Nella Prima Repubblica l'elezione del Capo dello Stato è stata dominata dalle lotte fratricide interne alla Dc e dai rapporti tra il Pci e la famiglia socialista, senza contare i condizionamenti esterni dell'America, della Massoneria e della Chiesa. Pressioni e veti che provocavano, più che l'elezione di un candidato, la sconfitta del prescelto. Nella Seconda Repubblica, con la fine dei partiti tradizionali, molto è dipeso dall'improvvisazione del momento, ferme restando le influenze esterne. Ma soprattutto ha assunto sempre maggiore rilevanza la variabile impazzita dei franchi tiratori. Da Einaudi a Napolitano bis, ogni bassezza è divenuta possibile: sotterfugi, tradimenti, imboscate e accordi sottobanco. Tutti, leader di partito e candidati, sono venuti a patti, ma a vincere sono stati sempre loro che - come cecchini infallibili - prima concepivano l'imboscata e poi impallinavano il prescelto di turno senza pietà.
La scelta del Presidente. Cronache e retroscena dell'elezione del capo dello stato da De Nicola a Napolitano
Titolo | La scelta del Presidente. Cronache e retroscena dell'elezione del capo dello stato da De Nicola a Napolitano |
Autore | Sabino Labia |
Collana | Eretica |
Editore | Stampa Alternativa |
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Pagine | 180 |
Pubblicazione | 07/2014 |
ISBN | 9788862224109 |