Bononia University Press: DISCI. Archeologia
BIRTH Archeologia dell'infanzia nell'Italia preromana
Libro
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2021
pagine: 960
L'archeologia dell'infanzia è un campo di ricerca molto attuale nel quadro internazionale degli studi dedicati all'antichità e negli anni più recenti ha visto una crescita considerevole anche grazie all'approccio interdisciplinare che arricchisce le indagini archeologiche di prospettive complementari, prime fra tutte quella dell'antropologia fisica e culturale. Il mondo infantile resta tuttavia molto difficile da analizzare per la scarsa visibilità che i bambini hanno in termini archeologici, a causa della fragilità dei resti ossei e della limitata evidenza sul piano sociale e culturale. Occorre allora adottare specifiche metodologie di indagine, capaci di fare emergere le tracce di una componente delle comunità antiche tanto significativa, quanto poco rappresentata a livello funerario. La attenta lettura contestuale dei dati riferibili ai bambini è il necessario presupposto per approdare a corrette ipotesi ricostruttive sulla percezione che ogni popolo aveva dell'infanzia. L'opera affronta il tema per la prima volta in modo sistematico e organico, mappando il fenomeno delle sepolture infantili nell'Italia del primo millennio a.C. Trenta saggi, scritti da circa sessanta studiosi, rendono questo volume la più aggiornata e completa raccolta di dati e di studi sull'archeologia dell'infanzia della penisola nell'età preromana. L'attenzione è rivolta non solo all'ambito sepolcrale, certamente il più ricco di informazioni, ma anche a quelli abitativo e santuariale molto meno noti, per ottenere un quadro conoscitivo il più possibile esteso e articolato. Dopo alcuni saggi che introducono alla riflessione teorica sviluppatasi attorno al tema, la prima parte dell'opera è dedicata ad un caso studio del mondo etrusco, oggetto di un recente progetto multidisciplinare; la seconda parte comprende numerosi contributi sull'Etruria, un territorio per il quale mancava finora una visione d'insieme su tutti i principali centri; la terza parte raccoglie saggi sulle popolazioni dell'Italia antica, offrendo uno straordinario sguardo sul mosaico di culture; infine un saggio finale, che delinea le coordinate culturali e antropologiche del fenomeno, valorizza la ricchezza e la complessità dell'opera. BIRTH costituisce il più completo strumento di conoscenza e di analisi del comportamento dei popoli dell'Italia antica nel trattamento funerario del bambino. Numerose appendici forniscono una dettagliata registrazione delle tombe infantili, base per ogni ricostruzione storica. L'opera è il primo passo di un percorso di studi destinato a proseguire, perché ancora molte sono le prospettive di indagine che l'archeologia dell'Italia preromana consente di sviluppare nell'ambito del più vivace dibattito scientifico internazionale sull'infanzia.
Archeologia protobizantina a Kos. Il complesso di S. Stefano e l'insediamento della baia di Kephalos
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2021
pagine: 416
Dopo le indagini condotte a Psalidi, nella basilica di S. Gabriele, e nell'episcopio urbano delle Terme Occidentali di Kos città, questo terzo volume di indagini archeologiche dell'Università di Bologna sugli edifici coi nella tarda antichità si concentra sul complesso ecclesiastico di Santo Stefano, sito nella baia sottostante al moderno insediamento di Kephalos. Il libro ne ricostruisce le complesse fasi costruttive, dalla fondazione - nel pieno dell'età giustinianea - alla sua conformazione monumentale conclusiva, quando esso assunse l'aspetto di una basilica doppia con annesso battistero che ancora oggi si può ammirare. Del complesso, il libro analizza anche il ricco apparato decorativo, architettonico, musivo, epigrafico, unendo la ricostruzione 'strutturalista' del monumento alla storia dell'insediamento costiero di Isthmos, in cui esso sorse e svolse la sua funzione di edificio di culto tra la tarda antichità e l'età bizantina.
