Unicopli: Storia sociale dell'educazione
Il privato è politico. Narrazione autobiografica e formazione
Silvia Nanni
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2015
pagine: 115
Nel volume affiora un'attenta riflessione sulla dimensione formativa del discorso autobiografico che intende disvelare soprattutto, a partire da un'indagine sulla storia delle narrazioni autobiografiche, quelle componenti che da una parte consentono al singolo soggetto di trasformare il racconto di sé in progettualità consapevole e, dall'altra, di intendere l'evento autobiografico come testo al cui interno è possibile rintracciare i significati della vita collettiva, delle sue metamorfosi e delle sue permanenze. In questo senso la ricerca di Silvia Nanni, oltre a collocare la questione autobiografica all'interno del più recente dibattitto filosofico, pedagogico e storiografico, vuole, con grande profondità critica ed ermeneutica, evidenziarne lo spessore politico e utopico, fuori da ogni tentazione intimista o riduttivamente individualistica. A partire dalle lungimiranti intuizioni di Antonio Gramsci e con una attenzione particolare rivolta ai luoghi (simbolici e materiali) della memoria collettiva, il racconto di sé, così inteso, può divenire "coscientizzazione", opera politica, dissenso, resistenza.
Ottocento fra casa e scuola. Luoghi, oggetti, scene della letteratura per l'infanzia
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2014
pagine: 278
Ci sono due luoghi che, nell'infanzia di tutti, hanno esercitato uno straordinario potere educativo: la casa e la scuola. Si tratta di ambienti che seducono e impauriscono il bambino e che, storicamente, sono sempre stati gestiti dagli adulti. Per la loro vincolante forza materiale, la casa e la scuola hanno acquisito un grande valore simbolico che la letteratura per l'infanzia ha saputo cogliere e rappresentare. Chi non ricorda la casina dei Sette Nani, il castello della Bella Addormentata, la cantina di Barbablù, ma anche la capanna di Robinson Crusoe o quella dello Zio Tom? Nel mondo occidentale questi luoghi riflettono indubbiamente l'apogeo, le contraddizioni e la crisi della borghesia. Al loro interno si svolge la crescita sorvegliata delle nuove generazioni. La casa e la scuola sono le protagoniste di questo libro che, attraverso le ricostruzioni storico-critiche di accreditati studiosi, affronta la questione degli spazi educativi dal punto di vista della loro rappresentazione letteraria dell'Ottocento.
«Col solo lume della ragione e dell'esperienza». Gli atti del Congresso internazionale di Roma del Libero Pensiero del 1904
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2013
pagine: 186
Ancora oggi si presenta lacunosa la storiografia italiana sul movimento politico-culturale del Libero Pensiero, che, come è stato osservato da Verucci, del vario universo laico fu "storicamente la corrente più radicalmente e aggressivamente anticlericale". Il lavoro che qui si presenta al lettore si propone di introdurre alla lettura degli atti del Congresso di Roma del 1904 del Libero Pensiero Internazionale. Tale appuntamento è stato riconosciuto come uno dei momenti più alti del movimento del Libero Pensiero e più in generale dell'anticlericalismo europeo prima della Grande Guerra. Il congresso del 1904, infatti, merita a nostro avviso di essere ricordato sotto diversi aspetti: uno culturale, in quanto esso costituì un'occasione in cui fecero mostra di sé i vari anticlericalismi nazionali; uno istituzionale, in quanto in quell'appuntamento furono formulati i principi cui avrebbero dovuto ispirarsi i rapporti tra Stato e Chiesa; uno politico, in quanto quelle assise definirono una piattaforma che i vari partiti che facevano proprie le istanze anticlericali avrebbero dovuto inserire nelle diverse agende nazionali.
Gli asili d'infanzia a Roma tra Otto e Novecento
Giovanna Alatri
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2013
pagine: 253
Il libro, attraverso la ricostruzione del difficile e lungo percorso compiuto dalla scuola per l'infanzia, in Italia in generale e a Roma in particolare, si propone di fare conoscere una parte della storia dell'educazione del nostro Paese spesso ignorata o trascurata; l'impostazione cronologica adottata e il ricorso a documenti e scritti d'archivio e testimonianze d'epoca, permette di meglio comprendere innanzi tutto le condizioni di vita della maggior parte della popolazione italiana e romana nei decenni a cavallo tra Otto e Novecento, quali fossero gli ambienti destinati ad accogliere i bambini in età prescolare e da chi fosse composto il personale addetto alla loro custodia ed educazione, e consente inoltre di conoscere le figure di maggiore spicco che in campo pedagogico, politico e istituzionale hanno determinato una svolta decisiva nel modo di considerare l'infanzia e il valore della educazione per la sua armonica formazione, contribuendo in maniera sostanziale al miglioramento e alla evoluzione culturale e sociale della nostra scuola primaria e delle sue strutture, e ad una accettabile preparazione e condizione della classe magistrale.
