Aragno: Licenze poetiche
Accessi
Patrizia Santi
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2020
pagine: 68
È la memoria a farsi voce nella voce, a rendere, quanto, per mulinello-ricordo è rimasto dall'atto fondativo della voce stessa, dal punto di un primo, e susseguente contatto col mondo. Ed è attraverso una rievocazione emotiva, che gli antenati con la loro storia personale, il loro destino nella singolarità, ritornano alla voce come discrete unità temporali, come minuscole superfici di terre e acque, di golene e argini, come luoghi esclusivi di ciascuno. I Padri ritornano come affetto accaduto, nella transumanza d'esistenza, laddove il cielo li ha resi azzurri istanti di valore e consolazione, nell'attesa-incanto del loro ricomparire, restare.
Contro l'angelo
Paola Nasti
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2020
pagine: 86
La fuga, l'allontanamento sono ambigue possibilità di salvezza. Ci si può salvare nelle selve, nello sperdersi in un bosco; o nelle profondità marine, ben rinchiusi in una cassa; ci sono smarrimenti e fughe attuati senza mai allontanarsi dalla propria stanza. Anche lo scrivere poesia può essere un passo laterale rispetto alla realtà, alla sua solida, disarmante, ottusa compattezza. La parola fuga denota, del resto, molte cose: è ciò che si insinua tra le piastrelle, che le tiene insieme e le separa allo stesso tempo; è una forma musicale sublime; è l'evasione del grande Houdini; è lo svolazzare fatuo dell'Angelo che non sa più scendere.
I quattro gesti della creazione
Sonia Gentili
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2020
pagine: 108
"I quattro gesti della creazione" sono quelli con cui un mondo, un'opera d'arte, un essere vivente vengono alla luce, vivono e poi tornano ad dissolversi nel buio. Le quattro sezioni del libro - Nascita, Nome, Tempo, Buio - rifiutano il mito della creazione divina - il gesto fuori dal tempo, imperturbabile - e abbracciano la realtà della generazione "terrena" il cui gesto - dare alla luce - è immerso nel tempo, nel dolore, nel cerchio della vita e della morte. Di quest'opera l'autrice ha in preparazione una versione per il teatro, che esplora sul nesso tra parola poetica e gesto corporeo.
Voces
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2020
pagine: 105
Questa plaquette nasce nel corso di Letteratura italiana di Paola Baioni. Gli studenti hanno dimostrato molto interesse nel dialogo tra editoria e poesia, unitamente a un grande desiderio di scoprire un mondo a loro poco noto, che si 'esaurisce' nelle grandi voci degli autori della prima metà del Novecento, o poco più. Le tavole rotonde con alcuni giovani poeti e con l'editore, hanno acceso negli studenti un desiderio di conoscere, di ascoltare, di provare a misurarsi con la poesia. Le tematiche che costituiscono questa plaquette sono classiche: l'amore, la vita la speranza, la madre, il silenzio. Un occhio attento leggerà, tra le righe, il bisogno di poesia di questi giovani (e non solo): emerge una necessità urgente di poesia, di bellezza, di luce che squarcia il buio, di infinito... Qualcuno aveva già abbozzato dei timidi tentativi di scrittura, che ora hanno dato vita a queste pagine. Al lettore si chiede di apprezzare il coraggio dei ragazzi che, per la prima volta, un poco emozionati, sono saliti su un palco, per parlare pubblicamente. Nel momento in cui si va in stampa, la studente Debora Di Corrado, improvvisamente, sale al cielo. A lei è dedicata questa plaquette, che contiene una sua poesia, alla quale è affidata la sua voce.
Addizioni
Lino Angiuli
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2020
pagine: 168
Queste "Addizioni" sono quelle di un poeta che scopre nel numero il ritmo basilare di un ragionamento con se stesso, con i suoi simili e con la cosiddetta natura: una compagna di viaggio capace di condurlo a dare ascolto e a interpretare tutto ciò che ricade sotto i sensi. Ne scaturisce una lezione anti-antropocentrica, in cui le ragioni poetiche sono cercate lontano dalla "dittatura dell'io", all'incrocio fra privato e collettivo, poesia e prosa, scrittura e oralità, umanesimo ed "ecosofia". Nell'ultima sezione le "Addizioni" danno luogo a un bilancio provvisorio che rinviene in un'opera cinquantennale le tracce di un "filo verde" da Angiuli sempre più nettamente seguito come strada maestra per affrontare il labirinto della contemporaneità.