Iconografia e rituale funerario. Atti del I Incontro di Studi sul significato delle immagini nei contesti funerari (Ravenna, 10 dicembre 2018)
Chiara Pizzirani
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2021
pagine: 184
In ogni tempo e in ogni luogo, le immagini hanno rappresentato un codice di comunicazione dalla straordinaria ricchezza semantica. Così fu anche per Etruschi, Italici e Greci, che attraverso temi, scene e schemi iconografici crearono un vero e proprio mondo di significati e di valori, nel quale le singole comunità umane potevano rispecchiarsi al loro interno e autorappresentarsi verso l'esterno. Il linguaggio che le immagini parlano è però tutt'altro che immediatamente comprensibile all'osservatore moderno. Infatti, l'immaginario non è fotografia della realtà antica, ma è, al contrario, codice comunicativo arbitrario, meditato, filtrato in conseguenza della scelta di valori che la comunità - e il singolo individuo - decidono di affidare alla memoria collettiva. L'esegesi dei significati, spesso volutamente ambigui, che le immagini sottendono rappresenta una delle più affascinanti sfide della ricerca archeologica. Per la loro straordinaria portata semantica, figure e rappresentazioni furono presto integrate all'interno della ritualità funeraria, nei singoli corredi tombali, venendo a configurarsi spesso come vero e proprio manifesto ideologico del defunto o dei defunti che in quella sepoltura trovavano la loro ultima dimora. Chiave di lettura indispensabile per comprenderne la valenza semantica originaria è l'interpretazione del contesto nel quale erano inserite. La prospettiva contestuale nella lettura delle immagini funerarie è il trait d'union imprescindibile dei contributi che questo volume raccoglie. I saggi, inoltre, si coagulano attorno ad un tema di straordinaria rilevanza nella percezione antica: la prospettiva della morte e, eventualmente, del destino oltremondano. Il volume inaugura una serie di incontri e di riflessioni sul significato delle immagini nei contesti funerari che si propone di indagare in maniera ampia, contestuale e interculturale il problema della percezione antica dell'immaginario rapportato alla dimensione funeraria, dalla selezione, alla fruizione, all'eventuale rifunzionalizzazione del segno iconico.
Iscrizioni della città etrusca di Adria. Testi e contesti tra arcaismo ed ellenismo
Andrea Gaucci
Libro
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2021
pagine: 276
Adria nasce come emporio e almeno dal tardo Arcaismo assume la fisionomia di una città etrusca per cultura e per lingua. Gli scavi condotti in città per oltre due secoli hanno restituito una ricca documentazione epigrafica che conta 212 iscrizioni etrusche e centinaia di graffiti. Nel panorama degli studi su Adria, il ruolo dell'epigrafia appare così assai rilevante. Rilevanza confermata nel quadro dell'Etruria padana, dove il nucleo adriese è al secondo posto per quantità dopo quello di Spina, e compete anche con alcune fra le più importanti città dell'Etruria propria. Ma l'aspetto forse più importante risiede nella continuità, dato che le attestazioni più antiche risalgono al VI sec. a.C. e le più recenti a cavallo di II e I sec. a.C., restituendo così lo spaccato di una comunità sopravvissuta al crollo del sistema padano nel IV sec. a.C. Questa ricca documentazione è confluita nell'edizione del Corpus Inscriptionum Etruscarum, IV, I, 1. Non consentendo la prassi redazionale dell'opera approfondimenti critici, si è ritenuto opportuno offrire a corredo del fascicolo un testo di analisi epigrafica delle iscrizioni etrusche, valorizzando l'insieme delle informazioni che il singolo oggetto iscritto porta con sé, dunque non solo il testo, ma anche il supporto e il contesto di rinvenimento, essenziali per una soddisfacente interpretazione. Le iscrizioni sono dunque fondamentali per uno studio complessivo e diacronico dell'Adria preromana, in quanto grazie a queste è possibile avviare una riflessione sulla società e sulle pratiche che questa adottava nel confrontarsi con il sacro e con la morte.
Sistemi di gestione economica e alimentazione nelle comunità dell'età del Bronzo con particolare riferimento all'Italia settentrionale
Florencia Inés Debandi
Libro
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2021
Negli ultimi anni il tema dell'alimentazione è stato oggetto di grande interesse e di dibattito tra il grande pubblico e presso la comunità scientifica. Tuttavia, raramente gli studi sull'alimentazione antica (con particolare riferimento all'Italia) si inoltrano indietro nel tempo fino alla preistoria. Nel tentativo di colmare questa lacuna, il presente volume affronta nel dettaglio le tematiche legate alla modalità di approvvigionamento, produzione e consumo dei cibi, affidandosi alle evidenze offerte dalla cultura materiale e dai resti palebiologici. La ricerca ha preso in esame le risorse alimentari disponibili durante l'età del Bronzo e, approfondendo le modalità di gestione da parte delle comunità di villaggio, si propone di contribuire alla ricostruzione delle dinamiche del popolamento, con particolare riferimento all'Italia settentrionale. La visione di insieme delle risorse vegetali e animali sfruttate nell'età del Bronzo è arricchita da un approccio multidisciplinare che analizza i resti archeologici (reperti e contesti), le fonti classiche, i dati etnografici, le applicazioni di archeologia sperimentale per arrivare a ricostruire le basi della dieta e le modalità di preparazione e consumo alimentare. L'approccio sperimentale infine propone un modello di ricostruzione nello spazio e nel tempo delle strategie di sussistenza e della pianificazione nella gestione delle risorse, che caratterizzano l'organizzazione sociale e territoriale del popolamento nell'età del Bronzo.
