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Artemide: Arte e cataloghi

Scuola romana. Opere dalla collezione Fondazione Malvina Menegaz. Catalogo della mostra (Roma, Museo Venanzo Crocetti, 5 febbraio-13 marzo 2024)

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2024

pagine: 48

L’esposizione, a cura della prof.ssa Francesca Romana Morelli è stata organizzata in collaborazione con la Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, fondazione che ha voluto mettere a disposizione dei visitatori le opere collezionate da Osvaldo Menegaz, nell’ambito della cospicua raccolta di arte moderna e contemporanea della Fondazione da lui creata nel 2008. Il percorso espositivo delinea un viaggio ideale che si apre con le vedute dipinte da Bartoli, Tamburi e Socrate che sotto il cupolone blocca un’immagine della spina dei Borghi, prima di essere abbattuta per fare spazio alla via della Conciliazione. Allinea i ritratti dipinti da Guzzi, Socrate e Torresini. Entra idealmente negli studi del giovane Di Cocco, di Bertoletti, di Ziveri, di Drei, di Castellucci, di Melli negli anni delle persecuzioni raziali. Un interno di Leonetta Cecchi Pieraccini coglie la figlia dell’artista Suso (la futura formidabile sceneggiatrice), immersa nella lettura, sfruttando la luce della città che filtra dalla finestra. Infine, lascia la città, per ritrovarsi in un luogo naturale di mano di Trombadori, caratterizzato da uno spaesamento metafisico. In esposizione opere di: Amerigo Bartoli Nantiguerra, Nino Bertoletti, Corrado Cagli, Katy Castellucci, Emanuele Cavalli, Ghisberto Ceracchini, Francesco Di Cocco, Ercole Drei, Virgilio Guzzi, Roberto Melli, Luigi Montanarini, Leonetta Pieraccini in Cecchi, Antonietta Raphaël, Toti Scialoja, Carlo Socrate, Giovanni Stradone, Orfeo Tamburi, Attilio Torresini, Francesco Trombadori, Alberto Ziveri.
25,00 23,75

Maisons de plaisance des environs de Paris

Maisons de plaisance des environs de Paris

Libro

editore: Artemide

anno edizione: 2024

pagine: 232

30,00

Tra ricordo e oblio riflessioni sulla memoria di Auschwitz

Giorgio Simoncini

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2024

pagine: 192

Questo volume di Giorgio Simoncini è un percorso personale e sofferto di riflessioni sul mutamento, a seconda del momento storico, della memoria collettiva, riferita soprattutto alle vicende storiche che hanno portato l’umanità agli orrori di Auschwitz. L’autore ripercorre, a partire dagli anni Trenta del Novecento e fino ai giorni nostri, l’evoluzione e le rimozioni vissute dalla società europea (e persino dagli stessi perseguitati) della tragedia della Shoa. Giorgio Simoncini, architetto, progettò e realizzò il Monumento di Auschwitz-Birkenau in collaborazione con lo scultore Pietro Cascella. Il testo tiene conto delle complesse implicazioni culturali e politiche che si sono evolute fino alla realizzazione nel Monumento. Arricchiscono il libro la riproduzione di documenti, fotografie e bozzetti del concorso e i ricordi personali di una lunga vita.
20,00 19,00

Possibili fonti di Michelangelo architetto. I contributi di pittura e scultura nella produzione artistica tra Quattrocento e primo Cinquecento

Libro

editore: Artemide

anno edizione: 2024

pagine: 80

La licenziosità e la novità di molte proposte michelangiolesche, riscontrabili sia in architettura sia nei lavori di quadro, affondano le proprie radici in un terreno comune: quello della cultura rinascimentale fiorentina all'interno della quale Michelangelo si forma, giovanissimo, come pittore. I saggi qui raccolti suggeriscono alcuni possibili antefatti dell'opera michelangiolesca, le cui fonti sono state ricercate non soltanto in architettura ma, proprio in relazione ai primissimi anni della formazione dell'artista, anche nella produzione pittorica e scultorea del Quattrocento. Scritti di Leonardo Baglioni, Roberto Barni, Federico Bellini, Carlo Bianchini, Flavia Cantatore, Claudia Cieri Via, Lorenzo Finocchi Ghersi, Donatella Fiorani, Marika Griffo, Carlo Inglese, Enrico Parlato, Marta Salvatore, Francesca Tottone.
30,00 28,50

