Astrolabio Ubaldini: Ulisse
Il dio delle streghe
Margaret A. Murray
Libro
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 204
In questo famoso saggio sulla stregoneria in Europa, Murray studia il culto tributato, dall’era paleolitica al Medio Evo, a quel dio preistorico e precristiano da lei definito horned god, il ‘dio con le corna’. L’autrice, attraverso una indagine antropologica dei riti che caratterizzano la stregoneria, dimostra che l’esistenza di tale culto non è un fenomeno isolato ma la sopravvivenza di una religione vecchia quasi quanto l’uomo. Dalla descrizione e dall’analisi delle cerimonie e dei rituali che possono in qualche modo ricollegarsi alle pratiche di stregoneria emerge un pattern su cui la Murray fonda il concetto di ‘dio morente’, re-sacerdote e vittima sacrificale il cui assassinio rituale garantisce ai paesi e ai loro sudditi la continuità della vita e la concessione della fertilità. Sulla base di questa tesi, individua figure di re-sacerdoti in personaggi storici come William Rufus, Thomas Becket, Giovanna d’Arco e Gilles de Rais. La fama dell’opera della Murray non è dovuta soltanto alla validità delle argomentazioni, al valore delle scoperte erudite, ai metodi scientifici di approccio a un argomento che prima di lei era stato appannaggio esclusivo di ‘dilettanti’. Come è stato autorevolmente detto, l’opera della Murray ha una rara quality of fascination, la qualità delle opere affascinanti e il fascino delle opere di qualità.
L'immaginazione religiosa. Studio sulla psicoanalisi e sulla teologia ebraica
Richard L. Rubenstein
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 204
Non è mai stato fatto nessun tentativo sistematico per stabilire se l'interpretazione che Freud dà della religione possa essere confermata da un esame delle tradizioni e delle leggende rabbiniche. La letteratura classica conosciuta come Midrash e Aggadah è una fonte decisiva per un'indagine del genere. Questa letteratura, ancora scarsamente esplorata, consiste nelle testimonianze di innumerevoli sermoni, leggende, miti e omelie su temi biblici, tutti di estrazione rabbinica; insomma è il frutto di un'"immaginazione religiosa" di dimensioni e di ricchezza eccezionali. Questo materiale è indubbiamente segnato in modo riconoscibile dalla storia del popolo ebraico, dalla sua doppia sconfitta: religiosa da parte del cristianesimo e politica da parte dell'impero romano, fino alla persecuzione secolare e agli eventi più recenti. Ma Rubenstein dimostra che soprattutto esso racchiude una realtà psicologica, la dinamica delle tendenze inconsce del gruppo, risultando in ciò analogo al ruolo che ha il sogno per l'individuo. I parametri dello studio sono ampiamente psicoanalitici, basati fondamentalmente sull'opera di Freud, Erik Erikson e Gordon Allport, ma utilizzati da uno studioso ebraico il cui interesse primario rimane pur sempre la dimensione religiosa.