Vita e Pensiero: Strumenti/Pedagogia e scienze educazione
Educare alla giustizia riparativa (0-6 anni). Prevenire il conflitto fin dalla prima infanzia
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2025
pagine: 136
Il modello della giustizia fondato sulla corrispettività dei comportamenti – per cui quando si valuta negativamente l’altro, rispetto a qualche aspetto del suo agire, risulterebbe giusto, per il proprio bene, agire altrettanto negativamente verso di lui, onde sopraffarlo – è estremamente diffuso nella nostra cultura, che lo esprime attraverso l’immagine della bilancia. Tale modello, utilizzato lungo i secoli dal diritto penale, è tuttavia soggiacente anche alla logica della guerra: superarlo, dunque, è ormai impellente, se si vuole evitare, dati gli strumenti bellici oggi disponibili, la distruzione stessa dell’umanità. Quel modello, del resto, offre sempre l’alibi per agire contro qualcuno, in quanto potrà sempre ravvisarsi, in ogni persona e in ogni realtà umana, qualcosa di negativo. Proprio nel diritto penale è andato, peraltro, sviluppandosi, da alcuni decenni, un concetto diverso della giustizia: quello secondo cui alle situazioni che reputiamo negative non si risponde in termini di ritorsione del negativo, ma in termini progettuali o, se si vuole, in termini pur sempre di bene (ancorché impegnativi), dinnanzi al male. Col fine di tornare a rendere giuste, per tutti i soggetti coinvolti, relazioni che non lo siano state. Che questo modello relazionale non più retributivo, noto nel mondo come restorative justice, possa diffondersi dipende, in misura nient’affatto marginale, dagli stessi criteri educativi che sappiamo coltivare rispetto alle nuove generazioni. Per cui il presente volume rappresenta un tentativo pionieristico di riflessione – un vero e proprio inedito – su come la giustizia riparativa possa essere proposta quale modello di comportamento fin dai primi sei anni di vita: offrendo alle/agli insegnanti delle scuole d’infanzia, ma anche alle famiglie, autorevoli riflessioni pedagogiche e metodologie praticabili.
L'orientamento come bene comune
Luca Girotti
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2025
pagine: 130
L'esperienza della pandemia e del conseguente lockdown, fortemente significativa sul piano sia personale sia sociale, ha accentuato la complessità della società post-moderna, ponendo nuovamente in risalto il tema dell'orientamento, di cui oggi è riconosciuta la preminente dimensione educativa, giacché l'azione orientativa deve permettere di interpretare e dominare tale complessità, nella prospettiva di una società inclusiva e sostenibile. Alla luce di tale riconoscimento, il volume muove da uno sguardo sintetico al “campo” dell'orientamento, per poi indagare questo come categoria pedagogica e, infine, affrontare alcune questioni significative connesse con i progetti nazionali attualmente in corso. Di fronte all'incertezza che contraddistingue oggi l'atteggiamento verso il futuro, l'ermeneutica pedagogica propone l'orientamento come bene comune, cioè contemporaneamente bene per il singolo e per la società.
Chic. Formare lo stile di vita con gli adolescenti. Una lettura pedagogica di Paul Ricoeur
Vincenzo Salerno
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2023
pagine: 336
Paul Ricoeur costituisce una delle fonti più rigogliose del nostro tempo, sia per l'implicita ricchezza di prerequisiti per una teoria-teoresi pedagogica sia per la ricchezza di argomentazioni indispensabili, a chi intende, non solo conoscere ed entrare nell'integrazione dei saperi in prospettiva di educazione dell'uomo, ma desidera altresì avvertire l'importanza della competenza e dell'abilità: la pedagogia è anche arte dell'educazione. La lettura del libro mi ha reso più pensoso soprattutto dopo avere riflettuto sulla «fallibilità» umana, definita dall'Autore «enigma sconcertante», specie in un tempo come il nostro, esuberante di narcisismo, individualismo ed enfasi efficientistica. Il volume potrà essere di grande utilità agli educatori dei vari contesti, così come agli insegnanti e a chi, avvertendo l'emergenza e la confusione che vanno diffondendosi intorno al che cosa è educazione, per qual fine educare e con quali strumenti, intende riprenderne la revisione personale del modo stesso di intendere la riflessione per disporre nel tempo di qualche vero ed efficace punto fermo.