Agorai ed edilizia pubblica civile nell'Epiro di età ellenistica
Elia Rinaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 256
L'Epiro, regione situata alle estreme propaggini della Grecia nord-occidentale e ai confini con l'Illiria meridionale, è caratterizzato da un popolamento sparso in villaggi e da un'organizzazione per piccoli ethne e comunità tribali maggiori (Caoni, Tesproti e Molossi) guidati da magistrati annuali o sovrani. In tale contesto, l'evoluzione in senso urbano dei principali insediamenti indigeni è un fenomeno alquanto tardivo che si compie tra IV e III sec. a.C., in coincidenza con l'affermarsi della cultura ellenistica. Con la formazione delle città si assiste anche al progressivo sviluppo e alla monumentalizzazione delle piazze e degli edifici civili, centrali per la vita associativa delle nuove comunità urbane, che raggiunge il suo apice negli anni a cavallo tra III e II sec. a.C., in seguito alla nascita del koinon degli Epiroti. La regione, tuttavia, fino ad oggi non è stata adeguatamente rappresentata negli studi sull'agora e l'edilizia pubblica greca. Il volume si propone di colmare tale lacuna ricostruendo l'evoluzione architettonica e funzionale dell'architettura pubblica civile in rapporto agli eventi storici e al quadro sociale, politico ed economico. Emerge così il ruolo di primo piano ricoperto dai centri urbani all'interno delle compagini "tribali" e dell'assetto politico federale della regione e si delinea un paesaggio pubblico che con le sue tipicità e i suoi tratti originali è perfettamente inserito nel quadro di una koine artistica e architettonica ellenistica condivisa in tutto il Mediterraneo.
Il santuario di Monte Rinaldo. La ripresa delle ricerche (2016-2019)
Enrico Giorgi, Filippo Demma, Francesco Belfiori
Libro
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 312
La scoperta del santuario di Monte Rinaldo avvenne alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso e suscitò subito una certa eco, tuttavia i pur importanti lavori successivi non giunsero mai a far maturare le aspettative per un sito archeologico straordinario nel panorama medio-adriatico. A questa incompiutezza si tenta ora di dare una prima risposta grazie alle ricerche intraprese dall'Università di Bologna e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, con il supporto del Comune di Monte Rinaldo. Oggi le colonne del portico maggiore, riedificate per venire incontro al desiderio di restituirne la monumentalità prima ancora che con l'obiettivo di un ripristino filologico, contrastano con il paesaggio agrario circostante suscitando un impatto emotivo che rischia di essere fuorviante. Per comprendere il monumento occorre considerarlo all'interno del suo contesto architettonico e topografico, ricostruibile grazie ai documenti d'archivio e a un nuovo approccio stratigrafico e metodologico. Sono queste le linee di ricerca di cui si intende dare ragione in questo volume, nella convinzione di avere intrapreso un percorso che potrà segnare altri passi importanti anche in futuro.
L'Italia tra storia e biografia. Contributi per una riflessione
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 132
A conclusione dell'anno del 90° anniversario della fondazione dell'Istituto della Enciclopedia Italiana (1925-2015) a opera di Giovanni Treccani, il Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell'Università di Bologna ha pensato di dedicare una riflessione al Dizionario Biografico degli Italiani. Intitolato L'Italia tra storia e biografia, il presente volume è così l'esito di un percorso di riflessioni che intende valorizzare il contributo del Biografico - e le sue prospettive future - alla conoscenza storica in Italia. Alcuni storici, specialisti di epoche diverse, si sono interrogati sul patrimonio di voci pubblicate sinora nella monumentale enciclopedia biografica e, più in generale, sul senso e sull'utilità della biografia per l'indagine storica. Davide Dainese è Ricercatore di Storia del cristianesimo e delle chiese presso l'Università di Bologna dove insegna Storia del cristianesimo e Introduzione allo studio delle religioni. Si è occupato prevalentemente di patristica, in specie di tradizione alessandrina e suo lascito, e di tematiche d'ampio raggio diacronico (storia conciliare, teologie politiche). Tra le sue pubblicazioni: Passibilità divina (2012), Clemente Alessandrino. Adombrazioni (2014), L'uso di alcuni padri della Chiesa nell'Età della Controriforma (2017) e Beyond Intolerance (2019). Umberto Mazzone è Professore di Storia del cristianesimo e delle chiese presso l'Università di Bologna. Tra i suoi temi di ricerca si ricordano: la storia del Concilio di Trento, cristianesimo e conflitti, l'interesse per la relazione tra vita religiosa e vita civile nella Legazione di Bologna in Età Moderna, il rapporto tra religione e Grande Guerra nell'Impero Austro-Ungarico. Negli ultimi anni si è occupato di storia della chiesa bolognese (Governare lo Stato e curare le anime. La Chiesa di Bologna dal Quattrocento alla Rivoluzione francese, 2012) e di rapporto tra religione e stato nella storia all'indomani della caduta del muro di Berlino (L'Ottantanove è lontano. Chiese e società da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI, 2012).
