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Vita e Pensiero: Ricerche. Filosofia

Il linguaggio del male. Strategie giustificative nella «Teodicea» di Rosmini

Il linguaggio del male. Strategie giustificative nella «Teodicea» di Rosmini

Paolo Gomarasca

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2002

pagine: 392

Risolvere il problema del male è sempre stata l'ambizione di ogni tentativo di teodicea. Come gli altri esemplari del genere, il saggio di Rosmini utilizza, vagliandoli uno per uno, una serie - storicamente 'codificata' - di complicati meccanismi giustificativi. L'idea centrale di questo lavoro non è tuttavia quella di analizzare soltanto la soluzione offerta, indovinandone in 'filigrana' illustri interlocutori come Leibniz, Rousseau, Malebranche, Bayle e Spinoza: è fin troppo semplice mostrare come anche la teodicea rosminiana funzioni solo per i 'grandi numeri'. Meno semplice è capire perché il singolo soggetto sofferente è 'fatto fuori', evacuato dal discorso teodiceizzante. Da qui, l'idea di rovesciare l'approccio: non, quindi, cercare nella soluzione proposta dalla teodicea le ragioni che dovrebbero spiegare il problema del male, bensì cercare nella costituzione stessa del male come problema le ragioni della teodicea come discorso. Ne emerge una 'grammatica' del patire, strutturata secondo una duplice catena di 'significanti', attorno a cui il 'significato'/soluzione del male appare costruito, 'detto' secondo precise regole di un 'dire' che, manco a dirlo, non è mai di qualcuno che soffre. Tanto più strano se si pensa che, tra i 'significanti' del linguaggio rosminiano del male, si incontrano le parole di Giobbe.
29,00

Il pensiero antico

Il pensiero antico

Giovanni Reale

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2001

pagine: XII-632

A volere mettere ordine nell'odierno modo di pensare, filosofico e non, si avverte il rischio dello smarrimento, tanto esso appare disperso e confuso. Tuttavia, questa complessità è pur sempre l'esito di uno sviluppo che ha carattere storico e che, quanto più si avvicina alle sue origini, tanto più si semplifica e si concentra. Così, gli albori del nostro pensiero occidentale filosofico e scientifico, con quella sua particolare razionalità e curiosità del mondo, sono descritti e ripercorsi da Giovanni Reale con metodo, rigore, completezza e, ancor più, con la consistente forza sintetica che gli deriva dalla capacità di individuare una linea di interpretazione unitaria e costante attraverso tutta l'opera. A guidare la trattazione è il criterio che la storia del pensiero antico sia segnata dalla scoperta del mondo soprasensibile a opera di Platone e di Aristotele. Prima di tale momento, con i filosofi presocratici, a prevalere era la dimensione 'precategoriale', cioè né fisica né metafisica; dopo Platone e Aristotele, con le filosofie ellenistiche, si pone la possibilità di concepire un mondo trascendente, oppure solo immanente, di tipo materialistico e corporeistico. Anche queste posizioni si consolidarono in antagonismo teoretico con l'istanza della trascendenza, venendone in qualche modo condizionate. Nell'ultima fase del pensiero antico, costituita dal neoplatonismo, si impose la prospettiva della trascendenza, fino a riassorbire lo stesso mondo fisico in quello metafisico.
36,00

Il problema della verità. Heidegger vs Aristotele

Il problema della verità. Heidegger vs Aristotele

Alessandro Giordani

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2001

pagine: VIII-308

Il problema dell'essere è dominante nella riflessione heideggeriana. Impostato sulla scia degli studi di Husserl sull'intuizione veritativa e sviluppato a partire da un'estesa lettura della concezione della costituzione essenziale dell'uomo proposta da Aristotele nel VI libro dell'Etica a Nicomaco, esso è stato oggetto di diverse soluzioni, incentrate sul tentativo di superare l'identificazione tra verità e presenzialità. Ciò al fine di porre la verità come principio velato di emergenza della totalità dell'ente e dell'orizzonte d'essere in cui si presenta. In che modo, tuttavia, è stata concretamente pensata la problematica della verità dell'essere e in che modo la prima soluzione sistematica del problema proposta da Heidegger è stata sviluppata al fine di non incorrere in contraddizioni? In che misura la soluzione definitiva, che segna la celebrata svolta, è in grado di superare tali contraddizioni? In che misura, infine, è possibile dire che il pensiero heideggeriano si pone, secondo l'intenzione del filosofo stesso, come oltrepassamento del pensiero ontologico aristotelico e, in generale, occidentale? L'intento di questa analisi è identificare lo sviluppo del pensiero di Heidegger in relazione al problema dell'essere, cercando di proporre un'interpretazione consistente dei termini in cui le precedenti domande sono poste e di illuminare la Grundfrage che ne costituisce lo sfondo: l'essere è definibile secondo una struttura?
24,00