Chances. Una lettura pedagogica di Martha C. Nussbaum
Vincenzo Salerno
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2022
pagine: 336
Chance: è l’occasione, la possibilità di riuscita tramite la scelta di ciò che è buono o di ciò che non lo è. In questo consiste l’atto educativo, pedagogico dell’educatore: nel rendere abili alla scelta, nel fornire opportunità che abilitino a scegliere e discernere ciò che porta alla fioritura del soggetto, ad umanità piena. Martha Nussbaum, sfruttando la raffinata cultura letteraria da cui proviene, affronta temi etici e di educazione. Emerge, infatti, la sua convinzione circa lo stretto rapporto tra riflessione etica e azione educativa: responsabilità dell’educatore, e di chiunque si occupi di questo ambito, è la cura della fragilità di ciò che gli viene affidato, di sé e del mondo.
Saggezza e cura nell'azione educativa
Cristian Simoni
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2018
pagine: 240
Questo volume tratta di questioni antropologiche ed etiche legate all'azione educativa e si propone di offrire una definizione di azione educativa stessa che eviti il paradigma tecnico-strumentale. Per fare questo viene recuperata l'idea di prassi aristotelica, riletta in chiave prettamente educativa, come prassi bisignificante fronetico-epimeletica (della saggezza e della cura). La prima parte, dal tenore gnoseo-antropologico, recuperando il concetto di opposizione polare di Romano Guardini tenta di presentare una giustificazione antropologica dell'agire educativo, ovvero di indagarne un senso più profondo, legato all'idea guardiniana di essere umano come concreto vivente e come capace di agenzialità (concetto quest'ultimo che viene proposto per riassumere la condizione agente dell'uomo). La sezione seguente dell'opera, articolata in sette tesi, facendo tesoro delle acquisizioni antropologiche stesse, mette in seria questione alcuni concetti largamente diffusi e ben considerati dal discorso pedagogico attuale e ne propone, a seconda dei casi, un superamento o un'integrazione. Prefazione di Mino Conte.
«Sono io il custode di mio fratello» Emozioni e affetti nella scuola vissuta come comunità educativa
Emanuele Balduzzi
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2018
pagine: 178
La scuola vissuta come comunità educativa ha un grande valore poiché ci ricorda come la crescita e l'apprendimento avvengano sempre all'interno di particolari legami interpersonali. Questi ultimi sono sempre intrecciati ad affetti che vanno a dischiudere fecondi orizzonti di sviluppo e di maturazione. Ecco perché le differenti tematiche affrontate nel volume - la leadership educativa del docente, la corporeità e il mondo emozionale, l'educazione affettiva e sessuale nella scuola - vengono pensate proprio in una scuola così strutturata: ossia finalizzata alla promozione, valorizzazione e cura dei legami e affetti che la costituiscono.
Qualità della vita, narrazione e disabilità. Esperienze e proposte
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2017
pagine: XIV-300
Il volume affronta il tema della promozione della qualità della vita nella persona disabile adulta e anziana focalizzando l’attenzione sugli approcci più frequenti in ambito socio-sanitario e socio-educativo. In questo modo si intende fare emergere la complementarietà di alcune teorie riconducibili ai settori medico, sociale, giuridico e filosofico-religioso. In questo lavoro di sintesi sta sicuramente un importante elemento di novità del libro. Un secondo filo conduttore va a sottolineare la centralità della storia biografica della persona con disabilità, quale elemento fondamentale nell’accompagnamento e nell’accoglienza, da riconoscere e/o ricostruire attraverso un attento lavoro di ascolto e osservazione. Qualsiasi progetto educativo-didattico e/o riabilitativo personalizzato dovrebbe partire dalla conoscenza della persona e della sua famiglia, dalle risorse interne e da quelle di rete che possono favorire qualità della vita e benessere. Da questo punto di vista il raccordo fra la scuola e il lavoro e fra la scuola e la famiglia risultano di fondamentale importanza. Nella buona pratica del raccontarsi e raccontare, da un lato gli operatori necessitano di supervisione per non vedere ‘consumati’ dalla quotidianità entusiasmo, impegno e volontà; dall’altra gli ospiti di un servizio hanno bisogno di ‘aprirsi’ per farsi conoscere, per condividere, per partecipare, in sintesi, per comunicare ciò che sono e ciò che desiderano. Il libro curato da Mariateresa Cairo mette in luce questi aspetti attraverso le esperienze di una cooperativa milanese, che da alcuni anni condivide la sua attività con l’insegnamento di Istituzioni di pedagogia e didattica speciale e con alcuni TFA; con un capitolo dedicato all’aiuto che possono offrire le nuove tecnologie alla qualità della vita; mediante le riflessioni che nascono dall’esperienza di master in interventi educativi e riabilitativi assistiti con gli animali.
