Antenore: Biblioteca veneta
I manoscritti medievali in lingua volgare della biblioteca del museo Correr
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2013
pagine: XXXI-262
La Biblioteca del Museo Correr di Venezia, specializzata in storia dell'arte e storia veneziana, conserva un'importante collezione di libri manoscritti dall'XI al XIX secolo. Il catalogo censisce e descrive, per la prima volta in maniera scientifica, i 102 manoscritti medievali (anteriori al 1500) o in lingua volgare della Biblioteca, di diverse tipologie testuali, materiali e diversa provenienza, dando spazio particolare alla storia e alla bibliografia del manoscritto. Testi religiosi, vite di santi, scritti poetici, letterari, cronache, manoscritti miniati o ornati semplicemente, con legature originali, provengono in gran parte dalle biblioteche dei due tra i più importanti collezionisti veneziani tra Sette e Ottocento, Teodoro Correr e Emmanuele Antonio Cicogna. Seppure di diverso livello sociale e culturale e mossi da differenti motivazioni, entrambi tentarono di preservare le testimonianze dell'antica storia e cultura della Repubblica, in un periodo in cui intere collezioni, biblioteche nobiliari ed ecclesiastiche venivano svendute, disperse e irrimediabilmente perdute.
Giovanni Battista Ramusio «editor» del «Milione». Trattamento del testo e manipolazione dei modelli. Atti del seminario di ricerca (Venezia, 9-10 settembre 2010)
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2011
pagine: LII-172
Il libro di Marco Polo, conosciuto sotto i titoli Milione, Descrizione del Mondo, Libro delle meraviglie, è consegnato a tradizioni non omogenee, per lingua e posizione storica. Pur disponendo di simili materiali, perlopiù sottoposti a processi rielaborativi, l'impegno ricostruttivo attorno al libro, con intenti e criteri diversi, non è mancato. La presente collana apre un nuovo cantiere, con il progetto di verificare la possibilità effettuale dell'ipotesi ricostruttiva già avanzata da L.F. Benedetto nel 1928: una ricostruzione "integrale" che mantenga i connotati linguistici delle fonti. Nella sua serie si raccoglieranno edizioni critiche, monografie, atti di incontri di studio, dedicati alla definizione di oggetti testuali e all'analisi di momenti della tradizione manoscritta del libro poliano, con particolare ma non esclusiva attenzione ai testi ancora inediti e alle sue fasi meno note, perché meno indagate.
La mia istoria ovvero memorie del signor Tommasino scritte da lui medesimo. Opera narcotica del dottor Pifpuf, Venezia 1767-1768
Francesco Gritti
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2010
pagine: 256
Francesco Gritti (1740-1811) fu poeta dalla vasta e dispersiva produzione, in buona parte in veneziano. Al suo interno spiccano le favole, argute satire della decaduta aristocrazia alla quale lo stesso Gritti apparteneva. Il suo capolavoro è una delle opere più originali del Settecento. Il romanzo, pubblicato qui per la prima volta dopo l'edizione principe del 1767/68, in versione completa, parodiando tutte le tradizioni narrative non solo di Sei e Settecento, costituisce un gioco affascinante con e per i lettori, cui allude già il titolo lunghissimo con le sue numerose componenti contraddittorie. Secondo la moda settecentesca, il romanzo cerca di raccontare la vita e i viaggi del suo (non) eroe, che funge non solo da protagonista, ma anche da narratore. Il nostro però si vede sempre costretto a interrompere la narrazione perché incontra tanti altri personaggi che gli raccontano le loro storie, così che l' opera prende la forma di una sorta di scatole cinesi. Con questo romanzo il Gritti arricchisce il quadro della letteratura italiana di un testo che smentisce l'idea dominante del romanzo italiano come arretrato rispetto alla letteratura europea del tempo.
