DeriveApprodi: DeriveApprodi
Le figure del godimento. Cultura materiale e arti cucinarie
Gianni-Emilio Simonetti
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2007
pagine: 172
La tavola è stata il nostro primo altare, oggi è una biblioteca che non sappiamo più leggere. Un tempo la fame guidava gli uomini alla ricerca di se stessi, poi venne l'apparente abbondanza mercantile e gli atti alimentari sono degenerati in rappresentazioni che la modernità ha risolto in un puro desiderio senza oggetto. Dai buoi delle pitture rupestri di Lascaux ai macinati di c.a.n.i. (composti alimentari non identificabili), con i quali nell'indifferenza generale si confeziona la stragrande quantità di alimenti del XXI secolo, non sono passati che un pugno di secoli. Eppure, mai come oggi il cibo è pura forma, non più soddisfazione di un bisogno e neppure appagamento di un desiderio. Una forma che ha perduto ogni legame con quella rete di significati sovrapposti al cibo che ha fatto la storia della nostra "cultura alimentare". "Se da una parte c'è la grande massa dei consumatori di c.a.n.i., dall'altra c'è un'élite di gourmet - intesa proprio nei termini con la quale la descrive José Ortega y Gasset - per la quale il valore di un alimento non è riconosciuto, se non quando questo è perduto e seppellito dentro un coacervo d'informazioni catastrofiche. A questo punto la sua protezione segue le modalità ottocentesche della conservazione e della restaurazione museale delle opere d'arte".
Il Venezuela di Chávez. Una rivoluzione del XXI secolo?
Dario Azzellini
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2006
pagine: 284
Fino a qualche anno fa, il Venezuela era un paese poco conosciuto al di fuori dei propri confini. Era solo una macchia bianca sulla mappa geografica della sinistra europea che da sempre volge uno sguardo speranzosa verso l'America Latina. Hugo Chávez era considerato con scetticismo e i mezzi di informazione lo definivano "antidemocratico", un "nuovo Fidel" o semplicemente "pazzo". In questo modo si andava propagando l'opinione secondo la quale in Venezuela era in atto uno "smontaggio delle istituzioni liberali e democratiche", che avrebbe condotto a una "democrazia difettosa" e quindi a una "regressione autoritaria". Dalla vittoria di Hugo Chávez nel 1998 la situazione sembra completamente diversa e l'esperienza venezuelana appare anomala, tanto se paragonata agli altri paesi dell'America Latina, quanto sul piano mondiale. Questo libro descrive e analizza il processo di trasformazione avviato con l'elezione del presidente Chávez nel 1998, la politica del suo governo e dei settori a esso alleati o avversari e ne analizza le ricadute sia sul piano interno che su quello internazionale.
Cercando rispetto. Drug economy e cultura di strada
Philippe Bourgois
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2005
pagine: 363
Un antropologo si trasferisce a East Harlem, uno dei ghetti più degradati di New York. Cinque anni trascorsi a contatto con gli spacciatori di crack di origine portoricana e con le loro famiglie allargate. La partecipazione alla cultura di strada e alle vicende dei suoi protagonisti consente a Bourgois di descrivere le relazioni sociali che strutturano l'economia clandestina, i processi di costituzione delle gang e delle loro gerarchie interne, la formazione di nuove figure identitarie e sistemi di valori. Un contributo teorico di etnografia estrema sulla povertà e la marginalità sociale, che aiuta a ripensare la relazione tra oppressione strutturale e agire individuale e tra violenza autodistruttiva della strada e quotidiana ricerca del rispetto.
Gli operaisti
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2005
pagine: 338
In Italia, alla fine degli anni Cinquanta, un ristretto gruppo di intellettuali inaugura con la rivista "Quaderni rossi" un percorso di pensiero critico nei confronti dell'ortodossia marxista che segnerà in modo indelebile i destini dei movimenti sociali dei decenni successivi. Gli operaisti, bollati dai detrattori come "cattivi maestri", ispiratori di teorie e pratiche estremistiche, sono stati alla base delle lotte studentesche del '68, di quelle operaie dell'autunno caldo, dei gruppi extraparlamentari più significativi come Lotta Continua e Potere Operaio, del rinnovamento delle forme di organizzazione sindacale, di Autonomia operaia, di riviste, giornali, case editrici.
