Vita e Pensiero: Temi metafisici e problemi del pensiero antico
Attività e virtù. Anima e corpo in Aristotele
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: 496
I molteplici e complessi rapporti tra l'anima e il corpo, le caratteristiche della psichè e i nessi tra le sue diverse funzioni e attività, le ricadute di tali diversificati rapporti sul piano ontologico, fisicobiologico ed etico-antropologico: sono solo alcune delle questioni messe a tema nei saggi raccolti in questo volume. Alcuni tra i maggiori studiosi di Aristotele hanno qui dato vita a un dialogo serrato e coinvolgente con i luoghi teoreticamente ed ermeneuticamente più caldi e interessanti del pensiero dello Stagirita: le problematiche intersezioni tra le nozioni di atto (energeia) e potenza (dynamis); le virtù, i loro intrecci e i ruoli da esse assunti all'interno delle dinamiche e delle strategie di edificazione della vita buona e felice; le passioni, le loro ricadute sul versante psichico e somatico. Tali contributi, che coprono la quasi totalità del corpus aristotelico, si rivelano innovativi anche per quanto riguarda l'utilizzo di testi non adeguatamente valorizzati dagli studi precedenti. Il volume consente dunque di riattraversare i crocevia storico-concettuali più significativi di un pensiero al tempo stesso antico e attualissimo, quale quello aristotelico.
Dionisiaco e alterità nelle «Leggi» di Platone. Ordine del corpo e automovimento nella città-tragedia
Giovanni Panno
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: XXIV-388
Le Leggi raccolgono l'eredità della tragedia ateniese del V secolo a. C. e la traducono nel progetto legislativo di una colonia chiamata Magnesia. L'ipotesi da cui questo libro muove è che il potere di mediazione fra le diverse istanze interne alla polis, che il progetto platonico assegna alla legislazione, riposi sull'esperienza, eminentemente politica, del teatro ateniese. La prima parte del saggio si concentra su un'analisi del senso politico della dialettica teatrale e rituale di ordine-disordine nella tragedia attica (in particolare le Baccanti di Euripide) e dei luoghi dell'opera platonica che, prima delle Leggi, si fanno carico di una critica (e ripensamento) dei meccanismi mimetici. Nella seconda parte sono esaminate le strutture legislativa e teoretica di Magnesia e la funzione che esse esplicano rispetto a ciò che è altro dalla città. Dall'analisi del sostrato filosofico che regge la legislazione emerge un nuovo ordine naturale al quale è subordinato il rapporto identitario fra i diversi gruppi sociali, fra il nomos e i singoli nomoi, e infine fra il singolo cittadino e il divino inscritto nella città.
Platone e le «ragioni» dell'immagine. Percorsi filosofici e deviazioni tra metafore e miti
Linda M. Napolitano Valditara
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: XXVIII-308
La caverna, la skiagraphìa o 'pittura d'ombra', il mito degli androgini, il sofista che crea un mondo ruotando attorno uno specchio che lo rifletta, Socrate tafano e torpedine marina: le immagini celeberrime del corpus platonico sono qui rimeditate alla ricerca delle 'ragioni' che consentono di leggerle non quali semplici tratti decorativi, ma come veicoli di verità.
Un contrasto politico epocale. Meli e Ateniesi a confronto
Giovanni Viansino
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: 112
Il Dialogo dei Meli e degli Ateniesi di Tucidide rappresenta un momento nella storia della Grecia del V secolo a. C. e non è affatto estraneo al pensiero filosofico. Infatti, la filosofia ebbe profonda influenza sulla mentalità 'imperialistica' degli Ateniesi a cui offrì un consistente supporto ideologico. Per questo il dialogo qui tradotto, sinteticamente interpretato e analiticamente commentato, rappresenta uno straordinario esempio di come la filosofia può influire sulle vicende storiche, politiche e anche militari di un popolo. Di fatto i rappresentanti dei due popoli interpretano lo scontro fra la politica basata sul giusto e sul diritto e la politica realistica. Quest'ultima appare fondata sull'utile, in larga misura ispirata dalla medicina empirica (per quanto concerne l'attenzione al dato di fatto storico, più che al suo valore etico) e soprattutto dai Sofisti, per la loro critica ai valori tradizionali.
