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CEDAM: Problemi attuali della giustizia penale

Fattispecie cautelari e modelli decisionali nella giurisdizione di sorveglianza

Paola Felicioni

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2020

pagine: 184

Il libro accompagna il lettore lungo un percorso di approfondimento progressivo che lo aiuta ad acquisire dimestichezza prima con le logiche, poi con i "ferri del mestiere" dell'analisi di bilancio, strumento necessario per esplorare le dinamiche delle imprese. Il recente diffuso interesse nato per la materia e le varie applicazioni che di essa possono essere fatte in diversi ambiti delle attività economiche hanno contribuito a donarle un'aura di "modernità"; ciò che è nuovo attrae ma talvolta è giudicato complesso e ostico. In realtà la bontà di un'analisi non la si misura da quanti indicatori sono impiegati, ma dalla capacità di impiegare quelli giusti per le finalità che si intende perseguire. Con la sesta edizione il volume è stato integralmente rinnovato. In particolare: gli indicatori sono stati aggiornati alla luce della prassi internazionale e dei documenti interpretativi degli standard setters; è stato inserito un nuovo capitolo che approfondisce la relazione tra Transfer Price e indici di bilancio (profit level indicators) secondo le più recenti linee OCSE; è stata ampliata la parte sull'analisi di bilancio nella crisi di impresa, facendo riferimento alle procedure di allerta e alle misure introdotte a seguito della pandemia Covid; sono stati ampliati gli indici settoriali per consentire ai fruitori di disporre di benchmark di riferimento per l'analisi di bilancio; infine, è stato aggiornato e rivisto il software allegato.
22,00 20,90

Il diritto alla presenza processuale. Garanzie, limiti, rimedi

Natalia Rombi

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2020

pagine: 308

Con il superamento della contumacia e l’introduzione della multiforme figura dell’assente, il legislatore è tornato sul diritto alla presenza processuale dell’imputato, prefiggendosi il duplice intento di soddisfare esigenze deflative e di adeguare la disciplina interna alle indicazioni provenienti dal contesto europeo. Le coordinate entro le quali era chiamato a muoversi risultavano da tempo individuate, e dalla giurisprudenza di Strasburgo, e da diversi atti normativi del legislatore europeo, i quali suggerivano da un lato, di rimodulare le cautele dirette ad assicurare la conoscenza effettiva del processo, dall’altro, di intervenire sul piano dei rimedi successivi in modo da rafforzare ex post la possibilità per l’imputato inconsapevole del processo di recuperare le garanzie partecipative perdute. La disamina delle soluzioni adottate per prevenire la violazione del diritto alla presenza processuale o, quantomeno, assicurare in via restitutoria un recupero di tutte le prerogative difensive mancate, vuole essere l’occasione per ritornare a riflettere su una garanzia fondamentale, forse non ancora del tutto compresa ed esplorata nelle sue diverse implicazioni, e per riaffermarne la centralità.
32,00 30,40

L'appello riformato

L'appello riformato

Antonella Marandola

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2020

pagine: 240

Mezzo d'impugnazione dal carattere e dalla natura sempre controversa, l'appello è lo strumento attraverso il quale le parti che vi hanno interesse e considerano viziata la sentenza di primo grado ne devolvono il controllo ad un organo di grado superiore, che può disporre (eventualmente) la rinnovazione dibattimentale. Collocandosi tra un giudizio di primo grado, attentamente strutturato, e il giudizio di cassazione, costituzionalmente imposto, l'appello ha, da sempre, vissuto alterne vicende. Il rito è stato, tuttavia, oggetto di un poderoso e dirompente restyling ad opera della l. n. 103 del 2017, in generale, e del d. lgs. n. 11 del 2018, in particolare, tornando sulla scena processuale quale fase di controllo e di raccordo fra le menzionate fasi. Il volume si propone di esaminare lo sviluppo di tali importanti riforme, al fine di comprenderne la corretta portata e i mutamenti sistematici e strutturali attuati. Lo scopo del lavoro è quello di identificare ruolo e funzione di un giudizio, quello d'appello, a cui si accreditano – troppo spesso - i ritardi nello sviluppo processuale, con grave compressione della sua durata ragionevole. Di qui, la costante proposta della sua abolizione o, quantomeno, del suo ridimensionamento, avversato dall'Autrice che tenta di valorizzarne la finalità e importanza alla luce della sua recente “rivitalizzazione”.
24,00