La sostanza del desiderio. Cibo, piaceri e cerimonie
Gianni-Emilio Simonetti
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2005
pagine: 140
Perché un asparago di Manet segna l'inizio dell'arte moderna? Perché la chiesa aveva paura della mela e dei giardini di Avelon? Che cosa ci dicono le salse sullo sviluppo della convivialità? Come si prepara un serpent de couvent con il quale schiere di novizie hanno rimediato alla concupiscenza? Perché Socrate definisce il fasto della sobrietà come la più rivoltante delle virtù? Come si cucina la ricetta, con il titolo più lungo del mondo, di cui parla Aristofane ne "Le donne a parlamento"? Come si prepara l'acqua carnevalesca detta dei mille fiori con l'orina delle fanciulle? Che cosa lega la pasticceria popolare alla sessualità e quella borghese agli studi di Vitruvio sull'architettura? Le risposte in questo saggio di storia della cucina.
Settantasette. La rivoluzione che viene
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2004
pagine: 427
Il movimento politico, sociale, culturale, esistenziale dell'anno 1977 è stato artefice non di una rivolta effimera ed estremistica ma di una rivoluzione che ha annunciato la fine del Novecento e, insieme, il presente che stiamo vivendo. Quel movimento, infatti, in un brevissimo arco di tempo ha consumato definitivamente tutto il repertorio dell'immaginario storico della sinistra a fronte di una trasformazione epocale, produttiva e politica, delle società occidentali. Rimozioni e falsificazioni lo hanno perseguitato per trent'anni negandogli l'intelligente lungimiranza che aveva invece saputo esprimere. Questo libro, accostando documentazione d'epoca a interpretazioni attuali da parte di alcuni suoi protagonisti, vuole ristabilire la verità.
Sul piacere e sul dolore. Sintomi della mancanza di felicità
Stefania Consigliere
Libro: Libro rilegato
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2004
pagine: 272
Sciopero! Storia delle rivolte di massa nell'America dell'ultimo secolo
Jeremy Brecher
Libro
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 1999
pagine: 352
La straordinaria epopea della lotta tra capitale e lavoro. La smentita del luogo comune che vuole i lavoratori americani docili, appagati e integrati al sistema, laddove la storia dell'ultimo secolo racconta di scioperi generali estesi a tutta la nazione, confische di giganteschi impianti industriali, rivolte e insurrezioni con l'uso di artiglieria, esplosivi, carri armati e aeroplani. Una storia definitivamente conclusa e da archiviare? Lo strumento di lotta dello sciopero generale, ben lungi dall'essere una reminiscenza del passato è, al contrario, una delle più significative caratteristiche dell'epoca della globalizzazione economica che stiamo vivendo.
L'agonia e i suoi sarti. 1968-1998: le ragioni dell'assalto e quelle della resa
Gianni-Emilio Simonetti
Libro
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 1998
pagine: 256
"Tra le ragioni più segrete del successo della dominazione sociale va annoverato l'effetto perverso delle determinazioni culturali che incatenano le opinioni soggettive alle immagini di un mondo che si esprime per frammenti. Al contrario, lo spirito della 'Prima Internazionale', che ha accompagnato al suo sorgere le ragioni rivoluzionarie degli operai, era l'espressione veritiera di una solidarietà che si esprimeva nello stesso movimento di denuncia di questa alienazione." (Simonetti Gianni Emilio).
