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Bompiani: Classici della letteratura europea

Opere scelte

Opere scelte

Pier Antonio Quarantotti Gambini

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2015

pagine: 1550

"Nel panorama letterario del Novecento Quarantotti Cambini è lo scrittore che merita più di ogni altro la definizione di figura anomala. Bibliotecario, eppure uomo d'azione e grande viaggiatore. Nome di spicco della tradizione triestina, eppure forte di un vitalismo e una fisicità inconciliabili con il modello dell'inetto sveviano. Istriano irredentista, nemico di Tito, eppure mai fascista. Anzi, fiancheggiatore del Comitato di liberazione nazionale. Eppure, subito dopo, attivista di una radio che fungerà anche da agenzia di informazione per l'intelligence americana. Amato dagli editori impegnati, eppure pericolosamente sentimentale, e proprio nella stagione del neorealismo. Romanziere nel senso più classico, eppure autore di saggi narrativi e reportage che nulla hanno da invidiare ai migliori esempi di non fiction anglosassone. Un 'italiano sbagliato', insomma, come usava definirsi, che non si attirerà le simpatie né dei conservatori né tantomeno dei nuovi progressisti. A differenza di altri grandi irregolari, la fama di Pier Antonio Quarantotti Gambini si è però esaurita pochi anni dopo la sua morte. Ed è questa, quindi, un'occasione quanto mai propizia per dimostrare coi fatti - i fatti sedimentati della letteratura - quanto afferma lui stesso in una lettera a Umberto Saba: 'Il tempo fa crescere tutto ciò che non distrugge'." (dall'introduzione di Mauro Covacich)
70,00

Il teatro dei secoli d'oro. Testo spagnolo a fronte. Volume Vol. 1

Lope de Vega, Tirso de Molina, Miguel de Cervantes

Libro: Libro rilegato

editore: Bompiani

anno edizione: 2014

pagine: 2474

Tra la seconda metà del Cinquecento e la prima del Seicento, la Spagna conosce un'eccezionale stagione letteraria: "Secoli d'Oro" segnati, particolarmente, da una straordinaria "spettacolarità" che investe, allo stesso titolo, il palcoscenico e la vita. Nei due volumi della nostra collana - coordinati da Maria Grazia Profeti - sono raccolte le opere principali dei più geniali commediografi spagnoli di tutti i tempi. In questo primo tomo figurano ben dieci commedie: cinque di Lope de Vega (La dama sciocca, I capricci di Belisa, Fuente Ovejuna, il cavaliere di Olmedo, Non è vendetta il castigo), quattro di Tirso de Molina (Il timido a Palazzo, Don Gil dalle calze verdi, Dannato perché incredulo, L'ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra) e una di Cervantes (La spassosa). Tutte le pièces - oltre ad avere il testo spagnolo a fronte - sono dotate di traduzioni in versi, di introduzioni, di note e di relativa bibliografia. Il lettore potrà così avere a disposizione alcuni dei testi che hanno reso celebre in Europa il teatro del Siglo de Oro.
80,00 76,00

La regina delle fate. Testo inglese a fronte

Edmund Spenser

Libro: Libro rilegato

editore: Bompiani

anno edizione: 2012

pagine: 2368

Con "La regina delle fate", Edmund Spenser intese dare all'Inghilterra il poema epico che ancora le mancava; lo fece quando, sul trono, sedeva Elisabetta I Tudor, figlia di quell'Enrico VIII che, con lo scisma da Roma e la fondazione della Chiesa Anglicana, diede al paese una forte impronta nazionalistica. E celebrazione della rinnovata Inghilterra protestante è il poema di Spenser, come è celebrazione di Elisabetta, cantata sotto il nome di Gloriana, regina dell'immaginaria terra fatata che è, insieme, proiezione della realtà storica e spazio utopico di una nostalgia per una passata età dell'oro. Spenser progettò un poema immenso: dodici libri di dodici canti ciascuno. Ne portò a compimento solo sei; ma questi sei, più il frammento di un ipotetico libro settimo, danno un'idea compiuta della grandezza poetica di Spenser, della magia della sua lingua, della ricchezza delle sue conoscenze e aspirazioni. Questa è la prima traduzione integrale in italiano de "La regina delle fate". La sua presentazione vuole colmare una lacuna della cultura italiana, presso la quale Spenser poca fortuna ha goduto; quando invece continuo è stato il dialogo da lui intessuto con i nostri Petrarca, Ariosto, Tasso, Trissino, Castiglione, Guazzo.
80,00 76,00

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