Comari patentate. La scuola per levatrici nella Novara dell'Ottocento
Elisa Mazzella
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2012
pagine: 125
La nascita fu per secoli oggetto di una cultura non scritta e tramandata di madre in figlia. Tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento, i chirurghi incominciarono a interessarsi all'ostetricia e a conferirle una specifica connotazione scientifica. Gradualmente la figura della levatrice fu istituzionalizzata all'interno di una precisa gerarchia professionale, che riconosceva nel medico l'unico competente nell'esercizio dell'assistenza al parto, soprattutto in ambito ospedaliero. Sulla scorta di tale rinnovamento, tra il '700 e l'800 nel Nord dell'Europa e anche nella nostra penisola vennero aperte diverse scuole per levatrici, furono pubblicati trattati specifici per l'istruzione delle donne e vennero elaborati e messi in pratica nuovi metodi di insegnamento allo scopo di formare personale adeguato. Attraverso l'analisi di un'originale documentazione archivistica, il volume ricostruisce l'esperienza della scuola ostetrica novarese, tuttora attiva e fino a qu esto momento mai studiata, inserendola nella più ampia cornice del variegato panorama nazionale.
Giuseppe Sergi e «la morale fondata sulla scienza». Degenerazione e perfezionamento razziale nel fondatore del Comitato italianao per gli studi di Eugenica
Luca Tedesco
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2012
pagine: 133
Studioso di una pluralità di discipline nella seconda metà dell'Ottocento, Sergi, tra i massimi antropologi positivisti tra Otto e Novecento e fondatore del movimento eugenetico italiano, le pose al servizio di una rifondazione razionale della società la cui integrità psico-fisica doveva essere salvaguardata attraverso un progetto di perfezionamento razziale e l'espunzione di ogni dimensione metafisica, segnatamente religiosa, che la società minacciava non meno della degenerazione biologica della razza. Se la drasticità delle misure prospettate da Sergi nei confronti dei 'tarati' irrecuperabili non fu accolta da quella latina nostrana, l'enfatizzazione sergiana della validità della profilassi fisica e morale, della medicina sociale preventiva, dell'assistenza materno-infantile e dell'educazione per i sani e per i deviati recuperabili sarebbe stata condivisa dalla nostra classe politica e medica, incline perlopiù ad accogliere il modello 'ambientalista-lamarckiano' piuttosto che quello 'determinista-mendeliano'. Il 'socio-ambientalismo' sergiano, così, avrebbe improntato nel nostro Paese il discorso sul perfezionamento razziale perlomeno fino agli anni Trenta del Novecento.
Il cassetto segreto. Letteratura per l'infanzia e romanzo di formazione
Milena Bernardi
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2011
pagine: 214
Tra letteratura per l'infanzia e romanzo di formazione emergono incroci e complicità che mettono in risalto la funzione anticipatoria e propedeutica che la letteratura per ragazzi svolge nei confronti del genere "romanzo di formazione" e degli itinerari del divenire dell'infanzia e della giovinezza. Scaturisce la parentela che intreccia il romanzo di formazione con il racconto d'infanzia e la letteratura per l'infanzia. Attraverso le rappresentazioni e le metafore letterarie che coinvolgono anche le opere per ragazzi, si cerca di guardare alla complessità culturale evidenziando alcuni filoni tematici che si espandono dal Bildungsroman fino ai classici per ragazzi e oltre. Anche dal punto di vista della storia della cultura si assiste ad una singolare coincidenza: tra la fine dell'Ottocento ed i primi anni del Novecento si pubblicano numerosi grandi classici della tradizione letteraria per ragazzi che conquista una speciale fortuna; nel contempo è già in atto il processo di decadenza del romanzo di formazione. Da quell'epoca alla nostra le storie di formazione hanno subito ulteriori trasformazioni: prevalgono trame che inseguono le criticità del percorso identitario e del sociale.
