Barta: qop
L'estate che risolse ogni cosa
Elvira Lanza
Libro: Libro in brossura
editore: Barta
anno edizione: 2023
pagine: 132
«Rivedo ancora la foto di Jacopo bambino che sorride, nel suo bel completo Principe di Galles. Un calzino bianco gli era sceso dal polpaccio e giaceva sornione e pieno di pieghe sulla caviglia. I suoi occhi brillavano e ridevano con lui in un moto di felicità. Era fra me e suo padre […]. Io non ho saputo arginare l’orrore, contenere la sofferenza causata ai miei figli da mio marito e poi dal mio compagno attuale, non ho saputo fare quello che è il compito di una madre, offrire loro un avvenire sereno e radioso e cercare di proteggerli dal male. E il male adesso era dentro di lui, lo stava divorando. Lui stava pagando le conseguenze della nostra insensatezza. Non era giusto».
Il rumore bianco
Yolaine Destremau
Libro
editore: Barta
anno edizione: 2023
pagine: 120
Un ragazzo autistico cammina nel bosco, trova una morta, il suo cellulare. Chi è, chi l’ha uccisa, come, quando? Tessera dopo tessera, i classici quesiti del «giallo» sfilano in questo racconto fino a comporre un puzzle preciso, fuori e dentro gli occhi del protagonista, del suo candore, delle sue furie, delle sue paure, delle sue passioni.
La prima legge di Aguirre
Tita Prestini
Libro
editore: Barta
anno edizione: 2022
pagine: 108
«Il passeggero continuò a mangiare: ripulì il piatto e buttò al cane l’ultimo pezzo di pane. Poi finì la birra con una lunga sorsata. Si nettò la bocca sulla manica della giubba e tirò indietro la sedia per alzarsi. “Ormai qualcuno l’avrà avvertito, quell’Adolf”, disse una voce alle sue spalle. L’uomo si girò di tre quarti in direzione della schiena del tizio che stava seduto al tavolo vicino: “Aupa, Aguirre”, salutò, “è mezz’ora che mi sto domandando se sei davvero tu dietro quella barba: non avrei mai pensato di vederti vestito da frate. Ma non dovevi aspettarmi a Graz?”. “Aupa, Nuvola”, rispose l’altro senza voltarsi. “Ti fai ancora chiamare così dagli amici?”». Un romanzo breve con il coprotagonista di "L’uomo che doveva uccidere il diavolo", il partigiano Nuvola. Sullo sfondo, il 1945 e il massacro di Bleiburg.
Dietro le palpebre. Quattro racconti
Herbert George Wells
Libro
editore: Barta
anno edizione: 2022
pagine: 104
«Si rese conto che quel primo incontro con la popolazione del Paese dei Ciechi metteva alla prova i suoi nervi e la sua pazienza più di quanto non avrebbe immaginato. Da vicino il luogo gli apparve più ampio, l’intonaco delle case ancora più bizzarro. Una folla di bambini, uomini e donne (alcune delle donne e delle ragazze, notò con piacere, avevano volti molto dolci, benché gli occhi fossero chiusi e infossati) li circondò e gli si attaccò, toccandolo con mani morbide, sensibili, odorandolo e dando ascolto a ogni parola che diceva. Tra le fanciulle e i bambini, però, v’era chi stava alla larga, come se per paura, e in effetti la sua voce appariva rozza e dura in confronto alle intonazioni più morbide modulate dalle loro bocche». Quattro racconti «di tenebra» dell'autore della «Macchina del tempo».
Varchi. Sette racconti
Marco Cipollini
Libro
editore: Barta
anno edizione: 2022
pagine: 116
«Fulminato. Un pezzo di legno. Fisicamente sentì il suo mondo interiore liquefarsi in un gorgo buio, come l’acqua sporca nel buco del lavandino. L’universo là fuori, un immenso involucro accartocciato. Ripartì inebetito, sbandando per via. Dovette fermarsi, vomitare. Un mese d’inferno. E tutte le mattine, passando in treno, ora nemmeno guardava più a quella finestra, la mano a difendere gli occhi da tanto oltraggio. Di continuo sull’orlo dell’abisso. Vacillava». Con i racconti «Ho indagato», «Der Wein», «Fuga immortale», «Il fiume», «Così parlò Mezzavista», «Paesaggio con finestra», «Salmo anonimo». Sette prove di un narratore di vaglia, ispirate, divertite, commoventi, sempre riuscite.
Buffo come? Perché buffo?
Stefano Zattera
Libro
editore: Barta
anno edizione: 2022
pagine: 136
«“Com’è che ti sei messo nel giro, Joe?”, mi chiese Ralphie Baccalieri, dopo dieci minuti buoni di silenzio durante i quali aveva spippolato sulle manopole della cummare. No, ma che avete capito? Non intendevo i capezzoli della sua amante. Coi ragazzi chiamavamo cummare anche la cassaforte, come in quel film italiano, I soliti ignoti. “Che vuoi dire? Quando ho deciso che non sarei mai andato a lavorare?”, risposi spegnendo la sigaretta sul bracciolo della poltrona di vera pelle. Ralph sospese per un attimo il lavoro e si girò a guardarmi. «Esatto. Com’è che hai cominciato? Come sei entrato nella famiglia?». «È una storia lunga, Ralphie boy», risposi, «sicuro che abbiamo tempo?». «Questa stronza è frigida come un governante tedesca», disse, «ci vorranno ancora un bel po’ di preliminari per farla venire». Mi alzai e andai alla finestra. Vista da lassù Manhattan sembrava un enorme albero di Natale con tutte quelle luci che brillavano nella notte». Nove racconti neri, divertentemente violenti, sanguinosamente spiazzanti, di un bravo ragazzo più bravo di quei bravi ragazzi. Bravissimo, merdasecca!