Lucrezio e la psicologia epicurea
David Konstan
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 198
David Konstan è uno dei massimi esperti di Epicureismo antico a livello internazionale. In questo libro apporta un contributo di rilievo alla comprensione dell'etica e della psicologia epicurea, nell'ambito della teoria dell'anima e delle sue passioni, con importanti risvolti anche relativi alla fisica e alla teoria della conoscenza. Dopo un'introduzione sulle "passioni" epicuree (i "pathe") e su che cosa propriamente si debba intendere con il termine pathos, il primo capitolo si occupa della psicologia epicurea, indagando l'anima e le passioni nell'Epicureismo. Oggetto dei capitoli successivi sono la teoria sociale e lo sviluppo dell'umanità secondo l'Epicureismo, e l'epistemologia, ossia la teoria epicurea della conoscenza. Lo studio di Konstan, si basa soprattutto sulle testimonianze di Lucrezio, senza trascurare però anche tutte le altre disponibili, dai frammenti di Epicuro al tardo epicureo Diogene di Enoanda, ed è arricchito da una bibliografia ampia e aggiornata.
I medioplatonici. Uno studio sul Platonismo (80 a.C - 220 d.C)
John Dillon
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 583
"I medioplatonici" di John Dillon è considerato un classico negli studi di filosofia antica, pressoché unico nel suo genere. Essooffre infatti un'importante sintesi storico-filosofica sul cosiddetto ‘Medioplatonismo', cioè sulla fase della tradizione platonica compresa fra il I secolo a.C. e gli inizi del III secolo d.C.,determinandone in modo chiaro e sistematico i confini cronologici e tematici e gli autori più significativi. Lo studio ripercorre le tappe fondamentali della tradizione medioplatonica, dalle sue origini nel I secolo a.C. agli immediati predecessori di Plotino. Dopo aver tracciato un quadro dell'Accademia Antica e della sua eredità nei secoli successivi, Dillon si sofferma in particolare su Antioco di Ascalona, Filone, Plutarco, la ‘Scuola di Atene' (II secolo d.C.), Albino/Alcinoo, Apuleio, i neopitagorici, e su alcune correnti ‘periferiche' del Platonismo imperiale. L'importanza di questo lavoro consiste nell'aver gettato luce sulla categoria filosofica del ‘Medioplatonismo', che in precedenza non era universalmente accolta, contribuendo a introdurla definitivamente nel dibattito filosofico. Un pregio non indifferente è la chiarezza espositiva, che rende il libro fruibile anche da parte di un pubblico non strettamente specialistico. Completano l'opera una postfazione dell'autore, con una discussione sullo stato degli studi nel ventennio 1977-1996, e un aggiornamento della bibliografia medioplatonica dal 1987 al 2010, a cura di Emmanuele Vimercati.
Etimologia e filosofia. Strategie comunicative del filosofo nel «Cratilo» di Platone
Maria Luisa Gatti
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 672
Il Cratilo è un capolavoro del genio filosofico e artistico di Platone, in cui la questione della correttezza per natura o per convenzione dei nomi viene strettamente connessa con il problema del movimento, posto in primo piano dagli Eraclitei, e con una serie fittissima di etimologie. Maria Luisa Gatti ha scoperto un'importante chiave di lettura delle etimologie e, quindi, della complessa architettura del dialogo. Platone realizza nel Cratilo un originalissimo 'gioco' della scrittura, che viene qui ricostruito e decifrato: quello della 'macchina teatrale'.
Il mediostoicismo di Panezio
Emmanuele Vimercati
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: XIV-350
Il pensiero di Panezio (II sec. a.C.), sul quale permangono ancora incertezze a causa della scarsità di frammenti, può essere considerato l'originale sintesi di alcune componenti: la tradizione veterostoica, il pensiero platonico-aristotelico, il confronto con l'Accademia Scettica, il contatto con il mondo romano. Panezio accolse la teoria aristotelica dell'eternità del cosmo, criticando la dottrina della conflagrazione ciclica e dubitando così dell'astrologia e della divinazione. Le innovazioni che ne scaturiscono sono significative, soprattutto nella psicologia e nell'etica.