Abitare la solitudine. Percorsi di pedagogia introspettiva
Damiano Meregalli
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2017
pagine: 154
La capacità di stupirsi, di coltivare sogni e desideri, di interrogarsi sull'Oltre, di riconoscere la sacralità dell'esistenza propria e altrui, necessita di 'attimi di solitudine'. Questa qualità antropologica tanto ricercata dagli antichi come elemento di contemplazione della vita, interpella, ancora oggi, coloro che non vogliono arrendersi alla cultura della frammentazione, della contrapposizione, del vuoto esistenziale. La necessità di 'ritirarsi in sé' diventa infatti elemento indispensabile per scoprire la bellezza dell'interiorità. Il lavoro di Damiano Meregalli mette al centro della riflessione pedagogica la 'beata solitudo', intesa come strumento introspettivo necessario per destare l'uomo dall'apatia, dal torpore, dalla superficialità per giungere alla comprensione della propria singolarità. Per compiere questo passaggio occorre essere guidati da 'maestri' che, scommettendo sull'umano, diventino testimoni di una vita complessa ma affascinante, fragile ma ricca di opportunità, determinata ma spalancata all'eternità.
La pedagogia alla prova della virtù. Emozioni, empatia e perdono nella pratica educativa
Emanuele Balduzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2015
pagine: 207
Parlare oggi di virtù significa interrogarsi con forza sul significato antropologico dell'eccellenza umana. In prospettiva pedagogica, quest'invito si fa sempre più urgente, poiché si confronta apertamente con alcuni snodi educativi fondamentali per la crescita come la formazione del carattere, il valore della testimonianza e il senso della vita buona per l'uomo. La virtù, perciò, non si esaurisce nel possesso di particolari abilità o specifiche competenze, ma vivifica l'incontro, sempre imprevedibile, fra educatore ed educando. Ne consegue come il testo, pensato in particolar modo per tutti coloro che sono impegnati educativamente con gli adolescenti, vuole andare alla radice di quelle dinamiche relazionali intersoggettive che proprio l'atto virtuoso, indagato tenendo anche conto delle più recenti prospettive neuroscientifiche, consente di avvalorare e che ritrovano nel mondo emozionale, nella disponibilità empatica e nel perdono le sue rivelazioni esistenziali più incisive.
L'inquietudine umana. Per una pedagogia dell'interrogativo
Damiano Meregalli
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2014
pagine: 176
Quando la maestosità delle vette alpine o la profondità di un cielo stellato incrocia, quasi casualmente, lo sguardo dell'uomo, un senso di inquietudine pervade il viandante che si trova, così, cullato lentamente tra le anse dell'interrogativo alla ricerca del significato per cui è stato chiamato alla vita. Questa condizione di 'erranza' viene bistrattata dalla società contemporanea perché chiede all'umano di non arrendersi all'omologazione, alla superficialità delle relazioni ma di andare alla radice del suo essere 'sola scheggia di mondo con moto diverso'. Il lavoro intende mettere al centro della riflessione il valore del silenzio e dell'ascolto come elementi fondamentali per ridare dignità all'esistenza stessa. Intenerirsi nuovamente di fronte al mistero umano è la sfida che attende oggi la pedagogia: riconsegnare l'uomo alla sua umanità inquieta e interrogante deve essere l'attenzione imprescindibile e irrinunciabile per l'educazione del XXI secolo.
Il lavoro educativo. Dieci virtù professionali
Bruno Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2014
pagine: 190
Ogni lavoro educativo è denso di emozioni, sentimenti, passioni, stati d'animo. Un insieme di fenomeni affettivi, espliciti e latenti, positivi e negativi, accompagna le professioni educative, costella la quotidianità dell'educatore andando a incidere sulle sue condotte, sulle sue logiche e sui suoi stili operativi, permea i suoi modi di pensare e di vivere l'educazione e la professione. Ne consegue che l'efficacia dell'azione educativa dipende non poco dalla qualità della relazione affettiva instauratasi tra educatore ed educando. Il testo discute dieci virtù professionali (amore, ascolto, comprensione, empatia, fiducia, ospitalità, pazienza, rispetto, speranza, tenerezza) ritenute indispensabili per dare valore e successo all'atto educativo. Esse partecipano alla configurazione della professionalità dell'educatore, e dunque della sua identità, e alla caratterizzazione dei suoi compiti e delle sue funzioni. Se possedute e agite, contribuiscono a dare risposte concrete e valide ai bisogni e alle domande di educazione posti dalle differenti persone e dai differenti contesti di questo tempo. In questo senso, le pagine che compongono il volume, lungi dall'ambire a disegnare il ritratto del (l'impossibile) perfetto educatore, provano a tratteggiare quello del (possibile) buon educatore.