Aska Edizioni: Viaggio in Italia
La maschera, il potere, la solitudine. Il cinema di Paolo Sorrentino
Franco Vigni
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 232
Speleologo dell'interiorità ed esploratore dei territori incerti dell'Io, Paolo Sorrentino è andato via via precisando un percorso artistico di spiccata originalità ispirativa e comunicativa, delineato da una precisa architettura di segni, di idee, di motivi, di stile, di atmosfere, di immagini che specificano e ribadiscono l'unità poetica e l'identità autoriale del suo cinema. Un cinema in cui ogni opera si configura come un tassello di un discorso poetico coerente e personalissimo che il regista napoletano ha sviluppato come un itinerario nella coscienza dell'individuo, e che fa emergere una raffinata sensibilità nel sondare la psicologia umana nell'attitudine a coniugare etica ed estetica - lasciandone trapelare profondità e misteri, ambiguità e contraddizioni.
Fa bene quel buio. Cesare Pavese e i mestieri del cinema
Stefano Beccastrini
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 160
Cesare Pavese (1908-1950) è stato un grande intellettuale europeo: poeta, narratore, dirigente editoriale, mitografo, gran conoscitore di film nonché scrittore di, su e per il cinema. Questo libro è dedicato all'approfondimento di questi ultimi due fra i suoi tanti "mestieri". Essi si espressero in vario modo: Pavese, infatti, fu non soltanto uno spettatore instancabile e attento (la scoperta, da parte sua, del cinema americano fu una componente importante della propria storica divulgazione, in Italia e durante il fascismo, della cultura americana, portatrice di modernità, di rinnovamento, di democrazia) ma anche un esperto cinephile, un critico rigoroso, un teorico acuto, un soggettista creativo, un letterato capace di fare del cinema - dei suoi appassionati e delle sale da loro frequentate - un "luogo letterario", un "topos" particolarmente suggestivo e simbolico dei suoi romanzi. I multiformi rapporti di Pavese con il cinema si vanno rivelando, con gli anni, uno degli aspetti più interessanti della sua - sempre colta, sempre innovativa, sempre tormentata - ricerca espressiva, intellettuale, esistenziale.
Forme visuali in movimento. L'arte toscana e il cinema
Stefano Beccastrini
Libro: Libro in brossura
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 184
Il volume è dedicato ai rapporti tra il cinema e le arti figurative realizzate da artisti toscani (in quanto nati in Toscana o comunque "toscani di adozione", quali Leon Battista Alberti e Silvestro Lega). Dal Medioevo a oggi, la Toscana ha contribuito in maniera assai rilevante alla storia dell'arte italiana: dalla rivoluzione giottesca a quella della prospettiva di Brunelleschi, Donatello, Masaccio, da quella macchiaiola al Novecento di Modigliani e di Rosai. Il libro è suddiviso in due Parti: nella prima, Artisti, l'argomento riguarda le opere cinematografiche; la seconda, Iconologie, tratta delle opere cinematografiche che si ispirano a film sulla pittura o documentari d'arte (ossia opere cinematografiche incentrate su un ciclo di affreschi, un pittore, una scuola o uno stile). Il titolo del libro, "Forme visuali in movimento", è un'espressione di Carlo Ludovico Ragghianti che tende a definire la sua idea di cinema, arte visiva e molto legata alla pittura (da cui, del resto, direttamente deriva per il tramite della fotografia). Un profondo studioso d'arte che fu anche profondo studioso di cinema.
Le città visibili. Lo spazio urbano nel cinema del neorealismo (1945-1953)
Franco Vigni
Libro: Libro in brossura
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 240
La pubblicazione ha per oggetto il ruolo che la città e il suo spazio giocano nel cinema italiano del dopoguerra (1945-1953). Roma, Milano, Napoli e anche altre realtà urbane, come Firenze, Catania, Torino, Genova sono le città rappresentate sia nel cinema strettamente neorealista che in quello più ampio e marginale, cosiddetto popolare, che al neorealismo fa da contorno. Roma è la città aperta e la città libera, la città degli sciuscià, dei ladri di biciclette, degli Umberto D.; è la città delle "ore 11", delle ragazze di Piazza di Spagna e degli americani in vacanza, dei seduttori da strapazzo. Roma è la fabbrica dei sogni e delle illusioni. Assieme alla capitale, Napoli e Milano sono gli altri centri urbani che fanno scenario prevalente alle vicissitudini dei personaggi che sovente hanno, nelle loro tasche, nient'altro che due soldi di speranza. Città dove prevalgono sovente la miseria e il disagio di vivere, e talvolta la disperazione, ma anche un sostanziale e sorridente ottimismo di fondo. E se Napoli può diventare milionaria, Milano può aspirare a divenire miliardaria.
130° volte Pinocchio. Libri da una collezione toscana
Lucia Fiaschi, Roberta Turchi, Stefano Beccastrini
Libro: Libro in brossura
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 176
"Le avventure di Pinocchio", in 131 libri illustrati. Pubblicato per la prima volta nel 1881 a puntate sul "Giornale per i bambini", e poi nel 1883, il viaggio della straordinaria invenzione di Carlo Collodi suscitò subito l'interesse degli illustratori. Una schiera di artisti, ben lungi ancora oggi dall'esaurirsi, ha dato vita, nell'arco di 135 anni, a centinaia di edizioni illustrate, originando il più straordinario caso editoriale dei tempi moderni. Alcuni saggi sono dedicati al cinema e Pinocchio e ai film realizzati. Una sezione del volume è infine dedicata alle "Pinocchiate", libri illustrati liberamente ispirati alla figura di Pinocchio.
