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Seid Editori: Antropologia

Un'antropologia del jazz

Un'antropologia del jazz

Jean Jamin, Patrick Williams

Libro: Copertina morbida

editore: Seid Editori

anno edizione: 2016

pagine: 387

Nel percorso estetico del jazz e nelle sue produzioni artistiche non troviamo, forse, qualcosa che richiama metaforicamente o presuppone l'antropologia? L'idea era occorsa a Charlie Parker e Dizzy Gillespie, quando scelsero di chiamare Anthropology un tema da loro composto sulla base armonica di un vecchio "standard" scritto dai fratelli Gershwin: I Got Rhythm. Con il be-bop, si assiste a una vera e propria antropologia, ossia allo smascheramento critico di una concezione del mondo e di un ordine sociale. Più ampiamente, nella stessa prospettiva, l'interpretazione delle canzoni del "Viale delle casseruole" (Tin Pan Alley) non potrebbe anch'essa apparire come un'antropologia dell'America bianca? Di conseguenza, un'antropologia del jazz costituirebbe un pleonasmo, poiché il jazz si presenta, da subito, come un'antropologia.
25,00

Sentieri di parole. Lingua, paesaggio e senso del luogo in una comunità indigena di pescatori nel Messico del Sud

Sentieri di parole. Lingua, paesaggio e senso del luogo in una comunità indigena di pescatori nel Messico del Sud

Cristiano Tallè

Libro: Libro in brossura

editore: Seid Editori

anno edizione: 2016

pagine: 306

Lagune, sentieri fra dune e mangrovie, acque agitate di un oceano che pare non placarsi mai; modi di camminare, pescare e pregare fra forme d'acqua e di terra; emozioni e malattie, corpi molteplici, umani e non umani, in risonanza con un paesaggio in continua metamorfosi; ma soprattutto discorsi, in una lingua inconsueta, che si posano su tale paesaggio e lo ricoprono di una rete di parole che orienta ogni spostamento e al contempo localizza ogni interazione sociale. I nomi in lingua nativa con cui gli ikoots di San Mateo del Mar chiamano innumerevoli luoghi del loro territorio hanno a che fare con tutto ciò. In questo contesto, chiedere "come si chiama quel posto?" o "cosa significa quel nome?" diventa una goccia in un oceano. Tali domande sono solo l'inizio di un percorso di ricerca, al tempo stesso etnografico ed epistemologico, che conduce il lettore alla scoperta di sensi del luogo inaspettati e modi altri di appropriazione del territorio, troppo spesso dissimulati dietro le metafore del "radicamento", dell'"appartenenza" e "ancestralità" che definiscono l'idea stessa di popolazione indigena. Eppure in Messico, come in altre parti dell'America Latina, poter rispondere a queste stesse domande in una lingua nativa non è per nulla scontato, né del tutto indifferente. L'oblio dei nomi di luogo indigeni rischia di essere l'inizio di una rimozione della memoria del paesaggio che può consumarsi nel giro di poche generazioni, preludio della perdita del controllo della terra...
15,00

Storia dell'antropologia cinese

Hongbao Hu, Jianmin Wang, Haiyang Zhang

Libro: Copertina morbida

editore: Seid Editori

anno edizione: 2014

pagine: 296

C'è una rivoluzione che si sta compiendo sotto i nostri occhi: la scalata della Repubblica Popolare Cinese verso l'empireo delle superpotenze mondiali. Nella vita quotidiana di un sempre maggior numero di persone questa ascesa appare evidente nei consumi, nei rapporti di lavoro e nelle mete di viaggio. La Cina la incontriamo ogni giorno, ma la conosciamo poco. Molti ne ignorano la cultura eterogenea, i costumi popolari e gli effetti irreversibili che uno strabiliante sviluppo economico sta avendo su di essi. Per capire la Cina di oggi è necessario conoscerne affondo il processo di formazione nazionale e culturale, il modo in cui la modernità è stata costruita in questo paese. Similmente a quanto accaduto durante l'industrializzazione in Europa processo guidato da nuove idee sulla società e sul suo sviluppo - parte cruciale in questo percorso di formazione nazionale in Cina è stato ricoperto dall'antropologia. Una disciplina nuova, importata dall'occidente, ma che subito ha trovato in questo paese un vasto interesse per il suo respiro comparativo e per la sua capacità di identificare fenomeni strutturali in società in transizione. Fenomeni che se conosciuti potevano essere diretti e modificati. Hu Hongbao, Zhang Haiyang e Wang Jianmin ci guidano alla scoperta dell'avvento del pensiero antropologico in Cina, rintracciandone gli antecedenti storici, identificandone le ragioni del successo e fornendo un quadro dettagliato dell'istituzionalizzazione di questa disciplina...
35,00 33,25

