Bietti: Heterotopia
James Bond. Fenomenologia di un mito (post)moderno
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2016
pagine: 180
"Il mio nome è Bond, James Bond": frase cult, immutata da Agente 007 Licenza di uccidere a Spectre, ancora oggi tra le più ripetute e amate nella storia del cinema. Pronunciata negli anni da attori molto diversi tra loro - Sean Connery, Roger Moore, Pierce Brosnan fino a Daniel Craig, ultima incarnazione della spia inglese più sexy di sempre - che si sono fatti carico dei diversi portati politici, storici, sociologici e di gender messi in campo di volta in volta dalla saga di 007. Dalla letteratura allo schermo, passando per i videogiochi, l'enogastronomia, le riviste di gossip e la semiotica, la fenomenologia di Bond viene ricostruita attraverso i saggi di studiosi che si interrogano sull'attualità di un mito che continua a rilanciarsi senza perdere in grinta e smalto, alternando vodka martini (agitato, non mescolato) e birra, mai rinunciando ad avere una Bond-girl mozzafiato accanto a sé.
La bottega delle illusioni. Georges Méliès e il cinema comico e fantastico francese (1896-1914)
Enrico Giacovelli
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2015
pagine: 400
Georges Méliès è stato il creatore dello spettacolo cinematografico. Ma anche, consapevolmente, l'inventore del cinema come sogno; e, meno consapevolmente, il suo primo poeta. Ma fu anche un maestro del comico: se lo scopo primario dei suoi film era stupire il pubblico, ciò avveniva perlopiù facendolo divertire. Di certo non costruì soltanto effetti speciali, ma come Borges e Kafka un proprio universo con le sue regole, una sua logica, una sua poetica. Partendo da queste premesse il libro inserisce Méliès nella società e nel cinema francesi dell'epoca, individuando parentele e differenze con gli autori che lo copiarono e talvolta furono copiati da lui. Ma racconta anche il cinema più esplicitamente comico fiorito in Francia in quegli anni; e come sia il cinema fantastico che quello comico furono spazzati via in Europa dalla Grande Guerra. Così, come per una magia di Méliès, l'esame critico approfondito di tutti i film sopravvissuti del maestro diventa un viaggio appassionato e appassionante in un mondo di fate, diavoli, bizzarrie, illusioni, mostri, amori e magie. Compresa quella più grande di tutte, che fu chiamata cinema.
Emmanuel Carrère. Tra cinema e letteratura
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2015
pagine: 120
Emmanuel Carrère è scrittore, sceneggiatore, regista. Ma prima di tutto è stato critico cinematografico. In questo libro, realizzato da Bietti Heterotopia in collaborazione con Festival del film Locarno, è possibile scoprire il lato cinéphile del celebre autore di Limonov, che da sempre trapela dalla sua prosa immaginifica, ma non tutti conoscono. Alle recensioni scritte per Positif tra il 1979 e il 1985 (dedicate tra gli altri a Tarkovskij, Herzog e von Trier) si affiancano testi più recenti, come l'intervista a Catherine Deneuve e l'introduzione all'edizione 2015 del festival L'immagine e la parola, spin-off del Festival del film Locarno, dal cui confronto emerge l'evoluzione del suo linguaggio dedicato alla settima arte. Completano l'opera i saggi di importanti critici, tra cui Goffredo Fofi, autore della prefazione, e lo storico direttore di Positif Michel Ciment, che nella postfazione ricorda il suo primo incontro con Carrère e sottolinea la ricchezza e originalità dei suoi scritti cinematografici.
La recita della storia. Il caso Moro nel cinema di Marco Bellocchio
Anton Giulio Mancino
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2014
pagine: 380
Il caso Moro è (sempre stato) un labirinto, nel quale ci si perde tra le pieghe di una variopinta letteratura dedicata: storiografica, politica, processuale, d'inchiesta, romanzesca, fantapolitica. Addirittura, fantascientifica. La "Moroteca di Babele" è utile agli spiegazionisti come ai dietrologi, ma continua a scontrarsi con l'impossibilità di arrivare a conclusioni certe. Mancino utilizza la filmografia di Marco Bellocchio come interlocutore al quale domandare in continuazione, attraverso gli anni e i titoli, lo stato delle cose circa un fenomeno storico che, nel tempo, ha accresciuto la propria dimensione narrativa fino a farsi fiction. Da "La macchina cinema" a "Gli occhi, la bocca", da "Enrico IV" a "La visione del sabba", fino a "Buongiorno, notte" e "Il regista di matrimoni", Bellocchio ci ha sempre parlato (anche) del caso Moro.
