Aracne: Riverrun
Traduzione e intermedialità nella prosa breve di Samuel Beckett. Imagination morte imaginez e Assez. Ediz. italiana e inglese
Laura Santini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 224
Posta criticamente di fronte al concetto di marginalità, la prosa breve di Samuel Beckett è affrontata adottando un approccio interdisciplinare capace di sondarne la stratificazione delle pratiche e del senso. In un confronto con l'intero corpus beckettiano, con l'attività di autotraduzione e con le carte manoscritte, si sono osservati aspetti primari - fonetici, grammatico-lessicali e sintattici - e secondari del discorso - tipologia testuale, genere - ma anche fattori materiali del medium prescelto per l'atto comunicativo, ricorrendo ora agli strumenti dell'analisi dei corpora, ora alla narratologia, ma anche all'analisi del discorso e alla traduttologia. Ricomponendo circostanze e fasi compositive, impulsi esterni e incursioni nei vari media, la scrittura di Samuel Beckett è stata reinterpretata alla luce del concetto di intermediazione e rimediazione e osservata nella sua in-betweenness tra canali e mezzi comunicativi per cui codificazioni pertinenti all'uno o all'altro sono tradotte e adattate per trattenere aspetti di una parola definita materica.
Filomela, Filomele. Variazioni del mito ovidiano nella letteratura in lingua inglese
Samanta Trivellini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 464
Il volume esplora la macronarrazione del mito ovidiano di Filomela nella letteratura in lingua inglese attraverso l'esame di riscritture poetiche, in prosa e teatrali da Geoffrey Chaucer fino ad autrici contemporanee. Per questa indagine ci si avvale dei presupposti teorici dei Classical Reception Studies e di un modello interpretativo che guarda alle dinamiche del genere testuale e alle strategie retoriche della messa in discorso della storia antica. Il fenomeno tardo-novecentesco delle riscritture e del revisionismo teatrale del classico orienta la lettura dei lavori più recenti. Filomela, come Orfeo, è figura archetipica del poeta sofferente, ma anche dell'ingegno creativo e dell'artista oppresso; eroina esemplare per alcuni autori e vittima dei difetti del suo sesso per altri; è l'Erinni vendicatrice e la donna che sfida il potere. Nonostante la mutilazione della lingua che l'eroina subisce nelle sue molte vite letterarie, i testi presentati continuano a far parlare Filomela e a raccontarne il dramma, attestando la polisemia di cui il personaggio è portatore nella sua forma umana, oltre che in quella di philomela (usignolo).
Viaggio nella narrativa postapocalittica. Teorie, credenze, affabulazioni
Luca Fiorentini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 328
Il libro analizza la narrativa del Regno Unito appartenente al filone postapocalittico, affrontando gli approcci teorici e le caratteristiche intrinseche del genere, proponendo una classificazione delle opere e rilevando i propositi metatestuali degli autori e le loro interazioni con il pubblico. Si propongono inoltre un'intervista esclusiva a M.J. Harrison e un sondaggio, effettuato presso il pubblico postadolescenziale inglese, oltre che lo studio particolareggiato di tre libri che esemplificano lo sviluppo diacronico del genere.
Elisabetta I. Poetessa e regina
Cristina Vallaro
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 220
Questo volume si propone di presentare al pubblico italiano le poesie di Elisabetta I, la regina inglese dei tempi di William Shakespeare e Christopher Marlowe, e indiscussa protagonista femminile della lotta per il potere nell'Europa contemporanea. Si tratta di testi che vanno dall'epigramma alla lirica amorosa, dallo scambio di versi con illustri personaggi dell'epoca a strofe di riflessione teologica e ringraziamento a Dio per la vittoria sulla Invincible Armada spagnola. Le tematiche che emergono da queste poesie sono strettamente vincolate al momento storico che le ha generate e dagli eventi che hanno caratterizzato la vita di questa donna: la prigionia a Woodstock, la travagliata storia d'amore con il Duca di Anjou, la vittoria su Filippo II di Spagna, il bilancio della propria vita a pochi anni dalla morte.
Ellenismi britannici. L'ellenismo nella poesia, nelle arti e nella cultura britannica dagli augustei al romanticismo
Marco Canani
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 302
Il volume esamina il recupero dell'eredità ellenica che ha interessato la letteratura, l'arte e la cultura britanniche dall'età augustea al romanticismo. Le osservazioni di Virginia Woolf, secondo cui "it is to the Greeks that we turn when we are sick of the vagueness, of the confusion, of the Christianity and its consolations, of our own age" sono il punto di partenza di un'analisi delle motivazioni che portano la poesia di Alexander Pope, George Gordon Byron, Percy Bysshe Shelley e John Keats, ma anche la pittura di Benjamin West, Gavin Hamilton e George Frederic Watts a riappropriarsi del patrimonio culturale dell'antica Grecia. Accompagnando alla riflessione critica l'analisi testuale, lo studio disegna le origini dei diversi "ellenismi" britannici mettendone in luce la natura discorsiva e metastorica.