Vite (il)legali. Migrati africani in Italia e Portogallo

Vite (il)legali. Migrati africani in Italia e Portogallo

Marzia Grassi, Martina Giuffrè

Libro: Copertina morbida

editore: Seid Editori

anno edizione: 2013

pagine: 232

La questione degli immigrati "illegali" è oggi al centro del dibattito pubblico non solo europeo. Ma che cosa si intende esattamente per "illegalità" in contesti migratori? Come viene costruita, rappresentata e prodotta dai vari attori sociali, dalle istituzioni e dai mass media? In questo libro ci proponiamo di mettere in luce tali cruciali questioni attraverso l'analisi dei risultati di una ricerca interdisciplinare, focalizzata sulle pratiche e i vissuti di alcuni migranti provenienti da diversi paesi dell'Africa e sulle rappresentazioni e percezioni che essi producono dell'illegalità.
15,00

Mariages romanès. Une esquisse comparative

Mariages romanès. Une esquisse comparative

Leonardo Piasere

Libro: Libro in brossura

editore: Seid Editori

anno edizione: 2016

pagine: 141

9,00

Oltre natura e cultura

Oltre natura e cultura

Philippe Descola

Libro: Copertina morbida

editore: Seid Editori

anno edizione: 2014

pagine: 438

Possiamo pensare il mondo senza distinguere la cultura dalla natura? Philippe Descola propone qui un approccio nuovo ai modi di ripartire continuità e discontinuità tra l'uomo e il suo ambiente. La sua ricerca mette in evidenza quattro modi di identificare gli "esistenti" e di raggrupparli a partire dai tratti comuni che sono corrispondenti da un continente all'altro: il totemismo, che sottolinea la continuità materiale e morale tra umani e non-umani; l'analogismo, che postula tra gli elementi del mondo una rete di discontinuità strutturata dalle relazioni di corrispondenza; l'animismo, che attribuisce ai non-umani l'interiorità degli umani, ma li differenzia attraverso il corpo; il naturalismo, che invece ricollega gli umani ai non-umani per le continuità materiali e ce ne separa per l'attitudine culturale. In questo modo la cosmologia moderna diventa una formula tra le altre. Infatti ogni modo di identificazione autorizza delle configurazioni particolari che ridistribuiscono gli esistenti all'interno di collettivi dalle frontiere ben differenziate rispetto a quelle che le scienze umane ci hanno reso familiari. È ad una ricomposizione radicale di tali scienze e ad una riorganizzazione del loro dominio che invita questo libro, al fine di includervi molto più che l'uomo, cioè tutti quei "corpi associati" troppo a lungo relegati alla funzione di contorno.
35,00

Franz Boas tra gli Inuit dell'isola di Baffin (1883-1884). Diari e lettere

Franz Boas tra gli Inuit dell'isola di Baffin (1883-1884). Diari e lettere

Ludger Müller-Wille

Libro: Copertina morbida

editore: Seid Editori

anno edizione: 2014

pagine: 438

Franz Boas (Minden 1858 - New York 1942), uno dei padri fondatori dell'antropologia moderna, tra il 1883 ed il 1884 svolse una pionieristica ricerca tra gli Inuit dell'Isola di Baffin incentrata sulla condivisione pressoché totale della vita quotidiana dei nativi. La pubblicazione delle Lettere e dei Diari redatti giorno dopo giorno da Boas nel lavoro di campo consente oggi alla comunità scientifica di accedere ad una documentazione sorprendente, unica ai fini non soltanto della riscrittura della storia della ricerca etnografica ma anche della rivisitazione della vicenda umana ed intellettuale di uno studioso che proprio a partire dal viaggio artico ha gettato le basi per il superamento di opzioni teorico-metodologiche di matrice razzista ed evoluzionista.
28,00

Dio negro, mondo meticcio. Sesso, senso, natura tra Africa e Brasile

Dio negro, mondo meticcio. Sesso, senso, natura tra Africa e Brasile

Bruno Barba

Libro: Copertina morbida

editore: Seid Editori

anno edizione: 2013

pagine: 353

Per il Brasile il marchio "negro" africano è un segno forte, che "colora" culti religiosi, manifestazioni artistiche, folclore e musica; determina "posture" fisiche e ideologiche, alimenta l'idea, bellissima e sconvolgente, della democrazia e del meticciato, appiccando il fuoco della speranza per gli umili e gli ultimi. Sono stati gli orixás, le divinità del sincretismo religioso, a proporre per primi la dinamica dell'incontro. Dinamica che è un aspetto peculiare del Brasile, ma che mostra, a chi saprà coglierla, una via inedita e rivoluzionaria per le sorti del nostro pianeta. Il meticciato, ovvero l'unione di opposti, reinterpretati e "rivissuti", si propone quindi come l'antidoto più efficace contro ogni forma di razzismo ed esclusione.
19,00

Scenari dell'antiziganismo. Tra Europa e Italia, tra antropologia e politica

Scenari dell'antiziganismo. Tra Europa e Italia, tra antropologia e politica

Leonardo Piasere

Libro: Copertina morbida

editore: Seid Editori

anno edizione: 2012

pagine: 208

13,00

Diritti umani e diversità culturale. Percorsi internazionali di un dibattito incandescente
13,00

Antropologia italiana. Storia e storiografia 1869-1975

Antropologia italiana. Storia e storiografia 1869-1975

Enzo Vinicio Alliegro

Libro: Copertina morbida

editore: Seid Editori

anno edizione: 2011

pagine: 652

55,00

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