Debatte
L'orto facile. Coltivarlo al naturale, senza concimi né antiparassitari chimici
Claudio Nassi
Libro: Libro in brossura
editore: Debatte
anno edizione: 2012
pagine: 192
Ritrovare il "sapore di una volta" senza contaminazioni chimiche per chi ama dedicarsi alla cura dell'orto e ottenere prodotti dal gusto autentico nella sicurezza della genuinità senza alterazioni. Questo volume risponde al desiderio di chi vuole sapere come coltivare gli ortaggi in commercio e altri più rari, spiegando le tecniche di allestimento del terreno e della semina, l'uso di concimi e di antiparassitari naturali; dettagliate schede con bellissimi disegni mostrano le esigenze di ogni pianta, le varietà, le curiosità più interessanti.
L'orto chef. Ortaggi e verdure nelle ricette dei grandi cuochi italiani
Libro: Libro in brossura
editore: Debatte
anno edizione: 2012
pagine: 192
Dopo "L'orto facile", "L'orto chef" presenta una raccolta di ricette di alcuni tra gli chef più noti del panorama della ristorazione italiana, tutte dedicate ai prodotti dell'orto: un arricchimento in più per il lettore, che avrà così la possibilità non solo di coltivare gli ortaggi ma anche di cucinarli, assaggiando pietanze prelibate e provando accostamenti interessanti.
Le erbe selvatiche. Bontà e benessere in cucina
Gianfranco Barsotti, Luciana Bussotti
Libro: Libro in brossura
editore: Debatte
anno edizione: 2011
pagine: 256
Vivaismo viticolo. Nuove performance di tracciabilità e sviluppi per il mercato vivaistico
Libro: Libro in brossura
editore: Debatte
anno edizione: 2011
pagine: 108
Garibaldi a Livorno. Quando gli Sgarallino vestivano la camicia rossa
Rossana Ragionieri
Libro: Libro in brossura
editore: Debatte
anno edizione: 2011
pagine: 112
Garibaldi e Livorno: un rapporto lungo una vita. L'affinità tra l'Eroe dei Due Mondi e Livorno e i livornesi è vivo e continua nel tempo. La celeberrima impresa dei Mille vide moltissimi volontari livornesi pronti alla "chiamata" del Generale: di alcuni si conosce solo il nome o poco più, mentre altri hanno giocato un ruolo decisamente importante. Tra questi i fratelli Sgarallino, in particolare Andrea e Jacopo, a capo di numerosi giovani garibaldini, protagonisti di scontri decisivi per la conquista del regno borbonico. Ma l'impresa dei Mille è "solo" il punto più alto e conosciuto di un lungo percorso, di una vita dedita agli ideali mazziniani di indipendenza e di unità: accomunate da queste medesime aspirazioni, le vite di Garibaldi, degli Sgarallino e di molti giovani livornesi si incontrano e si incrociano costantemente. Più volte il Generale si ferma a Livorno, trovando una città sempre pronta ad accoglierlo e a condividere i suoi ideali: non passò infatti molto tempo dalla sua prima visita nel 1948 che la città sfidò gli Austriaci nelle celebri giornate del '49. Tra i protagonisti anche gli Sgarallino, che già avevano dato prova del loro valore nella campagne di indipendenza del '48. In seguito i rapporti di Garibaldi, gli Sgarallino saranno sempre più stretti e, se la Storia ricorda gli eventi del '59, del '60 e degli anni seguenti, altrettanto significativa è la microstoria, fatta di piccoli momenti, di affetti, di relazioni epistolari che durano fino alla morte di Garibaldi.