Psicopatologia e narrazione. Un'analisi dell'opera di Philip K. Dick
Mariacristina Grande
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 298
"P. K. Dick è ormai ritenuto la più grande firma del panorama letterario postmodernista. Il complesso rapporto che lo scrittore ha intrecciato con la malattia mentale rappresenta l'imprescindibile punto di partenza da cui operare un'analisi della sua "oeuvre", invariabilmente imperniata sulla fondante questione della conoscenza della realtà in sé. I mondi descritti sono universi in cui il processo conoscitivo rifiuta la distinzione tra "normalité", "folie" e "déraison" ed in cui l'insistenza su tematiche legate alla psicopatologia mentale si intreccia alla disperata ricerca di una verità, penultima che possa essere, la cui immanenza rimanderebbe all'esperienza di comunione empatica, ultimo senso dell'esistenza umana. Acuto interprete del suo tempo, ha saccheggiato le diverse epoche, correnti letterarie e approcci esistenziali per portare avanti quell' impietoso e sofferto viaggio senza ritorno nelle spirali labirintiche della mente umana, oltre ogni concetto di sanità o malattia mentale."
Nel mondo di John Fante. Autobiografismo e furore letterario
Francesca D'Alfonso
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 164
Questo studio prende in esame l'opera di John Fante con l'obiettivo di delinearne il percorso tematico e formale, senza ignorarne la dimensione autobiografica. Nella sua compattezza tematica e ampia prospettiva socioculturale, la narrativa fantiana è qualcosa di straordinariamente nuovo nel panorama letterario del Novecento americano: il timbro della voce di Fante è analogo al timbro della voce dei suoi eroi che, in contraddizione con se stessi e con il mondo, trovano solo nell'arte lo spazio di verità e autenticità. Non importa se in Colorado o in California, i personaggi fantiani sono sempre in movimento, pronti a inseguire il sogno personale, in parte figli dell'American dream eppure mai in pace con se stessi. Consapevole che, anche nel buio più tetro, possono brillare piccole virtù e piccole felicità, Fante racconta l'America con gli occhi di un sognatore.
La seconda chance. Bilinguismo e auto-traduzione nell'opera di Samuel Beckett
Francesca Milaneschi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 268
Il libro si compone di tre capitoli più un quarto capitolo intervista a Raymond Federman: nel primo capitolo passo in rassegna la critica beckettiana sul bilinguismo e l'auto-traduzione, nel secondo e più vasto capitolo fornisco una casistica per categorie degli scarti testuali nell'opera di Beckett, nel terzo capitolo fornisco un'interpretazione critica di una tale pratica dell'auto-traduzione, alla luce della retorica dell'epanortosi, o correctio in latino. Come Beckett spiega a Ferdeman in una conversazione con il critico, scrivere in una seconda lingua e poter correggere il testo traducendolo, offre allo scrittore, una seconda possibilità di dire ciò che voleva dire, di avvicinarsi alla verità. Conclude il libro un capitolo intervista a Raymond Federman, in cui Federman su esprime sia su Beckett che sulla propria opera di scrittore bilingue e auto-traduttore.
Oltre la fantascienza. Paradigmi e intertestualità nella narrativa di J. G. Ballard
Valentina Polcini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 176
J. G. Ballard è uno degli autori più visionari e discussi del Novecento. Negli anni Sessanta, promuove un progetto di rinnovamento della fantascienza rivolgendosi all'universo interiore dell'uomo piuttosto che ai temi classici. Esploratore profondo dell'inconscio, le sue metafore estreme svelano gli effetti destabilizzanti del paesaggio mediatico sulla psiche. Nella sua varia produzione, trova posto anche la narrativa autobiografica con pagine crude e toccanti ispirate alla sua esperienza di guerra. Il volume esamina il passaggio di Ballard dalla fantascienza al mainstream seguendo il filo rosso dell'intertestualità, modalità narrativa che consiste nel riuso di fonti derivanti dalla tradizione letteraria, dall'immaginario mass-mediatico contemporaneo e dalla sua autobiografia. Tale prospettiva consente di approfondire l'impianto ideologico e metaletterario di uno scrittore così rappresentativo dell'epoca postmoderna che l'aggettivo "Ballardian" è stato inserito nel Collins English Dictionary.
Mark the music. The language of music in english literature from Shakespeare to Salman Rushdie
Pierpaolo Martino
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 248
L'archivio nero. Un'altra cultura inglese e americana
Claudia Buonaiuto
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 188
L'"Archivio nero" istituisce un nuovo edificio simbolico fatto di moderni linguaggi espressivi, altre memorie, genealogie di pensatori africani-caraibici-britannici-americani in grado di raccontare la storia dalla parte di coloro che sono stati esclusi dagli archivi e musei eurocentrici. Da una prospettiva metodologica degli studi culturali e postcoloniali, il libro è alla riscoperta di una storia e cultura inglese e americana mai detta, repressa, ovvero rivelata sotto altra luce dal Nobel Derek Walcott, dal premio Pulitzer Alice Walker, dal pluripremiato Caryl Phillips, dal pittore digitale Keith Piper e dal cineasta d'avanguardia Isaac Julien. Questi scrittori e artisti del mondo anglofono producono opere estetiche ma soprattutto politiche, all'insegna dell'identità della diaspora africana che non solo mette in relazione più tradizioni tra Africa, Europa e Americhe, ma che inventa nuove arti della memoria attraverso musica, teatro, letteratura, arti visive e cinema.