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Sillabe: Firenze musei

Fragili tesori dei principi. Le vie della porcellana tra Vienna e Firenze. Catalogo della mostra (Firenze, 13 novembre 2018-10 marzo 2019)

Libro: Copertina morbida

editore: Sillabe

anno edizione: 2018

pagine: 508

"Palazzo Pitti ospita ora, a distanza di poco più di un anno, una seconda mostra dedicata alla porcellana: e mentre la prima, 'Omaggio al Granduca' (giugno-settembre 2017), era incentrata sulla produzione di Doccia in particolare nell'Ottocento, secolo cui gli studi specifici avevano finora dedicato meno attenzione, in questa seconda occasione l'argomento è la nascita e lo sviluppo nel Settecento, grazie al marchese Carlo Ginori, di quella splendida manifattura toscana, le relazioni strettissime che essa ebbe con quella viennese fondata nel 1718 da Claudius Innocentius Du Paquier, e l'importanza che le rispettive produzioni ebbero nella trasmissione di motivi, forme, tecniche artistiche: in breve, nella formazione del gusto dell'epoca." (dalla presentazione di Eike D. Schmidt). Presentazione di Johann Kräftner.
35,00 33,25

Gli arazzi nei musei fiorentini. La collezione medicea. Volume Vol. 3

Lucia Meoni

Libro: Libro in brossura

editore: Sillabe

anno edizione: 2018

pagine: 824

Questo terzo volume ripercorre lo sviluppo della più importante manifattura di arazzi italiana, sotto la guida di Pietro Févére e Giovanni Pollastri con la produzione di Pietro e Bernardino Van Asselt (1630-1672). Si ricostruisce così la vicenda di un prodotto artistico fondamentale nella evoluzione del gusto e del collezionismo. La manifattura medicea, vera e propria industria di stato ormai famosa in Europa in questa nuova fase della sua storia apre le porte anche alle richieste della committenza privata con prodotti di altissima qualità. La campagna fotografica, comprensiva di tutti gli arazzi patrimonio delle Gallerie pubbliche fiorentine, fa di questa opera uno strumento utile per comprendere uno dei periodi cruciali dell’arte e della storia della manifattura italiana a partire dalla metà del XVI secolo.
70,00 66,50

A cavallo del tempo. L'arte di cavalcare dall'antichità al medioevo. Catalogo della mostra (Firenze, 26 giugno-14 ottobre 2018)

F. Paolucci, Lorenza Camin

Libro: Copertina morbida

editore: Sillabe

anno edizione: 2018

pagine: 415

Il cavallo figura fra gli ultimi animali ad essere addomesticato. Solo sul finire del IV millennio a.C., nelle steppe dell'Asia centrale, per la prima volta il cavallo cessò di essere semplicemente una preda da carne per intrecciare sempre più strettamente il suo destino con quello dell'uomo. La mostra, a cura di Lorenza Camin e Fabrizio Paolucci e ospitata nella settecentesca Limonaia del Giardino di Boboli a Firenze dal 26 giugno al 14 ottobre, vuole raccontare proprio questo antico rapporto con una selezione di oggetti che, spesso trascurati nell'esposizioni museali a vantaggio di opere più appariscenti, sono invece in grado di narrare le mille sfaccettature di una relazione che coinvolgeva ogni aspetto della vita quotidiana. "Quale sia stato il luogo in cui sia nata e sviluppata la domesticazione del cavallo è ancor oggi uno degli argomenti di più acceso dibattito nella letteratura scientifica. Sembrerebbe, però, del tutto illogico immaginare che il cavallo abbia iniziato la sua millenaria storia di convivenza con l'uomo in un luogo diverso da quello dell'Europa orientale e delle steppe euroasiatiche" scrivono Camin e Paolucci. Strumenti necessari al controllo dell'animale (morsi, filetti, speroni, staffe etc.) sono esposti in mostra accanto a una serie di opere scelte per illustrare, nel modo più diretto e realistico, il ruolo primario che il cavallo ebbe nel mondo antico. I reperti presenti, quasi un centinaio, provengono da decine di musei italiani e stranieri e illustrano un arco di tempo di oltre duemila anni, dalla prima Età del Ferro sino al Tardo Medioevo. Il percorso, incentrato soprattutto sul mondo italico, è articolato in cinque sezioni, ognuna delle quali è dedicata a un particolare momento storico: la Preistoria, il mondo greco e magno greco, il mondo etrusco e venetico, l'epoca romana e il Medioevo.
30,00 28,50

