Booklet Milano: MELTEMI.EDU
Fatto in Italia. La cultura del made in Italy (1960-2000)
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 168
Questo è un saggio a più voci - Paola Colaiacomo, Luisa Valeriani, Vittoria Caratozzolo, Maria Luisa Frisa, Giovanni Fiorentino, Sofia Gnoli, Nello Barile - che, mettendo a fuoco alcuni dei "casi" più significativi delle diverse modalità di pensare l'abito, in Italia, dagli anni Sessanta a oggi, trova nel nodo sperimentazione/produzione industriale il proprio centro problematico. Nelle professioni legate alla moda, la nuova figura è quella dello stilista, essenziale per l'affermazione del made in Italy.
Immagine e scrittura
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 336
I saggi raccolti in questo volume intendono far luce sul complesso e mai risolto rapporto fra immagine e scrittura, tenendo conto dell'evoluzione e dell'emergenza di campi d'esperienza che sollecitano in tal senso nuovi interrogativi. Il fenomeno dell'arte moderna e contemporanea sembra qualificarsi come terreno di coltura privilegiato e laboratorio per la messa in questione delle relazioni tra visione e linguaggio. Il volume fa convergere intorno a un medesimo ambito problematico strumenti analitici ed esegetici disciplinarmente differenziati, convocando su uno stesso banco di prova modelli euristici costruiti su oggetti di indagine molto diversi, ma ugualmente coinvolti nell'interpretazione di fenomeni culturali complessi.
Manuale di comunicazione, sociologia e cultura della moda
Simona Segre Reinach
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 214
All'interno del processo di globalizzazione, la moda è diventata un'industria transnazionale, che coinvolge moltissimi paesi. La fine della visione eurocentrica è quindi fisiologica, ma in larga misura è attribuibile a un fenomeno specifico di questi ultimi anni - il massiccio spostamento dell'industria tessile da Ovest verso Est - e a ciò che esso comporta in termini economici e culturali. Le modalità, peraltro tuttora in rapida trasformazione, con cui il cambiamento di traiettoria avviene influenzano le convinzioni e le pratiche sul produrre abbigliamento, sul vestire e sul comunicare moda a Est e a Ovest, e a loro volta ne sono influenzate. Nuove "città della moda" in Asia, Sud America e Australia si aggiungono oggi alla lista storica di Parigi, Milano, Londra, New York. Una nuova generazione di stilisti, proveniente da paesi un tempo considerati "esotici" dall'Occidente, riutilizza in modo creativo le tradizioni tessili e stilistiche, e muovendosi tra nuovi e vecchi stereotipi agisce, pur non senza difficoltà, su una scala impensabile fino a pochi anni fa. L'autrice esamina le fasi di questo cambiamento dai primi esotismi vestimentari a oggi, soffermandosi sulle tendenze attuali dell'orientalismo in ogni ambito del nostro look.
I morti e il grano. Tempi del lavoro e ritmi della festa
Ignazio Buttitta
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 286
Nelle culture euro-mediterranee antiche e recenti è ampiamente diffusa la relazione tra mondo ctonio e prosperità di uomini e natura. A partire almeno dal neolitico, nel Vicino Oriente e in area egea, dove il culto dei morti appare in tutta evidenza collegato con i riti stagionali della fertilità nei quali il rifiorire della vita in primavera era messo in relazione con la resurrezione dalla tomba. In queste pagine viene indagata proprio questa relazione fondamentale tra ciclo del grano e destino dei morti, anche cercando di ricostruire nelle sue linee essenziali i rapporti tra visione del mondo e paesaggio, e tra lavoro e rito in Sicilia, perché la commemorazione dei defunti è uno degli elementi costanti delle feste rituali agrarie.
Le piume di cristallo. Indigeni, nazioni e Stato in America latina
Antonino Colajanni
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 144
Il volume raccoglie tre saggi di autori latinoamericani sul complesso e contraddittorio rapporto tra identità etnica e formazione dei nuovi stati nazionali. Javier Albó analizza la strutturazione della identità locale, etnica e di classe tra gli Aymara boliviani. Miguel A. Bartolomé ripercorre la storia di movimenti etnopolitici ed autonomie indigene in Messico. Jean E. Jackson racconta il percorso dei Tukano colombiani nella loro riconquistata identità indigena. L'introduzione di Antonino Colajanni offre una sintesi delle relazioni socio-politiche che attraversano le popolazioni indigene latinoamericane e propone una lettura delle scelte strategiche oggi praticate dai movimenti e dalle organizzazioni presenti in quei territori.
Quando la cultura fa la differenza. Patrimonio, arti e media nella società multiculturale
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 212
Che cosa significano i termini "multiculturalismo" e "interculturalismo", e in che modo influenzano la formulazione delle politiche a sostegno della diversità culturale? Fino a che punto si può spingere una società nell'accogliere la differenza, senza perdere un senso di coerenza nazionale? Di quale legittimazione democratica godono le istituzioni culturali pubbliche, nel caso in cui esse non siano in grado di garantire eque condizioni di accesso e partecipazione? Quale funzione e quali responsabilità hanno in questo processo amministratori e policy makers, istituzioni e operatori culturali, individui e gruppi al livello della comunità locale? A questi e altri interrogativi tentano di rispondere i saggi raccolti in questo volume.