Spinoza
Antonio Negri
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2018
pagine: 443
«Questo libro raccoglie tutti gli scritti di Antonio Negri sul pensiero del filosofo olandese Baruch Spinoza: L'anomalia selvaggia (1981); Spinoza sovversivo (1992); Democrazia ed eternità in Spinoza (1995). Nella sua lettura Negri stringe il pensiero spinoziano in un rapporto unitario di produzione-costituzione. Il problema che Spinoza pone è quello della rottura della unidimensionalità dello sviluppo capitalistico e dell'istituzione del suo potere. L'opera di Spinoza è la definizione di un progetto rivoluzionario che attraversa il moderno, nell'ontologia, nella scienza, nella politica. L'immaginazione produttiva è potenza etica. Spinoza la descrive come una facoltà che presiede alla costruzione e allo sviluppo della libertà, che sostiene la storia della liberazione. Essere vuol dire essere partecipi della moltitudine. La nostra esistenza è sempre, in sé, comune. Spinoza insegna che vivere è la selvaggia scoperta di sempre nuovi territori dell'essere, territori costruiti dall'intelligenza, dalla volontà etica, dal piacere dell'innovazione, dallo slargarsi del desiderio, mostra la vita come sovversione - è questo il senso dello spinozismo quale Negri lo intende, al presente».
St. Pauli siamo noi. Pirati, punk e autonomi allo stadio e nelle strade di Amburgo
Marco Petroni
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2015
pagine: 221
St. Pauli è il nome del quartiere portuale di Amburgo e della sua squadra di calcio. Un quartiere segnato da mille contraddizioni: da sempre punto di forza dello sviluppo commerciale della città e luogo di lotta; focolaio di resistenza all'ascesa delle squadre naziste e sede di insurrezioni sempre fallite. Nella prima metà degli anni Ottanta il quartiere è segnato da miseria e abbandono, ma rinasce attraverso i palazzi occupati della Hafenstrasse, roccaforte del movimento autonomo e crocevia di tutte le battaglie politiche e sociali dell'epoca, e il Millerntor, piccolo stadio di calcio, all'interno del quale, sotto la bandiera dei pirati e al grido di "Mai più guerra, mai più fascismo, ma più serie C", prende forma una nuova tifoseria e un nuovo modo di intendere il calcio. Il St. Pauli FC, squadra con la fama di "club di perdenti", diventa così la bandiera calcistica della sinistra radicale, della scena squat, degli antagonisti e dei punk dell'intera Germania. Grazie ai tifosi e alle loro battaglie contro il razzismo, prima sulle gradinate e poi all'interno della struttura societaria, il St. Pauli FC diventa il simbolo di una comunità sincera, capace di esprimere la passione popolare per un calcio liberato da ogni forma di discriminazione. Un libro che non è solo il ritratto di una tifoseria simbolo internazionale di antagonismo, ma anche la storia di un quartiere da sempre ribelle che, negli anni Ottanta, diventa il luogo di maggiore concentrazione della scena radicale tedesca.
«La lotta è armata». Sinistra rivoluzionaria e violenza politica (1969-1972)
Gabriele Donato
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2014
pagine: 380
"Questo non è un saggio sugli anni che si è convenuto definire 'di piombo'. Ciò che qui viene proposto non è, in altre parole, un testo orientato a promuovere il tema della violenza politica a formula riassuntiva dell'intero decennio, o a scorgere nella sua deflagrazione il punto apicale del ciclo di vertenzialità sociale apertosi alla fine degli anni Sessanta. La chiave di volta del libro risiede anzi nel passaggio che consente all'autore di sfidare l'evidenza di una lettura degli eventi che (fatti salvi gli opposti giudizi di valore) ha accomunato schieramenti avversi. Per essere meno elusivi, e dare anche ragione della focalizzazione cronologica sul triennio 1969-72: non si comprende la maniera in cui la violenza armata ha iniziato a legittimarsi come risorsa rivoluzionaria fin tanto che la si legge come sbocco politico di una conflittualità sociale in crescita costante. Le ragioni della lotta armata questo viene a dirci Donato - non fanno corpo con l'inasprimento della lotta di classe, non traducono in atto stati di decomposizione reale dell'egemonia riformista sul movimento operaio, non preludono allo scontro decisivo. E non si decifrano nemmeno azionando uno schema di comprensione adibito a enfatizzare al massimo la dimensione reattiva della 'violenza proletaria' rispetto alle risposte repressive messe in campo dallo Stato negli anni compresi tra la strage di piazza Fontana e l'omicidio del commissario Calabresi". (Dalla prefazione di Deborah Ardilli)