Congedo
Muro Leccese. Chiesa di Santa Marina. Il più antico ciclo nicolaiano del mondo bizantino
Libro: Libro in brossura
editore: Congedo
anno edizione: 2018
pagine: 144
"Il quinto volume della collana 'De là da mar', dedicato alla chiesa di Santa in Marina in Muro Leccese, offre l’occasione di riflettere sulla ricchezza artistica di un monumento ancora in parte inesplorato, attraverso una originale raccolta di contributi scientifici e interdisciplinari. Ogni saggio, corredato da un ricco apparato bibliografico e illustrativo, consente, a prescindere dalla materia e dalla metodologia trattate, di svelare la storia millenaria di questo piccolo gioiello artistico del Salento, focalizzando l’attenzione su dinamiche e rotte mediterranee che nei secoli ne hanno determinato l’attuale morfologia. Tralasciando l’idea di raccontare il volume seguendo l’indice e la scaletta dei temi trattati, partirei dall’interessante contributo di Brunella Bruno e Teresa Oda Calvaruso incentrato sulle ricerche archeologiche. Proprio i recenti scavi effettuati dalle studiose all’esterno del monumento hanno consentito di riconoscere un luogo trasfigurato dalle moderne metamorfosi urbanistiche."
Tra Stato e parastato. L’Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie (1925-1978)
Anna Pina Paladini
Libro: Libro in brossura
editore: Congedo
anno edizione: 2018
pagine: 240
Il volume indaga le politiche per lo sviluppo dell’artigianato e della piccola industria in Italia nel Novecento e ricostruisce, sulla base delle sollecitazioni storiografiche più recenti, tempi e specificità della partecipazione di artigiani e piccoli industriali ai processi di formazione delle decisioni pubbliche di loro interesse. La ricerca esamina il ruolo dello Stato, degli enti pubblici parastatali, degli organismi di rappresentanza degli interessi e dei partiti come interpreti delle loro istanze e si interroga sul contributo di questi attori allo sviluppo capitalistico italiano. L’osservatorio privilegiato per affrontare tali temi è l’Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie, che rappresenta il primo significativo intervento dello Stato nel settore. Istituito in epoca fascista e soppresso in seguito alla nascita delle Regioni, l’ENAPI fu l’ente pubblico incaricato di promuovere l’espansione e il progresso di questo gruppo significativo dei ceti medi del Paese.
Il bestiario di pietra leccese tra Medioevo e liberty
Marosa Marcucci
Libro: Copertina rigida
editore: Congedo
anno edizione: 2018
pagine: 256
È soprattutto nel Medioevo che si diffonde la pratica di redigere Bestiari, che non esprimevano affatto un interesse specifico per la componente zoologica, che anche prospettavano, ma invece spiegavano e proponevano esempi di fede religiosa, attraverso comparazioni tra il comportamento e la natura degli animali e quelli degli uomini. Anche nella descrizione delle bestie l'intento è quello di ricavarne il significato simbolico in versione mistico-teologica. E il termine "bestia", come spiega il Fisiologo latino Versio Bis, spetta propriamente a leoni, leopardi, volpi, tigri, lupi, scimmie, orsi, e altri animali che infieriscono con la bocca o gli artigli, non ai rettili. I Bestiari costituirono perciò uno strumento indispensabile per scultori, miniatori, pittori che venivano chiamati a decorare chiese, altari, palazzi, manoscritti. I Bestiari medievali traggono tutti origine dal Physiologus greco (II-III sec. d.C.). Ad esso si rifaranno tanto il Fisiologo latino del primo medioevo che quelli dell'età romanza, che ritroveremo poi, spogliati spesso del loro valore più ancestrale, ma non di quello allegorico, nell'Iconologia di Cesare Ripa, alle origini dei modelli dell'età barocca.