La musa bambina. La letteratura mitologica italiana per ragazzi tra storia, narrazione e pedagogia
William Grandi
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2011
pagine: 232
Mito e infanzia hanno intrecciato nei secoli relazioni intense e suggestive: dai remoti riti di iniziazione - nei quali i miti svelavano ai giovani i segreti del cosmo - ai moderni cartoon e fumetti impregnati di suggestioni mitologiche, i racconti ancestrali accompagnano da secoli la crescita delle nuove generazioni. Anche a partire da queste evidenze, il presente saggio ricostruisce, in un'ottica pedagogica, la storia della letteratura mitologica italiana per ragazzi nei suoi rapporti con la cultura, l'editoria e la scuola. Dal primo libro di racconti mitologici per bambini di Laura Orvieto nel 1911, attraverso la propaganda fascista e la riforma Gentile, sino al secondo dopoguerra e agli anni attuali, la letteratura mitologica per ragazzi ha accompagnato l'evoluzione dell'immaginario infantile e dei riferimenti educativi, divenendo, in modo discreto ma attento, una significativa testimone dei cambiamenti collettivi e culturali del nostro Paese.
La mia scuola
Rina Nigrisoli
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2011
pagine: 191
L'inedito diario di una maestra, Rina Nigrisoli - la quale conduce un esperimento di scuola elementare d'ispirazione attivistica a Portomaggiore (Ferrara) dal 1920 al 1924 -, emerge come un documento storico-educativo capace di offrire inediti spunti di riflessione sul movimento delle scuole nuove. In Italia, infatti, sulla sperimentazione educativa di quegli anni, che emerge anche in piccole scuole di campagna grazie alla sensibilità ed alla abnegazione di straordinarie personalità di maestri e maestre, c'è ancora tanto da scoprire. Il diario di Rina Nigrisoli, custodito presso il Museo Storico della Didattica Mauro Laeng (Facoltà di Scienze della formazione dell'Università degli Studi Roma Tre), oggi viene pubblicato integralmente con la cura e l'introduzione di Francesca Borruso.
I figli del Papuano. Cultura, culture, intercultura, interculture da Labriola a Makarenko, Gramsci, Yunus
Nicola Siciliani de Cumis
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2010
pagine: 292
Scuola e itinerari formativi dallo Stato pontificio a Roma capitale. L'istruzione secondaria
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2010
pagine: 363
La storia dello sviluppo dell'istruzione secondaria in Italia presenta ancora molte lacune storiografiche sia per quel che riguarda la realtà pre-unitaria sia in relazione alle vicende del nuovo regno. Nel volume si affronta la questione della storia dell'istruzione post-elementare e pre-universitaria, via via nel tempo diversamente denominata, nel contesto della realtà romana dallo Stato pontifico ai primi decenni del Novecento. Si tratta di un percorso conoscitivo molto rilevante anche perché inserito in un territorio circoscritto e, allo stesso tempo, denso di forti valenze simboliche. La storia della formazione di tante generazioni di adolescenti, segnata dalla loro origine di ceto e di genere, mostra quanto sia complesso il rapporto fra scuola e società quando si è alle soglie della vita adulta - anch'essa diversamente datata nel tempo - e ci si avvia ad essere destinati, troppo spesso precocemente, alla vita religiosa o familiare, al lavoro o agli studi più elevati riservati alla futura classe dirigente.
Tra inclusione ed esclusione. Una storia sociale dell'educazione dei rom e dei sinti in Italia
Luca Bravi
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2009
pagine: 173
La storia dei rom e dei sinti viene qui rievocata alla luce della cosiddetta "questione zingari", etichetta denigrante secolare, e inserita all'interno di una più ampia storia sociale dell'educazione europea, segnata dal progetto occidentale di una rieducazione ossessiva di questa minoranza. Il fallimento dei progetti tagliati sui cosiddetti "zingari" dal Settecento produsse l'immagine del soggetto "non-cittadino": crescevano gli stereotipi dello "zingaro" nomade, asociale, ladro; il positivismo rendeva quelle generalizzanti etichette delle tare razziali ineliminabili. Si aprivano anche per i rom e i sinti i cancelli dei campi di sterminio nazifascisti. Gli stereotipi che segnarono il destino di morte di questa minoranza (la più numerosa all'interno dell'odierna Unione europea) si sono conservati con incredibile continuità nella cultura dei "non-zingari"; tutto ciò riguarda la società maggioritaria e la scuola post-Auschwitz da essa progettata, in quanto ha spesso veicolato in passato, e soprattutto in Italia, lo stereotipo dello "zingaro" in continuità con le etichette fasciste di stampo razziale.