L'autosufficienza del ricorso per Cassazione nel processo penale

L'autosufficienza del ricorso per Cassazione nel processo penale

Andrea Chelo

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2020

Il principio di autosufficienza del ricorso per cassazione è stato introdotto dalla giurisprudenza e si è successivamente sviluppato in ambito penale in ragione di un’esigenza precisa: impedire, a fronte di un ampliamento del motivo di ricorso attinente ai vizi della motivazione, che la Suprema Corte fosse costretta, per poter decidere, ad una rilettura di tutti gli atti processuali. Storicamente inteso come la necessità che il ricorso recasse in sé (mediante trascrizione) o con sé (mediante allegazione) gli atti in riferimento ai quali venivano formulate le censure alla sentenza impugnata, il principio è stato interpretato così variamente dalla giurisprudenza da rendere necessari dapprima l’adozione di un protocollo tra la Suprema Corte di cassazione ed il Consiglio Nazionale Forense e, successivamente, addirittura un intervento normativo: ciò al fine di individuare coordinate certe entro le quali l’interprete potesse muoversi. Il presente studio, dopo aver inquadrato le ragioni che hanno portato alla nascita del canone di autosufficienza del ricorso nel processo civile e all’estensione della sua applicazione nel processo penale, cerca di delineare l’evoluzione avuta dal principio negli ultimi decenni, per poi suggerire, attraverso riflessioni di natura sistematica, quale dimensione possa essere legittimamente riconosciuta all’“autosufficienza” o alla luce dell’attuale contesto normativo.
24,00

La prova neuroscientifica nel processo penale

La prova neuroscientifica nel processo penale

Lorenzo Algeri

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2020

pagine: 239

Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole sviluppo delle neuroscienze che, studiando il legame tra cervello e comportamento umano, hanno iniziato a portare contributi utili non solo in campo scientifico ma anche in campo giuridico. Il presente lavoro tratta innanzitutto delle neuroscienze forensi, che costituiscono quel determinato complesso di studi che forniscono dati scientifici rilevanti e significativi ai fini della valutazione giudiziaria. Una particolare attenzione è dedicata alle tecniche di neuroimaging e alle loro criticità rispetto alla perizia psichiatrica tradizionale. La ricerca si sviluppa analizzando i limiti concreti di applicabilità delle metodologie neuroscientifiche sul versante della valutazione dell’imputabilità e su quello, ancor più insidioso, della validazione delle dichiarazioni (mind reading). I progressi nel campo delle neuroscienze hanno riaperto il dibattito tra due posizioni filosofiche antitetiche: il libero arbitrio e il determinismo. Ci si interroga se l’essere umano sia libero di determinarsi e di compiere azioni di cui è responsabile oppure se, al contrario, il comportamento criminale sia determinato dai circuiti nervosi cerebrali o da particolari anomalie genetiche (c.d. “vulnerabilità genetica”). Le neuroscienze stanno cominciando, in tal modo, a far parte di quella dimensione in continua evoluzione che è costituita dalla prova scientifica nel processo penale. Di conseguenza, anche la valutazione della prova neuroscientifica deve essere condotta secondo i criteri stabiliti nella sentenza Daubert della Corte Suprema statunitense e recepiti, ormai, anche dalla Corte di Cassazione.
27,00

Spazio giudiziario europeo. Percorsi interpretativi per la creazione di un sistema cautelare
28,00

Giustizia negoziata e rimedi impugnatori. Modelli comparati di verifica della sentenza concordata e limiti del sistema italiano dei controlli

Giustizia negoziata e rimedi impugnatori. Modelli comparati di verifica della sentenza concordata e limiti del sistema italiano dei controlli

Federico Cerqua

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2020

pagine: 187

I rapporti tra gli istituti di negotiated justice e la strategia impugnatoria possono essere ricostruiti secondo un duplice schema: da un lato, vengono in rilievo i mezzi funzionali a evitare, o almeno a ridurre, le prassi devianti legate all'impiego dei congegni negoziali; sotto una diversa prospettiva, assumono rilevanza gli accordi aventi ad oggetto una rinuncia alla potestà delle parti di impugnare una decisione ovvero gli agreement che vengono conclusi all'interno di un giudizio di gravame. Definito l'ambito che lega la giustizia negoziata ai mezzi di impugnazione, occorre poi verificare la compatibilità del modello interno con le istanze eurounitarie, in modo da eliminare le possibili frizioni e garantire il minimo sacrificio dei diritti individuali.
22,00