Il Dio dell'allegria. Leggere, scrivere, rinascere nella cultura tardoantica

Fabio Troncarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2023

pagine: 200

Questo libro è dedicato a Bes, il dio dell’allegria degli Egiziani, il cui culto ha avuto una grande diffusione tra Greci e Romani, nel mondo antico e soprattutto tardoantico. Brutto, deforme, ma geniale e sorprendente, Bes insegna agli uomini l’arte del riso, della fantasia, della creatività e li invita – perché no? – ad abbandonarsi a un sano piacere, a un’euforia moderata e intelligente, alternativa rispetto all’esaltazione senza freni dei seguaci di Dioniso. Una sana vitalità che lo promuove spontaneamente al ruolo di benefico protettore della nascita e della rinascita. La sopravvivenza del suo mito e del suo culto nel contesto latino e greco è poco nota e mostra un aspetto inedito, inconsueto, anticonformista della civiltà antica. Il paganesimo morente e il cristianesimo nascente tennero in grande considerazione il patrono del buonumore, dello scherzo, della genialità, del buon vino e dell’eros, temperato dall’affetto e dal rispetto per l’altro: un personaggio anomalo che coincide con quello che gli antropologi chiamano il “divino briccone”. Il “briccone” è, per definizione, l’essere che oltrepassa ogni limite e ogni confine. Infatti attraversa e infrange le regole fisiche e sociali, viola i principi dell’ordine costituito, sconvolgendo giocosamente la vita normale e poi ricreandola, su nuove basi, con un’esuberanza e una fantasia che somigliano a quelle di Pulcinella. I nostri concetti di giusto e sbagliato, sacro e profano, pulito e sporco, maschio e femmina, giovane e vecchio, vivente e morto sono continuamente messi in discussione dal “briccone”, che ogni volta varcherà la linea di confine e confonderà le distinzioni. Egli rappresenta, dunque, l’ambiguità e l’ambivalenza, la doppiezza e la duplicità, la contraddizione e il paradosso. Con le sue capriole, fisiche e verbali, ci esorta a non dimenticare che esiste un mondo a rovescio, simmetrico al mondo che pretende di essere diritto e che abbiamo diritto di abitarlo.
25,00 23,75

Italia ebraica storie ritrovate. Scritti in onore di Daniela Di Castro z.l. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2023

pagine: 156

«I musei ebraici italiani continuano ad essere fonte di sorprese e di preziose scoperte. Oltre agli arredi storici legati all'uso sinagogale, nel corso degli anni, fin da quando furono fondati, si sono aggiunte opere talvolta banali, altrettanto spesso importanti. Ma tutte indistintamente sono legate alla storia del possessore, alla sua storia familiare, al suo desiderio di 'riportare a casa' oggetti ebraici trovati spesso in modo casuale. Questo secondo volume è quindi ricco di suggestioni poiché si allontana da molti temi tradizionali tipici degli studi sull'arte ebraica, riservando poco spazio alla produzione cerimoniale e dedicandone in maggior misura ad oggetti ugualmente importanti ma nati in altri contesti.» (dall'introduzione di Dora Liscia Bemporad).
20,00 19,00

Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2023

pagine: 120

«Reliquiari, stipi, scrigni, e gabinetti privati, piccoli ambienti espositivi come la Tribuna di Firenze, Kunstkammers, salottini: sono questi gli oggetti e gli spazi destinati a contenere un tipo di pittura, talvolta frutto di grande impegno da parte di importanti artisti, eppure diversa, dipinta su superfici che in sé hanno un valore intrinseco come la pietra (dai marmi agli alabastri o a lastre semipreziose), il rame e il vetro. È questa una pittura che alimenta un collezionismo dedicato alle rarità, agli effetti smaglianti, alla centralità del materiale su cui si dipinge. Oggetti realizzati con queste tecniche convivono con miniature, bronzetti, nielli, avori, sculturine in bosso, piccoli reperti antichi e occasionalmente oggetti naturali quali minerali, gemme e conchiglie, per quanto anch'essi presenti nelle gallerie e nelle collezioni artistiche dalla tipologia più convenzionale. Si tratta di un campo di ricerca che ha progressivamente invaso i recenti studi, a volte spiazzando l'autorevolezza della pittura narrata dalla grande "Storia dell'Arte" in senso aulico. Questa vasta direzione di indagine è problematica da isolare, poiché non propriamente incentrata sulla Wunderkammer, dove l'oggetto si rivela meraviglioso al di là della sua qualità artistica, né - almeno quando analizzato separatamente - elemento "solenne" della collezione. Proprio nello spirito di questo status ambiguo tra oggetto virtuoso e opera d'arte, abbiamo voluto esporre un gruppo di opere non sempre di importanza capitale, spesso inedite e dunque senza bibliografia di riferimento, talvolta copie o derivazioni, oppure esempi non ancora pienamente studiati o attribuiti, o derivanti da un collezionismo talora di tono minore: il piacere delle bagatelles, delle curiosità e della pittura eccentrica, pittura preziosa.»
30,00 28,50

Federico Zuccari e la professione del pittore

Elisabetta Giffi

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2023

pagine: 290

Federico Zuccari (1539/1540-1609) «mandò in stampa alcune sue bizzerrie, e pensieri circa la nostra professione». Così scriveva nel 1642 Giovanni Baglione, che con lui aveva vissuto la stagione eroica del principio dell'Accademia dei pittori, scultori e architetti romani. Quelle stampe famosissime, i suoi «pensieri circa la professione», erano invenzioni morali che traevano occasione dai fatti "realmente accaduti" per assumere forma di favola e divenire materia comune dì riflessione e insegnamento. Ammantate di una veste allegorica tanto eloquente da modellare l'immaginario sociale degli artisti europei per oltre un secolo, tali invenzioni erano rivolte principalmente ai giovani pittori, che andavano instradati per l'arduo cammino della virtù, fatto di studio e fatica intellettuale, e sottratti alla dimensione del lavoro meccanico della bottega e alla logica vile del mero guadagno, come anche alla servitù nella corte, alla mortificante dipendenza dal principe di turno. Zuccari, pittore e intellettuale inquieto e coraggioso, viaggiatore e utopista, aveva formato la propria "moderna" sapienza mediatica in gioventù, a Venezia, nella bottega di Tiziano e a stretto contatto con il mondo della tipografia. La Venezia dei "poligrafi", di Pietro Aretino, Anton Francesco Doni, Lodovico Dolce, era un mondo di pensiero che lo conquistò definitivamente e gli prestò i propri temi: quello anticortigiano e quello, economico, del giusto compenso delle fatiche dei "poveri virtuosi", dell'onorato riconoscimento della virtù, presupposto necessario a una possibile autonomia del lavoro "culturale"; gli diede, infine, la prospettiva dell'accademia, regno ideale della concordia tra le arti e, nella realtà, punto di arrivo necessario al riscatto sociale delle professioni "del disegno". Così, già in vita, Zuccari divenne per i pittori, non solo romani, il protagonista leggendario di battaglie combattute apertamente («io sono huomo schieto e senza artifitio alcuno dico la verità») e sempre in nome della libertà della virtù e dei ,virtuosi, perché, come ebbe a dichiarare, impavido imputato in un procedimento giudiziario, «la virtù nel bianco scrive quel che li pare». Postfazione di Paolo Procaccioli.
48,00 45,60

Andrea Pozzo. Teoria e prassi nel progetto architettonico della chiesa di Sant'Ignazio a Roma