Il pensiero filosofico e teologico di Dante Alighieri

Il pensiero filosofico e teologico di Dante Alighieri

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2001

pagine: XII-268

Dire di filosofia e di teologia in un'età come l'incipiente secolo XIV e in un autore come Dante Alighieri significa richiamare una stagione di incomparabile ricchezza speculativa e di grande apertura dialogica sui temi più intriganti dell'esistenza umana, la cui domanda di felicità viene soddisfatta primariamente dall'offerta di beatitudine donata dalla rivelazione di Gesù Cristo e riproposta in modo molto elaborato lungo i secoli della tradizione cristiana medievale. La natura allegorica della Commedia e il suo distendersi sul piano dei quattro sensus assicurano il continuo appello di Dante al procedimento raziocinativo e attestano l'imprescindibilità del ricorso alla filosofia per una puntuale comprensione degli assunti teologici. Il poema diventa sacro in virtù dell'evolversi dell'allegoria e della filosofia in teologia, fino a renderlo espressione di una poesia 'cristiana' in grado di tradurre nella potenza del linguaggio e dell'immaginario poetico i contenuti della speculazione teologica. I contributi qui raccolti, esito delle ricerche di un Convegno internazionale di studi dedicato al pensiero teologico e filosofico di Dante Alighieri, tentando un itinerario di recupero della tensione speculativa del poeta, mirano a indagarne l'opera nella sua interezza, partendo dallo scavo testuale per risalire alle fonti e per raffrontarla con la successiva storia del pensiero filosofico e teologico.
21,69

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 4

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 4

Werner Beierwaltes

Libro: Libro rilegato

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2000

pagine: 392

26,86

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 20

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 20

Carmelo Vigna

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1999

pagine: XXXVIII-562

Secondo questo libro, il compito dell'ontologia, oggi, dovrebbe essere quello di occuparsi, a partire dal frammento, del senso dell'Intero, come alternativa alla pretesa moderna, soprattutto hegeliana, di determinare l'Intero del senso e alla, pretesa contemporanea di proclamare il Nonsenso dell'Intero, cioè poi il semplice restare al frammento.
36,00

Dialettica e filosofia in Lorenzo Valla

Dialettica e filosofia in Lorenzo Valla

Marco Laffranchi

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1999

pagine: XXIV-356

Come suggerisce il titolo, "Dialettica e filosofia in Lorenzo Valla", lo studio di Marco Laffranchi intende ritagliare uno spazio di analisi sul metodo e sui contenuti dell'orientamento filosofico dell'umanista, espressi nella sua opera di reinterpretazione dell'arte dialettica. Nella prima parte viene proposta una linea generale di approccio alla Dialectica; al centro dell'attenzione si pone il concetto della verità, così come viene delineato dall'autore, connesso con il suo implicito fondamento antropologico. La seconda parte conduce la ricerca a scandagliare i singoli settori del discorso filosofico a cui Valla applica il proprio criterio veritativo filologico-retorico, consistente nel paragone costante con il lessico della consuetudo Auctorum. In appendice vengono presentate alcune tracce significative della Dialectica valliana in autori della successiva tradizione filosofica.
26,00

Pierre-Daniel Huet: erudizione, filosofia, apologetica

Pierre-Daniel Huet: erudizione, filosofia, apologetica

Elena Rapetti

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1999

pagine: VI-346

Pierre-Daniel Huet appartiene a quella "race des savants" caratteristica del XVII secolo fatta di uomini dalla vasta erudizione e dalla produzione multiforme. Nel tessuto culturale francese, come pure a livello europeo, rappresentò una stimolante presenza per le relazioni dotte e amicali che intrattenne con illustri membri della République des Lettres nei diversi milieux di cui si trovò a fare parte: l'Europa erudita, la Francia letteraria, la corte ed infine la Chiesa. La sua produzione letteraria comprende accanto ad opere di carattere più specificatamente filosofico, opere di carattere filologico-erudito e riflette, nella sua varietà, l'amore inesauribile di Huet per il sapere, distinguendosi per la compenetrazione intima di erudizione profana e di sapienza cristiana. Erede dell'Umanesimo, "savant universel", come ebbe a definirlo Voltaire, Huet attinse dall'antichità i modelli e le risposte ai disagi della sua epoca, in perfetto accordo col detto: "nous sommes des nains sur les épaules des géants". L'erudizione, principale arma antiapologetica dei libertins, divenne nelle sue mani strumento di difesa della religione cristiana. Ricostruire uno spaccato di vita intellettuale del XVII secolo, esaminare i meccanismi in cui si consuma la "crise de la conscience européenne" attraverso l'analisi delle opere più propriamente filosofiche, della corrispondenza, degli appunti inediti di uno dei suoi esponenti più illustri: tale è il proposito di questo lavoro.
26,00