Il Natal di amore. Anacronismo
Giulio Strozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2009
pagine: 330
Quando sulla Terra arriva il dio Amore, tutte le convenzioni sociali sono messe a repentaglio e persino i più nobili eroi sono costretti a lanciarsi in imprese comiche e bizzarre. Giulio Strozzi (1583-1652), membro dell'Accademia degli Incogniti di Venezia e instancabile sperimentatore di generi letterari inventa uno scenario mitologico per una commedia che però non vuole schernire la cultura antica: le ridicole vicende di Ercole, Ulisse e Nesso servono piuttosto a sbeffeggiare il mondo contemporaneo dell'autore e in particolare le rigide restrizioni politiche e religiose. Tutto si risolverà con la nascita di una società nuova, più aperta alle differenze, un mondo dove ognuno è libero di esprimere le proprie passioni.
Consolatio venetorum
Raimondo Lullo
Libro
editore: Antenore
anno edizione: 2008
pagine: 160
La "Consolatio" è un testo politico e morale a un tempo, in cui gli elementi della tradizione filosofica cristiana s'intrecciano problematicamente con le relazioni tra Venezia e Genova alla fine del XIII secolo, in un contesto di conclamata belligeranza. In chiave mediterranea, la "Consolatio" ci riporta all'idea, cara a Lullo, della grande alleanza per riscattare dalle mani dei saraceni i luoghi sacri della religione cristiana, mentre, dal punto di vista individuale, egli cerca, sulla base di argomentazioni razionali ma anche perentorie, di consolare il suo interlocutore nel dialogo, il veneziano Pietro, per alleviarne la sofferenza a seguito della prigionia del fratello, ristretto nelle carceri genovesi dopo la sconfitta dei veneti nella battaglia di Curzola. Si tratta di un serrato dialogo tra il filosofo catalano e Pietro (forse Pietro Zeno) in cui il primo cerca di rintuzzare tutti i motivi di afflizione del veneziano e i suoi eventuali progetti di rivalsa.
Gli articoli del «Giornale sulle scienze e lettere delle provincie venete» (1823-1824)
Niccolò Tommaseo
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2007
pagine: 298
Una preziosa documentazione sull'attività giornalistica del celebre linguista. Il volume, curato da giovani studiosi formatisi alla scuola di Francesco Bruni, raccoglie i ventuno articoli (cui qui si aggiunge una nuova attribuzione) scritti da Tommaseo per il "Giornale sulle scienze e lettere delle provincie venete", tra il giugno 1823 e il luglio 1824. Esso offre così una preziosa documentazione sull'attività giornalistica e sul tirocinio del futuro critico professionista.
«Con quest'ordine disordinato». Relazione dell'ambasceria in Savoia (1603)
Francesco Priuli
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2006
pagine: LXXXII-126
Una legge del 1425 imponeva agli ambasciatori rientrati in Venezia dalla loro missione di darne entro pochi giorni informazione alle istituzioni della Serenissima. Secondo una pratica che divenne consuetudinaria, la scrittura degli ambasciatori da pura e semplice esposizione dell'attività del referente si estese sino a divenire un ampio affresco della condizione di uno Stato, periodicamente aggiornato nella situazione economica, politica, sociale e militare. Dopo la lettura pubblica in Senato il testo della relazione era depositato nella Cancelleria Segreta del Senato e ne veniva vietata la diffusione. Divieto peraltro frequentemente aggirato da uomini politici, nobili (come i Chigi e i Barberini), potenti, principi della Chiesa e persino eruditi.
Lessicografia dialettale. Ricordando Paolo Zolli. Atti del Convegno di studi (Venezia, 9-11 dicembre 2004)
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2006
pagine: 752
Niccolò Tommaseo: popolo e nazioni. Italiani, corsi, greci, illirici
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Antenore
anno edizione: 2004
pagine: VIII-870
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale di "Studi nel Bicentenario della nascita di Niccolò Tommaseo" (Venezia 23-25 gennaio 2003). Gli interventi studiano l'esperienza di Niccolò Tommaseo, scrittore e intellettuale fecondo, di cui oggi si ricorda qualche scritto creativo (soprattutto il romanzo "Fede e bellezza"), e il ruolo di protagonista, con Daniele Manin, nella breve ma intensa stagione della Repubblica di S. Marco (1848-49). Tommaseo elabora una nuova idea della letteratura elevata e scopre la cultura popolare, tra le difficoltà della censura e le occasioni offerte dai moti rivoluzionari. Il cattolico liberale Tommaseo si batte per una letteratura ricca di valori ma capace di parlare a un pubblico ampio.