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2023

pagine: 224

Questa pubblicazione è dedicata al genio dell’artista poliedrico che sollecita tangenze tra ambiti disciplinari diversi: quello scientifico e percettivo legato alla prospettiva, quello artistico, quello storico-architettonico da cui origina il progetto della chiesa e l’ambito spirituale, che li permea tutti. Con queste ibridazioni si sono confrontati i contributi raccolti in questo volume, organizzati in quattro sezioni strettamente correlate e che rendono, seppure in parte, lo sforzo di una lettura globale dell’opera di Andrea Pozzo: L’architettura, L’arte, Lo spazio dipinto, Disegno e geometria. Saggi di: Dario Aureli, Leonardo Baglioni, Richard Bösel, Paola Calicchia, Flavia Camagni, Antonio Camassa, Michela Ceracchi, Alessandro Cosma, Andrea Dall’Asta SJ, Sara Fuentes Lázaro, Maurizio Gargano, Matteo Flavio Mancini, Augusto Roca de Amicis, Marta Salvatore, Giovanna Spadafora, Claudio Strinati.
40,00 38,00

Parmigianino. Le tre teste della galleria Spada. Ricerche e restauro

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2023

pagine: 92

Celebre per la propria collezione di pittura barocca, la Galleria Spada conserva anche ragguardevoli testimonianze dell'arte del Cinquecento, com'è nel caso dell'affresco staccato raffigurante "Tre teste" di Francesco Mazzola, detto il Parmigianino. L'opera, di cui si presenta qui il recente restauro, è una testimonianza dell'arricchimento della Galleria operato anche nel corso dell'Ottocento dagli ultimi esponenti della famiglia Spada. Le ricerche condotte nell'occasione hanno permesso di individuare i primi proprietari seicenteschi del dipinto nei marchesi Giustiniani, gettando nuova luce sulle dinamiche del collezionismo romano e contribuendo a tracciare la storia del pezzo. Contributi di Adriana Capriotti, Maria Cristina Chiusa, Cristiana De Lisio, Maria Beatrice De Rugg ieri, Alessia Felici, Carlo Giantomassi. Presentazione di Mariastella Margozzi.
20,00 19,00

Piranesi 300. Terzo centenario dalla nascita di G.B. Piranesi

Libro: Libro rilegato

editore: Artemide

anno edizione: 2023

pagine: 296

I saggi presentano ricerche inedite sull'artista, il collezionismo internazionale delle sue opere, la sua profonda e duratura influenza in Europa e nel mondo, dall’età del grand tour fino ad oggi.
48,00 45,60

Pietro Bracci architetto del «Buon governo»

Iacopo Benincampi

Libro: Libro rilegato

editore: Artemide

anno edizione: 2023

pagine: 228

All'indomani delle guerre napoleoniche, il cui travagliato svolgimento aveva portato per la prima volta nella sua storia alla destituzione dello Stato della Chiesa, il governo pontificio cercò di avviare un integrale processo di modernizzazione della nazione: una decisione spinta tanto dal desiderio di rilanciare la produzione interna, quanto imposta dalla necessità di placare i diffusi malumori sociali. A sovrintendere alle opere ad usum publicum – ovvero strade, ponti, porti, mura cittadine, porte urbiche, dogane, prigioni e grandi sistemazioni idrauliche – venne istituito il Consiglio d'Arte quale ufficio di consulenza permanente al servizio dei dicasteri papali. In questo rinnovato rapporto di stretta sinergia fra politica e professione, centrale si pose dunque il ruolo di alcune figure di raccordo che, al soldo degli uffici curiali, svolsero mansioni alle dipendenze di entrambi gli organi direzionali. Tale fu il caso di Pietro Bracci iuniore (1779-1839), figlio di Virginio (1737-1815) e nipote dell'omonimo celebre scultore (1700-1773): un intendente che, «Architetto della Sagra Congregazione del Buon Governo» e poi anche ingegnere sotto-ispettore «al servizio straordinario» del Consiglio d'Arte, coordinò una enorme quantità di opere fra la fine del Settecento e i primi decenni del XIX secolo, redigendo una moltitudine di relazioni utili per ricostruire la dialettica allora esistente fra potere centrale e realtà periferiche precisamente sotto il profilo dell'architettura.
30,00 28,50

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