Filone di Alessandria nella prima letteratura cristiana. Uno studio d'insieme
34,00

Trinità e incarnazione. Il rapporto tra filosofia e teologia rivelata nel pensiero di Leibniz

Trinità e incarnazione. Il rapporto tra filosofia e teologia rivelata nel pensiero di Leibniz

M. Rosa Antognazza

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1999

pagine: 420

Il presente studio intende delineare il rapporto tra filosofia e teologia rivelata nel pensiero di Leibniz attraverso la considerazione di due misteri centrali della rivelazione cristiana, intorno ai quali vivo era il dibattito nel Sei-Settecento: Trinità e Incarnazione. Rifiutandosi di accettare questi dogmi, ritenuti irrazionali, i sociniani diventano il principale bersaglio dei difensori di tali misteri. Nate sul terreno teologico, le polemiche trinitarie si intrecciano strettamente con problemi di ordine filosofico, quali il rapporto fede-ragione, rivelazione-sapere, il dibattito circa l'ambito di validità del principio di non contraddizione, la riflessione sui limiti dell'intelletto umano e i gradi della conoscenza, la valenza e il significato dell'analogia, la legittimità dell'uso dei concetti di 'natura', 'sostanza', 'persona', la precisazione del concetto di relazione. Leibniz, prendendo direttamente parte a tali polemiche, diventa una guida d'eccezione per chi voglia scorgerne le implicazioni filosofiche, da lui chiaramente evidenziate. Questa attiva partecipazione implica, d'altra parte, la riflessione su nodi fondamentali per la sua stessa dottrina filosofica, sia a livello gnoseologico sia a livello metafisico.
32,00

Le ragioni della libertà. Le ragioni della solidarietà

Le ragioni della libertà. Le ragioni della solidarietà

Adriano Bausola

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1998

pagine: 392

Gli scritti contenuti nel presente volume analizzano la cultura contemporanea nelle sue componenti filosofiche, religiose, ideologico-politiche, con particolare attenzione alla 'cultura dei giovani', alla crisi di valori legata allo sviluppo dell'industrialismo e all'incertezza del nostro tempo. Le riflessioni qui proposte vengono svolte non solo in astratto, a livello di pura teoria, ma in concreto, in rapporto ad aspetti delicati e difficili della vita del nostro tempo, con le sue crisi sociali, le tensioni tra gruppi ed etnie, a livello nazionale e internazionale, le tante richieste inevase di giustizia e solidarietà, le esigenze di un ordine civile più alto. Questi problemi sono affrontati nel tentativo di individuare possibili linee di fondo per una soluzione, alla luce dell'ispirazione cristiana, la quale porta oltre l'antitesi e non si accontenta di una semplice mediazione compromissoria, più o meno a buon mercato, tra le istanze della libertà e quelle della solidarietà. Tale ispirazione cristiana trova espressione di primo rilievo nell'insegnamento sociale della Chiesa, a partire dal Magistero più alto, come sottolineano alcuni tra i saggi qui raccolti, dedicati proprio a tale dottrina e alle Encicliche di Giovanni Paolo II riguardanti aspetti importanti di essa.
12,00

L'estetica trascendentale fenomenologica. Sensibilità e razionalità nella filosofia di Edmund Husserl

L'estetica trascendentale fenomenologica. Sensibilità e razionalità nella filosofia di Edmund Husserl

Vincenzo Costa

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1998

pagine: X-342

All'interno della filosofia di Edmund Husserl vi è un ambito che il fondatore della fenomenologia chiamava "estetica trascendentale". Esso allude a un insieme di problemi relativi alle strutture fondamentali della sensibilità. Nel presente volume si intende mostrare la funzione fondativa che questo settore esercita entro la fenomenologia trascendentale. Nella razionalità interna allo strutturarsi dei contenuti sensibili viene cercata la giustificazione per prese di posizione filosoficamente più impegnative e, a partire dal primato della sensibilità, viene interpretata la nozione stessa di soggettività trascendentale. Lungo questo percorso emergono come concetti fondamentali della fenomenologia trascendentale quelli di "associazione trascendentale", di "sintesi passiva" e di "attività cinestetica". A partire da questi concetti viene interamente reinterpretata la nozione di "sensibilità", anche rispetto ad alcune proposte che pure emergono da opere husserliane come le "Ricerche logiche" e "Idee".
26,00

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