È possibile godere dei benefici della crescita economica e raggiungere allo stesso tempo la sostenibilità ambientale? Questa domanda è oggetto di un agguerrito dibattito politico tra chi porta avanti, rispettivamente, le idee della crescita verde e della decrescita (o postcrescita). Nell'ultimo decennio, la crescita verde è stata chiaramente la narrazione politicamente dominante: le agende di ONU, Unione Europea e di molti paesi si sono basate sull'assunto che il disaccoppiamento dell'impatto ambientale dal PIL possa permettere in futuro una crescita economica infinita. Considerando l'importanza delle questioni in gioco, è necessaria una valutazione attenta per determinare se siano solide o meno le fondamenta scientifiche alla base di questa “ipotesi del disaccoppiamento”. Questo libro propone una revisione della letteratura empirica e teorica per verificare questa ipotesi. La conclusione è allo stesso tempo prepotentemente chiara e deludente: non ci sono prove empiriche per supportare l'esistenza di un disaccoppiamento della crescita economica dall'impatto ambientale, di un'entità anche solo prossima a quella necessaria ad affrontare il collasso ambientale.
Il mito della crescita verde. Perché non è possibile disaccoppiare la crescita economica dalla crescita dell’impatto ambientale: prove e argomentazioni
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Titolo | Il mito della crescita verde. Perché non è possibile disaccoppiare la crescita economica dalla crescita dell’impatto ambientale: prove e argomentazioni |
Autori | Timothée Parrique, François Briens, Christian Kerschner, Alejo Kraus-Polk, Anna Kuokkanen, Joachim Spangenberg |
Traduttori | Karl Krähmer, Michel Cardito |
Editore | Lu.Ce |
Formato |
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Pagine | 150 |
Pubblicazione | 10/2020 |
ISBN | 9788897556343 |