Il consenso dell'imputato nei procedimenti speciali

Fabrizio Galluzzo

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2020

pagine: 288

Il consenso dell'imputato, in particolar modo nell'ambito dei procedimenti speciali, ha visto aumentare nel corso degli anni le aree di applicazione e di incidenza sul principio costituzionale del contraddittorio nella formazione della prova. È possibile individuare diverse modalità di estrinsecazione del consenso dell'imputato che si atteggia, a seconda delle fasi e dei diversi riti alternativi, quale atto propulsivo all'instaurazione dei procedimenti speciali; quale manifestazione di volontà per evitare o, al contrario, per accelerare l'accesso al dibattimento; oppure si presenta nell'accezione di adesione all'iniziativa del pubblico ministero o quale accettazione delle richieste del giudice. Un consenso circondato di garanzie, in quanto informato, consapevole e libero, nonché oramai tutelato, sia pure ancora parzialmente, rispetto agli eventuali vizi nel processo di formazione. Dopo aver esaminato la disciplina dei procedimenti speciali ed aver catalogato le possibili declinazioni del consenso, il presente studio si propone di verificare l'effettiva capacità della volontà dell'imputato di produrre effetti giuridici rilevanti, a fronte dei poteri attribuiti dal codice di procedura penale al pubblico ministero ed al giudice.
30,00 28,50

Pubblicità e segretezza nel processo penale

Francesco Porcu

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2019

pagine: 320

Il volume, muovendo dalle complesse dinamiche che intercorrono tra processo penale e informazione, sottopone a revisione critica le derive della rappresentazione mediatica elusive del dettato normativo, nel tentativo di individuare soluzioni razionali che armonizzino le esigenze processuali, l'interesse della collettività all'informazione e i diritti fondamentali della persona.
50,00 47,50

L'inefficacia degli atti nel processo penale. Ontologia della sanzione

Mena Minafra

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2019

pagine: 923

Nella riflessione giuridica sulla imperfezione degli atti nel processo penale, l'attenzione degli interpreti si è concentrata, con prevalenza, sul binomio validità-invalidità, senza particolare approfondimento delle fattispecie in cui il legislatore commina l'inefficacia di un atto, pur a fronte della sua eventuale validità strutturale.
33,00 31,35

La localizzazione satellitare nelle investigazioni penali

Chiara Fanuele

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2019

pagine: 228

Nelle investigazioni penali, il sistema di rilevamento satellitare attraverso GPS viene utilizzato, ormai, da vari anni, con una rilevante frequenza. Il c.d. tracker GPS (acronimo di Global Positioning System) è un dispositivo che (utilizzando una rete di satelliti) è in grado di monitorare, con estrema precisione, gli spostamenti dell'oggetto — solitamente un veicolo — su cui viene installato, oppure della persona che lo porta con sé. Tale nuovo metodo si è sostituito ad uno degli strumenti solitamente più utilizzati nelle indagini di polizia: il pedinamento effettuato personalmente da parte di uno o più dei suoi agenti. D'altra parte, la più evoluta forma tecnologica di pedinamento presenta notevoli vantaggi rispetto a quella "tradizionale", consentendo sia indagini più rapide, efficaci e meno dispendiose; sia la migliore gestione delle informazioni conseguite (immediatamente disponibili in formato digitale e utilizzabili anche in futuro). Una simile operazione — che, a tutt'oggi, non è espressamente prevista né dalla Carta fondamentale né dalla legge ordinaria — viene ammessa dalla giurisprudenza, a prescindere dal tipo di reato perseguito nella fattispecie concreta, come attività atipica di ricerca della prova, rientrante quindi nelle attribuzioni della polizia giudiziaria, in base al combinato disposto degli artt. 55, 347 e 370 c.p.p. In mancanza di una espressa regolamentazione, per via legislativa, del monitoraggio elettronico, l'opera, innanzitutto, inquadra, dal punto di vista giuridico-sistematico, questo nuovo metodo investigativo; per poi esaminarne la dinamica all'interno del procedimento penale e l'uso a fini di cooperazione internazionale. Inoltre, un'ampia riflessione è dedicata alle scelte effettuate in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti con riferimento all'impiego di strumenti di sorveglianza in grado di attuare un "controllo totale". Quindi, una volta esaminata l'esperienza maturata nei sistemi anzidetti, diventa imprescindibile verificare la compatibilità tra la localizzazione satellitare e i principi costituzionali ed internazionali di tutela dei diritti umani; in particolare, se possa implicare, talora, una violazione del diritto «al rispetto della vita privata» tutelato dall'art. 8 C.E.D.U., anche laddove l'attività in oggetto riguardi persone che agiscono in un luogo pubblico od aperto al pubblico, e sono, quindi, esposte all'osservazione generale altrui.
26,00 24,70

La riforma di Eurojust e i nuovi scenari in materia di cooperazione giudiziaria
18,00

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