogo tra passato e presente, ha l’obiettivo di trovare una relazione tra la violenza maschile sulle donne e le radici antiche di questa violenza. Il recupero dei tratti della Medea arcaica ha consentito di poter immaginare questa figura mitica al di fuori della logica della vendetta e della sopraffazione che può caratterizzare il rapporto tra i generi all’interno della cultura patriarcale. Contemporaneamente ha reso possibile porre la sua voce “antica” accanto a quella delle operatrici che si trovano ad operare nei centri antiviolenza. Le loro voci, quelle delle operatrici, danno il senso di un lavoro che è anche “politico” e non solo servizio ed invitano, insieme alla voce di Medea, ad una relazione tra i generi fuori dalle logiche di predominio e rispettosa del valore delle differenze.
Ritrovare Medea. Dal mito ai centri antiviolenza: le parole, le storie
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| Titolo | Ritrovare Medea. Dal mito ai centri antiviolenza: le parole, le storie |
| Autore | Maria Procopio |
| Prefazione | Giovanna Vingelli |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale |
| Collana | Varia |
| Editore | Rubbettino |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 224 |
| Pubblicazione | 03/2024 |
| ISBN | 9788849879438 |
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