Fritz Koenig 1924-2017. La retrospettiva. Catalogo della mostra (Firenze, 21 giugno-7 ottobre 2018)

Libro: Libro rilegato

editore: Sillabe

anno edizione: 2018

pagine: 300

Dal 21 giugno al 7 ottobre 2018 Firenze celebra Fritz Koenig, da molti considerato fra i più importanti scultori del ventesimo secolo, con una grande mostra monografica, la prima dopo la sua morte, presentando nei magnifici spazi verdi del Giardino di Boboli e nelle sale degli Uffizi una grande quantità di sue opere, fra sculture e disegni, compresi anche, per la prima volta, i lavori degli ultimi quarant’anni della sua vita. Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, ben volentieri ha messo a disposizione gli spazi di sua competenza per questa occasione straordinaria. Il bronzo, la pietra, il corten delle monumentali sculture di Koenig ritmano gli spazi del capostipite dei giardini all’italiana offrendo alla vista l’intreccio prezioso fra le loro forme, lisce o ruvide, spesso apparentemente instabili e padrone di uno studiato disequilibrio, e lo sfondo di panorami unici, le quinte delle siepi, dei grandi alberi, dei prati. La mostra si svolge sotto il patronato del Duca Franz di Baviera, amico personale dell’artista e importante collezionista internazionale di arte contemporanea.
39,00 37,05

Maria Lassnig. Woman power. Catalogo della mostra (Firenze, 25 marzo-25 giugno 2017). Ediz. italiana e inglese

Libro: Copertina morbida

editore: Sillabe

anno edizione: 2018

pagine: 152

Maria Lassnig è considerata una delle artiste più grandi del nostro tempo. Nel corso della sua straordinaria carriera ha dato vita a un vasto corpus di opere pittoriche e grafiche, ma ha anche sperimentato varie incursioni nel cinema (di animazione) e nella scultura. Il continuo dialogo con la propria arte ha da sempre costituito il cardine del suo percorso artistico: la sua produzione può essere considerata uno strumento di crescita personale, ma anche una denuncia verso le convenzioni sociali. A volte si mostra all'osservatore come un essere umano sofferente, incompreso e solo. Benché abbia ottenuto il meritato successo solo in una fase relativamente avanzata della vita, oggi le sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei e, in generale, continuano ad avere un'eco in ampie fasce della società e sono fonte di ispirazione per artisti di ogni età. Maria Lassnig aveva un grande tema ricorrente: se stessa. La sua arte è auto-riferita, egocentrica, con opere costituite in stragrande maggioranza da autoritratti, spesso anche quando portano titoli diversi. Si tratta, tuttavia, di autoritratti in cui la fisionomia svolge un ruolo marginale. In queste opere il mondo esterno, visibile, funge perlopiù da mero involucro per il mondo delle sensazioni interiori, e lo stesso vale anche per le opere, decisamente realistiche, degli anni newyorkesi. Il rapporto tra esteriorità e interiorità permea in maniera quasi totale il vasto corpus artistico di Lassnig.
20,00 19,00

Maria Lai. Il filo e l'infinito. Catalogo della mostra (Firenze, 8 marzo - 3 giugno 2018)

Maria Lai. Il filo e l'infinito. Catalogo della mostra (Firenze, 8 marzo - 3 giugno 2018)

Libro: Libro in brossura

editore: Sillabe

anno edizione: 2018

pagine: 128

“Dopo le due mostre dedicate a Plautilla Nelli e Maria Lassnig nel 2017, ora per la seconda volta le Gallerie degli Uffizi prendono spunto dalla Giornata Internazionale della Donna per offrire al pubblico due esposizioni dedicate all'opera di donne artiste, una del passato e una contemporanea. Paradossalmente, l'artista seicentesca sulla quale accendiamo i riflettori quest'anno, Elisabetta Sirani, morì a soli 27 anni, e perciò anche dopo quattro secoli trascorsi verrà sempre ricordata giovane, come se facesse parte del nostro presente, se non addirittura del futuro. Maria Lai invece, che cinque anni fa passò a miglior vita novantatreenne, agli occhi del ricordo appare ricca di anni e di tempo, quasi eterna e atavica come la sua Sardegna. È la seconda volta che Maria Lai approda negli spazi appartenenti alle Gallerie degli Uffizi: già nel 2004 l'artista aveva allestito al Giardino di Boboli I'Invito a tavola, un grande desco apparecchiato con pane e libri in terracotta, che tra l'altro in questo momento - proprio durante i mesi dell'evento di Palazzo Pitti - è in mostra a New York. Non mancano riferimenti a Firenze nell'opera di Maria Lai: dalle mappe immaginarie di Leonardo da Vinci copiate dall'artista a Firenze, fino all'opera Il mare ha bisogno di fichi, realizzata nel 1986 in occasione dell'anniversario dell'alluvione del 4 novembre 1966.”
20,00

