Biblioteca d'Orfeo
Un istituto per suicidi e espressioni d'Egitto
Gilbert Clavel
Libro: Copertina morbida
editore: Biblioteca d'Orfeo
anno edizione: 2006
pagine: 112
Dichiarazione d'indipendenza dello spirito
Romain Rolland
Libro
editore: Biblioteca d'Orfeo
anno edizione: 2021
pagine: 56
Il confronto tra la pace e la guerra, l’atroce opposizione tra lo sterminio e l’armonia nella convivenza, ha da sempre inquietato gli animi, divisi tra la ragione spesso non sincera dell’una e la necessità morale - ma anche economica - dell’altra. Mai forse come nel corso del XX secolo questo dilemma ha mostrato fino in fondo, fino all’assurdo, le sue vere implicazioni. Romain Rolland (Premio Nobel per la letteratura) mostra in queste pagine come gli intellettuali, gli artisti, gli uomini tutti animati da senso morale possano e debbano intervenire per impedire, prima che esplodano, le ostilità e comunque tentare poi di farle cessare. Un nobile sguardo su quel che è stato che si estende anche al nostro futuro.
Il Grand Tour nell'aldilà. Istruzioni di viaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca d'Orfeo
anno edizione: 2021
pagine: 168
L’altro mondo, l’aldilà, non può non interessarci. Forse davvero, come voleva Borges, un giorno saremo tutto e sapremo tutto, ma nell’attesa è lecito interrogarsi. Se in una vita oltre la morte vi sarà un giudice occorre sapere in cosa consisteranno premi e sanzioni; e prima di tutto: come saranno organizzati questi luoghi nei quali il tempo non finirà mai? L’interesse per l’altro mondo presuppone almeno l’interesse per una fede, cioè l’accettazione della possibilità di quel che ancora non si è sperimentato. In una società fortemente laicizzata i problemi legati alle credenze appaiono talvolta nel complesso lontani dai problemi delle collettività; ma appena ci toccano singolarmente, da vicino, ecco che compaiono pulsioni ed emozioni alle quali è difficile non dare voce, e che danno un senso alle scelte della nostra vita. Anche se le emozioni, più ancora dei sogni, abitano una terra in gran parte sconosciuta, sappiamo che sono le emozioni che ci permettono di percepire la presenza dello spartiacque: la differenza tra il bene e il male. Di questa eterna contrapposizione paradiso e inferno non sono che le trasparenti metafore.
Alle origini del labirinto
Gioachino Chiarini
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca d'Orfeo
anno edizione: 2019
pagine: 190
Il labirinto è per sempre, nel nostro immaginario, quello di Minosse, di Dedalo, del Minotauro di Teseo e di Arianna. Cediamo volentieri ai labirinti metafisici di Borges, ai labirinti grafici di Escher, a tante fantastiche rielaborazioni di un’immagine nella quale poi normalmente ricadiamo. Su questa immagine però fervono da molti anni studi che animano una vastissima bibliografia perché le origini del labirinto sono un tema ancora nebuloso e persino l’etimologia del termine è ancora materia di sempre nuova ricerca. Gioachino Chiarini, dopo decenni di investigazioni nell’ambito delle simbologie astronomiche, offre qui un primo disegno plausibile di dove, di come e quando i simboli del labirinto si sono resi attivi generatori di significato, e anche dei molti significati a venire. Chiarini osserva come le due fondamentali figure mitiche di Teseo e Ulisse siano eroi culturali e insieme eroi del labirinto. Figure qui studiate come grandi mediatori del passaggio della cultura minoica e micenea alla grecità succeduta al cosiddetto ‘medioevo’ ellenico. Senza dimenticare gli studi sul ruolo ‘sciamanico’ del re di Itaca.
La matematica. Linguaggio poietico, problema filosofico
Libro: Copertina morbida
editore: Biblioteca d'Orfeo
anno edizione: 2015
pagine: 168
Il numero e la misura appartengono a un aspetto della parola che rende possibile il rapporto tra l'invisibilità del pensiero e la percepibilità del mondo sensibile: tra pensiero e luce. Senza questa mediazione, per gli esseri umani l'invisibile - il sovrasensibile - non esiste e il sensibile non ha alcun significato. Si può anche dire che in quanto mediazione tra sensibile e sovrasensibile, visibile e invisibile, questo aspetto della parola è l'essenza stessa dell'uomo. Il numerare e il misurare sono certamente connaturati alla coerenza del parlare, ma non sono riducibili al ragionamento; v'è in essi qualcosa di più geneticamente intrinseco a ciò che rende possibile la parola. Così, pur essendo la logica uno strumento indispensabile alla matematica, la matematica è irriducibile alla logica. Ovvero: la matematica ha, da un punto di vista tecnico, dei problemi che possono essere affrontati soltanto con la logica, ma la matematica come tale è un problema squisitamente filosofico. Sono questi i presupposti che hanno indotto Imre Toth a riprendere la riflessione sulla matematica a partire dagli antichi, dalla Grecia preclassica e classica.