La sete
Elena Buia Rutt
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
pagine: 82
"Elena Buia Rutt appartiene a quella categoria di poeti che fanno della poesia un gesto ultimo, sostanziale ed essenziale. Nei suoi testi, spolpati, snervati sino all'ossessione, appaiono gesti e valori primordiali. La vita, restituita ai suoi elementi primi, ha modo così di ritornare alla grandezza profonda, alla sua epica oramai dimenticata, per miopia della stragrande maggioranza di autori, incapaci di coglierne anche il più remoto riverbero. In Elena Buia Rutt, simboli e squarci vivono sulla pelle dei suoi cari, entro l'habitat dell'uomo metropolitano, nell'ordinario svolgimento, apparentemente banale, cui tutti siamo chiamati a vivere. Perché Elena non punta a questo mondo, ma all'altro, le sue parole sono ponte tra noi e la nostra terra futura. Quella dove tutti saremo per sempre". Daniele Mencarelli
La vestaglia del padre
Alessandro Moscè
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
pagine: 118
Questa raccolta poetica nasce specialmente da un fatto cruciale: la morte di un genitore e la conseguente ricaduta sull'esistenza del figlio, che rivede, come in un film muto, gli episodi salienti del padre specie durante la sua permanenza a Roma, da giovane, per motivi di lavoro. La rara intensità ed emozionalità unisce i due non solo nel legame di sangue, ma anche, soprattutto, nel ricordo e nella passione comune per la Lazio, la squadra di calcio che rappresenta una vicinanza ideale che non avrà fine, il punto d'incontro tra passato e futuro che si muove nelle maglie bianco-celesti della squadra durante le partite domenicali. E inoltre le vicissitudini e l'eco della quotidianità, il mito dell'infanzia e dell'adolescenza (altro punto forte, da sempre, della poetica di Alessandro Moscè), l'appartenenza ad un luogo identitario, l'incontro con i malati psichici di un ex manicomio.
La luna negli occhi
Ottavio Rossani
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
Vale la pena di scrivere ancora poesie d'amore? Nella tradizione italiana la poesia d'amore è una tendenza incancellabile, divisa tra due lunghe traiettorie, dantesca e petrarchesca. Ottavio Rossani ritiene che non si può fare a meno della poesia d'amore. Ma anche che bisogna trovare un modo nuovo di inventarla. L'amore è passione, è vita, è morte. Amare è vivere, forse saper vivere. Forse anche sapersi preparare al finale dell'esperienza esistenziale, perché nell'amore è implicito anche il dolore di perderlo. Non saper amare è lentamente morire in un risentimento per quel che poteva essere e non è stato. In questo canzoniere d'amore, l'autore celebra l'amore anche come riconoscimento dell'altro/a, il dono gratuito che rende uomini e donne degni di generare vita. Come la poesia stessa, quando incondizionatamente annuncia il futuro.
Spirali dal bianco al nero
Giuseppe Bortoluzzi
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
pagine: 114
O caro pensiero
Renato Minore
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
pagine: 200
«Non sempre la poesia chiama il pensiero, ma in questo nuovo libro in versi di Minore il vocativo del titolo non lascia margini al dubbio (magari solo in apparenza, se i tratti di troppa evidenza in poesia alludono talvolta al loro contrario): "O caro pensiero", dunque. E già ci sarebbe da chiedersi se l'aggettivo non abbia una doppia valenza: il pensiero è «caro» proprio nell'accezione leopardiana (ricordiamo di passaggio che del recanatese Minore è stato partecipe biografo), caro come il colle, come la beltà, la luna, lo sguardo e tante altre cose, soprattutto gli inganni e l'immaginare; ma in un tempo - il nostro, e non da poco tratto - in cui le cose si definiscono per il prezzo, «caro» vorrà dire anche che il pensiero è costoso, nel senso che grava nei moti dell'anima e nei ricettacoli della memoria, diventando perfino un inciampo nello stare al mondo. Se si guarda bene, le due accezioni finiscono col sovrapporsi, così che «caro» riguarda il manifestarsi del pensiero quando connotato dagli affetti. (…) Si affaccia almeno l'ipotesi di un futuro, di un ricordo ancora da avere, ancora da vivere prima che ricordo diventi. Si vive per ricordare la vita e per elaborare il ricordo in pensiero".» (Dalla introduzione di Raffaele Manica)