Leopoldo de' Medici principe dei collezionisti

Libro: Libro in brossura

editore: Sillabe

anno edizione: 2017

pagine: 500

Enciclopedica figura di erudito, divenuto cardinale all’età di cinquant’anni, Leopoldo de’ Medici spicca nel panorama del collezionismo europeo per la vastità dei suoi interessi e la varietà delle opere raccolte. Servendosi di abilissimi agenti, mercanti e segretari italiani e stranieri, radunò, nel corso della sua vita, esemplari eccellenti e raffinati nei più diversi ambiti: sculture antiche e moderne, monete, medaglie, cammei, dipinti, disegni e incisioni, avori, pietre dure e oggetti preziosi, ritratti di piccolo e grande formato, libri, strumenti scientifici e rarità naturali. Le Gallerie degli Uffizi, che conservano ancora la maggior parte della sua raccolta, desiderano mostrare taluni esempi significativi del suo gusto nei diversi campi in cui esercitò l’azione di conoscitore, per illustrare la natura poliedrica delle predilezioni collezionistiche del cardinale e mettere in luce il ricchissimo apporto da lui fornito ai tesori d’arte della famiglia.
45,00 42,75

Angeli. Sogni presenze apparizioni nella pittura italiana

Lucia Toso

Libro: Libro in brossura

editore: Sillabe

anno edizione: 2017

pagine: 126

In volo con gli angeli della tradizione artistica, per scoprire come sono stati raffigurati nel corso dei secoli, come si sono manifestati per trasmettere i messaggi divini. Dagli ardenti e potenti Serafini ai più intimi e familiari Angeli custodi, l'arte li ha raffigurati in molteplici fogge e situazioni attingendo dalle Scritture e facendone sontuosa decorazione di rappresentazioni devozionali, nelle quali le loro eteree figure sono saldo e potente anello di congiunzione tra gli uomini e il Creatore. Gli artisti di ogni epoca (da Giotto a Michelangelo, da Raffaello a Guercino, da Botticelli a Caravaggio), che si sono dovuti confrontare con queste benevoli presenze, hanno saputo rendere loro omaggi straordinari.
20,00 19,00

I nipoti del re di Spagna. Anton Raphael Mengs a Palazzo Pitti. Catalogo della mostra (Firenze, 19 settembre 2017-7 gennaio 2018)

Libro: Libro in brossura

editore: Sillabe

anno edizione: 2017

pagine: 224

Le Gallerie degli Uffizi si arricchiscono di un acquisto importante: il dipinto, mai concluso, di Federico e Maria Anna, figli di Pietro Leopoldo di Lorena ritratti dall’artista tedesco Anton Raphael Mengs durante il suo soggiorno fiorentino alla corte dei Lorena. L’evento è anche l’occasione per allestire una mostra di confronto ritrattistico di spessore elevato con dipinti dello stesso autore provenienti dalle collezioni più famose nei musei europei tra i quali il Prado di Madrid, il Kunst di Vienna e la Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
20,00 19,00

