Unicopli: Centro interuniversit. di studi e ricer.
Fogli in uniforme. La stampa per i militari nell'Italia liberale
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2016
pagine: 273
Al tempo dell'Italia liberale, fra l'Unità e la Grande guerra, i militari leggevano. Al di là della stampa più tecnica preparata dagli Stati maggiori, esisteva infatti una ricca pubblicistica periodica specificamente indirizzata agli ufficiali e ai sottufficiali dell'Esercito e della Marina. A scriverli erano militari in servizio o in pensione, ma anche civili sinceramente interessati e competenti in questioni belliche. Il fatto era che allora gli ufficiali erano parte integrante della classe dirigente nazionale e che un sistema politico liberale permetteva, ovviamente con qualche riserbo, un certo dibattito sulle questioni militari. Condizioni che il fascismo distrusse e che l'Italia repubblicana e democratica è sembrata disinteressata a ricreare. Per tali ragioni l'esperienza di quei 'fogli in uniforme' è stata dimenticata. Le loro collezioni, peraltro di assai difficile reperibilità, non sono state più studiate. Gli autori di questo volume invece finalmente analizzano questi giornali, ne spiegano la ricchezza come fonte e come specchio di una mentalità e di un intero periodo storico.
Forze armate. Cultura, società, politica
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2014
pagine: 407
Gli studi qui raccolti ripercorrono l'età moderna e contemporanea, scandagliando lo studio storico delle forze armate italiane preunitarie e unitarie sotto il triplice registro dell'analisi culturale, sociale e politica. Proprio l'interazione di questo triplice registro permette di cogliere discontinuità e permanenze nel fluire dei secoli. Questi studi sono cresciuti anche da noi secondo il quadro delle trasformazioni degli studi internazionali: da una disciplina assai tradizionale, dedicatasi a ricostruire battaglie e campagne, anche allo scopo di contribuire a formare ufficiali nelle accademie militari, con gli anni Sessanta-Settanta essa si è riconvertita in più aggiornati war and society studies. Negli ultimi tempi, sia pur senza arretrare dalle nuove conquiste metodologiche, gli studi sono stati più sensibili ai temi dell'efficienza in combattimento evolvendo in una new military history e riconfermandosi uno dei terreni più fertili e dinamici di innovazione storiografica. Il volume è dedicato a Piero Del Negro (che tanto ha dato agli studi storico-militari italiani e di cui si riporta la bibliografia integrale) nel momento in cui lascia i ruoli dell'insegnamento universitario.
Storie di guerre ed eserciti. Gli studi italiani di storia militare negli ultimi venticinque anni
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2012
pagine: 356
Se la guerra è una cosa troppo importante perché sia lasciata ai generali, la storia della guerra - e delle forze armate che la preparano, e della società nei suoi rapporti con queste e con quella - è qualcosa troppo importante perché non sia studiata, o sia lasciata a pochi specialisti. Con il volume che qui si introduce, che prosegue ed amplia quel bilancio tracciandolo appunto per gli ultimi venticinque anni, dalla metà degli anni Ottanta alla fine del primo decennio del nuovo secolo, certifichiamo anche per l'Italia una vera e propria dilatazione e diversificazione, se non una vera e propria esplosione degli studi storici su guerre, forze armate e società. Anche da noi una 'nuova storia militare' si impone. Il presente contributo mira a determinare con quali risultati e quali caratteri, lungo quali tendenze e con quali problemi si sia affermata questa più recente dilatazione degli studi italiani in tema di guerre e eserciti: un tema che trova una sua spiegazione in sé per la rilevanza del suo oggetto in sé e della trasformazione-innovazione storiografica segnalatasi negli ultimi decenni, anche indipendentemente dall'occasione per la quale esso è in realtà nato.
Costruire un nemico. Studi di storia della propaganda di guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2012
pagine: 244
La propaganda di guerra è un'attività costante e strutturale degli Stati dell'età contemporanea, al tempo cioè delle società di massa e della comunicazione di massa: non è un'invenzione estemporanea, casuale, di per sé negativa o imprevista. Questa considerazione, purtroppo ancora piuttosto poco comune negli studi italiani, sta alla base delle ricerche presentate in questo volume. Non è un caso se, in assenza di essa, da noi gli studi storici sulla propaganda contemporanea - e in particolare sulla propaganda di guerra - sono oggi più numerosi che nel passato ma mancano ancora di quell'organicità, visibilità e centralità che in molti altri Paesi li contraddistingue. Da qui i temi del volume. Anche in Italia quella del tempo del primo conflitto mondiale fu certamente all'origine di molte fra le forme novecentesche della propaganda di guerra novecentesca. Ma essa è stata seguita dagli scontri ideologici della 'guerra civile dei trent'anni', e poi dal mezzo secolo di Guerra fredda, sino agli ultimi due decenni nel corso dei quali altre attività di propaganda hanno caratterizzato, e velato, altri conflitti armati.
