Cosmo Iannone Editore: Reti
Un uomo provvisorio
Francesco Jovine
Libro: Libro in brossura
editore: Cosmo Iannone Editore
anno edizione: 2025
La riedizione di "Un uomo provvisorio", che copre un vuoto di oltre quarant'anni, è anche l'occasione, attraverso il denso saggio di Sebastiano Martelli, per la riscoperta di un romanzo per lo più trascurato e sul quale lo stesso Jovine aveva richiamato l'attenzione definendolo «una autobiografia mentale». Viene qui ricostruita la formazione dello scrittore tra il Molise e Roma dove, dalla fine degli anni Venti, entra in rapporto con alcuni protagonisti della cultura italiana e collabora intensamente a giornali e riviste. Vengono del pari approfonditi i posizionamenti nel dibattito letterario coevo, in particolare le elaborazioni teoriche e critiche di un nuovo realismo, e il rapporto con il fascismo, a proposito del quale gioca un ruolo fondamentale la prima formazione idealistica alimentata dalla lettura di De Sanctis, Croce e Gentile. Un uomo provvisorio, con opzione metanarrativa, mette in campo un confronto serrato con la cultura della crisi, con la narrativa del modernismo che al tempo della scrittura del romanzo mostrava di essere in fase di esaurimento. L'opera di Jovine, utilizzando anche la chiave allegorica e parodica nonché le tecniche del romanzo modernista, racconta le "peripezie" intellettuali ed esistenziali del protagonista Giulio Sabò, la sua "provvisorietà", fino al ritorno nella terra natia che potrebbe costituire l'uscita di sicurezza da una condizione precaria.
L'impero in provincia
Francesco Jovine
Libro
editore: Cosmo Iannone Editore
anno edizione: 2024
pagine: 148
In questi racconti Francesco Jovine descrive il riverbero che le vicende del ventennio fascista ebbero tra la gente del periferico "Contado di Molise". Scorci di vissuto durante il regime e negli anni tragici della guerra, fino ai primi bagliori del tempo nuovo, denso di speranze e promesse, ma anche di delusioni e di persistenti forme di ingiustizia sociale, in una ricostruzione il cui fulcro è la necessità di arrivare alla radice dei fatti che avevano portato alla sciagura della guerra. Una consapevolezza del passato come strumento di costruzione del futuro, segno evidente di quanto la memoria e, più in generale, la storia, siano centrali nella poetica joviniana. Una conferma di come la «Grande storia», attraverso la sua trasfigurazione, si sia intrecciata con la microstoria delle comunità meridionali, fino a incidere sui percorsi esistenziali dei singoli individui, cambiandoli e venendone cambiata, restituendone così tutta l'umanità.
La chiesa di Canneto
Felice Del Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Cosmo Iannone Editore
anno edizione: 2024
pagine: 191
Questo libro di Felice Del Vecchio, insignito nel 1957 del Premio Viareggio "Opera Prima" per la saggistica, fu salutato come una delle espressioni più nuove e originali della letteratura meridionalistica del tempo: «sta tra il racconto, l'evocazione lirica dell'infanzia, la riflessione saggistica, e quel particolare genere di narrazione che vuole rappresentare e comprendere un'esperienza esistenziale e sociale nella sua totalità». Al centro del racconto vi è un paese del Molise, Roccavivara, laboratorio di immani fatiche contadine quotidianamente dissipate per un'agra sopravvivenza e scenario di legami tenaci e separazioni laceranti. Roccavivara, comunque, non è solo il paese dell'infanzia e della memoria, ma è il Molise interno, anzi il Molise intero, è l'Appennino, è il Mezzogiorno. È fondamentalmente l'universo contadino che nella grande mutazione modernizzatrice ha visto restringersi progressivamente il suo spazio e dissolversi la sua antica speranza di miglioramento, disgregarsi i presupposti economici e sociali della sua coesione e della sua sopravvivenza, svanire i tratti della sua identità. "La chiesa di Canneto" si ripropone oggi sul più ampio versante delle nuove sensibilità sociali e ambientali, come misura delle contraddizioni e dei limiti dello sviluppo territoriale e civile e come fonte di significativa valenza concettuale e letteraria per una diversa considerazione delle zone periferiche del Mezzogiorno e dell'Italia.