Archeologia del cantiere protobizantino. Cave, maestranze e committenti attraverso i marchi dei marmorari
Giulia Marsili
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2019
pagine: 560
Lo studio dei cantieri in relazione all'architettura antica rappresenta un ambito di indagine solo recentemente approfondito nella letteratura scientifica. Esso offre dati di notevole interesse circa la molteplicità di azioni che contribuirono alla nascita di grandi opere edilizie, con riguardo alle tecniche costruttive e produttive, ma anche alla componente umana e professionale coinvolta nelle diverse fasi del lavoro. Il volume si occupa del cantiere di età tardoantica e protobizantina e ne prende in esame un aspetto particolare, quello del ciclo di lavorazione del marmo. La prospettiva da cui tale attività è indagata è quella dei marchi di lavorazione, sigle tracciate sugli arredi da maestranze e funzionari in diverse fasi del processo di produzione e distribuzione. Si raccolgono qui 3393 evidenze epigrafiche, apposte su un totale di 2951 manufatti, alcuni dei quali siglati più volte. Per esse si propone una classificazione basata su un criterio crono-contestuale, finalizzata a comprendere la funzione dei segni all'interno della filiera costruttiva e mettere in luce il ruolo svolto dalle differenti figure professionali nella fabbrica edilizia.
La necropoli meridionale di Phoinike. Le tombe ellenistiche e romane
Giuseppe Lepore, Belisa Muka
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2018
pagine: 416
Una necropoli antica è un contesto "muto": solo l'indagine archeologica può contribuire alla decifrazione di almeno una parte della moltitudine di messaggi che una società invia nel momento della "messa in scena" del rituale della morte. Il funerale, infatti, è un processo articolato di cui si percepisce solo la parte finale (la tomba), ma di cui è necessario ricostruire tutte le fasi precedenti (la preparazione e l'esposizione del cadavere, la processione verso la necropoli, l'estremo saluto). Molti elementi, poi, non lasciano nessuna traccia archeologica (i tessuti, i fiori, i canti, le preghiere, la musica oppure la stessa partecipazione delle persone al rituale). Questo volume si propone, dunque, di "far parlare" le tombe della necropoli della città di Phoinike, capitale del regno dei Caoni, ieri Epiro settentrionale, oggi Albania meridionale. Il quadro che emerge è di una straordinaria complessità ed è esaminato da diversi punti di vista: dall'analisi topografica e "urbanistica" della necropoli allo studio della struttura della tomba e del suo segnacolo fuori terra, dall'analisi antropologica dei resti (inumati/cremati) allo studio del corredo.
Frontes. Le facciate nell'architettura e nell'urbanistica di Pompei e di Ercolano
Riccardo Helg
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2018
pagine: 360
Nella città romana, gli elementi che contribuivano alla fisionomia del paesaggio urbano erano molteplici: gli spazi pubblici, per eccellenza luoghi di incontro e di celebrazione, le aree destinate agli scambi commerciali, motore della vita economica, i quartieri produttivi. Al pari di ogni altro edificio cittadino, anche le abitazioni concorrevano alla configurazione delle quinte stradali e alla caratterizzazione funzionale dei quartieri. Obiettivo di questo volume è indagare sotto una nuova luce forme e significati dell'esterno delle abitazioni attraverso il caso di studio delle città vesuviane, dove la conservazione delle superfici verticali consente di osservare un ambiente urbano sostanzialmente completo. Fondata su un repertorio di sessanta abitazioni, l'analisi procede per gradi di approfondimento, dalla scomposizione negli elementi costitutivi dei prospetti alla visione d'insieme, tracciando un percorso diacronico dall'età tardosannitica, epoca in cui il modello della casa "ad atrio" diventa prevalente, all'ultima fase di vita, segnata da un marcato rinnovamento delle forme dell'abitare verso soluzioni più intensive e razionali.