Omaggio al granduca. Memoria dei piatti d'argento per la festa di san Giovanni

Libro: Libro in brossura

editore: Sillabe

anno edizione: 2017

pagine: 240

Questi preziosi oggetti nascono dall’impegno del cardinale Lazzaro Pallavicini, riconoscente per i molti favori ricevuti da Cosimo III, tanto che, in occasione della festività del 24 giugno di ogni anno, aveva disposto che il suo erede donasse al granduca fiorentino e ai suoi successori un argento lavorato il cui valore ammontasse a trecento scudi e così fu disposto dai suoi discendenti. Queste circostanze portarono nelle collezioni medicee una straordinaria raccolta di piatti istoriati d’argento, eseguiti su disegno dei più significativi artisti romani del tempo. Di questa collezione, dispersa con l’estinzione della dinastia medicea, si sarebbe persa memoria se la fabbrica Ginori di Doccia non avesse realizzato tra il 1746 e il 1748 calchi in gesso tratti dagli originali in argento, nell’intento di tradurli in porcellana. La mostra presenta accanto ai calchi settecenteschi molti disegni preparatori di artisti romani, fra i quali Carlo Maratta e Ciro Ferri, nonché le realizzazioni in porcellana e le riproduzioni in argento di recente realizzazione, quest'ultime particolarmente evocative, negli effetti di luce della materia, dello splendore originario. Presentazioni di Eike Schmidt e Valentina Conticelli.
35,00 33,25

Helidon Xhixha. In ordine sparso-In random order. Catalogo della mostra (Firenze, 27 giugno-29 ottobre 2017)

Libro: Libro rilegato

editore: Sillabe

anno edizione: 2017

pagine: 180

"Vi è una quiete sospesa quando l'ultima luce scende fra le mura verdi del Giardino. Sospeso è il tempo raccontato dalle sue forme, l'ordine delle geometrie volute dalle mani che le hanno plasmate. Eppure nulla è fermo. Il Giardino muta silenziosamente, accresce la sua materia vivente, affonda le sue radici in un humus fatto di terra e di tempo, di genio, di bellezza, di cura infinita. Tutto evolve e cambia, ma non il rigore delle leggi naturali che regolano quel ciclo perenne di vita e di morte che quotidianamente anche qui accade e che alla vita richiama altro germe per continuare a costruire. È l'ancestrale conflitto ed equilibrio tra un ordine voluto e perseguito e la forza creatrice ed evolutiva che nel mondo naturale governa ogni processo. È così, con queste radici, che il Giardino di Boboli accoglie le opere di Helidon Xhixha. Sono opere che hanno il dono dell'accoglienza: sono prato, albero, squarcio di azzurro, sono l'uomo che le osserva, la luce mutevole di ogni ora del giorno, il buio pulsante della notte del Giardino, dove tutto continua mentre, intorno, il resto riposa. Diventano occhi di pietra e di foglia. La materia, così, che sia quella vivente e legnosa di un albero o inerte dell'acciaio, non segna più soltanto lo spazio fisico di un confine, ma si fa orizzonte, oltre cui c'è ancora infinito spazio di creazione. Ed ogni atto di questa creazione diventa un canto perenne e corale, all'Uomo, alla Natura, e a tutte le loro stagioni. (Bianca Maria Landi, curatore del Patrimonio Botanico Coordinatore del Giardino di Boboli)
40,00 38,00

Plautilla Nelli. Arte e devozione sulle orme di Savonarola-Plautilla Nelli. Art and devotion in Savonarola's footsteps. Catalogo della mostra (Firenze, 8 marzo - 4 giugno 2017)

Plautilla Nelli. Arte e devozione sulle orme di Savonarola-Plautilla Nelli. Art and devotion in Savonarola's footsteps. Catalogo della mostra (Firenze, 8 marzo - 4 giugno 2017)

Libro: Copertina morbida

editore: Sillabe

anno edizione: 2017

pagine: 163

Era tempo che a Plautilla si dedicasse una mostra. Nel rinascimento - perlomeno storiografico - delle donne artiste, da Artemisia Gentileschi a Luisa Ignacia Roldán anche a Plautilla Nelli gli studi hanno dedicato crescente attenzione, specie negli ultimi vent'anni. Entrata poco più che bambina nel convento domenicano di Santa Caterina in Cafaggio, imbevuta della mistica savonaroliana, coetanea di Caterina de' Ricci, fu interprete vigorosa della poetica figurativa tridentina. Aveva uno studio, consorelle che l'aiutavano e che furono sue allieve, e contribuì alla diffusione di immagini sacre grazie a una tecnica pittorica da vera professionista. I suoi ritratti diventarono una forma di predicazione pittorica, che conferisce all'arte e alla biografia di Plautilla i colori di una missione religiosa ma anche di un impegno a favore di una necessità devozionale: immagini che sono pane per lo spirito. Presentazioni di Eike D. Schmidt, Jane Fortune, Filippo Guarini.
24,00

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