Guerre e culture di guerra nell'Italia unita
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2011
pagine: 228
Misurandosi con un arco cronologico che in effetti va dalla stagione napoleonica alla seconda guerra mondiale, il convegno ha ripercorso la storia italiana non tanto nella prospettiva della guerra quale evento dai confini ben delimitati nel tempo e nello spazio quanto alla luce di una categoria storiografica, la cultura di guerra, che è stata proposta in anni recenti in Francia nell'ambito delle riflessioni sul primo conflitto mondiale, ma che in questo caso è stata ripresa, al plurale, quale chiave di lettura di processi e di fenomeni di lungo periodo, di iceberg, dei quali la guerra è soltanto la parte emersa. Grazie a Giulia Albanese, Alessandro Casellato, Eva Cecchinato, Daniele Ceschin, Piero Del Negro, Enrico Francia, Gianluigi Gatti, Mario Isnenghi, Nicola Labanca, Marco Mondini, Michele Nani, Giorgio Rochat e Simon Levis Sullam è stata esplorata una pluralità di piste, dai bilanci storiografici alle ricostruzioni puntuali di dibattiti ideologici, dalla storia istituzionale a quella orale, e di fasi storiche, soffermandosi sul lungo Risorgimento, sull'Italia liberale, sulla Grande Guerra, sul fascismo e sulla seconda guerra mondiale.
Pietre di guerra. Ricerche su monumenti e lapidi in memoria del primo conflitto mondiale
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2010
pagine: 244
Lo studio dei monumenti ai caduti, e più in generale dei processi di costruzione-invenzione della memoria della Grande guerra, è oggi un campo di studio assai sviluppato in tutta Europa. Il concetto di comunità del lutto, una comunità diversamente perimetrata a seconda dei diversi momenti e delle diverse localizzazioni nazionali, è stato esteso, viste le dimensioni eccezionali delle perdite demografiche causate dalla guerra, sino ad immaginare vere e proprie comunità nazionali del dolore. Il volume, rispetto ad altri analoghi, ha la caratteristica di tenere assieme gli aspetti storici, quelli artistici e quelli relativi alla conservazione attuale dei monumenti ai caduti della Grande guerra. Ha inoltre una valenza nazionale, e non meramente locale, come di recente è accaduto per molte analoghe pubblicazioni, edite man mano che le varie soprintendenze regionali andavano catalogando-restaurando-valorizzando i segni di memoria della propria area di competenza.
Giuseppe Garibaldi fra guerra e pace
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2009
pagine: 175
Fare il soldato. Storie del reclutamento militare in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2008
pagine: 221
Nel 2000 il governo della Repubblica italiana ha 'sospeso', ma di fatto abolito in tempo di pace, il servizio militare obbligatorio. Con la fine della leva non si aboliva solo un'istituzione militare (che ha comunque coinvolto direttamente decine di milioni di italiani): si chiudeva, anche da noi, un capitolo della storia nazionale fra Italia liberale, regime fascista, democrazia repubblicana. Il volume ripercorre capitoli importanti e snodi decisivi del 'fare il soldato' in Italia: la preparazione della comunità militare nazionale attraverso esperienze preunitarie come quelle napoleoniche e risorgimentali; la costruzione dell'esercito unitario con il reclutamento a base nazionale (con la quasi unica eccezione degli alpini, a reclutamento territoriale); la mobilitazione dei coscritti e dei, pochi, volontari per le due guerre mondiali; il mantenimento dell'esercito di coscrizione nel primo mezzo secolo di storia repubblicana.
Forze armate e beni culturali. Distruggere, costruire, valorizzare
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2008
pagine: 299
In genere, pensando a forze armate e a beni culturali, si ritiene di parlare di due ambienti fra loro assai lontani, opposti, in lotta. Senza negare l'evidenza, però, si può osservare che nella storia le vie delle forze armate e quelle dei beni culturali si sono incrociate in modi più complessi e contraddittori. Se lo scopo delle guerre era vincere il nemico ad ogni costo, anche rovinandone il patrimonio artistico o impadronendosene, di recente, nelle operazioni militari è possibile intravedere segni del diffondersi di un rispetto nuovo per i beni culturali dell'avversario. E poi, nella loro storia le forze armate non hanno solo distrutto beni e patrimoni culturali: li hanno anche creati (lapidi, monumenti, segni di memoria relativi alle guerre). Infine, ancor oggi, una parte non piccola del patrimonio culturale si trova gestita dalle amministrazioni militari; un patrimonio complesso che deve essere oggi studiato, conservato, valorizzato. Parlare di forze armate e beni culturali, insomma, significa affrontare questioni importanti e diverse, che impongono sfide sia alle amministrazioni militari che agli studiosi.