Ragioni e interpretazioni. Fenomenologia, società, politica
Matteo Bianchin
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 240
Questo volume affronta alcune questioni filosofiche che toccano in maniera più o meno diretta i fondamenti della teoria sociale, dell'etica, della filosofia politica. I primi capitoli sono dedicati a problemi puramente teoretici: la portata e i limiti degli argomenti trascendentali, la relazione tra intenzionalità e interpretazione, il rapporto tra tempo e coscienza; quelli che seguono discutono i fondamenti ontologici, epistemologici e normativi della teoria sociale e politica, mentre gli ultimi affrontano temi più sostanziali. Il titolo allude all'intreccio di problemi teorici e questioni d'interpretazione che caratterizza parte del lavoro. Cosi, i saggi che compongono il volume possono essere letti secondo il filo del progetto teorico che sostengono, ma anche come il tentativo di delineare gli sviluppi, nella filosofia del Novecento, di una prospettiva fenomenologica riconoscibile ben al di là delle sue formulazioni più esplicite e ortodosse.
Saggi e dialoghi sul cinema
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 216
Questo libro analizza i rapporti tra cinema e arti visive, mettendo in luce i reciproci contagi e promuovendo una riflessione sulla struttura del film e sulle dinamiche della sua genesi. In particolare, indaga gli aspetti relativi alla struttura spazio-temporale, al montaggio e alla rilevanza dell'apporto delle immagini, ma pone anche attenzione agli aspetti narrativi legati alla natura stessa del film. Il testo raccoglie alcuni saggi critici insieme ai contributi inediti, sotto forma d'intervista, di alcuni dei protagonisti e delle figure emergenti del cinema italiano. Fra questi: Nina di Majo (regista), Roberto Perpignani (montatore), Andrea Occhipinti (produttore), Vincenzo Cerami (sceneggiatore) e Vittorio Storaro (fotografo).
Senso e metropoli. Per una semiotica posturbana
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 223
La città tradizionale sfuma nella metropoli, perdendo molte delle felici caratteristiche che storicamente l'hanno contraddistinta ("l'onesto e schietto conversar cittadino"). La metropoli, a sua volta, si espande nel territorio, esplode in esso, risucchiando al contempo entro di sé larghi spazi di ciò che le sta intorno. Eppure, grandi buchi si presentano entro i confini degli agglomerati urbani, terreni vaghi cui si attribuiscono significati volta per volta diversi, ora dall'uomo politico, ora dall'urbanista, ora dagli abitanti del circondano, ora dai movimenti spontanei che cercano di risemantizzare la città, ora dagli artisti che, perplessi, provano a dire la loro. È l'emergere del posturbano, fenomeno tanto locale quanto planetario che sempre più pervade gesti e riti della nostra vita quotidiana. Che cosa sta succedendo? Un gruppo di semiologi ha cercato di offrire delle risposte, andando alla ricerca di quel senso perduto delle città che le metropoli oggi si piccano maldestramente di ritrovare. E lo fanno dialogando con sociologi, urbanisti, geografi, studiosi di letteratura e di cinema, designer.
La società civile postnazionale
Debora Spini
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 215
Sempre più spesso si sente parlare di una "società civile globale" come il possibile terreno di coltura di una democrazia postnazionale. Questo libro si chiede cosa veramente si possa intendere per società civile e quale sia il suo spazio di azione in un mondo segnato dai processi di globalizzazione. Dopo aver individuato l'emergere della società civile come ambito autonomo dalla sfera del politico e averne tracciato una breve storia, il libro prende in considerazione due autori, Hannah Arendt e Jürgen Habermas, che hanno avuto una grande influenza nel dibattito contemporaneo sul tema. Passa quindi a esaminare il grande revival che il concetto ha vissuto negli ultimi due decenni del secolo scorso, analizzando infine i cambiamenti in atto nel "contratto sociale" fra capitale e lavoro in un momento in cui alcuni soggetti tradizionali (partiti e sindacati) si stanno indebolendo e altri - i networks, le reti - stanno emergendo. Riflettere sulla natura e sul futuro della società civile conduce di necessità a esaminare molte linee di tensione che segnano la crisi della modernità e ad affrontare temi cruciali come la crisi della dimensione territoriale della politica e delle tradizionali forme di rappresentatività, e il passaggio dalla società industriale alla società dell'informazione. In un contesto sempre meno leggibile, e sempre più fluido, basta la presenza di una società civile postnazionale vitale e attiva per assicurare il futuro della politica?
Il soggetto e la differenza. Per un'archeologia degli studi culturali e postcoloniali
Stuart Hall
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 335
Stuart Hall è una figura importante della teoria culturale britannica ed europea degli ultimi anni. I suoi studi e interventi costituiscono ormai un punto di riferimento essenziale in diversi campi della teoria critica: dagli Studi Culturali ai Migration Studies, dai "Race" ai "Media Studies", dagli Studi Postcoloniali ai "Black British Cultural Studies". Questa raccolta propone i suoi saggi più noti e dibattuti, offrendo al contempo una panoramica sia dei suoi diversi interessi sia dell'evoluzione del suo pensiero negli ultimi 25 anni.