Il costruttore di immagini. Enrico Medioli sceneggiatore
Roberto Mancini, Francesca Medioli
Libro: Copertina rigida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 144
Enrico Medioli è una figura di primo piano tra gli sceneggiatori italiani. Nato a Parma nel 1925 ha lavorato con i principali registi: da Zurlini, a Bolognini, da Visconti, a Leone, Cavani e Festa Campanile. Con Visconti strinse non soltanto un solido sodalizio intellettuale - ha infatti firmato, da solo o insieme ad altri, quasi tutte le sceneggiature di suoi film - ma una forte e duratura amicizia. Questo libro, che esce al volgere dei Novant'anni di Enrico Medioli, è non solo un primo tentativo di messa a punto della sua ricchissima produzione, ma un omaggio che molti tra coloro che l'hanno conosciuto e apprezzato (in questo volume, tra gli altri, Irene Bignardi, Inge Feltrinelli, Carla Fendi, Giuliano Ferrara, Umberto Orsini, Gianluigi Rondi, Franca Valeri), hanno voluto tributargli.
Una valle sullo schermo. Guida cinematografica del Valdarno Superiore
Stefano Beccastrini
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 112
Questa guida è un lavoro di ricerca e ricognizione sul rapporto tra il cinema e i luoghi del Valdarno. Perché si tratta di spazi che, per chi non abita o non conosce bene questo territorio, non sono immediatamente riconoscibili. Ma in realtà appaiono subito cinematografici proprio per il paesaggio fortemente caratterizzante, per gli incroci di luci e colori, per un'estensione visiva che, a secondo di chi la filma, può essere adattata anche a diversi generi cinematografici. Dal film più celebre realizzato "La vita è bella" (1997) di Roberto Benigni, nel quale alcune scene importanti sono ambientate a Villa Masini a Montevarchi, si passa poi a Laterina, set di uno dei più grandi successi al box-office italiano, "Il ciclone" (1996) di Leonardo Pieraccioni. E lo stesso regista è poi tornato in questi luoghi l'anno successivo, tra Terranuova Bracciolini e San Giovanni Valdarno con "Fuochi d'artificio".
Quel toscano cielo verdazzurro. Quando il cinema si appoggia sulle spalle degli scrittori toscani
Stefano Beccastrini, Donatello Santarone, Velio Abati
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 240
La Toscana è terra non soltanto di grandi architetti ed artisti, ma anche di scrittori, di letterati, di narratori e poeti, novellieri e versificatori che hanno saputo far diventare parola, pagina, espressione verbale le vicende plurisecolari della gente di Toscana. Da Dante a Boccaccio, da Machiavelli a Benvenuto Cellini, da Federico Tozzi a Vasco Pratolini, da Dino Campana a Mario Luzi, da Gianna Manzini a Lorenza Mazzetti e Luciano Bianciardi. I letterati toscani sono riusciti a raccontare, dar voce, trasformare in novelle od in versi personaggi, situazioni, modi di pensare e di agire di questo popolo. Poteva il cinema, arte errabonda e curiosa quant'altre mai, ignorare gli sterminati giacimenti d'ispirazione che la letteratura e i letterati di Toscana rappresentavano per lui e per la sua insaziabile ricerca di storie, di memorie, di umane vicissitudini?
Cos'è quella luce laggiù? Il viaggio in Toscana dei cineasti stranieri
Stefano Beccastrini, Franco Vigni
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 264
Francesi, russi, inglesi, tedeschi, irlandesi, neozelandesi, americani, iraniani: molti cineasti stranieri hanno fatto "tappa" in Toscana, affascinati, incuriositi, attratti, ammaliati dai suoi paesaggi, dalle sue atmosfere, dalla sua storia culturale, dai suoi colori, dalla sua "luce". Il volume intende mostrare i diversi sguardi che sulla Toscana i registi stranieri hanno gettato, in migliaia e migliaia di fotogrammi da catalogare, differenziando per temi, soggetti e livelli il diverso modo e la differente intensità ed emozionalità con cui il territorio toscano sono stati osservati.
C'era una volta il lavoro. I lavoratori di Toscana sullo schermo del cinema
Franco Vigni, Stefano Beccastrini
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 240
Il volume tratta della Toscana agricola narrata dai romanzi - fattisi cinema di Federico Tozzi e di Mario Pratesi, del primo sviluppo industriale nella Firenze ottocentesca di Pratolini e di Bolognini, dello sviluppo piombinese della siderurgia, delle forme di lavoro in Maremma, dell'affermarsi della mitica Vespa a Pontedera, delle lotte delle operaie tessili pratesi narrate da Gillo Pontecorvo, del dolente travaglio dell'Amiata una volta mineraria e poi sempre più abbandonata a se stessa, del declino industriale nell'Aretino e così via. E narra anche del farsi precario del lavoro e del suo frantumarsi. Del suo diventare per molti aspetti anche una questione d'immigrazione, con le sue contraddizioni e i suoi rischi di disagio e persino di razzismo. Insomma, il libro invita i lettori a compiere un viaggio nella storia del lavoro in Toscana, un viaggio fatto di ansie e di speranze, di delusioni e d'inventiva, di fatica e di lotta, di tante amare lacrime e di tanta solidarietà umana.