Il nuovo cinema di Hong Kong. Voci e sguardi oltre l'handover
Stefano Locati, Emanuele Sacchi
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2014
pagine: 450
Il libro analizza con passione e completezza il cinema di Hong Kong del nuovo millennio, a partire dal ritorno alla Cina nel 1997 per arrivare ai giorni nostri. Dopo i fasti dell'epoca di Bruce Lee e le onde lunghe di John Woo e Wong Kar-wai, la settima arte di Hong Kong si rinnova, svecchiando il "parente" cinese e guidandolo nella sua sfida a Hollywood. Gli autori, avvalendosi di interventi dei più importanti registi e attori del cinema cantonese e dei critici più illustri, non tralasciano nulla di uno tra i fenomeni cinematografici più importanti del XXI secolo.
Videocronenberg
Claudio Bartolini
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2012
pagine: 222
La cellula di Cronenberg, che sia Toronto, o una famiglia, o una coppia di gemelli siamesi, una mosca o un apparecchio televisivo, è sempre stata una cosmopoli infetta e virale in cui né scienza né tecnologia, né tantomeno umanità, possono sperare di fermare il contagio. Figuriamoci prevenirlo. Si può solo constatarlo, registrarlo, al limite studiarlo prima di venirne, tutti nessuno escluso, inevitabilmente stravolti. Mutati. Il virus di Cronenberg agisce in piena postmodernità, alla luce del sole e ormai immune alla farmacopea classica; è cioè il suo stesso cinema, pastiche di alto e di basso, coito fra tradizione e sperimentazione, che ne diventa, volontariamente e suo malgrado a un tempo, il veicolo primo e il rimedio ultimo. Anamnesi ed esito, inseparabili insieme.
In cielo, in terra. Terrence Malick e Steven Spielberg
Alberto Spadafora
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2012
pagine: 190
"In cielo, in terra" delinea un audace studio comparativo di alcune opere di Terrence Malick e di Steven Spielberg, maestri della cinematografia statunitense degli ultimi quarant'anni. Nel 1974, con "La rabbia giovane" e con "The Sugarland Express", entrambi i registi affidano i loro esordi cinematografici al genere road-movie con protagonista una coppia di amanti fuorilegge in fuga 'sulla strada'. Nel 1998, con "La sottile linea rossa" e con "Salvate il soldato Ryan", Malick e Spielberg assumono la dimensione del genere war-movie quale terreno per un inconsapevole, secondo duello d'autore.
Kill Bill diary
David Carradine
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2011
pagine: 280
Questo diario di David Carradine, come tutti i libri utili, si può leggere in molti modi. Autobiografia di una ex star al tramonto che sogna il riscatto, come making of di un capolavoro, reportage sugli aspetti meno noti e appariscenti della macchina cinema, ma anche thesaurus di curiosità e spigolature intime dal cuore dello spettacolo hollywoodiano. Persino, infine, come un ritratto trasversale di Quentin Tarantino.
The Fincher network. Fenomenologia di David Fincher
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2011
pagine: 120
Fin dal suo esordio con Alien3 (1992) David Fincher, fino allora regista di pubblicità e videoclip, ha imposto una personalissima visione critica delle relazioni sociali e del mondo in cui queste si tessono: cupo, angosciante, nichilista e, anche proprio per questo, in anticipo sui tempi. Molti suoi film, a partire dalla punta dell'iceberg rappresentata da Seven (1994), hanno rivoluzionato dall'interno e rinnovato alcuni generi cinematografici forti, diventandone modello. Il "network" di saggisti/saggi che compongono il volume ne tracciano, a partire da coordinate chiare e ben definite, la mappa sociale e artistica che, con i suoi alti e i suoi bassi, costituisce la prova più evidente del suo statuto d'autore.
Concerto per macchina da presa. Musica e suono nel cinema di Krzysztof Kieslowski
Ilaria Floreano
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2011
pagine: 344
Le voci del silenzio. Scene dal cinema dei cantastorie africani
Giuseppe Carrieri
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2011
pagine: 170
Una ricognizione sul Cinema dell'Africa Nera, che già di per sé è linfa nuova e vitale, condotta con piglio approfondito e personale; l'occhio e l'orecchio di Giuseppe Carrieri si posano sui griot, i cantastorie africani, e sul loro cinema, magico perché più aurale che visivo, e mira non alla vostra testa, bensì al vostro cuore...
Lo strano caso del dr. David e di Mr. Cronenberg
Alessandro Aronadio
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2010
pagine: 170
"Je est un autre" scriveva Arthur Rimbaud, e tale è la premessa poetica dell'indagine psicologica e cinematografica di questo lavoro di Alessandro Aronadio, già regista di un film sul "doppio" presentato con successo all'ultima Berlinale ("Due vite per caso", 2010) e qui acuto e illuminante esploratore di uno dei temi chiave delle manifestazioni artistiche del Novecento, sublimato e reso vivo attraverso l'analisi dell'opera del regista canadese David Cronenberg e, segnatamente, del suo "Inseparabili", su cui "chi pensava fosse stato scritto tutto, ma proprio tutto, dovrà almeno in parte ricredersi".