Soffitti della fantasia. L'ornato dei soffitti in Puglia e Campania dal 1830 al 1920
Biagio Accolti Gill
Libro: Copertina rigida
editore: Congedo
anno edizione: 2018
pagine: 200
I soffitti della fantasia compongono, direi, un poemetto per immagini; le condizioni classiche della scrittura visiva, le troviamo precise, esemplari: la luce (quella netta, mediterranea), lo scorcio (gli elementi che nelle case ci stanno sopra la testa, come quiete divinità pagane, a cui dedichiamo poca attenzione specifica, molta attenzione inconscia e sensoriale), la fantasia infine (quella pugliese, così nutrita di miracoli terrestri, di creature celesti e stemmi, marginati dalle strutture, quasi a testimoniare che anche il Paradiso ha bisogno di fonde radici, di humus). Con questo poemetto, suddiviso in tanti capitoli che corrispondono a stati ambientali, Accolti fa opera di miniaturista; all'incontrario tuttavia, nel senso che l'illustrazione è data, qui, dalla nota scritta, con la saggezza del Salimbene e l'estro di uno Sbarbaro, mentre il testo è l'immagine. Quale lo scopo? Di avvertirci che, in questo tempo ingrato, noi la testa la alziamo troppo poco, e troppi soffitti non della fantasia, ma del condizionamento oscuro, ci separano da quel regno del meraviglioso, che la storia ci ha socchiuso intorno, invitandoci nelle sue regioni.
Napoli e la Spagna nel Cinquecento. Le opere, gli artisti, la storiografia
Libro: Copertina morbida
editore: Congedo
anno edizione: 2018
pagine: 196
Sebbene il volume raccolga per buona parte interventi presentati in occasione del convegno "Napoli e la Spagna nel Cinquecento. Gli artisti, le opere, la storiografia", tenutosi a Napoli l'11 marzo del 2016 presso Palazzo Zevallos Stigliano (Gallerie d'Italia), esso non rientra ipso facto nella categoria degli atti di convegno. Ciò per ragioni diverse. Dietro le quinte vi sono altre ricerche, altri incontri, altri viaggi tra Napoli e la Spagna caratterizzati da un costante e 'sincero' confrontarsi, quasi sempre al cospetto delle opere. A Burgos con María José Redondo Cantera, a Barcellona e Napoli con Joan Bosch Ballbona e Mariano Carbonell Buades; a Granada con Manuel García Luque. Sostenuti e continui, benché indiretti negli ultimi anni, sono stati i contatti con Luciano Migliaccio da San Paolo del Brasile per discutere di uno dei temi più frequentati dagli studi di scultura del primo Cinquecento: la presenza in Italia dei 'doi spagnuoli' Ordóñez e Siloe; tema di cui egli è senza dubbio un imprescindibile segmento storiografico da 'rileggere' con attenzione.
Materia e memoria di Lucania. La scultura di Rocco Molinari
Francesco D'Episcopo
Libro
editore: Congedo
anno edizione: 2018
pagine: 110
Storia e cultura in terra di Bari. Studi e ricerche. Volume Vol. 1
Libro
editore: Congedo
anno edizione: 2018
pagine: 164
Enciclopedia dialettale salentina dell'amore. Volume 2
Libro
editore: Congedo
anno edizione: 2018
pagine: 132
L'enigma di Otranto. Il mosaico pavimentale del Presbitero Pantaleone nella Cattedrale
Carl A. Willemsen
Libro
editore: Congedo
anno edizione: 2018
pagine: 300
Journal of ancient topography-Rivista di topografia antica. Volume Vol. 26
Libro: Libro in brossura
editore: Congedo
anno edizione: 2018
pagine: 256
D'un fresco colpo d'ala. Tre secoli di ventagli della collezione Monosi Resta
Libro: Copertina rigida
editore: Congedo
anno edizione: 2018
pagine: 256
Che i ventagli non servano solo a sventolarsi sembra abbastanza evidente. In primo luogo, occorre notare che l'atto stesso dell'aprire e muovere questo strumento per procurarsi del vento è un privilegio di coloro che hanno tempo e modo di farlo; bisogna aver le mani libere, infatti, non impegnate in alcun lavoro e trovarsi in una condizione di rilassamento: una conversazione, il teatro, un ricevimento. Si tratta, in effetti, di accessori che storicamente sono attributi della classe agiata, cioè di quelle categorie sociali che, attraverso l'abbigliamento, la postura, i beni di cui si circondavano, mostravano il grado del loro prestigio e della loro ricchezza e, nel contempo, la distanza che separava i propri membri dal resto della popolazione. La società di corte, le famiglie di rango e, progressivamente, l'alta borghesia hanno partecipato a un lungo, plurisecolare, processo cosiddetto di civilizzazione consistente nella selezione e nella adozione di tutta una serie di pratiche di distinzione, tendenti a circoscrivere i limiti di un modello di comportamento.