Aracne: Fuori collana

L'autore, pittore e poeta abruzzese di Castiglione Messer Marino, narra alcuni momenti della sua vita attraverso la memoria visiva delle ricette della cucina paesana, riportando quello che i familiari, le nonne, le zie e la madre facevano in cucina, ogni giorno. La scintilla che ha innescato queste pagine di vita familiare è da ricercare nell'eccessiva presenza, nei media, dei programmi di cucina, i quali hanno riportato alla memoria dell'autore quello che accadeva negli anni intorno al 1950 nel suo paese d'origine, dove la neve superava i tre metri di altezza per sei mesi l'anno. Memoria visiva e memoria affettiva tornano a far vivere un passato recente mai dimenticato.

"A sessant'anni non si è ancora vecchi, come a venti non si è più bambini ma, per una strana alchimia, un sessantenne che lascia moglie e figli per una ventenne diventa "il vecchio con la bambina". Certo, il rapporto tra un lui maturo e una lei acerba non è un'invenzione dei nostri giorni, gli esempi famosi non mancano. A dare un'aria di assoluta novità a queste relazioni storicamente collocate sono i "social", che svolgono oggi un ruolo determinante nella vita personale e interpersonale, avendo totalmente cambiato lo scenario esistenziale. Nel vecchio e la bambina, il copione, che si diffonde oggi come una moda, presenta degli elementi di assoluta unicità: lui non è ricco e lei è solo una delle tante ragazze carine, lui è arrivato a un momento di stanca della sua vita e lei, col suo cipiglio da guerriera, aspira a una popolarità in rete".

C'è un passato che reclama di non morire, impone una rivisitazione, e in ciò la memoria trova nutrimento e forza. L'autore ne ripercorre luoghi e momenti e la narrazione, nella parte denominata "Graffiti", prende il ritmo e le cadenze di una confessione, quasi timorosa, di emozioni e sentimenti. Nell'ultima parte l'autore propone alcune riflessioni sul suo essere medico-chirurgo e giornalista pubblicista.

Il libro raccoglie cinquantotto racconti fotografici, ritratti incorniciati della città, i cui tesori sono scoperti dall'autore in originali e spesso bucoliche incastonature. A soggetti naturali, che quotidianamente lo accompagnano nella sua ricerca, sono dedicati i nove capitoli. Le immagini, crocevia di luce tra l'artista e la sua fonte, sono descritte con brevi parafrasi.

I maestri ripetono che «tutto è acquisizione e niente è regalia» per intendere che tutto è frutto della fatica evolutiva conquistata attraverso le molteplici esistenze. Questo esige la perfezione della legge. Allora come si fa a credere che una persona che ci appare "saggia" lo sia a caso? O che abbia conquistato la sua saggezza in una vita soltanto? È probabile invece che quella persona sia un'"anima antica", che abbia attraversato tante vite, traendone il succo evolutivo.

Una vita sola sia in Occidente sia in Oriente non spiega nulla. Al termine della condizione umana, invece, la molteplicità delle vite spiega tutto. Il libro contiene molte pillole spirituali commentate alla luce dell'insegnamento dei maestri immateriali che, attraverso grandi medium, parlano della reincarnazione. Quando ai maestri è stato chiesto: «Ma voi, che esprimete una saggezza così grande, chi siete?», questi hanno risposto: «Siamo una coscienza che vi comprende». Da qui è nato il termine "Evolvenza".

Quando è stato chiesto a un maestro che si esprimeva attraverso un medium perché Francesco d'Assisi disse: «Frate sole, sorella luna», il maestro rispose: «Perché aveva compreso che lui "era l'universo" e adesso "è coscienza cosmica"». Nel volume, presentato sottoforma di piccolo dizionario spirituale, sono presenti risposte che possono essere utili a chi è pronto a intuire il meraviglioso tragitto evolutivo che attende chi è ancora uomo.

Dopo essersi perse di vista per anni, nel 2037 Irene e Luisa si incontrano per caso a Firenze. Sedute in un bar, ripercorrono la storia del loro rapporto, interrotto dopo la morte improvvisa di un amico in comune, il musicista Michele, con cui Irene aveva vissuto a Parigi. Le donne, profondamente mutate nel carattere come nel corpo, rievocano gli intensi amori e gli eventi dolorosi della loro giovinezza, fino alla rivelazione di una verità sorprendente. Prefazione di Rodolfo Tommasi.

I cosiddetti "espropri proletari" sono stati i prodromi della "forma coscienza" che emanò il terrorismo. Nel libro, alla luce dell'ipotesi reincarnativa di cui parlano i maestri immateriali attraverso grandi medium, tre giovani sono soggiogati dalla superiore intelligenza di una donna che soggiace, a sua volta, alla "forma pensiero", comunemente chiamata "ideologia". "Tattica aperta" è il nome di fantasia di una di quelle prime cellule di protesta che inventarono gli "espropri proletari" e allargarono poi la loro "forma pensiero" al terrorismo delle Brigate Rosse. La studentessa che con altri compagni fondò "Tattica aperta", che nella storia ha uno pseudonimo e un nome e cognome inventati, ispirò l'autore quando questi rivide una sua ex alunna sui giornali di quegli anni, che iniziavano a essere "di piombo". Da qui all'applicazione della filosofia della reincarnazione, dettata dai maestri immateriali, e alla storia di Tattica aperta il passo è stato molto breve.

I pensieri, elaborati dall'autore nel corso della vita, sono numerati cronologicamente e raggruppati in diverse tematiche: l'Amore come Compassione nel senso della filosofia orientale è il nastro che le connette. I vari frammenti preservano la propria individualità e indipendenza, alla stregua di planetoidi diffusi nel sistema solare. Al lettore viene quindi proposto un itinerario in un mondo dove il paesaggio è costituito da considerazioni e riflessioni. È ben noto che la coscienza di ogni cosa, anche una scoperta scientifica, viene generata dalla pura intuizione a prescindere da qualsiasi metodologia. In questa accezione si auspica che imbattendosi in un pensiero della raccolta, si trovi l'Illuminazione e con essa la realizzazione del proprio cammino, allo stesso modo di un tale monaco Zen mentre guardava la luna riflessa nel pozzo.

L'Abruzzo è una regione ricca di meraviglie e segreti celati allo spettatore distratto, una terra fascinosa straripante di memoria storica, artistica e culinaria. Con lo sguardo minuzioso di un drone indiscreto che si insinua negli anfratti più riposti, in picchiate repentine e risalite vorticose, il volume ne offre una visione d'insieme eppure profonda, per invadere il lettore di un calore inestinguibile. Filo rosso umoristico di Lucio Trojano.

Il libro racconta la vicenda personale dell'autore che, all'età di ventotto anni, ha scoperto di avere un linfoma di Hodgkin. Attraverso i momenti cruciali dal giorno della diagnosi fino all'accettazione della nuova condizione, descrive gli strenui tentativi di oggettivare le paure e sciogliere i dubbi di una trasformazione che viene subita e non voluta. Ma affidandosi alle cure mediche e trovando la forza necessaria nella sua determinazione esce vincitore da questa battaglia devastante, perché ci sarà sempre un motivo per cui varrà la pena continuare a vivere e a combattere.